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Togliere il saluto all’ex

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Sto impazzendo, sono stata innamorata di un ragazzo per due anni, siamo stati fidanzati, la nostra storia è finita da ormai due anni, per 1 anno e mezzo ci siamo continuati a sentire, ora sono sei mesi che di comune accordo abbiamo deciso di non sentirci nemmeno più, altrimenti non saremmo mai andati avanti, troppo legati eravamo non riuscivamo a vivere serenamente altre storie.
Premetto che la storia ho deciso di interromperla io, i problemi erano d’ intimità sessuale, non facevamo l’amore, lui si trincerava dietro a scuse, io non ce la facevo più. Una volta lasciati è scoppiato il vaso, ha deciso di affrontare il problema ormai troppo evidente, gli è stata diagnosticata una patologia, l’ha risolta, ha seguito un percorso anche psicologico, onestamente devo dire che ha sempre rispettato la mia decisione, ha fatto mea culpa, ha ammesso che ha capito solo a posteriori di non averla affrontata per vergogna ed immaturità (adesso abbiamo 28 lui e 27 anni io) . Ha affrontato il tutto mantenendo una dignità lodevole, ci ha anche riprovato con me 6 mesi fa per l’appunto, ma ho rifiutato, era ancora innamorato di me, lo aveva capito allora mi ha chiesto di interrompere i rapporti, non mi avrebbe mai più cercata per il suo ed il mio bene, così ha fatto, sarò onesta, empaticamente ero completamente presa da lui e gliel’ho confidato, ma il non avermi cercato sessualmente per anni, ha montato in me un’ ansia da prestazione pazzesca nei suoi confronti, non avrei vissuto i rapporti sessuali serenamente, lui lo sapeva benissimo, avendo fatto un percorso, sa esattamente cosa è successo e cosa può aver scaturito in me, me lo ha sempre detto, era pronto ad affrontare la situazione e lavorare con complicità su questo aspetto, la stessa complicità che avevamo in tutte le altre sfere del rapporto. Ecco il problema, arriviamo ai giorni nostri, è stata, ad oggi, la persona più importante della mia vita, le altre sfere del rapporto erano perfette, premuroso, presente, dolce, faceva del dialogo e del tenere in considerazione i miei punti di vista, un cavallo di battaglia, avevo un problema, lui già lo aveva capito prima che parlassi, si sedeva al mio fianco e mi ascoltava per ore, si faceva in quattro per rendermi tutto più leggero, ho frequentato e frequento altri uomini, fino a qualche sera fa, ero in un locale con il ragazzo che frequento, stiamo tornando alla macchina e vedo lui, il mio ex, seduto ad un tavolo con altri ragazzi e ragazze, alcuni li conoscevo, lui da lontano mi vede, sorride e mi fa un cenno con la testa, per salutarmi in maniera silenziosa, dovevo passare per forza accanto a lui per uscire, cosa faccio? Abbasso lo sguardo mi irrigidisco gli passo accanto e lo ignoro, volevo sapere se a qualcun altro fosse successo? Non so cosa mi sia preso ma non sarei riuscita a spiccicare una parola ero a disagio e lui ha rispettato il mio evidente disagio, evitando di mettermi in difficoltà salutandomi platealmente in modo che tutti se ne accorgessero, mi ha lasciato andare. Arrivo al punto, non penso ad altro da quel giorno, sono mesi che ogni tanto mi viene in mente, spesso mi sforzo a non scrivergli a non cercarlo, ma vorrei sentirlo, sapere come sta, la scena dell’altra sera non ha fatto che ravvivare il tutto, il problema è che tutti i ragazzi che frequento li paragono a lui, lo vedevo come il marito che ogni donna vorrebbe, il padre perfetto, di quelli che si siede ai piedi del letto del figlio e ci parla per ore, l’uomo che pure ad 80 anni ti riserva un gesto carino o un pensiero, l’intimità che ho avuto con lui è stata immensa, chiunque frequento oggi, magari mi farà scattare maggiori istinti sessuali, ma tolti quelli, il resto è sempre una patetica imitazione.

Lettera pubblicata il 23 Ottobre 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 41 commenti

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  1. 41
    Francesco -

    Classica storia di una donna altamente immatura che “scarica” il suo lui per problemi sotto le lenzuola, nulla di nuovo. Io mi chiedo quando queste donne cresceranno e impareranno a conoscere una persona a 360° dando valore alla globalità della persona, non solo a un determinato aspetto.Non hai il coraggio di guardarlo in faccia perché dentro di te sai di esserti comportata molto male, inutile negarlo e lui (evidentemente fin troppo signorile e buono) ancora ti lascia la possibilità di parlarci (e non è poco). Al posto suo, avrei certo cercato di risolvere il problema ma allo stesso tempo una come te l’avrei “lanciata” senza alcuna possibilità di appello, togliendoti io per primo il saluto e qualsiasi possibilità di dialogo. Chi si comporta male facendo soffrire l’altra persona e poi finisce per pentirsene, dimostra di non aver dato il giusto valore alla cosa. Spero che ora lui si sia accasato con qualcun’altra, tu non lo meriti.

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