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Gente rovina del mondo

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Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 26 Agosto 2018. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso - Relazioni

La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    Yog -

    Mah.

    Il Dottore ti ha già detto che tu potresti rientrare a pieno titolo nella categoria “capre”, pur non sapendolo.
    Ecco, il Dottore è stato empatico: ti ha dato della “capra” (lo sei) però ha usato il condizionale e ti ha dato il beneficio dell’ignoranza. Comunque ti ha detto che tu, nonostante l’aria di cultura che hai respirato sin da piccolo, sei una “capra” e tu manco te ne sei accorto.
    Pur volendo sperare che tu abbia respirato in famiglia aria di cultura e non emissioni gassose peggiori, dovresti imparare a fare lo stesso: con quelli che fanno un lavoro per gente limitata tipo contadino alla succida, casalinga, nettascale, trasbordatori di carichi di lupini, spazzini, camerieri sudati, commessi obesi,devi imparare a usare fini circonlocuzioni (tanto quella gentaglia non le capirà mai), sennò rischi di tornare all’ovile, ehm – pardon – volevo dire “a casa”, tutto ammaccato di botte, nero peggio di un migrante e pure con le ossa rotte.
    Peraltro, se frequenti quella gente non sei certo un uomo di cultura, diciamocelo chiaramente.

  2. 12
    Dingus -

    Rido…perché se veramente sapessi di essere superiore, mica ci penseresti a tutto ciò.
    Invece ci scrivi pure una lettera dal tanto che ti “rode”..
    Più che un eletto sembri uno in cerca di conferme, un insicuro…che deve confrontarsi con gli altri per sentirsi il “migliore”….XD

    C’è un detto che mi piace molto che recita:

    “Chi sa, fa. Chi non sa, insegna!”

    Tu appartieni alla categoria dopo il punto.

  3. 13
    Vodka Martini -

    Hayden,
    sarai mica anche un fanatico delle Forze armate senza manco aver fatto il servizio militare?

    Sai quanti ne ho incontrati, di sfigati così…

  4. 14
    Nicola -

    La tua preoccupazione è condividere il mondo con la gente comune, il mio dubbio invece è il mondo che vuoi condividere con la tua ragazza.

    Non parli di lei, della sua estrazione sociale e culturale, del suo lavoro e del suo tempo libero. Ma fa riflettere l’episodio in cui hai alzato le mani verso un suo amico, e da come tollera la situazione, sia pure con qualche riserva.
    Mi fa pensare che anche lei faccia bene i suoi calcoli..

  5. 15
    Yog -

    Dingus, tu sei pure limitato assai, spiace dirtelo.
    Ti manca ‘no piezzo: chi non sa insegnare, amministra.
    Il nostro amico vispo potrebbe essere il prossimo ministro in quota M5S.

  6. 16
    Dingus -

    Grazie per la precisazione professor Yog!
    La vedo limitato pure io purtroppo: le manca una “i”.
    Bubu ce lo metto io, non si preoccupi.

  7. 17
    Esther -

    Hayden (non Gaudente), che fucina di presunzione!

    Comunque, anche io la penso come te. Tuttavia, dipende sempre, come dice uno, da che monade guardi il mondo. Dalla tua, che è un oblò un po’ arrugginito (ho qualcuno di meglio da presentare alla tua amica), il mondo si vede di m….! Hai ragione! Dalla mia, che è un Paradiso, il mondo si vede guardando il ricamo dal lato dritto del disegno, perciò tu resti ancora sotto, se non cresci, o credi che dir si voglia, a guardare lo sgorbio del cucito.

    Cambia prospettiva!

  8. 18
    Giovanna2085 -

    A volte si confonde la consapevolezza di sé con superbia e arroganza, ma non credo sia questo il caso. Su alcune tue perplessità convengo con te, le tue parole me le hanno aumentate, ma sull’inutilità di alcuni tipi di lavoro…beh, il lavoro crea dignità a prescindere da quanto possa essere umile o redditizio. La società ha certamente subìto un’involuzione dal punto di vista propriamente umano ma se sei in grado di salire in cattedra e puntare il dito, devi avere l’onestà di farlo anche verso te stesso. Personalmente non troverei piacere nel dialogare con chi fa di continuo di tutta l’erba un fascio e pone se stesso e la sua posizione privilegiata (non veniamo tutti da famiglie di accademici) come unità di misura per determinare il valore di una persona e l’utilità della sua vita. Questa società è moralmente insostenibile anche a causa di persone come te focalizzate su forma, possesso, apparenza e ostentazione.
    PS. La tua ragazza ha ben capito chi sei, più di te.

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