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Ho letto il programma del PD

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Lettera pubblicata il 26 Marzo 2008. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 21 commenti

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  1. 21
    filippo -

    A proposito di programmi, val la pena citare quello che ha detto Maroni stasera a Ballarò, testimone consenziente quel gran genio della finanza che è Tremonti, sulla ripresa economica: “il rilancio dell’economia significa rilancio della produzine perché ciò aumenta la ricchezza”.
    Allora,
    – di sicuro se si aumenta la produzione si aumenta il PIL;
    – di sicuro se le entrate delle famiglie restano le stesse, il PIL te lo sbatti su per culo insieme con le merci che hai prodotto e non saranno certo le 2 lire 2 promesse da Berlusconi sugli straordinari a migliorare la situazione.
    Non ci vuole molto a capire che la ripresa economica passa per la riduzione dei carichi sulle famiglie (ICI, IRPEF, IVA, soprattutto l’enorme tassazione dei carburanti), affinché alle famiglie restino più quattrini da poter spendere, aumentando così la domanda di merci e servizi e quindi rilanciando la produzione industriale in genere, che porterà il citato aumento del PIL e maggiori entrate nelle casse dell’erario, il quale, se nel frattempo avrà provveduto ad abbattere la spesa corrente, disporrà di un maggiore avanzo primario con il quale potrà ridurre il debito pubblico e migliorare o sviluppare i servizi.
    Abbattere la spesa significa però ridurre il fabbisogno dello Stato, ragion per cui il dato e la priorità fondamentale sono quelli delle Riforme costituzionali ed Istituzionali, ossia riduzione delle cariche istituzionali, quella drastica del Parlamento, l’eliminazione progressiva degli enti locali, prima radicalmente quelli clientelari, inutili per definizione e che sono tanti, poi le Province, lasciando eventualmente alle Regioni solo dei compiti amministrativi minori e la gestione della polizia ma nessun potere legislativo locale, che tanto ha influito sullo sviluppo di mafie e clientelismi vari. Contemporaneamente, la riforma del sistema legislativo e di quello giudiziario, la razionalizzazione delle leggi, ché sono troppe e spesso in aperta contraddizione tra di loro; poi l’eliminazione delle lobbies, tra cui in primis quella dei notai, che pesa un’enormità sulle transazioni commerciali etc. etc. etc…; stasera a Ballarò è stato ricordato che una compravendita di una casa da 300.000E in Italia comporta oneri per quasi il 10%, un’ernomità, mentre in Austria costa delle cifre ridicole; il coinvolgimento dei notai perfino nelle compravendite di autoveicoli è stato ridotto un poco dai decreti Bersani, ma si pensi che in America una cosa del genere è fantascienza: in USA vendo una macchina semplicemente “girando” il titolo di proprietà al compratore, che poi lo spedisce al pubblico registro per la notifica.
    Bersani, portato all’esasperazione dalle bestialità sparate da Tremonti e dal padanio Maroni, alla fine ha tirato fuori più o meno questa ricetta, ma la questione è: come si metterà il PD con i Comunisti nelle amministrazioni locali e il loro ostruzionismo in Parlamento, dove di sicuro arriveranno?!
    Dall’altra parte, le promesse di Berlusconi sono pura idiozia!

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