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La spesa sexy

Buongiorno a tutti! Qualche giorno fa è scoppiato un putiferio in rai perchè alla trasmissione “detto fatto” stavano per mandare in onda un siparietto dove una ballerina (tra l’altro bellissima ragazza) faceva un ironico tutorial per donne su “come fare la spesa sexy”. Tempo qualche secondo e ne è venuto fuori un disastro: gente che su tutte le testate giornalistiche, nei talk show, e sui vari social ha iniziato a battersi il petto e ad urlare allo scandalo, al sessismo, allo sfruttamento e mercificazione della donna, ecc…
Risultato: hanno chiuso la trasmissione.
Ora io dico: ma non vi sembra che siano tutti impazziti? Cioè voglio dire, cosa aveva di così blasfemo quel siparietto? L’unica accusa che mi verrebbe da muovergli è che forse era un po’ frivolo. Ma che diamine, da come il web, l’intellighenzia, la politica e soprattutto le immancabili femministe hanno reagito sembra che sia stato ammazzato qualcuno in diretta tv. Neanche fosse stato uno snuff movie!! E questa è la prima ingiustizia che ho rilevato. La seconda è che quella ballerina che si era prestata a recitare quel copione è finita nel tritacarne ed è stata sommersa di insulti pesanti personali, minacce, ecc… questo sì che è offensivo e ingiusto semmai. La terza ingiustizia è: ma nessuno si è accorto che in tv da decenni si vedono bellissime ragazze sexy che sculettano (letterine, veline, paperette), oppure cose ben peggiori nei reality… Per non parlare di tanti film o serie tv dove se ne vedono tutti i colori. O anche nei teatri, dove per esempio si tirava merda sul crocefisso (ah scusate, ma quella è arte… e io da ignorante non l’ho capita). Sia chiaro, a me va benissimo così, ma a tutti coloro che hanno partecipato a questa isterica (e ipocrita) levata di scudi chiedo: avete scoperto l’acqua calda adesso?
Quarta ingiustizia, ed è quella che più mi fa incazzare nonchè preoccupare: temo che stiamo andando verso un modello di società istericamente puritano e bigotto a livelli alienanti, dove qualsiasi cosa può essere considerata offensiva e quindi degna di rogo (mediatico per il momento)… perchè a vedere il livello di esagitazione di certe femministe o di certi attivisti in genere non mi sorprenderebbe che avanti di questo passo finissimo in una specie di “medioevo progressista”… Dove una parola fuori posto può portarti in tribunale… dove il semplice fatto di essere accusato di qualcosa ti rende automaticamente colpevole… dove la furia repressa di un popolino livoroso può trasformarsi in una caccia alle streghe o in una spasmodica ricerca di un capro espiatorio. E i professoroni che popolano i salotti e dispongono di cattedre cosa fanno? Ammiccano se non addirittura guidano a questo nuovo sistema (un po’ come vescovi e preti durante il periodo dell’inquisizione). Persino gli asettici fisici del CERN si perdono a parlare di quote rosa&sessismo (invece di spingere l’acceleratore sulle ricerche visto che ci costano non poco).
Non voglio un mondo dove non si ride, dove l’ironia è bandita perchè potenzialmente offensiva e la parola attentamente controllata… Dove certe forme di godimento (come guardare una bella ragazza che sculetta) vengono represse in nome di questo o quel principio (come avveniva “in collegio dai preti o dalle suore” nei primi del ‘900)… La dittatura non è necessariamente un Adolf Hitler che ti mette nei campi di concentramento. La dittatura può essere anche una società “evoluta” e “progressista” che apparentemente ti lascia tutte le libertà, ma non appena ne fai uso è pronta a tagliarti le gambe. Questo giro non lo si farà in nome della razza ariana, ma magari in nome del “rispetto”, dell'”educazione”, della “non discriminazione” e menate simili.
Spero che non siamo in pochi a pensarla così…

Lettera pubblicata il 27 Novembre 2020. L'autore ha condiviso 14 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità Italia - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 19 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Yog -

    Non saprei dirti sul programma specifico, White.
    Puoi dirci cosa era ‘sta spesa sexy? Una bottiglietta di Coca Cola da mettere nelle parti intime? (Era stata progettata per quello quasi un secolo fa e veniva usata come contraccettivo d’emergenza dato che contiene acido ortofosforico).
    Comunque sappi che in generale è così come dici te, se poco poco fai cenno all’articolarsi dell’umanità in generi e razze, e magari ne commenti certi aspetti futili e colori non propriamente caucasici, rischi la galera.
    È l’era del politically correct.
    Prova ad andare in ufficio a dire alla tua segretaria di 120 kg che è una sboldrona, vedi che ti succede e poi mi dici se l’ironia è piaciuta.
    Devi evolvere, fare ironia sembrando serio e compassato: potresti dirle che è una donna misteriosa (e intanto pensi: sì, e “l’enorme mistero volò” sulle note della famosa canzone che magari puoi fischiettare con noncuranza), la gente per lo più è stupida e non se ne accorge proprio.
    L’ironia oggigiorno è un’arte difficile, ma dà le sue soddisfazioni.

  2. 2
    glosstar -

    Da quel che scrivi desumo tu sia uomo, e come tale fai fatica a comprendere che in questo paese bigotto e sessista la donna continua a essere vista e considerata un corpo. E in una società dove le leve del potere sono saldamente in mani maschili, la donna ancora e l’accessorio che “decora” l’ambiente e che a seconda delle circostanze si può indossare come un orologio di lusso per dar lustro al maschio che l’ostenta.

    Lo show di cui parli era una schifezza che non faceva altro che reiterare stereotipi che non fanno bene nemmeno all’uomo che continuando a pensare la donna come quella dello scaffale del supermercato, difficilmente riuscirà ad avere un rapporto equilibrato tra pari. Non e’ quindi un caso se nell’immaginario maschile – e in questa fogna ve ne sono parecchi – la donna dovrebbe stare ai fornelli, dimessa, e subalterna, salvo poi diventare puttana per soddisfare la propria fame.

    Eccoti una prospettiva diversa.

    https://youtu.be/Y42hqlTmM00

  3. 3
    Bottex -

    Concordo su tutto. Ma sono certo che il caso in questione sia solo uno tra tanti e che cose simili accadano ormai ogni giorno. Io non guardo praticamente più la televisione da anni, perchè si vedono solamente quei reality, talk show e cazzate varie intrisi di sciocchezze (e accompagnati da tonnellate di sgradevoli pubblicità) di cui si fa cenno nella lettera. Essendo un appassionato di film, li scarico, e per tenermi informato consulto regolarmente i siti di informazione (quelli imparziali e svincolati dai partiti politici) anziché seguire i TG. Inoltre, la televisione finisce anche spesso per condizionare le persone, mettendo loro in testa strane idee e rendendole inconsapevolmente incapaci di ragionare con la propria testa. Propina insomma delle presunte realtà, che invece la gente farebbe bene a scoprire e a dedurre da sola invece di accettare supinamente l’ipse dixit. Bello schifo davvero. Per quanto mi riguarda, la tv oggi è meglio tenerla spenta.

  4. 4
    Trader -

    Mi hai fatto venire in mente che una decina di anni fa le femministe si erano lamentate di un cartellone di una pubblicità di mobili, mi pare, in Sicilia. Nell’immagine c’era una donna alla pecorina con scritto “montami gratis”. Ne era nata una discussione sul sito di controinformazione indymedia. Un uomo disse ad un altro che non lo trovava grave:”Ti piacerebbe se tu facessi la pubblicità di una marca di pistoni stando alla pecorina?!”. Un altro uomo aveva smorzato la gravità della pubblicità, dicendo che, in quanto uomo, non si riterrebbe offeso per una pubblicità di pennarelli che scrive “dura più di me”.
    Il problema è la mercificazione del corpo della donna, che viene usato per fare pubblicità e vendere dei prodotti.

  5. 5
    Bohemien82 -

    “Da quel che scrivi desumo tu sia uomo, e come tale fai fatica a comprendere che in questo paese bigotto e sessista la donna continua a essere vista e considerata un corpo.”

    La spiegazione è proprio all’opposto: da circa 20 anni va molto di moda questo ruolo da moderna cortigiana ma a patto che tette e culi siano mostrati al fine di esaltare la femmina moderna che, si si mostra, ma non per esibirsi davanti al maschio porco che glielo ordina dominandola ma lo fa perché lei é padrona del suo corpo e ci fa quello che vuole e lo da a chi vuole solo per il gusto di farlo. Fiera di non poter esser giudicata. Ma se questo modo di fare viene associato a un’immagine di ruolo femminile obsoleto come fare la spesa, ecco che le femministe s’indignano. Se solo le femministe sapessero che il loro movimento moderno è stato creato a tavolino dai maschi di potere per questione di marketing.. ma questo è altro discorso.

  6. 6
    Suzanne -

    Ciao Glosstar, sono perfettamente d’accordo con te, anche se penso che spetti a noi donne in primis portare avanti una nuova immagine del genere femminile, ma spesso siamo le prime ad adagiarci in un posticino subalterno e patetico pur di esserci.
    Yog, le razze non esistono, quindi al limite puoi passare per ignorante. L’ironia dovrebbe servire ad altri scopi, ma evidentemente ti manca lo spessore per essere qualcosa di diverso da un bulletto saccente e vigliacco.

  7. 7
    beetlejuice -

    La dittatura può essere anche una società “evoluta” e “progressista” che apparentemente ti lascia tutte le libertà, ma non appena ne fai uso è pronta a tagliarti le gambe.” Esattamente.
    Trovo ci sia un appiattimento totale del dibattito, gente come Pasolini al giorno d’oggi non potrebbe esprimersi pubblicamente. Inoltre viviamo in un pesante doppio standard: sull’uomo si può e si deve dire tutto, poco tempo fa in una trasmissione della dandini fu detto che gli uomini sono pezzi di m.., oppure un presentatore si è scusato per essere uomo e quindi, più aggressivo e tendenzialmente inferiore. Sulla figura femminile invece aleggia un tabù fortissimo, tant’è che nemmeno le stesse donne possono ironizzare su aspetti normali della vita. Quando non si può scherzare su alcuni temi, si vive in una vera e propria dittatura del pensiero. Si dovrebbe dare per scontato che la donna è soprattutto altro, ma così non è.

  8. 8
    beetlejuice -

    Se la stessa gag avesse riguardato un uomo, non ci sarebbe stata alcuna polemica, mentre sulle donne si può ironizzare, ma entro certi confini. Fa parte dell’ ipersensibilizzazione della società moderna. Così come le polemiche sulla blackface, anche quando si tratta di una semplice imitazione. Sui neri si è giunti alla conclusione che solo ai neri è permesso ironizzare su loro stessi, ma anche sui bianchi, sempre sulla base di tutti questi piani interpretativi in cui viviamo. Per cui l’uomo bianco etero cis è ritenuto la figura dominante, la donna bianca etero è avvantaggiata sull’uomo di colore, ma se la prima è disoccupata e il secondo un magnate la situazione si capovolge. L’uomo di colore a sua volta è avvantaggiato sulla donna di colore e così via. Culturalmente non si può uscire da questo rigido meccanismo mentale, pena la censura.

  9. 9
    Golem -

    Razze, discriminazioni, maschilismo, femminismo, ricchi e poveri (non il gruppo canterino) Nord e Sud, Stanlio e Ollio. Dietro questa “dinamica” sociale fatta di eterni contrasti, la grande -e sempre più “raffinata”- orchestratrice è la Finanza, che indirizza l’Economia; cioè la Politica. Avete notato come da qualche tempo in tv, nelle pubbicità, personaggi, famiglie o coppie vedano aumentata la presenza di persone di colore di “condizione borghese”, anche in situazioni improbabili? Credete che si tratti di una “svolta” della cultura e dell’etica economica che questa esprime? Io non lo credo, credo invece -conoscendo le logiche dei “mercanti” che tracciano subdolamente la nostra “occidental way of life”, attraverso la suggestione delle immagini e dell’immaginario che queste solleticano- che in questo momento “conviene” fare così, e non che sia “giusto” fare così. La differenza “morale” tra questi due momenti è uno dei pilastri della dicotomia schizofrenica di questo attuale nostro mondo, ma che lo fa andare avanti. Illusion vs Reality. As usual.

  10. 10
    rossana -

    Glosstar,
    grazie per il video.

    da tempo penso che le donne per prime dovrebbero ribellarsi a questa dittatura del maschilismo più bieco. Invece si piegano quasi tutte, compiacenti.

    soprattutto in televisione, anche i volti di alcune donne che hanno dimostrato capacità, cultura e intelligenza, sembrano sempre più mummificati. c’è voluta la pandemia e le dirette da casa per vederne qualcuno un po’ meno livellato e levigato del solito…

    in alcuni film, spesso si fatica a distinguere le principali attrici l’una dall’altra. sembrano tutte tese ad apparire come bambole robotizzate, ora che si può avere sia labbra che tette omologate!

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