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Storia di dipendenza affettiva

Sento un vuoto. Un tormento dentro. Dalla mattina alla sera il mio pensiero fisso è lui. Un lui che non mi ama e io stupida che, solo pensandoci, gli dò importanza. Sono piena di paure, sono diventata una larva, non ho voglia di vedere nessuno e non ho amicizie vere sulle quali poter contare. Non ho interessi. Vedo il tempo che scorre, la gente va avanti mentre io non riesco proprio a muovermi e a trovare il coraggio e la forza di mandare al diavolo quest’uomo. E’ come se fossi affetta da “cecità” nel momento in cui “ritorna”: perdono tutto e mi abbandono completamente per avere un pò di affetto. Il dopo è sempre traumatico: nascondo la mia voglia di piangere e la paura dell’abbandono. Ora ho un nodo in gola ma non posso piangere. Questo mondo mi fa proprio schifo e non credo in niente. Sono sempre stata una persona sorridente, onesta, con tanta voglia di amare e di vivere ma con lui ho perso tutto. Non ho voglia di gettarmi tra le braccia di nessun altro, ho solo voglia di guarire una volta per tutte ed essere indifferente davanti ad un suo possibile tentativo di ritorno, tanto si sa dove andiamo a finire. Vorrei tanto essere forte, decisa e più “cattiva”. Le persone così sono quelle che vengono più rispettate. La sensibilità e l’amore sono valori che non contano più niente. E’ un bene essere egoisti? Ok, allora per favore aiutatemi a capire come si fa a diventarlo senza provare alcun senso di colpa e non curandomi del prossimo! Basta piedi in testa e romanticherie! Voglio restare in piedi! Voglio, a questo punto, essere una donna diversa, visto che quella che sono non è mai contata per nessuno! Sono stufa di soffrire! BASTA! (Scusate lo sfogo, ma non ne posso proprio più).
Grazie a chi mi risponderà.
Una buona giornata a tutti Voi.

Lettera pubblicata il 5 Agosto 2013. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Mau -

    Cara Tristezza,
    la riconosci?

    ” Io non gli direi niente e sparirei.
    Anche se la storia è basata sulla fisicità, nessuno deve permettersi di descriverti come un oggetto nè trattarti come tale nè quando siete soli nè davanti a nessun altro.
    Un pò di dignità!!! Noi donne tendiamo spesso a giustificare, a non voler vedere certe cose ma è bene imparare a mandare al diavolo chi non ha rispetto di noi.”

    E’ il commento che hai scritto tu a una precedente lettera.
    Un commento tosto, poche righe ma tosto.

    Sai quello che dovrebbero fare gli altri ma non sai quello che devi fare tu?
    Paradossale, non trovi?

  2. 2
    Katy -

    copio e inollo
    “Sono piena di paure, sono diventata una larva, non ho voglia di vedere nessuno e non ho amicizie vere sulle quali poter contare. Non ho interessi.”

    IDEM.

    Ciò posto, dobbiamo farcene una ragione.

    NOn credo tu voglia davvero divetnare cattiva ed egoista.
    Non servirebbe a niente, e non credo neanche che saresti trattata meglio.

    Semplicemtne, te sei fatta così, punto.

    Ci sarà pure un modo per uscirne, credo.

    Un abbraccio!

    KATY

  3. 3
    tristezzainfinita -

    Mau, hai ragione.
    Sai cosa? Io cerco sempre di aiutare gli altri stando loro vicino come posso.
    Quando si tratta di me cado nella più nera depressione… Che devo fare? 🙁

  4. 4
    incontaminatum -

    cara katy e cara tristezza..io ci sto provando da sempre quello ke credete di non riuscire a fare voi..siate forti..dovreste trarre forza ed energia da tutto ciò di positivo ke vi accade durante la giornata..e quando vi sentite stanche o demotivate,provate a dire a voi stesse nella pura sincerità ke siete forti x lasciarvi andare alla parte buia ke tutti noi abbiamo..secondo me potete riuscirci..è questione di tempo e in realtà anke un po di abitudine,ma grazie a quest’ultima potrete rialzarvi..non si puo abbandonare una vita ancora da vivere xkè un essere umano esattamente come noi,ci prende x il c..o..buona lotta..sarà difficile ma provateci più intensamente..

  5. 5
    kiky9326 -

    ciao “E’ un bene essere egoisti? Ok, allora per favore aiutatemi a capire come si fa a diventarlo senza provare alcun senso di colpa e non curandomi del prossimo! Basta piedi in testa e romanticherie! Voglio restare in piedi! Voglio, a questo punto, essere una donna diversa, visto che quella che sono non è mai contata per nessuno! Sono stufa di soffrire! BASTA! ”
    Dunque, per essere una donna “diversa” al giorno d’oggi, basta essere come te. Mi ritrovo in molte tue paure e molte volte ho desiderato essere, come dici te, più cattiva. Ora ti dico quello che ho capito dopo innumerevoli tentativi di cambiarmi. Non si può essere ciò che non siamo. Io sono una che (non lo dico per vantarmi, lo dico per spiegarti) quando ama o vuol bene, fa di tutto per la felicità degli altri (anche se ho dei difetti essendo umana). Questo perchè ho preso tante di quelle fregature nella mia vita che ho smesso di contarle. Ma sono arrivata al tuo stesso punto, ovvero: voglio essere più egoista, come si fa? In testa (da quando un ex mi ha tradita e poi picchiata) ho la famosa vocina che ogni volta che sto male per colpa di qualcun altro, mi dice “meglio sola che male accompagnata”. All’inizio mi sono chiusa completamente agli altri (uomini in particolare). Poi però c’è stato un ragazzo che mi è stato vicino e anche se non volevo ammetterlo, mi ero innamorata di lui. Ora è più di un anno che stiamo insieme e sono felicissima di aver affrontato la paura di amare, la paura di essere abbandonata e ho anche molta più fiducia in me stessa. Il mio consiglio è rimani come sei, non cambiare per colpa della persona sbagliata, stai più attenta e cerca di capire (cosa più importante) che non hai bisogno di un altro per essere felice, che puoi bastare a te stessa. Nei mesi prima di uscir con questo ragazzo, io leggevo un sacco. Ho sempre avuto la tendenza a rifugiarmi nei libri e qualche volta nei film. Esci la sera anche da sola, gustati un film al cinema o leggiti un buon libro. Fai quello che ti piace. Non lasciarti distruggere da uno stupido che l’amore non sa nemmeno che cosa è.

  6. 6
    Michi -

    Il tuo titolo mi ha incuriosita perchè, seppure con presupposti diversi, credo tu sia afflitta dalla mia stessa problematica. Lo dico a te, ma è come se lo dicessi a me: purtroppo non ti vuoi abbastanza bene e cerchi di colmare le tue “lacune” affidandoti completamente ad un’altra persona. Da sola non ti basti, non ti stimi abbastanza, restare sola con te stessa, probabilmente, ti fa paura. E il male che ti farebbe -lo stare solo con te- è maggiore di quello di tollerare un uomo che non ti ama, ma che, anzi, ti sta facendo del male.
    Io lo so, perchè per me è lo stesso. La solitudine mi fa paura perchè mi impone di fare i conti con le mie insicurezze. L’idea di lasciar andare qualcuno che ci ha amato (o che nel tuo caso neanche quello) ci spaventa perchè pensiamo di non essere abbastanza interessanti da poter trovare un nuovo amore, o comunque di bastare a noi stesse.
    Io ci sto lavorando, a poco a poco. Non è facile, è molto stancante. Ma conto di riuscire a raggiungere una consapevolezza maggiore di me stessa e delle mie possibilità edi riuscire a farlo solo per me stessa.
    Scusa se sono stata un pò dura, ma infondo è come se fossi stata dura con me stessa. Dobbiamo essere severe, sgridarci e riprenderci: perchè la strada è lunga e non possiamo permetterci di sprecare altro tempo nel dolore!

  7. 7
    Impalpabile -

    Cara Tristezza,
    Da quanto hai detto ti sei innamorata di un uomo, magari avete avuto una storia, ora però è finita e lui “ritorna” e “va via” a ripetizione…e tu, ogni volta, ti aggrappi a lui come un’ancora di salvezza, lo accogli, pestando la tua dignità, cancellando la tua persona e cercando di acquietare un crescente “presentimento di abbandono”, che non ti lascia mai…nemmeno quando stai con lui, visto che sai già che ti lascerà nuovamente.
    In tutto ciò vedo una mancanza di stima in te stessa. Tu non ami più quest’uomo, non puoi. Semmai lo odi, ma credi che sia amore. L’hai detto tu stessa: per via dell’ossessione che provi nei suoi confronti ti fai schifo, non ti senti crescere, ti senti ferma allo stesso stadio di maturazione e addirittura arrivi a voler cambiare drasticamente ciò che sei, convincendoti che i tuoi principi non valgano più nulla, dato che lui li ha crudelmente schiacciati, e cercando di diventare “più cattiva”.
    “più cattiva”?! ti rendi conto di quanto cavolo ti sta facendo soffrire quest’uomo da poco? Chi mai vorrebbe essere più cattivo, se non fosse portato agli estremi della sofferenza? Non trovi che questa tua voglia di incattivirti sia il segnale che il tuo cervello ti sta mandando per dirti che è davvero l’ora di finirla? Tu non devi cambiare te stessa e nemmeno puoi! Quella che ti costruiresti è solo una maschera, non saresti mai tu, non sarebbe mai un personaggio in cui potresti riconoscerti! In verità tu hai una gran voglia di amare, hai voglia che qualcuno si prenda cura di te e che ti curi…hai un gran bisogno di sentirti nella tua pelle. Credimi, io capisco la tua ossessione per questo tipo, l’ho provata, la provo in verità, e spesso mi sento come sul bordo di un burrone, malata, sfatta… Queste relazioni ammalano e ti allontanano dalla vita, dagli obiettivi, ti succhiano la linfa vitale…
    Ascolta: questo tipo non “ritorna”, se ne è già andato via da tempo…lui, nelle sue azioni, non ti calcola o, se proprio vogliamo vedere il peggio, si diverte con te.
    Ciò che posso consigliarti è di fare un enorme sforzo di volontà, perché faticherai parecchio, e di troncare ogni rapporto! Cancella ogni cosa: messaggi, numeri, email, foto immagini regali…devi cancellarlo. Devi dire no. Altrimenti lui andrà avanti e tu rimarrai nell’ombra sempre più grande delle sue spalle.
    Non so se ti sono stata da aiuto, non credo in verità… io non avrei accettato nessun consiglio qualche anno fa, o meglio, nessun consiglio mi sembrava utile. Ero troppo frustrata, annullata, piena di rabbia…l’avrei picchiato. Non è una condizione che tutti vivono.

  8. 8
    Mau -

    Buongiorno Tristezza,
    ( fa il verso ad una famosissima canzone, lo so)…
    Che dirti?
    In word ho scritto una risposta articolata alla tua domanda: ‘Che fare’?
    Beh, ne è venuto uno scritto troppo lungo per poterlo pubblicare qui. E’ venuto lungo perchè è facile cadere, dando una risposta concisa, verso banalità, concetti scontati triti e ritriti.
    Quindi faccio prima a risponderti…’Non lo so !’
    E in effetti non lo so davvero. Che consiglio darti? A chiacchiere tutti scienziati, ma affrontare i problemi è diverso.
    E’ vero che ti sei scavata la fossa con le tue mani, ma è anche vero che ormai ci sei dentro e un aiuto ad uscirne non è così semplice da consigliare, soprattutto se sei in uno stato depressivo che ti rende ‘cieca e debole’. A ‘tappo’ penso che una relazione d’amicizia, di dialogo continuo, di confidenza, con qualcuno…uomo o donna che sia… ti farebbe bene, in quanto sapere di avere una conoscenza della quale fidarti sarebbe molto positivo.
    Io dai miei problemi, piuttosto pesanti, a suo tempo avuti, sia d’amore che di lavoro, ne sono uscito, nel tempo, piuttosto bene.
    Ma io ho un certo tipo di carattere, direi nell’insieme, ottimista, positivo, anche determinato (moderatamente…). Solo una cosa ho della quale non riesco a liberarmi…la mia ex moglie! Dopo tanti anni dal divorzio ancora rompe! Ma probabilmente questa è la condanna per i miei peccati…..

    Cordialità.
    Mau.

  9. 9
    lord -

    Cara Tristezza Infinita
    Innanzitutto ti dico che non sei sola.Molte persone sono affette da questa malattia che hai tu si chiama”cecità affettiva”.La tua mente rifiuta di vedere la realtà delle cose e pone uno schermo a quelle che dovrebbero essere le tue decisioni più giuste,in un certo senso il dolore che tu proveresti nel troncare definitivamente questa storia e lo schermo prodotto dalla cecita affettiva.Sono un uomo di 48 anni sposato da 11 senza figli.Mi sono separato e nonostante questo ho continuato a frequentare mia moglie per altri 3 anni quasi.Volevo provare a ricostruire la mia storia ma ero talmente innamorato che non riuscivo a vedere la realta.Una donna che non mi ha mai amato, mi ha tradito innumerevoli volte,trattato sempre senza rispetto nonostante io l’abbia sempre rispettata.Forse non avevo capito io di cosa avesse bisogno non avevo afferrato le sue piu profonde paure dovute ad un infanzia non particolarmente felice.Comunque adesso che lei ha un altro(io sono sparito dalla sua vita in un battibaleno)sto cercando di fare questo grande passo.NO CONTACT TOTALE!!!.Si lo so e durissima anche per me il primo pensiero quando mi sveglio e l’ultimo quando vado a letto e per lei,e devastante tornare a casa e trovarla vuota(io vivo da solo) e una sofferenza il pensiero di non sentirla più ma questa cara tristezza è L’UNICA STRADA DA PRENDERE.Se non fai SUBITO questo passo resterai imprigionata per non so quanto tempo.AFFRONTA IL DOLORE, NON AVERE PAURA,hai delle armi formidabili con te LA TUA ONESTA IL TUO SORRISO e da quello che capisco dalla tua lettere SAI CHE COSA è l’AMORE.PUOI FARCELA!!DEVI FARCELA!!Questa e l’unica guerra al mondo che valga la pena di essere combattuta.

  10. 10
    Rambaldo Melandri -

    Vedi cara, io un tempo ero come tanto desideri essere tu in questo momento. Sono uscito con tantissime ragazze (a volte addirittura per una mera scommessa con i miei amici o sfida con me stesso) e le mollavo nei modi più disparati e quasi sempre senza motivo, non me ne fregava un c.... di nessuna, avevo la nomea del classico bello e stronzo (quante volte mi sono sentito dire “mi avevano detto di stare attenta a te, ma ci sono cascata anch’io…”) ed ero circondato dalle più belle ragazze della città che a volte manco cagavo…tutto questo fino ai 20 anni. Poi sono cresciuto ed ho iniziato ad avere le prime storie serie, ho iniziato ad innamorarmi anch’io e spesso e volentieri me lo sono preso in quel posto. Però nel tempo credo di essere cresciuto, maturato ed essere una persona completamente diversa dal cazzone che ero ai tempi del liceo e dell’università, ma è solo attraverso grazie a queste ultime esperienze che è avvenuta una sorta di “evoluzione della specie”…certo, a volte penso che ai tempi del liceo non ho mai sentito il cuore in gola, non sono mai stato mollato e nemmeno ho ricevuto mai il classico 2, mai…se ci pensi bene, non ho mai perso con nessuna…ma sei sicura che sia proprio così?!?! Ai tempi ero uno dei tanti deficienti (e/o mi comportavo come tale) e non potevo fare altro che attrarre altrettante deficienti. Questo non significa che ora mi sia mai trasformato nel Dante che canta le “romaticherie” alla Beatrice di turno, anzi, sono molto disilluso nei confronti dell’amore e della gente in generale. Ciò però non toglie che mi preferisca ora, coi miei scazzi e i miei momenti pensierosi piuttosto che essere il classico minus habens della serie “uè fi.. me la sono s*****a” da cui la tipica risposta degli amici “oooo ma sei un grande” e che non lascia niente di sé e non coglie niente dall’altra persona, ma sfoga solo i suoi primordiali istinti animaleschi e se ne vanta col branco (ci sono dei bellissimi documentari di Quark sul tema).
    Tutta questa noiosissima premessa per chiederti solo una cosa: come fai a desiderare una tua involuzione o desiderare di essere qualcosa che non sei? E’ l’odio nei confronti di quell’uomo o la bassa stima che hai di te stessa?

    Ps ti consiglio un bel libro: “Donne che amano troppo” di Robin Norwood, forse può esserti d’aiuto per capire qualcosa in più su di te, prima di ricascarci -se non con lui- di per certo con un altro, un’altra volta. Ne ho conosicute di ragazze come te.

    Un saluto,

    R.M.

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