Quest’anno compirò 42 anni, dicono che ne dimostri di meno… sono innamorata, ricambiata, di Elyas, di 23, credo di aver trascorso con lui i due anni più belli della mia vita. Ora però, passato il primo momento travolgente mi ritrovo a fare i conti con la realtà. Lui è un ragazzo pakistano in asilo politico per motivi umanitari in Italia, è comunque perfettamente integrato, vive da solo in una cittadina vicino la mia e lavora in una grande ditta. E’ un ragazzo, dolcissimo, romantico, ha sempre fatto di tutto per rendermi felice, ho trovato in lui una forza e una maturità che non ho riscontrato nei miei coetanei… solo che tutti questi anni di differenza ora mi spaventano e mi fanno pensare che non sia giusto continuare, potrebbe essere tranquillamente mio figlio! Abbiamo provato a lasciarci ma poi siamo ritornati sempre insieme. Io sono separata ed ho un bimbo, il fatto che lui si precluda una futura paternità per rimanere con me mi rattrista molto, lo vedo come il primo di una lunga serie di sacrifici che dovrà affrontare rimenendomi accanto. Da un lato non vorrei perderlo, dall’altro penso che essendo più matura devo essere responsabile anche per lui. Credo che le nostre strade solo in questo punto si possano incrociare, perchè poi gli anni mi porteranno lontano, inesorabilmente, e fra qualche anno quando sarò una cinquantenne, lui sarà ancora poco più che un ragazzo… meglio quindi troncare ora. Lui vorrebbe continuare, mi assicura che non mi lascerà mai sola e che l’età è solo una convenzione sociale, perchè se io fossi l’uomo e lui la donna, nessuno si scandalizzerebbe. Questo è un momento di silenzio tra noi ed io sto soffrendo molto, vorrei cedere alla tentazione e chiamarlo, secondo voi cosa dovrei fare?
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Categorie: - Amore e relazioni
Cricetina, sono sicura che in Pakistan una donna occidentale si troverebbe da Dio, sopratutto se i sassi che le tirano sono fatti con materiali di pregio.
Il celeberrimo cervello da Criceto è sopravvalutato.
Penso “Turritopsis nutricula” sia un nick piu adatto rispetto a “Cricetina”.
WithoutBrainFoEver #regressionetotale
grazie a coloro che hanno cercato di darmi consigli. Sicuramente è un mondo pericoloso il suo, ma ci sono uomini italiani che non sono affidabili quanto molti di loro se parliamo di violenza, e anche se in Italia abbiamo i diritti non abbiamo giustizia. Non capisco che disturbo dà se ho messo cricetina, il nocciolo della questione sta in ciò che ho scritto e non dal nome che ho inserito. Non è molto che stiamo insieme, ma ho capito che è meglio per il momento costruire una vita con lui in Italia. Non ho nulla da perdere, non ho figli non sono mai stata sposata, lui è il più grande amore della mia vita
Cricetina, non vorrai mica paragonare la società italiana con quella pakistana? Sono due pianeti completamente a se stanti, che non si potranno mai incontrare. Gli spostati ce li abbiamo anche qui, certamente. Ma ti voglio vedere in un paese come quello, da sola, chi ti tutelerebbe e cosa e chi ti proteggerebbe in caso di problemi, vista la mancanza totale di un sistema civico, sociale e legislativo a tutela dei diritti dell’ individuo. specie se donna. Dai su, non diciamo scemenze! Se lui è davvero l’ amore della tua vita rimarrà con te. A vivere in Italia, però.