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Gelosia retroattiva: il dialogo con il suo ex

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Non riesco piu’ nemmeno a contare quante volte ho pensato a lei, a quello che ha fatto, alla negatività che ha portato nella mia vita. Lei, dal viso innocente, premurosa, gentile. Lei, così colpevole !

Mi ha detto tante volte: “Io amo solo te, perché pensare al passato ? Non possiamo vivere il futuro insieme?”. E la mia risposta, ormai scontata: “No, non si preme il bottone del RESET. Qui non si riparte. Hai sbagliato, e non c’è ritorno”…. Già lo sbaglio… Possiamo chiamarlo sbaglio? Aver fatto sesso con altri uomini prima di me? Roba da nausea, non certo un piccolo errore. Oggi si chiama libertà. E da questa discende ogni male, ogni aberrazione, ogni follia. Dante aveva posto la Donna con la D maiuscola al di là di ogni errore umano. Se vedesse dove siamo finiti, probabilmente riscriverebbe la sua Commedia. Da “scala al Fattore” a “vergogna abissale”.

Ed io tra qualche minuto vedrò uno dei suoi “ragazzotti”; sono seduto qui in poltrona e lo aspetto: dopo la “stanza”, il mio capolavoro infernale, ho la possibilità di interloquire. Lei è seduta vicino a me, ma non troppo. Non la voglio “attaccata a me” per questo momento così pietoso.

Eccolo, è arrivato. E’ giovane, forse un po’ robusto, ma comunque alto. Dal viso non traspare nulla, si siede, guarda lei e guarda me. E sorride… per lui deve essere bello vantare una conquista, ciò che per me invece è la profonda disperazione.

E’ lui che prende la parola ed esordisce subito in modo acido, facendo capire che è “forte” e che vuole piegare la mia volontà. Lui dice: “Mi fa piacere vedere che lei si è sistemata. Quando l’ho lasciata era a terra, ma magari adesso le va meglio. Io comunque sono Marco, felice di conoscerti”.

Io rispondo: “Marco, io invece non sono felice di conoscerti. Ma questo lo sai già! Ad ogni modo sono qui per il passato.”

E lui: “Già, il passato è passato” – e il suo sorriso si accende – “Lei stava bene con me. Abbiamo condiviso molte cose, è stato bello, me la sono proprio goduta”.

Io guardo lei, che abbassa lo sguardo. E capisco anche perché. Vorrei dirti : “sudicia!”, ma non è il momento di fronte a questo idiota.

“Mi chiedevo”- dice lui – “se per caso lei ti ha raccontato tutti i dettagli”. E io rispondo “no, sentiamo…”

E lui con sprezzante sorriso: “Beh, diciamo che mi sono divertito con lei. E’ una bella bambolina, e mi sono divertito a farmela”. Mi mordo il labbro… questa zo...... che ho vicino dovrebbe essere una “brava ragazza” e invece grazie a lei mi trovo addosso anche questo imbecille. Io gli rispondo “La notizia non mi è nuova”. E lui: “ora potete avere un gran bel matrimonio… pensando a me! Potete dire ai vostri figli che lo zio Marco li saluta.

Io rispondo calmo: “Non credo. Non avremo figli. Le ho detto di no, vista l’insudiciata che ha avuto con te. Non merita di averne, almeno non da me !”

Lui sembra cambiare espressione. Ha capito che io ho già dimezzato la sua presenza nella mia vita, con questa semplice determinazione. E allora cambia discorso: “Allora non sei arrabbiato che ho penetrato la tua donna molte volte ? E che lei mi ha fatto ogni servizietto ? Pensavo che tu fossi geloso”. E io rispondo: “Si, sono geloso. Sono qui apposta per risponderti, e per mostrare a lei quella che sarebbe stata la giusta via. Per il resto tu non rappresenti nulla di importante per me. Incluso quello che hai fatto con lei.”

Lui si rivolge a lei e chiede: “Ma come? Non ti sei fatta sposare come si deve ? “. E io la anticipo: “No, non l’ho sposata in Chiesa… se questo stai chiedendo. L’abito bianco lo portano solo le donne che non devono vergognarsi dei loro atti di impudicizia”.

Nel suo sguardo, leggo il suo disprezzo per me, perché le sue sporche mani non riescono a toccare la mia solida base morale. Mi dice: “Non credere che avrai vita facile con lei, ti tradirà e ti farà soffrire. Così come si è fatta sbattere da me, e adesso è con te”. E io rispondo: “Lo so. Lo farà. Sono in molte a farlo. Ma ho imparato a distaccare i miei sentimenti da lei. La sua vergogna ha reciso il verde ramo dell’amore. Non si ama chi si disprezza. Altresì io rimango con lei, senza amore”.

Lui non ha trovato soddisfazione nel nostro dialogo. Si alza e vuole andarsene. Lei lo segue, quasi per fermarlo. Lei sente ancora qualcosa per questo giovanotto. Questa donna mi guarda e il mio sguardo è fisso, ma sereno. Lei non mi appartiene, non è mia.  Ma sto con lei. Uno dei tanti. E senza aver scritto da nessuna parte la parola “per sempre”.  Mi tolgo l’anello di matrimonio perché lei non merita di portarlo al dito; lei capirà.

Lettera pubblicata il 7 Gennaio 2017. L'autore ha condiviso 30 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 127 commenti

Pagine: 1 10 11 12 13

  1. 111
    Suzanne -

    Itto, ma ti rendi almeno conto delle scemenze che dici? Mamma mia davvero che povertà umana e intellettiva ragazzi! Addirittura siamo al punto che le nonne si meritavano coccole e dolcezza mentre noi donne moderne violenza e negazione della più comune forma di rispetto. Cerco di mantenere un barlume dell’impronta di mia nonna, evito di ricoprirti di insulti, ma se avessi una scopa di saggina te l avrei già tirata in testa!

  2. 112
    Attimo Ogi -

    Suzanne,

    ti rispondo io, visto che ho scritto io gli ultimi commenti e non il nobile Itto Ogami, che comunque sarà d’accordo con me dall’alto dei cieli dove è asceso.

    Secondo me sei tu che dici scemenze e per dimostrarlo basta leggere i miei ultimi commenti nei quali scrivo che NON SI DEVE APPLICARE VIOLENZA alle donne (moderne nel caso di specie).

    Quindi quando scrivi: “le nonne si meritavano coccole e dolcezza mentre noi donne moderne violenza e negazione” stai delirando.

    Ad ogni modo la risposta che io consiglio ai maschi moderni è di non DARE PROPRIO NULLA (nè bene nè male) ma ignorarvi direttamente.

    Perché spendere tempo ad innervosirsi di fronte a donne di tal fatta ?

  3. 113
    Suzanne -

    Itto-Attimo e quel che ti pare, in effetti mi domando perché ogni tanto perdo tempo a rispondere ai tuoi vaneggiamenti…in effetti ci sono miliardi di modi meno tristi di buttar via il proprio tempo!
    Credi basti nascondersi dietro omissioni o pensieri malcelati per sembrare una persona perbene? Il tuo pensiero, sebbene non del tutto esplicitato in quanto passibile di censura, è lampante e inaccettabile per ogni persona dotata di buon senso.

  4. 114
    Solnze -

    Ma che significa che Itto è asceso? Ha tirato le cuoia?

  5. 115
    Golem -

    Sì, ha preso l’ascensore ed è asceso all’Empireo, lasciando ad Ogi il compito di fargli da camerlengo.

  6. 116
    Attimo Ogi -

    Itto ha lasciato i suoi scritti ed e’ asceso perche’ la sua sofferenza nel vivere in un mondo con le “donne moderne” era fuori misura.
    Ha lasciato a me il compito di parlare a suo nome.

  7. 117
    Attimo Ogi -

    Golem, attento che se prendi tu l’ascensore puo’ darsi che anziche’ andare verso l’alto vai in direzione opposta.. )))

  8. 118
    Solnze -

    Ma voi state fuori di zucca,fatevi vedere da uno psichiatra, uno bravo.

  9. 119
    Suzanne -

    Ma Attimo non prova ancora sufficiente sofferenza per ascendere pure lui?

  10. 120
    Golem -

    Se prendo l’ascensore, ascendo. Per l’inverso dovrei prendere il…discensore. È ovvio.

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