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Vorrei morire

Salve a tutti. Non so nemmeno come iniziare questa lettera perché sono davvero molto triste e ho tantissime idee in testa che a fatica riesco a raggruppare.
In poche parole, mi fa schifo la mia vita. Quando avevo 14 anni, i miei genitori si sono separati, mia madre s’è n’è andata di casa, lasciando me e mia sorella di 11 anni dai nonni e papà. Da quando sono nata la mia famiglia ha sempre odiato mia madre, i miei nonni (da parte di mio padre) , la insultavano sempre per dei motivi stupidi (es: mia mamma andava in piscina due volte a settimana) , mia mamma era obbligata a fare lo stesso lavoro di mio padre, in più lei voleva vivere in una casa come una vera famiglia cioè io, mia sorella, mio padre e mia madre. Ma mio padre voleva vivere con i suoi genitori. Mia madre ha sopportato tutto questo per 16 anni. Negli ultimi mesi vedevo che stava cambiando, ma non con me e mia sorella, ma con mio padre, nel senso era distaccata perché lui la picchiava e non l’ascoltava mai. Mia madre un giorno se ne va di casa e da lì inizia l’inferno. Quando c’era mia madre in casa, la mia famiglia se la prendeva con lei per ogni cosa stupida, e io e mia sorella eravamo delle ‘estraneè e adesso che mia madre non c’è più, hanno preso di mira me riempendomi di insulti, parolacce (ho 17anni) per ogni minima cosa, e soprattutto perché alla mia età per loro è sbagliato avere un ragazzo (sono fidanzata da un anno quasi) . Alla mia vita non si interessano minimamente, perché loro non capiscono che a me non me ne fotte niente dei regali, ma voglio solo amore e affetto, quello che mi hanno fatto mancare in 17 anni, e sono stufa delle porcherie che fanno i genitori che sono divorziati e riversano sempre i loro rancori sui figli!!!! In più la mia famiglia mi vieta di vedere mia madre e così sono 4 anni che non la vedo più, non mi ricordo nemmeno più il suo viso. Se la volessi vedere, devo farlo in presenza di mio padre e degli psicologi perché sono minorenne e gli avvocati vogliono che si faccia così. Ma cavolo, ma che famiglia è questa?! Non posso avere un po’ di riservatezza con mia madre, dopo tanti anni che non la vedo? Io ho vissuto sempre insieme ai miei nonni e non li ho mai sopportati. MAI. Sempre a frugare nei miei cassetti della mia stanza in cerca di non so che cosa, per vedere se nascondo qualcosa di mia madre! Sempre a rinfacciarmi gli sbagli che hanno fatto i miei genitori e la cosa peggiore è che quando mi insultano e mi alzano le mani addosso vedo nei loro occhi la cattiveria che avevano con mia madre e questo mi solleva, perché non sono io ad aver fatto qualcosa di brutto, ma loro che sono vittime dei loro stessi rancori. Sto crescendo da sola e l’unica persona che mi sta aiutando è il mio ragazzo (ha 20 anni) , mi sta sempre vicino. A 14 anni sono caduta in anoressia, e a 15 nella bulimia, non sono nemmeno guarita e ho dovuto alzarmi da sola senza la comprensione di nessuno, perché venivo insultata come un animale, sminuita dalla mia stessa famiglia. Io sono introversa come ragazza, anzi, lo sono diventata. Mi spaventa il mondo, la vita, non ho nessun appoggio famigliare. Mio padre ha 43 anni e si fa comandare dai suoi genitori a bacchetta e quando vede che i miei nonni mi insultano perché esco una volta al mese di sabato pomeriggio, lui se ne sta zitto e acconsente. Io scrivo, il mio sogno è quello di diventare una scrittrice e sto scrivendo un libro anche (ci sto provando) e la mia famiglia lo sa, però loro si incazzano perché vogliono che io segua il mestiere della famiglia (macellaio) . Sto seriamente pensando che non ho più via d’uscita. Non so più che fare e a chi rivolgermi.
Vorrei un vostro aiuto, grazie.

Lettera pubblicata il 25 Giugno 2012. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    LostSoul -

    Mi dispiace molto per la tua situazione… purtroppo finchè sei minorenne non cè molto che tu possa fare, ergo dovresti pazientare e aspettare la maggiore età.

    Quanto ai tuoi nonni non penso ci sia molto da dire… picchiano e insultano la propria nipote. Direi si commenta da solo. E mentre questo succede tuo padre dov’ è? Ma che razza di uomo è??? Sinceramente, mi fa pena. Da quello che hai scritto mi fa pensare al classico “puppazzo del ventriloquo”, un inutile omuncolo. I tuoi nonni lo tengono per le palle. Penso sia lui l’ anello debole… mai provato a parlarci direttamente? Prendilo in disparte e parlaci, fagli capire come ti senti. Certa gente la conosco bene, mio malgrado… dovrai mettere da parte i toni pacatti, dovrai arrabbiarti. Pensa a tutto quello che hai passato fino ad ora, pensa ad ogni singola lacrima versata. Dopo che gli avrai fatto il culo a strisce, se gli è rimasto un briciolo di dignità, come uomo e come padre, dovrà fare qualcosa per aiutarti. Sennò, è un altra persona da aggiungere alla lista delle persone da rimuovere dalla tua vita, insieme ai nonnini.

    Quanto a tua madre… l’ hai almeno sentita in questi 4 anni? E’ probabile che si sia rifatta una vita ormai… magari potrebbe aiutarti in qualche modo. Lo scoprirai solo chiedendole aiuto.

    Ti faccio tanti tanti ma tanti auguri, facci sapere 🙂

  2. 2
    Ale -

    “E’ brutto da dire, ma ho solo voglia di fumare come un turco, bere fino a vomitare, fare le cose più stupide e pazze di questo pianeta perché mi sento incatenata ad una realtà che non sento mia e che non fa parte di me”. È così che credi di risolvere tutto? Tu pensi di fare tutta queste stronzate per fare cosa? Per insegnare a tua sorella che davanti ad uno ostacolo tutto si allieva fumando come un turco o bere fino al vomito? NO! Tua madre dov’è finita? Vi ha lasciate in mano ad un mollusco e a dei burattinai. Non puoi andartene via perché lascieresti tua sorella piccola da sola in questa brutta situazione ma non puoi neanche rimanere impassibile davanti a questa situazione. Un angelo come te non può, anzi, non deve passare queste pene che non si meriterebbe nemmeno la peggiore bestia. Parlane con persone che sappiano ascoltarti e sappiano come risolvere questa situazione di m… Informati su internet sulle istituzioni o persone specializzate con cui iniziare a parlarne. Prova anche a parlare con tuo padre, fagli capire fino a fondo quanto tu stia soffrendo e quanto vorresti vivere un adolescenza migliore insieme alla tua sorellina. Continua a scrivere, pubblica il tuo libro in rete, facci sapere come stai. Buona notte cara.

  3. 3
    Writes. -

    Vi ringrazio per i vostri preziosi consigli, ma ci ho provato mille e mille volte a parlarne con mio padre, ma lui non ha mai voluto risolvere nulla, è sempre incazzato , nervoso, e non ne posso davvero più.
    Sto crescendo e sembra che io stia facendo un dispetto a tutta la mia famiglia c...., e allora cerco di fare la ”piccola” per loro.
    Io ho già provato ad alzare la testa e ”ribellarmi” ai loro metodi.. Risultato? Vi lascio solo immaginare quanti insulti e schiaffi(e non ho mai detto loro una parolaccia).
    Ho una voglia matta di scrivere a mia madre, ma se lo faccio, per me sono guai.
    Mi mancano 3 mesi alla maggiore età e spesso mia sorella più piccola vuole andarsene via con me, perché nemmeno lei sopporta più questa situazione.

  4. 4
    ski -

    Assistenti sociali? Quando dici che gli avvocati vogliono così cosa intendi?

    Hai sopportato tanto, devi solo sopportare ancora un po’. Anche se non è facile, fra tre mesi sarai anche giuridicamente in grado di decidere per conto tuo (in realtà anche ora lo sei, ma giuridicamente la cosa è più difficile da dimostrare).

    Continua pure a fare la “piccola” se questo serve a tenerli un po’ più buoni. Ma dentro sii cosciente che stai crescendo e che ti si apriranno altre strade e decisioni.

    Che scuola fai? I tuoi nonni vogliono che tu prenda la strada “familiare”? Non hanno potere in merito. Neanche tuo padre lo ha. Sono obbligati giuridicamente a seguire le tue attitudini. Indi, se vuoi continuare a studiare,hanno l’obbligo di mantenerti gli studi anche dopo. Nessuno ti vieta di fare la scrittrice, e questo infatti puoi coltivarlo anche da sola, documentati, leggi tanto, scrivi a dismisura, partecipa a presentazioni etc….molto più dello studio ti aiutano le conoscenze, non in senso di raccomandazioni, ma nel senso che se trovi un mentore, hai la strada spianata.

    Ma a parte questo, che è un sogno, che puoi comunque realizzare, c’è un lavoro che ti piacerebbe?

    Purtroppo, se da una parte è vero che andando via abbandoni tua sorella, è vero anche che, in queste condizioni, non sei di aiuto perché non trovi la forza neanche per te stessa.

    Queste sono decisioni importanti. Quando avrai carte a sufficienza per staccarti dal grembo, dal mio punto di vista, fallo. E trova il modo di renderti indipendente. Raggiungendo una stabile indipendenza, tu sarai un’alternativa per tua sorella. Avrà la strada spianata fuori di casa. Avrà davvero qualcuno su cui contare. E lo dico perché credo che chi esce da situazioni in cui ha dovuto lottare, ha il coltello in mezzo ai denti e molte possibilità di farcela lì fuori, nel mondo.

    Ti consiglio intanto di rivolgerti ad assistenti sociali e perché no, a un’associazione di avvocati per minori.

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