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Riconoscere l’amore, come si fa?

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Ciao, scrivo per avere dei consigli.
Vi racconto brevemente la mia storia.
Ero fidanzata con un ragazzo, il classico bravo ragazzo, con lui viaggi, uscite con amici e persino una convivenza, solo che la nostra storia era molto piatta.
È una persona molto introversa, parla poco e sebbene ha sempre mille interessi e mille iniziative, non c’era mai dialogo, tra noi si litigava solo sul modo di condurre la casa, io in realtà non rispecchiavo la figura della madre, classica casalinga dedita solo alla casa e al marito. Io lavoro tutto il giorno e non sempre riesco a dedicarmi alla casa come una perfetta casalinga.
Era poco presente nella coppia e pian piano lo diventai anche io. Col tempo la noia ha preso il sopravvento e la nostra convivenza è diventata sempre più monotona, non si dialogava più, non c’era più intimità e sesso, io non riuscivo più a farlo con lui, sebbene la storia era cominciata con una grossa attrazione.
Dopo 3 anni della nostra convivenza (e 1 di fidanzamento a casa propria) conobbi un ragazzo in ufficio della mia età (ora ho 33 anni ma all’epoca ne avevo 30) e persi totalmente la testa per lui esattamente come una quindicenne.
Questo ragazzo era totalmente differente dal mio fidanzato. Un eterno peter pan, un po’ immaturo, con una relazione a distanza con una donna più grande di lui (relazione che col tempo si rivelò abbastanza solida), ma disposto a fare il latin lover con qualsiasi ragazza mostrasse interesse per lui.
Tra noi una passionalità e attrazione indescrivibile e più lo sentivo sfuggente e più io non riuscivo a farne a meno. Decido di lasciare il mio fidanzato per vivere questa storia rischiando di prendere un muro in faccia.
Vivo una situazione di sofferenza totale, da una parte il mio ex distrutto per il fatto di averlo lasciato per una altro, (premetto che eravamo arrivati al punto che anche lui si era stufato della nostra storia e mi chiedeva una pausa di riflessione, ma quando presi la decisione per un’altra storia per lui fu come l’esplosione di una bomba nella sua vita), dall’altra parte la mia sofferenza perché vivevo una passione e un amore grandissimo che veniva corrisposto solo in parte.
Per due anni e mezzo ho fatto l’amante a questo ragazzo che mi teneva legata con i suoi ‘forse”, finché dopo tanto tempo prova a lasciare la sua ragazza… ma la cosa è durata solo qualche settimana. La fidanzata scopre il suo tradimento e tornano insieme. Potete capire che a stò punto la bomba esplode nella mia vita…. un dolore pazzesco, sebbene col tempo ero arrivata alla conclusione che questo ragazzo non rispecchia proprio l’ideale di uomo che vorrei al mio fianco: bugiardo, scaltro egoista e per certi aspetti anche un po’ codardo, ma tremendamente legata a lui… nella sofferenza comincio a pensare sul perché mi sono follemente innamorata di un ragazzo che non mi dava nulla, era la situazione di conquista che mi attirava tanto?? Mi chiedo se associo l’amore alla sofferenza e là dove si soffre mi lego fortemente, là dove tutto sembra normale mi stufo… ma poi la storia col mio ex era una storia normale???
È normale trovarsi accanto un uomo che col tempo non vi da emozioni, con cui non avete uno scambio e un’intimità??? Mi sarei dovuta impegnare a far andare bene le cose??Tutte le storie prima o poi diventano così??
Io se penso alla nostra incomunicabilità mi sento male, così come dall’altra parte mi manca il fatto di avere un punto di riferimento con cui progettare qualcosa, una famiglia, dei figli, una vita serena, dei viaggi, le uscite con gli amici…. quando penso a questo però mi chiedo se è lui che mi manca o ciò che sta intorno a lui…
Ammetto che ho molto paura del futuro, temo di non riuscire ad avere una relazione sana per me, ho paura di fare nuove esperienze e penso spesso che forse dovrei tornare col mio ex… ma sarò capace di mantenere e stare in quella relazione, dove è tutto perfettamente confezionato ma senza alchimia???? Lui ancora mi aspetta, in questi anni non ha avuto altre storie, io so che lui per me c’è sempre ma non perché mi ama alla follia e non troverà mai nessuna come me, ma perché non sa aprirsi ad altre donne… insomma tornare insieme per la paura di stare soli o tornare insieme cercando di accettare il rapporto di coppia per quello che è con i suoi pregi e i suoi difetti??
Ditemi la vostra.

Lettera pubblicata il 11 Novembre 2009. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 72 commenti

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  1. 71
    libera -

    ”un single è un single e ha tante donne davanti.
    una single è una zitella, tu devi accasarti io no.
    IO SONO UOMO.”
    Andy, ma sei sicuro che ogni donna DEVE accasarsi? Per molte oggi non è più così…per fortuna c’è gente alla quale di famiglia e figli non frega proprio niente, perchè nella vita possono esserci anche tanti altri interessi e/o inclinazioni (viaggi, ricerca scientifica, creazione artistica, ispirazioni religiose, volontariato ecc ecc).
    E poi scusate, ma cosa ha fatto l’uomo per secoli? L’uomo sposato, con figli, con moglie a casa. Perchè allora prendersela tanto se oggi qualcuna sente di permettersi qualche libertà? Non sarà che uomini e donna partecipano della stessa identica natura? E che così come trovi uno stronzo trovi anche un uomo d’oro e viceversa?
    E sei proprio sicuro che una ragazza alta 1.85 farebbe al caso tuo? Mi sembra invece che gli italiani (geneticamente di altezza medio/bassa) provino gran soggezione anche solo a trovarsi per caso accanto a una donna più alta di loro.
    Il cinquantenne che trova la giovane 20enne è un classico…ma se ti trattano come uno straccio adesso, cosa faranno quando avrai 50 anni e passa? In base a cosa dovrebbero esserti più fedeli rispetto ad ora?
    Sai, io credo che un sentimento si possa provare a qualunque età, donna o uomo che si sia. Sempre che si parli appunto di sentimento e non decisione presa da voglia di assurde ripicche, altrimenti il tutto perde di significato.
    Altra cosa su cui non sono affatto d’accordo è che l’uomo sia abituato più della donna a stare da solo. Credo proprio che l’uomo si adatti molto male alla solitudine e l’impressionante serie di delitti di cui si rendono protagonisti ogni giorno uomini (uomini?) che non tollerano di essere lasciati ne è una triste prova…
    Io proporrei di occuparci tutti di problemi ben più gravi e drammatici, e attorno ahimè, se guardiamo bene, ce ne sono proprio tanti…

  2. 72
    Marc -

    ma seriamente la discussione finisce così? Feliz cosa è successo in questi anni?

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