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Vorrei che qualcuno mi dica chi sono

Ciao a tutti, sono una ragazza di diciotto anni e mi sembra arrivato il momento di dire a qualcuno o anche solo a me stessa cos’è stata la mia vita fino ad adesso per cercare qualcosa che ho perso per strada. Come mi sento e  la consapevolezza di me e del mondo in questo momento è alquanto distorta. Non so spiegare come io mi senta veramente in questo momento. È come se la mia mente, la mia coscienza fosse distaccata dal mio corpo. Come se avessi qualche impedimento a essere veramente me stessa. Un conflitto esistenziale: una parte di me è felice, ha imparato a reagire e sta recuperando energie (una parte di me che si fa dei progetti, ha delle speranze) una invece con mille insicurezze, angoscie, blocchi, paure. 

La parte di me che sta reagendo mi ha portato a voler cominciare a correre, impegnarmi a scuola, essere positiva, mangiare costantemente, divertirsi e rilassarsi… fare cose positive insomma. L’altra invece è piena di complicazioni o paranoie su come comportarmi con gli altri, cosa dire come dirlo, cosa essere. Anche se so che dovrei pensare che valgo come ogni altra persona, che sono debole come ogni altro essere vivente è come se invece ogni mia debolezza contasse piú di ogni altra cosa

In pratica non so chi sono, come sono fatta, come appaio agli altri, perchè appena mi vedo in un modo poi cambio

Comincio col parlare della scuola. Mi ritrovo a ripetere la quarta superiore perchè l’anno scorso a metà anno scolastico ho mollato del tutto, cioè dopo una lunga serie di assenze in cui rimanevo a casa a dormire, e inoltre i brutti voti accumulati. Quest’anno mi sono messa in testa di superare l’anno splendidamente, proprio come due anni fa che avevo trovato il giusto equilibrio e sono uscita con una media alta ed ero molto soddisfatta. Adesso, a differenza delle mie aspettative, non sono riuscita a cominciare nel migliore dei modi e anzi credo già di non potercela fare. Ho dovuto esporre un’ opera per storia dell’arte “La Venere di Bernini”. Un’opera bellissima e tutto quanto ma fatto sta che  appena cominciata l’esposizione mi sono bloccata, non sapevo piú cosa dire, la mia testa era completamente vuota. Tralascio il finale e vi dico già che sono andata male.

Questa è stata una vicenda abbastanza irrilevante, infatti a tutti capita di bloccarsi davanti durante un’interrogazione, sarà l’ansia, sarà il non aver studiato ma comunque sono cose che capitano a tutti.  Beh a me capita spesso. Come se avessi qualche blocco a parlare con gli altri, a guardarli in faccia. Come se fosse uno stato dissiociativo, i momenti in cui mi sento ‘normale’ sono pochi. Da qua deduco di avere dei problemi a relazionarmi con le persone, di cambiare come dire ‘modo di essere’ in continuo. Delle giornate mi sento una persona e altre non mi sento niente, ma solo a disagio, un disagio continuo perenne con me stessa soprattutto e quindi di riflesso con gli altri.

Una cosa che ho omesso è quella che suppongo sia una depressione. L’anno passato di cui parlavo prima è solo andato degenerando, fino ad arrivare a non parlare mai con nessuno, o poco o in modo scocciato/passivo/ apatico, anche con i miei migliori amici mi sentivo sempre come se non riuscissi a reagire alle cose, mi chiudevo in me stessa, sempre col cappuccio, triste e inadeguata. Volevo suicidarmi ogni giorno, ogni secondo della mia vita. Autolesionista, infatti mi tagliavo con qualsiasi cosa e ora ho diverse cicatrici nelle braccia(ma anche qui era come se mi sentissi ‘non dentro il mio corpo’ mentre lo facevo). Ero sicuramente depressa. So che ho tutta la vita davanti e ho intenzione di viverla, ho molteplici progetti e voglio fare un sacco di cose e so che devo prendere tutto con piú calma e serenità, in poche parole mi sto rialzando da sola. Ho imparato che se vuoi vivere devi pensare tu a te stessa e che a gli altri non importa nulla.

Poi il rapporto con i miei genitori. Non è mai stato bello, anzi un vero inferno. Non ho tempo e non credo neanche di riuscire a scriverlo in qualche riga. Vi dico solo che a mio padre non interessa niente di me ed è 5 mesi che non ci parliamo e che non ci vediamo. Mia mamma è molto particolare,ogni tanto fa vivere giornate allucinanti a me e a mio fratello ma in altre si sta bene e si scherza, comunque le voglio bene e senza di lei non so dove sarei.

Lo so che quanto ho scritto è molto strano da capire fino in fondo, ho riassunto, striminzito qualche pensiero ma non credo di aver inquadrato la situazione, appunto perchè mi sento del tutto incasinata in questo momento. Spero comunque che qualcuno possa dirmi o chiedermi qualcosa in questo momento. Ho proprio bisogno che qualcuno mi chieda.

Lettera pubblicata il 3 Ottobre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Yog -

    Bah, la tua è una domanda vecchia come il mondo. Leggiti Pirandello (Uno, nessuno, centomila). Non avrai la risposta, nessuno può ovviamente averla, ma è un buon libro. Per tutto il resto parlane con uno psichiatra, probabilmente con una o due pastiglie risolvi tutto prima che il problema si cronicizzi.

  2. 2
    Rossella -

    Penso che non dovresti fare muro alla legge di natura. La parte più propositiva di te è fuori da ogni dubbio quella che ti rappresenta in assoluto. L’uomo è spaesato per natura, infatti quando ne prendi atto si muove qualcosa dentro di te e accetti ben volentieri di essere per lui motivo di vanto e di gratificazione. Per la donna di oggi non dovrebbe essere difficile arrivarci perché la sera esce… mi è capitato di uscire qualche sera e ti posso dire che effettivamente un uomo allo sbando vive una sorta di calvario. Il tema della passione ha fatto capolino spesso volentieri nei miei sogni.

  3. 3
    chaponine -

    @Ewan dud
    Ciao, cosa dire della tua storia.. Vivi secondo me questa situazione perché non hai avuto un ambiente familiare felice.. Sono un pochino più grande di te(25 e sono un uomo) ma capisco la tua situazione perché è un fattor comune a molte persone purtroppo. Non è che alle persone non frega nulla di te, semplicemente hai l’eta per crescere e imparare a farti le ossa. Il mondo non è bianco o nero, ha delle sfumature, mi auguro che tu riesca a coglierle altrimenti sarai frustrata a vita. Hai bisogno solamente di un po’ d’amore e comprensione vera, di qualcuno che ti capisca a fondo senza contraddirti. Ripeto è una condizione nota purtroppo a molte donne quando manca l’affetto paterno..

  4. 4
    rossana -

    Ewan dud,
    a mio avviso l’origine del disagio risiede nello scompiglio della tua famiglia, in particolare dalla scarsa attenzione o dalla frustrazione derivanti dalla figura paterna, che tanti guai può arrecare a una figlia femmina, sia con l’eccessiva presenza, e relative pretese, che con l’assenza, e conseguenti accumuli nel disvalore.

    il tuo desiderio di vita e di positività si scontra spesso con la negatività che sembra volersi imporre nelle relazioni affettive famigliari, e non è certo facile in queste condizioni trovare un equilibrio stabile. e come se ti si chiedesse implicitamente, fin d’ora, di lasciarti andare nella situazione di resa in cui sono incappati i tuoi genitori.

    sei forte. alla tua età ce la puoi fare anche da sola a decidere chi vuoi essere e come vuoi vivere. se ti sembra invece che questa battaglia ti costi troppe fatiche e troppe ricadute, prova ad avvalerti di un sostegno psicologico mirato. i contrasti di fondo forse non sono del tutto superabili con il solo ausilio di qualche pillola. secondo me, persistono e possono essere affrontati con maggior consapevolezza se si riesce a scalzarli mentalmente alle radici.

    un abbraccio.

  5. 5
    michelle -

    Ciao cara,

    Concordo con rossana e cerca di parlare con uno psicologo (puoi trovarne gratuiti in centri apposta per i giovani).
    Alla tua eta` si e` fragili, si cresce e si ha bisogno di punti di riferimento, da lí la confusione che hai in testa. Con il tempo e l’aiuto di uno specialista potrai imparare ad essere tu il tuo punto di riferimento, a fidarti di te stessa, a conoscerti meglio ed imparare cosa ti fa stare veramente bene.
    Non sentirti in imbarazzo al pensiero di parlare con uno psicologo, lo fanno in tanti.
    Io stessa ho avuto problemi famigliari che mi hanno destabilizzata, ma crescendo e con la buona volonta` e l’aiuto di persone fidate le cose sono migliorate molto.
    Un abbraccio

  6. 6
    sussurro -

    non saprai mai chi sei… più ti illuderai di saperlo e più sarai sorpresa quando le circostanze ti lasceranno intravvedere un abisso nel profondo… accettati per quello che puoi e per quello che sai momento per momento…

  7. 7
    maria grazia -

    Ewan dud
    non lasciare mai che NESSUNO dica chi sei. devi capirlo da te stessa. e poi camminare sempre a testa alta!

  8. 8
    Golem -

    Tegretol, Fluoxeren e/o Sereupin. Un neurologo medio ti rimette in sesto.
    Gli psicologi bravi sono come lo Yeti, tutti ne parlano e nessuno lo ha mai visto.

  9. 9
    Yog -

    Psicologi bravi e gratuiti, poi, ne trovi quanti vuoi. Dato che sei una donna di oggi non dovrebbe essere difficile arrivarci perché la sera esci…

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