Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 28 Agosto 2011. L'autore ha condiviso 25 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore geko.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amicizia - Amore e relazioni - Riflessioni
@rossana: concordo in pieno.
Da me si dice infognarsi in una storia, quando qualcuno , sparisce per motivi sentimentali. Termine non proprio edificante ma ricco di contenuto.
Le ragioni per le proprie infognate, ognuno avrà le sue , così come altrettante giustificazioni ,e come regolino i loro rapporti di coppia internamente non mi interessa! Stà di fatto che non è un comportamento corretto nei confronti degli altri, anche perchè una coppia dovrebbe saper relazionarsi all’esterno ed in questo chi la compone , dovrebbe sapere mantenere anche la propria individualità, soprattutto decisionale.
Capito maschetti!!!!!!! Decisionale!!!!!
Che tra il servilismo naturale e qualche sbacchettata vi infognate a livelli vergognosi e c’avete sempre una scusa ridicola pronta per non far quello o quell’altro , o peggio pure il vittimismo di “Vorrei , ma non posso , senno’ la mia ragazza , rompe i..”.
La colpa è solo vostra perchè prima vi attaccate alle sottane ,eppoi quando dopo un po’ il tempo passa , non vi potete piu’ staccare ,senno’ , come è innato in ogni donna che vorrebbe sempre essere al primo posto (a qualcuna , invece , basta stare sul podio!!! …altre basta che vadano a punti , altre ancora si accontentano di finire la gara! Ma questo dipende da come si sanno relazionare gli uomini con loro,fin da subito! Claro?) , sembra che facciate un mezzo dietrofront che ingenera dubbi sulla lei di turno , che non aspetta altro che beccarvi in castagna. Quindi niente piu’ libertà e quasi che dovete chiedere il permesso ,semmai ci riusciste .
Eppoi , se finisce la storia , a lamentarvi e cercare compagnia a qualunque ora del giorno e della notte, per poi sparire di nuovo, trovata l’alternativa.
Che pena!
C’è gente che ci son cresciuto insieme ed è sparita per anni e anni eppoi ricomparire per piangere come bambini sulle loro disgrazie per cercare una spalla di consolazione.
Eppoi rifanno uguale , identico-spiccicato! Pufff…arriva un’altra gnocca e chi li vede piu’!!!! Malgrado per coscienza ed a fronte dell’affetto regalato , e non piu’ ormai “dovuto” ,li si metta in guardia!
La vita di coppia , non sono ste infognate vergognose , ma è tutt’altra cosa ! Non si deve fare sempre tutto insieme per forza, come vorrebbero tante belle figliole ma, sempre nel rispetto reciproco, si dovrebbe saper mantenere anche la propria indipendenza , interessi ed amicizie , semmai da condividere quando capiti l’occasione ma mai da rinunciarvi se l’occasione comune , non dovesse capitare così di frequente!
E se quelle fanno le stxxxe e vi fanno la ripicca , che vi fà rodere , lasciatele subito! Perchè ogni volta che cedete , quando non dovreste , vi faranno un’altro giro di corda al cappio! E la catena si accorcia sempre piu’! Invece chi tiene a voi , si fida e vi capisce.
Sparite pure, ma mi auguro che qualcuno sappia sbattervi la porta in faccia, malgrado l’affetto!
Così capirete che la solitudine e l’amicizia persa è solo il frutto infelice dei vostri errori ed infantile egoismo!
Buona infognata!
Sisley,
anche in famiglia, come tu stessa hai affermato portando questo esempio, non è sempre facile essere tutti d’accordo.
è anche abbastanza normale che l’uomo tenda ad imporsi e che si debba spesso faticare a trovare un buon equilibrio tra diversi punti di vista.
io tendevo a dire sempre di sì, così che le poche volte che mi veniva fuori un bel no secco, il mio compagno già sapeva che era inutile cercare di farmi cambiare idea…
@kid
mi trovo d’accordo, la stessa cosa vale anche per le donne, ma tutto questo non fa una grinza fin quando siamo solo due, senza troppe responsabilità.
Le cose cambiano dal momento in cui si hanno dei figli. A quel punto è un pò difficile ritagliarsi molti momenti personali; almeno credo, io non ne ho.
Un pò perché gli impegni aumentano, un pò perché penso si desideri passare il tempo con i propri figli.
Mi è capitato di assistere, in una comitiva, all’allontanamento di un ragazzo, perché la tipa di cui era preso non piaceva agli altri; ogni volta che lui era presente veniva letteralmente messo in croce da qualcuno, alla fine è stato quasi obbligato a scegliere… A volte, nei gruppi prettamente maschili, l’ingresso di una donna (anche solo come coppia) crea un notevole scompiglio e va a modificare diverse dinamiche consolidate e il lui di turno diventa bersaglio di una serie di scherzetti e battute (a volte anche pesanti) ed alla fine l’allontanamento è la cosa più ovvia, soprattutto se non si vogliono creare dei contrasti maggiori.
concordo con te, Almost-Perfect soprattutto sul fatto che quando in una coppia giungono i figli il tempo a disposizione per coltivare le amicizie si riduce di brutto, venendo l’impegno dei figli a sommarsi con quello del lavoro. anche gli hobby devono spesso passare in seconda linea, se non essere sospesi per qualche anno.
purtroppo, l’idea prevalente è ancora quella che i figli devono essere cresciuti essenzialmente dalle mamme, lasciando liberi i papà, dopo che questi hanno assolto al compito di portare a casa la busta paga.
un tempo, quando la donna stava in casa, poteva in linea generale allevare i figli e coltivare le proprie amicizie, se la miseria non era troppa. stessa cosa si prospettava quindi, in modo abbastanza armonioso, per l’uomo.
ora, lavorando anche lei spesso a tempo pieno, dovrebbero cambiare gli equilibri di coppia in questo contesto ma gli uomini continuano a voler mantenere gli antichi privilegi, pur essendo consapevoli che la famiglia richiede sacrifici.
credo che le amicizie maschili siano più salde di quelle femminili ma ritengo anche che sarebbe bene che entrambi i sessi avessero la possibilità, sia pure ridotta dagli impegni familiari, di portare avanti le loro relazioni, senza impedirsele a vicenda ma distribuendo equamente il poco tempo a disposizione.
senza contare, poi, che in questa società sono i figli ad essere lasciati soli, con gravi danni per la loro crescita, che si ritorcono spesso, giustamente, su chi li ha cresciuti… in terza linea!
@rossana
famiglia… una parola così grande, che a volte mi fa paura parlarne. La mia poi è presto fatta, io… ho un cane e avevo un gatto.
Per i figli credo che rinuncerei alle uscite con le amiche, ma anzi no; non sarebbe una rinuncia, sarebbe una libera scelta che farei con il cuore, un tempo passato molto più di qualità, ne sono certa.
Vorrei che anche il mio compagno la pensasse così, senza dover obbligare o ricordare che i figli sono di tutti e due
Almost-Imperfect,
hai ragione: non è mai troppo il tempo che si dedica ai figli, che fra l’altro crescono così in fretta e poi se ne vanno…
mio figlio è grande e lontano. avevo una gattina anch’io ma adesso non c’è più e non ne posso prendere un’altra perchè da un momento all’altro potrei dover raggiungere la mia famiglia e non è nè semplice nè facile importare animali in America Latina…
@ Rossana
Buon per te che te ne vai da sto Paese rovinato, che ogni giorno mi fà vergognare di essere Italiano. A breve iniziero’ a studiare spagnolo , lingua che mi manca , e un occhio da quelle parti ce
lo butto di sicuro . Anche se non ho ancora scelto la destinazione.
Accidenti Rossana! Dietro l’angolo direi… Beh ti ammiro, io faccio storie perché sto a circa 200 km da casa mia! Figurarsi a pensare di andare a stare in america latina.
Ma tu sei originaria di la, oppure sei italiana? Così, per curiotà
In ogni caso una bella decisione da prendere la tua; complimenti!
Kid, Almost-Imperfect,
se dovessi partire, al momento sarebbe per una situazione d’emergenza. più avanti potrei voler trascorrere sei mesi qui e sei mesi in Brasile, visto che mio figlio dovrebbe stare là, con la sua compagna, ancora per qualche anno per motivi di famiglia.
la natura e l’aria a Rio de Janeiro sono meravigliosi. sulle collinette dei dintorni volano decine di aquiloni colorati… ma le donne sono molto meno libere di muoversi di qui, soprattutto se d’origine europea, come me.
la violenza è palpabile ovunque fuori dalle spiagge alla moda, pattugliate da agenti. dovrei vivere segregata in un giardino e andare in città solo se accompagnata, cosa che non fa per me, così come non fa per me la vista di tante persone derelitte che ancora dormono lungo i marciapiedi delle strade…
personalmente, con tutti i suoi difetti e i suoi limiti, per viverci preferisco il nostro Paese!
attenzione alla scelta della destinazione, Kid! se vuoi, posso chiedere a mio figlio, che bazzica da sempre in america latina, qualche suggerimento in base a quali potrebbero essere i tuoi obiettivi…