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Libri che aiutano a trovare serenità

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Lettera pubblicata il 23 Aprile 2008. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Cultura

La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 21
    Mario Frattini -

    Tutti abbiamo bisogno. di aiuto comprensione e illuminazioni. non so che percorso letterario tu abbia fatto, ma, dall’alto dei miei 59 anni e della cultura di cui stò fornendo la mia voglia di sapere, ti consiglio, ti scongiuro, perchè sembrano scritti apposta per noi persone sensibili e sempre alla ricerca…Weiss- psichiatra americano che ha coinvolto milioni di persone, anche se stesso! “un amore tante vite” Tante vite molti maestri” comincia, io ho tutto quello che ha scritto e ho trovato risposta a tantissime cose che avevo dentro, con lui sono venute fuori.ho letto molti libri che ti sono stati consigliati,i più li ho letti qualche anno fa.Alberoni? roba presa in fretta per avere qualcosa da leggere in treno! Weiss ha cambiato la mia vita, la sua vita e milioni di vite! Con una visione e una certezza unica. Prova, poi mi farai sapere. Mario

  2. 22
    Mario Frattini -

    ho abbandonato vari “forum” perchè la superficialità e l’arroganza non sono il mio forte.
    Ritengo la solitudine un qualcosa di astratto e anche un male della nostra epoca. Lo so,sono fuori corso, Uno scrittore è un buon lettore. Faccio sempre notare ai miei amici. La difficoltà che incontro è tutta in questa esperienza. Mi convinsero ad andare alla presentazione di un corso sulla Bibbia. Centinaia di persone, un Gesuita che poi avrebbe tenuto il corso, pose la domanda:Chi ha letto almeno una volta i vangeli? Io distratto parlavo con un amico, però alzai la mano. quest’amico mi invitò ad abbassarla dicendo:non farci fare brutta figura. Io ero l’unico della compagnia a ritenere che ascoltare la messa era al di sopra della mia pazienza.
    Leggevo la Bibbia tutta da almeno 10 anni, cosa mi poteva dare il corso che si prefigurava il gesuita? Mi preoccupano i giovani di oggi. Se fosse possibile, non voglio rubare il mestiere a nessuno, sarebbe utile un dialogo pacato attraverso questo sito, fra giovani e 59enni giù o su di lì. Confesso che ritengo il 68 un’esperienza unica, noi che rifiutavamo il dialogo ora lo cerchiamo…con i vent’enni intendo. Si può fare?

  3. 23
    roberto44 -

    Caro mario, non sono giovane, ho 44 anni, non ho vissuto direttamente il 68, ma gli anni successivi e concordo con te: è stata un’esperienza unica.
    Quello che contava erano i contenuti e molto poco la forma, oggi, invece,purtroppo viviamo solo di materiale e il confronto non è più sui valori e\o le idee, ma sulle marche dei cell, delle scarpe e delle auto.
    Questo, ritengo, è il risultato dell’affannosa ricerca dell’avere e del possedere.
    Complimenti dici cose molte interessanti, non ho mai letto weiss, ma mi hai incuriosito.
    ciao

  4. 24
    Mario Frattini -

    Non sono mai stato “solo” anche se ho i miei momenti bui. L’essere soli è una condanna che ci somministriamo a dosi giornaliere con il calcio, le scarpe, i vari look del momento. Insisto CARO DIRETTORE, Se lasciamo Internet , e tuttti gli interessi
    che gli girano intorno, ad un mercato senza capo nè coda…diventa un bluff per noi utenti e per le varie persone interessate ad un determinato argomento. Ti Ordino di dare vita a quella mia proposta, uno scambio di vedute, letterarie e di vita vissuta fra i 20enni e quelli (almeno che se la sentono) e gli ultras 40 o 50enni che fossero. Io penso che la qualità dell’informazione, sia superiore alle banalità che, purtroppo questa società ci propone. Spero che tu abbia avuto l’arguzia di capire che io gioco pulito, prendere o lasciare.-…Tanto io so da che parte stare. Mario

  5. 25
    liliana -

    Io consiglio Belinda Victoria di Daniela Bigottà. Ma ho bisogno che qualcuno mi aiuti a capire come mai il libro nelle librerie non c’è o, se lo si vuole comprare nelle vendita on-line è maggiorato di 5 euro. L’autrice, che ha aperto il 1° argomento di quest’anno su questo libro non dà risposte che soddisfano. Perché un libro sparisce?

  6. 26
    frattinima -

    Consiglio a tutti gli amici un grande piccolo libro: SIDDHARTA. E’ citato da molti ex giovani, Jovanotti, Fazio, Lerner, e tutta la mia generazione di ex giovani.(1948!) l’ho riletto da poco e ho afferrato meglio il senso delle cose che racconta. Un piccolo capolavoro che insegna più di 1000000000000000 psicologi,naturalmente a coglierne il senso. E’ un viaggio dentro noi stessi, un maturare accettando le contrarietà, un passo avanti sulle cose che hanno e danno un senso alla nostra esistenza.Da leggere e meditare,c’è un messaggio per tutti noi che transitiamo tra le stranezze di questo mondo.Da risposte esaurienti,a tutti, basta coglierne il senso.
    Ritroviamo il motivo e facendoci umili lo riacquisteremo, del perchè siamo venuti al mondo. un caloroso abbraccio a tutti.
    frattinima

  7. 27
    CHICCA -

    ”La principessa che credeva nelle favole” LEILALUNA sai che l’ho pcomprato anch’io? Lo sto leggendo poco perchè non son mai a casa ma mi aveva attirato molto e poi mi sembra molto leggero.

    Anch’io ho subito cercato dei libri che potessero aiutarmi ma sto leggendo veramente poco. In quetso momento vorrei avere la bacchetta magica, vorrei poter superare tutto questo dolore in un attimo e trovare in un libro o da qualsiasi parte la mia via di salvezza. Spero di tovarla presto, dovunque essa sia.

  8. 28
    frattinima -

    Mi rivolgo a CHICCA,chiedendo scusa ad Alberto.
    Se sei veramente nei guai, potresti sacrificare qualche ora di sonno alla lettura. Intravedo una specie di sarcasmo nelle tue parole, in quello che dici. di guai ne abbiamo tutti, l’importante è uscirne con le ossa e l’intelletto integro! Non fai parola su cosa ti angustia, sembri scettica e probabilmente abiti a Milano o nei dintorni. Io sono di Napoli, conosco il mondo:ho fatto 15 maledetti mesi di militare a…Bagnoli di sopra, base americana, base lanciamissili, e nebbia. Tanta 6 mesi all’anno, ero nel cuore del Veneto, fra gli affluenti dell’Adige e deserto intorno. Gelo d’inverno e zanzaroni come cavallette. C’era la guerra fredda, gli americani ci davano l’alto onore di montare di guardia alle loro bestiole. Fortuna che tutto è finito, zio Tom permettendo.
    Comunque di positivo in quel periodo c’è che ho imparato a leggere. Moravia, Pasolini, Bevilacqua, poi sono andato a curiosare la Bibbia. Il libro dei libri. infatti dopo 40 anni ho capito che è un qualcosa che non si finisce mai di leggere. Ci vuole passione, coraggio, rinunce, io l’ho fatto e ne sono fiero. non ciò capito niente! Ma non mi arrendo, tanto nella vita quello che conta è il potersi dire: ho sempre tentato. Rispondimi, mi farebbe piacere, siamo nell’anonimato, cosa ti brucia? se vuoi parliamone.

  9. 29
    Valerio -

    Ciao a TUTTI.
    Vi vorrei consigliare un libro alquanto fantastico e unico.Strano che nessuno di voi l’abbia citato..
    “Leggendo questo libro si fa un’esperienza unica e decisiva. S’impara a…rispondere se stessi..Sapere qual é il primo (e vero) amore.Liberarsi del passato.Eliminare le emozioni inutili.. ecc”

    Autore : Wayne W, Dyer
    Titolo : Le vostre zone erronee – guida all’indipendenza dello spirito-

    Un libro che mi ha aiutato tantissimo e che ho rinominato “la bibbia della vita”
    Vi consiglio vivamente di acquistarlo 8€), non ve ne pentirete ve lo assicuro.

    Attendo risposte
    Saluti

  10. 30
    Page -

    Autrice: Banana Yoshimoto
    Titolo: Ricordi di un vicolo cieco.

    Il libro è composto di racconti, a volte dolorosi, ma che lasciano un dolce tepore, come quando si sta accucciati in casa al calduccio mentre fuori piove. Aiuta a elaborare sia i grandi che i piccoli dolori da niente che ognuno di noi affronta mentre si ‘ingegna e tenta una via’.

    Autore: Stefano Benni
    Titolo: Achille piè veloce

    Un libro particolare, che all’inizio ho trovato poco coinvolgente… Ma solo finchè non compare Achille! Aiuta a ridimensionare, dare la giusta prospettiva ai piccoli dolori da niente e ai grandi dolori… Perchè come dice Achille “Solo il dolore insegna cos’è la vita senza il dolore”.

    Autore: Arto Paasilinna
    Titolo: Piccoli suicidi fra amici.

    Un piccolo capolavoro che dà uno spaccato del popolo finlandese. E’ proprio questa nazione che detiene il triste primato dei suicidi. Un libro che attraverso la corsa verso la morte, imbocca tutt’altra strada. Non so se sia adatto a dare serenità, probabilmente non proprio. Ma fa riflettere chi, almeno una volta nella vita, ha medidato di farla finita per sue personalissime e intime ragioni.

    Sono curiosa di leggere gli altri libri che proporrete.

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