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Suicidio: è un mio diritto quello di staccare la spina?!

Ormai non posso più nascondere il mio più grande desiderio: VOGLIO MORIRE…
Tutti noi come persone, esseri umani assolutamente LIBERI abbiamo il DIRITTO di scegliere quando e come morire. Come detto prima ormai ho deciso che questo sia il momento giusto. Tutte le mattine mi sveglio facendo il punto sulla mia patetica vita: sempre lo stesso noioso lavoro, tante delusioni, tanta ipocrisia e soprattutto solo FALSI “amici”…

Lo so cosa penserà la maggioranza delle persone che leggeranno questa lettera; che sono uno stupido, uno sfigato, un’ipocrita… Ma vorrei chiedere a tutti voi se non sia un DIRITTO mio, vostro, nostro, quello di staccare la spina?!

Lettera pubblicata il 13 Agosto 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    sospeso -

    sono d’accordo con te c che uno ha il diritto di fare ciò che vuole…finchè non intacca la libertà altrui. D’altro canto dico anche che siamo condannati tutti a morire…non vedo perchè anticipare i tempi se non hai ancora un serio malanno fisico che ti preclude di cercare di goderti la vita per quel che può offrirti. anche perchè bisogna tenere in considerazione che dalla depressione si puo’ uscire mediante l’uso di specifici farmaci che funzionano davvero o aiuti psico terapeutici….x riuscire a vivere o cercare di vedere quindi la propria esistenza sotto altri punti di vista più ottimisti. Io ci sto provando…ma di farmi fuori non ci penso proprio. x ora. Vale la pena provare a lottare e togliersi qualche soddisfazione prima di spegnere la luce no? Vale la pena vivere anche solo per scoprire cosa potrebbe succederci un domani…e poi…se non sei soddisfatto…perchè invece di ammazzarti non prendi baracca e burattini, vendi tutto, e te ne vai a vedere un po’ di mondo??? fai qualcosa..magari cambiando aria, amici, lavoro…cambia anche tu. Tanto non hai nulla da perdere a farti un giro e cambiar vita…se tanto eri disposto pure a farti fuori. boh…. non arrendersi, non ne vale la pena…per una questione di logica…tanto morire si muore lo stesso….ma farsi fuori troppo presto non ha senso

  2. 2
    Nothing Else Matters -

    Posso chiederti quanti anni hai? Non credo che l’età conti molto, ma è una curiosità.
    Ho adorato da quando l’ho scoperta Oriana Fallaci per la sua immensità: l’Amore radicato e profondo per la vita, l’incapacità di comprendere il suicidio e la battaglia contro quello che a te, esattamente come a me, non piace (ipocrisia, sradicamento di dogmi preconcetti, conformismo o meglio ancora “adeguamento da greggi”, svilimento di falsi miti, …) eppure la convinzione che la scelta di morire, che “la vita non ti piaccia più” sia un diritto.

    Molti ti diranno una parolina tanto ripetuta: vigliaccheria, “sei vigliacco” ti diranno, “scegli la strada facile”, “ti arrendi”. Per me, no. Niente di tutto questo. Sei una persona che ha il diritto di scegliere che farsene della sua esistenza, compreso di non volerla vivere. E se stai prendendo in considerazione così seriamente di morire, stai soffrendo molto, troppo. Ti devo ancor più rispetto.

    Avendo il potere di farlo, vorrei dissuaderti, aiutarti ad innamorarti un po’ di questa vita per trovare la voglia di viverla. Sai anch’io spesso ci ho pensato, ci ho anche provato a dire il vero, ma in realtà nonostante mille dolori, mi dispiacerebbe non diventare vecchia. La mia è anche questione di orgoglio. Perché mi dico “no, cavolo, perché IO a causa loro (le svariate persone che incolpo per i miei malesseri, a torto o a ragione) non devo provare la sensazione di avere nelle ginocchia i miei nipotini?”

    E per dirla alla T.D. Lemon Novecento mi rispondo: FANCULO!

    Pensaci.

    Prima di decidere definitivamente di imbarcarti per il viaggio della morte ti consiglio questo:
    – i libri “Un uomo”, “Inshiallah” e “Un cappello pieno di ciliegie”, dove troverai dei concetti a mio avviso molto significativi rispetto quello che ti sta passando per la testa
    – un viaggio…quel viaggio che non avresti il coraggio di fare. Se hai il coraggio di morire (sì, dico coraggio perché per me non è scegliere la via più facile, bensì la più difficile!!), abbi il coraggio di partire per un viaggio unico, insomma concediti qualche settimana per viverti quegli…ultimi giorni. Potresti anche cambiare idea.

    Ciao

  3. 3
    anthrax66 -

    In linea teorica dovrebbe essere un diritto poter terminare le proprie sofferenze, ma è vietato dalla legge e condannato dalla chiesa,soprattutto alle persone sane.
    Ma dicci…. perchè soffri così?… a parte le poche cose che hai elencato, il motivo è la mancanza di amore?

  4. 4
    giulia -

    sei solo un essere egoista

  5. 5
    unless -

    Non posso essere io un moralista perchè ne ho passate tante ma se sei giovane ci sono ancora speranze per te.

    Io invece invidio te che hai un lavoro e riesci ad essere indipendente. Non fare il mio stesso errore che tempo fa, quando avevo 22 anni, si è licenziato perchè non andata daccordo con i colleghi, impara a farti scivolare certe cose, perchè poi chi perde è sempre quello che se ne va.

    quanti anni hai?, dove abiti?

  6. 6
    colam's -

    Chiacchiere, sei semplicemente depresso, come lo sono stato io. E ti hanno gia’ dato consigli a mio parere giusti.

    Chi vuole suicidarsi lo fa, senza chiedere pareri ad altri su un blog.

  7. 7
    Eric91 -

    Ciao alexinus… Anche io ho passato dei brutti momenti ed ho conosciuto delle persone di m**** che hanno fatto il loro sporco gioco su di me quindi ti capisco perfettamente. Ignora le persone che ti dicono che sei un egoista o altro perche non possono sapere e comprenderti se non ci sono passate anche loro in queste situazioni. Posso dirti per esperienza personale che sono arrivato veramente al suicidio anche io… Ma non è la soluzione migliore. Tuttavia, ce sempre qualcuno che può capirti bene e può essere solo un vecchio amico oppure una persona che ti conosce bene,magari un amico o amica di scuola che frequentavi. Cerca di recuperare una o più persone che ti conoscono bene e prova a fidarti di loro ma dovrai raccontargli tutto perchè possano comprenderti. Se non hai amici di vecchia data cerca gente nuova, ma calcola bene i tuoi passi e fidati solamente di chi ti sembra all’altezza di capirti. Comunque vadano le cose, affidati e svagati con un paio di persone che conosci bene piuttosto di ritrovarti in una grande compagnia di gente senza futuro che pensa solo al fumo e all’alcool. Buona fortuna

  8. 8
    Mara139 -

    Pensa bene a quello che fai e renditi conto di quello che dici, non so quanti anni tu abbia ma ci sono persone che lottano ogni giorno per sopravvivere, epr avere la possibilità di godersi la vita e tu, sicuramente sano come un pesce, vuoi buttarla via per magari un periodo buoio? Fatti forza, trova il coraggio di uscire dal baratro in cui sei caduto e smettila di scrivere queste scemenze!Buona fortuna Mara

  9. 9
    toroseduto -

    Ho letto la lettera che hai pubblicato a novembre.

    Posso dirti che stai precipitando in una fase maniacale.
    Il tuo leggero handicap lo hai dilatato fino a farne “una questione di vita o di morte”.

    Perché cercare il consenso alla tua “legittima” aspirazione?
    Guarda che ci pensa lo stato ad uccidere quelli che come me, nonostante la consapevolezza, continuano a fumare un pacchetto di sigarette al giorno.

    Questo è un paradosso con l’inganno! Io ti ho avvertito, se compri le sigarette e poi muori, sei stato tu, consapevole, a darti la morte.

    Invece il suicidio è un reato. Se non lo fai bene, nel senso che se sopravvivi sarai mandato in un TSO. Sarai OBBLIGATO a prendere psicofarmaci, sarai schedato e privato del libero arbitrio.

    Fatti furbo, trova un’altra strada. Vai da uno psichiatra di tua fiducia, come ti è stato consigliato da persone che hanno inquadrato subito il tuo mal di vivere. Semplicemente perché hanno vissuto sulla loro pelle quello che tu descrivi di te.

    Queste cose si dicono in un blog fra anonimi, si fa fatica a tirar fuori l’argomento nella vita reale. Pochi capirebbero.

    Concludo invitandoti a riflettere sul tuo handicap, ho il tuo stesso problema, ho i timpani perforati, quasi sordo insomma, è stata colpa mia: ho abusato con le ore e ore in studio di registrazione con le cuffie. Non me ne faccio un problema, anche perchè ho probabilmente il triplo dei tuoi anni. Ipocausia neurosensoriale, passo le notti insonne a combattere con quei maledetti sibili che nel silenzio diventano scrosci di cascate.

    P.S.
    Ottima l’idea di leggere “un uomo” della Fallaci. Lo consigliai ad una ragazza che probabilmente è la stessa che l’ha consigliato a te.
    Aiuta molto a CRESCERE!

    Ciao TS

  10. 10
    mondokarma -

    Caro Alexinus,
    non è questa sicuramente la sede per parlare della storia del suicidio e di come nel corso dei secoli, i governi e le società (occidentali) hanno cercato in ogni modo di esorcizzare e condannare il suicidio. La società quale entità, necessita di fondamenta stabili e il problema del suicidio porta a minare questa stabilità. Basti pensare alle leggi contro il suicidio in Inghilterra, o alla condanna da parte della Chiesa…
    Ma tornando a noi, la vita non è una scelta, la morte potrebbe. Ma per i motivi di cui sopra, è ancora (ripeto in occidente) argomento tabù, dove il pensiero comune porta come prerequisito una mente malata; il perché è presto detto, la società dice che si DEVE amare la vita, quindi se una persone pensa al modo di andarsene, DEVE per forza essere malata…
    Nulla di più sbagliato a mio parere, ci vuole molto più coraggio per morire che per vivere…
    Per concludere, io come te ho scelto di porre fine a questa vita, ormai ci sono vicino e sono convinto che sia mio sacrosanto diritto dire basta a questo strazio quando e come voglio…
    E al contrario di quanto sia moda fare, non lascerò nessun biglietto, nessuna giustificazione per chicchessia.
    Non ci si deve scusare, la vita è nostra, la morte anche…
    Un abbraccio
    Marco

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