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Aspirante suicida

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 31 Marzo 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 58 commenti

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  1. 41
    Buio Totale -

    Vorrei parlare con te VuotoArendere… io sono “qualcuno come te” so esattamente cosa voglia significare sentirsi o essere coompletamente sole e non aver piu’ l’illusione di un domani sereno per il quale valga la pena lottare e in questo caso parlaer con dei dottori non è d’aiuto (al meno per me) spero di sentirti presto ramma.986@gmail.com

  2. 42
    alice -

    Ciao a tutti gli aspiranti suicidi.Io per qualche tempo ho avuto pensieri funesti riguardanti la mia vita,ho desiderato di farla finita,chiudermi dentro casa e stare lontano da tutti e da tutto! Depressione accumulata da anni, ne ho passate di tutti i colori ,mi sono sentita privata della mia libertà che per me è la cosa più importante al mondo e per questo ho sofferto molto e ne soffro ancora oggi.Però ogni giorno vado avanti sperando che qualcosa prima o poi cambi. Sono dell’idea che quello che non ti uccide ti rende più forte e che dopo un temporale esce sempre il sole,non vi dovete scoraggiare e darla vinta alla cattiva sorte,alla cattiveria e stupidità umana . La cosa che mi intristisce di più e leggere storie di giovani ragazzi che vogliono rinunciare alla vita senza averla veramente vissuta ,siate felici perchè l’adolescenza è la fase più bella della vita e marita di essere vissuta a pieno,se qualcosa o qualcuno turba la vostra sensibilità mandatela al diavolo .La vita è il dono più bello che mi è stato donato nel bene e nel male e non ci rinuncerò per nulla al mondo,mi potranno calpestare,sottomettere,malmenare ma con le ossa a pezzi io mi rialzerò e lotterò fino alla fine dei miei giorni.Siate ottimisti come lo sono io un pò di felicità prima o poi ce la dovremo meritare !

  3. 43
    Felicità -

    Ciao ho42 anni e vi posso dire che di solitudine e problemi ne ho passati tanti. Solitudine a partire proprio dalla mia famiglia. Mi sono chiesta miliardi di volte perché continuare in questa vita. Poi ho deciso di fare volontariato sulle ambulanze dove ho conosciuto la vera sofferenza. Da anziani soli in condizioni tristissime di solitudine e degrado, bambini e ragazzi malati di tumore che avrebbero fatto l impossibile per essere al mio posto anziché essere alla fine della loro vita. Poi so di una madre di un bambino di due anni, malata di una malattia fulminante che ha SCELTO di nn farsi più vedere in certe condizioni dal bimbo, ha RINUNCIATO per amore ad avere il figlio vicino. Ecco di fronte alla non scelta di morte e di sofferenza mi sono detta che io posso invece scegliere la vita e una piccola felicità : aiutare gli altri. Avrete tanto in cambio.

  4. 44
    EMY HARRISON -

    Io non lo farei solo per mancanza di coraggio, ma ritengo che, se uno reputa la propria vita peggiore della morte, abbia tutto il diritto di farlo e non e’ ne’ peccato ne’ malattia mentale, la nostra vita appartiene solo a noi e che gli ecclesiastici e gli psicoterapeuti si facciano una riga di loro c....!!!

  5. 45
    Andrea Iacca -

    Quando si è in fondo al baratro non si fa altro che cercare altra negatività per trovare conferme che tutto va storto. Chiunque abbia solo bisogno di parlare e leggesse questo messaggio, può contattarmi su Facebook: https://www.facebook.com/Timetravelzero.

    Un abbraccio a tutti. Non è vero che il mondo è solo nero. 🙂

  6. 46
    david -

    Emy Harrison chiesi a Dio di morire,gli urlai che non volevo più il suo “Dono”e che era un bastardo perchè mi teneva al mondo senza che io volessi.Il giorno dopo a pranzo a lavoro buttai giù un mozzarella quasi intera,le detti due morsi e la mandai giù,io mangio velocissimo,praticamente stavo morendo avevo pochi istanti di vita,stavo soffocando,guardai le facce dei miei colleghi,non provavo alcuna sensazione ma sapevo che sarei morto in pochi istanti.Mi piegai come un tappeto ed un collega mi colpì fra le spalle e quella mozzarella uscì fuori.Forse è soltanto un caso,ma cmq questa vita è tragica,forse era meglio se fossi morto,non ho il coraggio di suicidarmi.

  7. 47
    Andrea Iacca -

    Ragazzi, avete bisogno di parlare? Vi sentite soli? Sono pronto ad ascoltarvi. Non voglio denaro, non voglio nulla in cambio. Non ho mai negato l’ascolto a nessuno.

    Abbiate il coraggio di una minima reazione, io vi ascolterò qualsiasi sia il problema.

    La mia mail: andrea.photoshop@gmail.com

    Facebook: https://www.facebook.com/Timetravelzero

    Su con la vita! 🙂

  8. 48
    Felicità -

    L unica cosa positiva della mia vita è la mia piccola bambina. Vivo solo per lei. Il resto è un disastro: relazioni sul lavoro, famiglia, marito . Mi sento una nullità, incapace di parlare efficacemente con tutti

  9. 49
    roger -

    Chissà se qualcuno leggerà ancora questo post, l’autore o i commentatori, io scrivo la mia, al limite saranno parole al vento.
    Ti capisco abbastanza, se non altro perchè anche io ho avuto una vita molto sofferente, per molte ragioni.
    Nonostante tutto ho sempre interpretato la mia esistenza come una battaglia che dovevo comunque portare avanti, andare avanti e basta, magari cercando di cogliere qualche sfumatura piacevole, coltivando degli interessi, delle passioni, in modo da rendere il viaggio il più piacevole possibile. Durante uno dei miei lavori precari ho avuto la fortuna di incontrare una ragazza davvero speciale, senza dubbio la persona migliore che abbia mai conosciuto, lei scelse me pur potendo avere chi voleva, era l’altra metà della mela. L’ho amata in un modo a me sconosciuto, poi un tumore se l’è portata via, in giovane età, e anche io sono mezzo morto. Continuo ad andare avanti e non so nemmeno dirti il perchè. Potrei dirti che sono uno con le palle grandi come 2 cocomeri, che affronto il mondo senza paura con il coraggio di un gladiatore ed ho una forza che “quelli come te” se la sognao. Ad essere sincero di forza me ne sento davvero poca, sono frastornato e fatico.. fatico davvero tanto. I supereroi esistono solo nei fumetti, nella vita le persone sono fragili e hanno paura, tutte! e chi non lo ammette ne ha ancora più di te. Non ho mai preso seriamente in considerazione un suicidio, sai, lei ha combattuto con la malattia, ma non volevo andare a parare lì. Continuo a vivere senza pensarci troppo, custodendo in fondo a me stesso la speranza che magari prima o poi la ruota giri anche dalla mia.

  10. 50
    Gaudente -

    il problema del suicidio non e’ tanto il rinunciare alla vita , quanto trovare il coraggio di affrontare l’agonia del dolore della morte … perche’ mi sa che anche le morti veloci (tipo buttarsi da un palazzo) siano in realta’ orribili in quanto concentrando il dolore in pochi istanti questo raggiunge picchi inimmaginabili.
    Nel parlare comune il suicidio viene considerato un atto di vilta’, secondo me invece per suicidarsi ci vogliono du palle cosi’ OO

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