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Non riesco a smettere di mangiare

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Lettera pubblicata il 5 Dicembre 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso - Salute

La lettera ha ricevuto finora 37 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 21
    sincera -

    Vorrei dire a J,che purtroppo la sua situazione è molto delicata e sicuramente difficile,ma sei troppo giovane per entrare in un circolo vizioso così brutto!Devi volerti bene,devi vivere la vita sotto ogni aspetto,devi trovare la forza di importi che sei l’unica persona che può farti uscire dal tunnel e solo tu hai la chiave per aprire la porta,ti devi sforzare di trovarla e poi aprirai tutte le porte dinanzi a te.Se ti senti sola e non hai amici,iscriviti in palestra,iscriviti ad un corso di nuoto,ad un circolo arci dove hai la possibilità di conoscere nuova gente,impara a sorridere,guardati allo specchio e pensa come sarebbe bello il tuo sguardo se solo riuscissi a sorridere anche solo per il fatto di avere la fortuna di poter guardare il cielo azzurro,un fiore che sboccia,un cane o un gatto che vogliono le coccole;ragazzi la vita è fatta di milioni di cose meravigliose,sta a noi coglierne il senso da ogni cosa.Pensiamo a chi lotta contro la morte,a chi ha avuto la sfortuna di nascere su una sedia a rotelle e non può camminare,a chi non può parlare e a chi ha poche facoltà mentali per essere padrone delle proprie scelte.Finchè siamo capaci di riconoscere il nostro malessere saremo sempre capaci anche di risolverlo.Bisogna farsi aiutare,anche dalla propria famiglia,ma in qualche modo bisogna uscirne perchè la vita è una e non possiamo sprecarla nella sofferenza,noi valiamo e dobbiamo dimostrarlo a noi stessi che siamo capaci di essere felici nonostante i mille problemi che si possono presentare.Se avete bisogno di parlare privatamente o di un consiglio vi lascerò qui un recapito dove potrete chiedermi quello di cui avete bisogno.Voglio potervi aiutare con dei consigli e dandovi carica e forza necessaria per affrontare il tutto.

  2. 22
    S -

    A me piacerebbe tanto conoscervi…uscire, condividere ma anche no..semplicemente VIVERE altre cose insieme..senza questa fissa continua. Credo possa farci bene.
    K. mi piacerebbe conoscerti mi rivedo in te ma nel tuo percorso, pensieri..angosce e speranze. Che ne dici?

  3. 23
    Legato81 -

    Avevo quasi dimenticato questa discussione ed è strano che io la legga proprio in questi giorni di dieta. Ebbene si, dopo pasquetta ho detto, ancora una volta, basta. martedi è stato un giorno esemplare, ieri un po ‘ meno perché ho ceduto ma non a livello troppo esagerati. oggi sta andando molto bene. I pensieri del cibo spazzatura ci sono sempre ma sto cercando di controllare il mio impulso di uscire e mangiare di nascosto. il paradosso è che mangio schifezze x stare bene, quando invece mi rendo conto che quandò mangio poco e sano mi sento bene davvero.eeppure le tentazioni sono sempre ddietro di me. pronte a farmi cadere ancora una volta. spero di avere la forza e iniziare questa lunga scalinata verso il peso giusto. E soprattutto verso la salute. cosa che mi interessa molto di più. Mi dona forza leggervi. non sono solo.

  4. 24
    K. -

    A me piacerebbe molto se ci vedessimo.

    J soprattutto: chissà, forse tutto quello di cui abbiamo bisogno è il supporto reciproco, non il genio della lampada degli psicofarmaci.

    Ho sempre pensato che l’unica “terapia” efficace fosse la comprensione, l’accettazione di chi ti sta intorno e può davvero capire, perché è come te.

    Mi piacerebbe vivere, condividere qualcosa con voi.

  5. 25
    S -

    K…non potevi farmi più felice..è proprio con questo spirito che intendevo proporti di conoscerti..noi che temiamo l’immagine che possiamo dare..il pensiero del giudizio altrui.
    Come possiamo fare? Non vedo l’ora di uscire con un mio simile 🙂 ..dici che è il caso di lasciare qui in indirizzo email? Non so..

  6. 26
    S -

    …ovviamente l’invito è esteso a chiunque voglia riempire quel vuoto di vita..con altro che non sia cibo..empatia, comprensione, accettazione e rispetto per quello che siamo..incontriamoci sul fondo chissà che insieme sia più facile trovare appigli per iniziare a risalire.. vedere questa cosa in modo diverso..esagero..come se fosse un’opportunità.

  7. 27
    K. -

    Chiunque voglia scrivermi, per qualunque motivo, può farlo al seguente indirizzo:

    ciacco.alapioggiamifiacco@gmail.com

  8. 28
    J -

    Per chi fosse interessato a contattarmi, la mia mail è jasmin.mekkattu@gmail.com.

  9. 29
    Gle. -

    Sarebbe bello conoscervi,uscire,parlare. Se non fosse per la solita paura.
    Comunque,vi seguo commento per commento e vi ringrazio; mi date forza e voglia di credere che qualcosa di buono sia possibile da creare.

  10. 30
    K. -

    Sono un Ariete.

    L’ego è il peggior difetto, la più grande sciagura, la fonte di tutti i miei mali.
    Qualunque gesto, parola o atto, che osi mettere in dubbio la mia assoluta bontà e giustezza, fa strazio della mia sensibilità.
    È una reazione istintiva, viscerale. Fisica. Ed è incontenibile.
    Sapere che è così, è indifferente: un rimprovero velato, una parola di biasimo detta in un momento di umana debolezza e frustrazione, mi ferisce profondamente.
    Allora entra il cibo.
    Non subito. Dopo. Dopo un po’. Quando a casa, dopo aver accusato il colpo, non si riesce ad elaborarlo, non si ha voglia di giustificarsi, ci si vuole solo spegnere.

    Ma ho notato anche un’altra cosa: mangio per “conoscere” il mondo circostante.
    Per conoscerlo, e per ordinarlo.
    Devo sapere che gusto ha quella cosa, se posso servirmene. Se non fa per me (e può essere anche un dolce, non necessariamente la verdura), avrò le idee un po’ più chiare. Meno dubbi. Meno variabili, meno confusione.
    Vivere, sarà più semplice. Ed io sarò un po’ più forte e un po’ più libero nella mia perpetua ricerca della conoscenza definitiva!

    Sete di sapere quindi, ma anche principio ordinatore.
    Il caos non è ammissibile. Due varietà di biscotti pongono un dilemma: dovrò mangiarne uno per tipo affinché rimangano sempre pari nella quantità. Anche se di uno dei due ne farei volentieri a meno. Anzi, proprio non mi piace!
    Quale misteriosa origine possa avere una tale, profonda avversione, un così irresistibile terrore nei confronti di ciò che è dispari, asimettrico, irregolare, va al di là di ogni mia capacità di immaginazione.
    Quindi entra il corpo.
    Il secchio cosmico in cui buttare tutto ciò che è brutto e cattivo affinché non esista più. Affinché tutto sia regolare, bello. Controllabile. Prevedibile.

    Fino a smarrire completamente la sensazione di sazietà.

    Voi di che segno siete?

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