Come riconquistare un amore
di
alessio76
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CONSIDERAZIONI:
Ciao a tutti quanti voi,
oggi è S.Valentino e chissà quanti saranno distrutti al pensiero di non poter festeggiare, quella che per antomasia è la festa degli innamorati, con il proprio/propria compagno/a…meglio così!
In quanto non vi siete proprio persi un bel niente!
Considerate bene che al vostro fianco avete sempre avuto una persona falsa, che per propria comodità, vi diceva tutte quelle belle cose, che vi siete sentiti dire nel corso del tempo, ma era solamente una recita e delle più becere possibili!
Attricette e attorucoli da quattro soldi che neppure nelle compagnie teatrali più scassate le avrebbero volute/i!
Avete guadagnato un terno al lotto e con un’entità di vincita tale che nessuna “monetizzazione” possibile vi darebbe la quantificazione stessa!
Pensate come poteva esserre bello vivere una vita con al fianco la falsità sotto ogni aspetto, ma che vita sarebbe! Un racconto fiabesco da poter scrivere nella vostra anima e poi nella vostra mente?
Ma per carità!, meglio che siano “ite/iti per altri lidi altre/altri….”, perchè quello è il loro posto ovvero girovagare una vita per non concludere nulla, se non rovinare quella poca brava gente che ancora questa società ha di presente.
Non le/li sentite più da qualche giorno o da tempo?
Meglio così! Ma ricordatevi che la “puzza” non ve la scrollerete di dosso per un bel pò di tempo, ma intesa come voi ancora rappresentati di una loro possibilità di ritorno, quando verranno cacciate/i nella rumenta dal nuovo/nuova di truno, perchè è questo quello che accade!
Così vi dico perchè ne sò qualche cosa ed è fatto recente a me successo, ma io non ci sento proprio più, in quanto ne rispondo al tel, come pure agli sms di certa gentaglia…
Cosicchè che è successo? la deficente di ex moglie si è rimessa con quello che, a suo tempo, era stato il “terzo incomodo”, che la fece volare via dalle mie mura domestiche…con adesso grande divertimento da parte mia, in quanto posso dire che il programma “oggi le comiche” non sia mai finito!
Certo che ai tempi qui in casa mia si stava da dio, questo lo sò, ma è giustissimo e inconfutabile che: “chi di merda ferisce di merda perisce!
Questo tanto per rassicurarvi che benchè tre anni fà accadde il misfatto, dopo neanche un anno voleva tornare sui suoi passi, poi ancora nel 2009, poi anche nel 2010…ma la mia porta non solo è di legno ma è rinforzata al titanio!!!
Un saluto a tutti quanti voi, Maxim
Ciao ragazzi
anche se non scrivo da un po’, vi seguo con molta attenzione.
Sono passati ormai 3mesi da quando non la sento e non la vedo….. e penso di essere arrivato al punto zero cioè sono riuscito ( anche grazie a voi) risalire da profondo della tristezza e disperazione in cui lei mi aveva gettato e ora sono al punto in cui tutto puo’ ricominciare….
Oggi è il giorno in cui tutti coloro che si amana festeggiano beati loro…ma anche io ho da festeggiare qualcosa ..il ritrovato amore nei miei confronti e un pizzico di stima ritrovata….poi per l’amore vero non c’è fretta arrivaràààà…..
GRAZIEEEEE A TUTTI VOIIIIII
CIAOOOOO
ciao a tutti
io personalmente ho deciso di intraprendere una strada attiva:
– ho analizzato i miei errori e il perchè
– il perchè delle proprie azioni è fondamentale per capire se, oltre ad amare una persona, si è in grado di dimostrarglielo
– una volta capito che il mio amore è vero, ho contattato un love coach
– con lui sto adottando delle strategie.. è improbabile recuperare una persona persa, ma senza strategia non c’è modo, dovete averne una
la prima cosa è recuperare autocontrollo, l’latra persona deve vedere che state cercando di non soffrire, perchè se vi ha lasciato non tornerà con voi per pietà
ADELE: è vero, succede. Una che conosco, sposata da 20 anni, 2 figli, dopo 8 anni di fidanzamento (si erano messi insieme che lei aveva 13 anni e lui tipo 15) si sentì dire: non so se ti amo, non so, forse ho bisogno di stare solo.
Anche comprensibile, forse, visto che si erano messi a età veramente giovanerrima.
Io mi ricordo benissimo la cosa perché ero giovanissima quando accadde ma mi sembrò incredibile quando sua sorella mi disse: lui l’ha lasciata. Lei non gli diede ultimatum. Gli disse: ok, ciao.
Naturalmente era distrutta. Però fu lui a tornare, disperato, e trovandosi di fronte un muro. E non tornò tentennante. Tornò sicuro. Ma dovette fare i salti mortali per riconquistarla. E non perché lei faceva la preziosa, o perché aveva altri. Ma perché lei, ovviamente, aveva perso la fiducia in lui e lui se la doveva riconquistare e dimostare quanto le sue sue intenzioni fossero sincere. E perché lui aveva fatto uno strappo.
Non so se fu una tattica. una strategia. non so se funzionerebbe per qualcun altro. per loro ha funzionato perché c’era un sentimento forte già prima, perché c’erano dei progetti seri già prima, e perché è vero non siamo esseri perfetti ma lui si era anche preso le responsabilità della sua crisi e lei gliel’aveva lasciata. Immagino che si sia messa in discussione anche lei se c’erano cose su cui mettersi in discussione, ma il loro era sempre stato un bel rapporto e ad un certo punto, sostanzialmente, lui si era reso conto che lei sarebbe stata la donna di tutta la vita. Discutibile il fatto che si sia chiesto, per un attimo, se l’erba del vicino o della singletudine poteva essere più verde? Sì, ma anche umano a quell’età. Comunque sia lei gli ha detto: vai. e penso che sia stato meglio così. perché quando lui è tornato ha manifestato subito intenzioni serissime. Per intenderci lui si è anche convertito alla religione di lei.
Già prima frequentava la sua chiesa, ma credo che a quel punto si sia rafforzato ancora di più il senso di un progetto comune…
Insomma, nessuno è perfetto, le crisi possono capitare e risolversi. Ma, insisto, dipende anche da come uno/una se ne va e da come uno/una si ripresenta alla tua porta. Cosa ha imparato dalla crisi, quanto si rende conto che non si può gettare le proprie paranoie ed egoismo in faccia all’altro e sul cuore dell’altro e quanta responsabilità sa avere nei progetti condivisi… quanto è capace di mettersi in discussione. E dipende anche da quanto è realmente condiviso reale il sentimen
che sta alla base, da entrambe le parti. Quella dei tuoi non mi sembra una storia da mille tira e molla, ma una storia di due persone che sono cresciute insieme, che ad un certo punto hanno avuto uno strappo, e che è stato gestito realmente nel senso di dividersi o proseguire la strada insieme, ma DAVVERO.
Queste pagine, quelle del forum, invece non sono solo piene di umane crisi che possono capitare a qualsiasi essere umano, anche in seguito a problemi collaterali, che possono causare stress, stare male, portando scompiglio nella coppia… di crisi che, effettivamente possono avere anche un decorso positivo, ma del racconto di persone che (certo, abbiamo solo un punto di vista, come no, è vero anche questo, ma di solito chi scrive si mette o si è messo anche troppo in discussione e ha lasciato o lascia la porta troppo aperta, si carica di responsabilità per due mentre l’altro neppure la sua parte) ci parlano di storie sempre vissute in mezzo al limbo, in cui sembrano mancare le basi, o in cui squilibri ed egoismi sono palesi, storie con dei perenni immaturi, di un sesso o dell’altro, che non cercano realmente una via condivisa per interrogarsi su cause e conseguenze, ma che sembrano giocare come fosse una roulette russa, con i sentimenti dell’altro. Ci sono spesso storie descritte come paradisi perduti, per le aspettative di uno, che ha riempito anche i vuoti dell’altro, e che avrebbero potuto durare 100 anni, certo, ma non sulla linea delle normali rinunce reciproche che si fanno per venirsi incontro in un rapporto equilibrato, compensate da altre gioie, ma come se si avesse a che fare con qualcuno che fagocita i tuoi bisogni e la tua capacità di amare, finché è sazio, e poi fa un rutto e cambia strada, o che è pronto (o pronta) a filarsela quando sarebbe il suo turno di dare, metterci di suo, mettersi in discussione.
Non sono mai i miracoli dell’amore in sè a far funzionare le storie o a far superare le crisi. sono le persone che fanno funzionare le storie o si mettono d’impegno, entrambe, per cercare di uscire da una crisi e anzi di trarne qualcosa di buono, per il presente e per il futuro.
Così la storia dei tuoi genitori dimostra questo, ma è la loro. Ci insegna a non essere pessimisti, ma ci insegna al contempo ad essere anche realisti. Se tuo padre fosse stato un farfallone seriale ecc per lei sano, amore o no, sarebbe stato accorgersene e chiuderlo fuori, per quanto il sentimento di lei fosse forte o idealista.
Ciao Darcy 🙂
oggi è S. Valentino….devo dire che sondando un po’ il terreno, tra le varie conoscenze ho visto facce normali….e frasi del tipo…ma che ce frega, ma che me frega, ma chissenefrega ma che ci importa , mi importa bla bla….unico lustro: i cartelloni con scritto menù erotico, e le insegne dei negozi di fiori…ebbene….tutto normale quindi.
Pazienza. Sono sommersa da casini di vario tipo, al momento mia madre mi fa compagnia e quindi vivo una vita simil viva, non me ne può fregare di meno del fatto che sono single ma solo perché sono incasinatissima. Se non lo fossi, vorrei pure io un compagno cigno …e come vorrei poter lamentarmi solo delle sofferenze d’amore e solo di quelle….ma porca miseria…io spero tu stia bene, l’invito per msn è sempre valido (non ho facebook ) e la nostra isola sempre dove sta. Pensa, questo pomeriggio scendo dall’auto per fare benzina e davanti a me si apre lo sportello di un’altra auto e scende una persona in carrozzina. Pensa, mi son detta, se non potessi camminare…ho pensato a me stessa e cosa mi direbbe una persona che non può camminare qualora io gli/le esponessi i miei casini. Probabilmente mi direbbe: tu hai casini si ma io come vorrei poter camminare, avrei un’energia tale che griderei dalla gioia e chissenefrega dei casini, si affrontano…ma non poter camminare….non poter correre se ti va…E allora che oggi sia un S. Valentino dell’amore per quel che si ha. Ognuno ha qualcosa che gli dà gioia. A presto carissima amica e fammi sapere come stai. E spero che Stefania ci dia presto sue notizie. W le donne, w gli ex zerbini e le exzerbine e w chi riesce a coltivare la propria autostima e a perdonarsi quando sbaglia, a migliorare….a presto
Io mi ritrovo in quello che Luna hai scritto circa la componente umana
o meglio umanistica del rapporto. Ci sono delle straordinarietà e
l’esempio che hai riportato è da tenere in considerazione. Anche io
conosco alcune coppie che si sono ricomposte a distanza di tempo,
anche molto tempo. Posso dire che di due sono stato testimone. Si
erano rotte per tensioni esterne enormi, fatte di disgrazie e di cose
comunque legate alle famiglie di origine. Eppure…erano le persone
fatte in un certo modo. Perché lui e lei non sono andati in giro a
rifarsi una vita, si sono dedicati a quei casini, e la loro
affidabilità e durezza con se stessi li ha responsabilizzati verso
l’altro nonostante tutto. Non c’erano appunto le condizioni formali, e
sono casi limite. Ma sono persone non solo serie ma speciali, che
durante il rapporto non si sono mai e poi mai fatti del male, dunque
come tu sottolinei non c’è quella componente che è la riprova di una
inaffidabilità (io dico sempre che la bontà di una storia la si vede
poi, nel comportamento che si tiene dopo), ma gente reale e realista
che si dedica alla propria vita in modo profondo e assoluto VERO al di
là di tutto, quindi sa che non gioca con ogni decisione che prende e
di conseguenza ha un quotidiano fatto di relazioni non nocive etc. Io
penso a me, che da quando ho tagliato non me ne sono andato in giro a
furoreggiare. Non lo facevo neppure prima, la mia vita non è cambiata
dunque in questo senso. Ma mi sono fermato e ho cominciato a pensare e
ho agito sulla mia realtà. Non è saltata solo lei, son saltate
tantissime altre cose che con la storia non avevano attinenza ma che
erano spostate, stavano in un modo che faticavo ad accorgermi. Sono
stato fortunato che durante la ma vita per indole non ho mai permesso
intralciassero le mie scelte, e quando ho capito cosa erano me ne sono
sbarazzato.
Dipende allora da come uno ritorna, presupposte quelle rarissime
credenziali. Sappiamo una cosa, che deve portare la sua Verità, la
bruciante realtà vissuta poi deve rivelarsi e questo lo può
interpretare solo chi riceve la visita. E’ un tema molto complesso
fatto di segnali e metafisica, sappiamo che stiamo parlando di
qualcosa che è intimo e solo i protagonisti di queste rarità possono
spiegarsi con la nuova razionalità. Sicuramente chi è capace di
badarsi in modo istintuale dal male, una volta capite anche le
componenti schematiche, sa anche riconoscere se si sta usando una
falsa logica, perché il rischio resta quello.
Sapete una cosa in queste 2 settimane di pianto e di speranze sto capendo una cosa peró……che si impara anche ad amare…..io pensavo di farlo nel modo giusto,mi sono accorta invece di no….non si puó addossare tutta la propria vita all altro….non possiamo fare Dell altra persona il centro di noi stessi….non va bene per noi e non va bene neanche per la storia…..sto capendo che voglio amare in maniera più consapevole,voglio che l altra persona sia parte della mia vita,non la mia vita……..e devo anche ammettere che se non ci fosse stata quella crisi non avrei capito tutto questo,le parole non sarebbero bastate ci voleva questa distanza,questo dolore per guardarmi a fondo…….io non si cosa ne sarà della mia storia,so solo che se decideremo di continuare lo faró con un nuovo passo,una nuova mentalità,con un nuovo amore più maturo…….
x raffi
Mi fa piacere che abbia avuto questa illuminazione. Mi ritrovo
perfettamente in ciò che dici. il dolore crea lo spazio per un amare più
maturo.
ALE: è vero, io credo nella componente umana e… “cognitiva” ed è per questo che quando sento parlare per schemi, tipo gli uomini sono tutti così, le donne sono tutte così a volte mi spavento quasi… mi spavento perché sono degli schemi che alle volte sembrano in qualche modo “rassicurarci” temporaneamente quando siamo feriti, arrabbiati, ma che alla lunga per esempio finiscono con invece fuorviarci anche dall’osservazione della realtà e di impedirci di crescere. Saper accogliere la realtà a volte è difficilissimo… sapere, come dici tu, non cadere nelle false logiche, anche delle aspettative o del bisogno, o al contempo riuscire, anche in positivo, ad ascoltarCI e vedere cosa sta succedendo realmente nel nostro rapporto. A volte, sia in situazioni positive che negative, si rischia di parlare da soli e non veramente con l’altro. Di non vedere realmente chi è, cosa fa, cosa dice, cosa a sua volta vive i propri bisogni, aspettative, sensazioni, in un modo che può essere un incontro oppure uno scontro con noi…
è vero che è un discorso maledettamente complesso. Di base credo che l’educazione sentimentale, in fondo, non sia mai finita. E che quando l’educazione diventa… maleducazione sentimentale anch’essa possa comunque insegnarci molto su noi stessi, e il nostro rapporto con l’altro, gli altri, anche sul mondo di intimità affettiva (in senso più esteso) che desideriamo davvero per noi, in senso realistico e non idealistico. Realistico per me non significa cinico, nè meno bello, intendiamoci. Ma a volte stiamo così tanto nell’ideale, in ciò che dovrebbe essere, che cerchiamo di far stare gli altri in quegli ideali fino a non vedere più le persone e di fatto non stiamo invece cercando di costruire la nostra realtà, serena, possibile.
E’ chiaro che la realtà di coppia è sempre a due, e quindi noi possiamo essere animati dai migliori propositi ma possiamo trovare anche chi ci dice no. E’ chiaro che possiamo modulare noi stessi affinché avvenga l’incontro e la condivisione. E’ chiaro che nessuno è perfetto e che sempre ci ritroveremo di fronte qualcuno che non essendo noi, ma comunque un’altra persona, con una storia, un carattere, delle paure ecc diverse, anche quando si avvicina all’anima gemella non potrà stare nella nostra testa, capirci sempre, nè risultarci sempre comprensibile, indovinare… quella è utopia. E’ utopia perché persino un figlio, che ha una parte del tuo patrimonio genetico e che respira parte di ciò che tu hai respira?