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Vorrei fargli cambiare idea

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Salve a tutti,

scrivo dopo un po’ di tempo su questo sito perché sono veramente abbattuta: dopo essere stata male per quell’uomo di cui vi ho parlato nelle mie precedenti due lettere, ho cercato di riprendere in mano la mia vita e riempirla di passatempi, tra cui mi sono iscritta ad un corso di canto che mi è da sempre piaciuto; iniziando questo corso, ho naturalmente fatto nuove conoscenze, tra cui con un uomo di 34 anni. Tutto parte da una banale simpatia, non mi piaceva esteticamente, non mi aveva colpito di primo impatto, mi trovavo solo molto bene a parlare con lui, tanto che ci sentiamo quasi ogni giorno tramite cellulare per raccontarci della giornata o scambiarci semplicemente un paio di battute divertenti: insomma, sembrava stesse nascendo una bella amicizia. Ero convinta che da un’amicizia del genere potessi anche imparare qualcosa: lui è una persona estremamente razionale e riflessiva (opposto a me), molto intelligente, una persona compita, dedita ai suoi obbiettivi e al suo lavoro, versatile poiché ci si poteva parlare di un qualsiasi argomento e lo prendevo quasi come un esempio da seguire per migliorarmi. Una ventina di giorni dopo l’inizio del corso di canto, mi propone di andare a bere un caffè con lui in solitaria ed io accetto volentieri. Al ritorno verso le nostre auto, inaspettatamente, lui mi bacia. Rimango interdetta sia perché non me l’aspettavo proprio, sia perché quel bacio è stato qualcosa di strano per me poiché cambia le carte in tavola e nella mia testa… quando ne parliamo, mi dice di essere stato contento di aver baciato quella ragazza che sta a poco a poco conoscendo, che sentiva di volerlo fare e l’ha fatto. Qualche giorno dopo, parliamo di cosa cerchiamo e lui scoppia in lacrime dicendomi: “Tu ti rendi conto che io, in così poche volte che ti ho vista, ho riscontrato un forte interesse per te? Ho chiamato una mia cara amica nel cuore della notte per poterle parlare di te, che andavo a letto pensando a te, eri al centro dei miei pensieri… Ed io, in tutto questo, mi sento impotente: non posso permettermi una relazione adesso, il mio lavoro non mi da stabilità, non ho tempo nemmeno per me stesso e quindi non potrei dedicarmi come vorrei/potrei ad una fidanzata.” Avemmo una piccola discussione al riguardo poiché mi chiedevo il motivo del bacio allora, ma dopo qualche giorno feci una riflessione: pensai che forse nemmeno io volevo qualcosa di serio al momento e provai a considerare l’idea di una frequentazione “leggera” (amici con benefici). Inizialmente lui non era molto d’accordo per quanto l’idea lo allettasse, perché aveva paura di un mio coinvolgimento emotivo, vedendomi molto emotiva e sensibile, ma provammo ugualmente, ripromettendoci che se un giorno l’intimità (che si sa, non è eterna) fosse finita, avremmo comunque preservato e salvato il nostro bel rapporto di amicizia. Iniziammo questo tipo di “relazione”: l’intimità era a dir poco sublime, avevamo tanto feeling, e il nostro rapporto fino a poco prima delle vacanze di natale era invariato, ci sentivamo con la frequenza di quasi tutti i giorni e con la stessa qualità.

Arrivate le vacanze, iniziano i primi problemi, dal semplice pensarla diversamente su determinate tematiche al modo di fare completamente diverso; una volta litighiamo talmente di brutto che arriva a dirmi “Sono arrivato alla conclusione che io e te non potremmo mai avere una relazione seria: siamo emotivamente incompatibili. Non potrei stare con te né ora né tra 100 anni.” Pensai fossero parole dettate dalla rabbia. Ad ogni modo riuscivamo sempre a trovare un modo per chiarire, eppure io comincio a scoprire una persona un po’ troppo sicura di sé, quasi peccatore di presunzione, dai modi di fare quasi come volesse prevaricare su di me, quasi ne approfittasse sapendomi più sensibile di lui. Provo a far finta di niente, pensando che una persona dal cuore di pietra non avrebbe mai pianto davanti a me a suo tempo. Il nostro rapporto comincia a basarsi quasi unicamente sul sesso, al corso di canto quasi ci ignoriamo o comunque c’è stacco e questo comincia a spiacermi perché sento che stiamo perdendo la nostra amicizia. Lui non mi sembrava più la persona con cui mi trovavo assai bene prima, anzi… quasi contraddittorio. Era freddo e naturalmente più era freddo, più io stupidamente tentavo di rincorrerlo con l’obbiettivo di salvare il nostro rapporto: cercavo di porvi rimedio e di riportare il rapporto a come era prima (e forse sperando anche in qualcosa di più), ma molto probabilmente sbagliando e facendo peggio: il mio modo di fare “pressante” (messaggi, ricercare la sua presenza, conferme, chiarimenti) probabilmente non ha fatto altro che peggiorare la situazione al punto che lui mi chiede di stoppare la nostra relazione sessuale per diversi motivi: mi dice che non è più coinvolto come prima, che non ha tempo materiale da dedicarmi come vorrei io stando dietro alle mie tempistiche che sono diverse dalle sue e che ha notato che io non sono in grado di gestire questo genere di rapporto, in quanto non riesco a separare sesso ed emotività. Inizialmente accetto la sua posizione, ma non poco tempo dopo ritento contatto, ma lui mi dice che per il momento è meglio così per entrambi e che, per come stavano andando le cose e per lo stato attuale delle cose, non vuole cambiare idea. Gli chiedo se almeno possiamo essere amici come prima sia per un quieto vivere di entrambi al corso di canto sia perché ci tengo. Lui mi dice che nei suoi atteggiamenti non c’è nessuna dietrologia o cattiveria, eppure, quando usciamo con delle nostre amiche in comune sembra quasi trattarmi come una conoscente. Io ho il difetto di essere fortemente ansiosa e troppo poco razionale e riflessiva e “presso” a chi tengo non perché non mi interessi dei loro impegni o delle loro cose da fare, ma perché voglio migliorare le cose, non rendendomi conto che faccio peggio, specie con un uomo. Gli chiedo perché si comporta così, che io in fondo non gli ho fatto niente di così grave, mi risponde in modo duro e senza pietà, dicendomi queste cose, fino ad ora mai scusatosi: “sei una bambina vittimista, sei pressante, voglio sfatarti un’idea che hai di te stessa: non sembri più matura della tua età come pensi (ho 28 anni), hai pregi e difetti ma a me non interessano minimamente, le altre due nostre amiche sono persone fantastiche seppur diverse fra loro, se vuoi essere considerata come loro, comportati come loro: tu vuoi di più, ma io no. I tuoi discorsi peripatetici e il tuo modo di voler aggiustare un rapporto con presunti guasti, non fanno inevitabilmente allontanarmi di più. Non impari mai, ti lamenti solo delle conseguenze, invece che lavorare su te stessa. Al momento vedo una ragazza insicura che si aggrappa ad un concetto di amicizia. Non ho chiesto di far parte della tua vita né mi interessa esserlo poiché né l’arricchirei né migliorerei. Sarò un pezzo di merda, ma dico oggettivamente chi sei.”

Rimango malissimo. Mi abbatto completamente. Nei prossimi giorni ho il corso di canto e lo lascerei pur di non vederlo e dimenticarlo, ma non è giusto abbandonare la passione per il canto per colpa sua. Dimostrerei di essere una bambina vittimista e gliela darei vinta, ma non so davvero come comportarmi. Le altre nostre due amiche non sanno di questa situazione né voglio che lo sappiano perché non voglio che il gruppetto si sfaldi a causa di questo. 

Forse ho sbagliato io in questa situazione, ma vorrei porre rimedio e ho bisogno dei vostri consigli che magari sono più lucidi di me, fra di voi probabilmente ci sono anche persone più grandi con esperienze alle spalle che possono aiutarmi o magari uomini che sanno come aiutarmi, ragionando al maschile. Vorrei fargli capire che si sbaglia, che non sono quella persona che ha descritto e vorrei che si ricredesse sul mio conto. Secondo voi, potrebbe ricredersi?

Vi ringrazio per l’attenzione. 

Lettera pubblicata il 8 Febbraio 2017. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 76 commenti

Pagine: 1 6 7 8

  1. 71
    Vic -

    maria grazia
    Solo provandole, si possono capire
    certe esperienze , non ci sono libri
    che sostituiscano l’esperienza.
    Per esempio una volta sono stato aggredito per
    strada allo scopo di derubarmi.
    La cosa non è riuscita, perchè ho scoperto in me una forza straordinaria che non pensavo di possedere,
    benchè le abbia prese mica male…
    ma soprattutto ho capito cosa si prova.
    Per questo sono sempre dalla parte delle
    persone che vengono aggredite da ladri o altro.
    Sai, ci si sente come in un film, come se quello che ti succede non fosse vero, tutto avviene
    come al rallentatore, ma nel contempo la mente
    viaggia velocissima, cercando una via di uscita.
    E’ una specie di stato particolare della coscienza.
    E senti che quello che ti sta succedendo è ingiusto.
    un caro saluto per te!

  2. 72
    Vic -

    Sofia
    anche a te quello che ti è successo
    è sembrato terribilmente ingiusto.
    Ma molte cose non dipendono dalla nostra
    volontà.
    A volte mi capita di svegliarmi la notte
    e stare a guardare il soffitto nella
    penombra, mentre mi assale un turbinio di pensieri.
    Mi sa che devo imparare da te, a farmeli scivolare via:)
    Un abbraccio!

  3. 73
    Sofia -

    Io adoro mg…perché dice un casino di cose intelligenti e giuste dove io sono totalmente d’_accordo!

    ” la particolare e spiccata profondità d’animo ..l’aver vissuto esperienze così intense e drammatiche conferisce quella saggezza e comprensione delle cose…. Difficilmente riscontrabili nelle persone comuni”….mai frasi furono più giuste in assoluto di queste!
    È verissima questa cosa…tanto è che io mi sento così..

    Vic..per prima cosa tu mi piaci e mi sei piaciuto fin da subito perché ho percepito il tuo essere sveglio e intelligente…il tuo modo di ragionare e il tuo dire tante cose giuste…proprio perché ho percepito questa tua profondità d’animo..e tu hai percepito la mia…per questo siamo molto in sintonia…
    Ricordo ancora quando hai parlato delle tue difficoltà a scuola..e come hai fatto per reagire..e tutte le cose giuste che dici della vita…

    Non era destino che morissi in quell’incidente.. Dio ti ha salvato e ha fatto in modo che tu non ti facessi nulla! Ti ha protetto durante quello scontro..
    A volte dio USA anche le persone per fare in modo che le cose accadano..o non accadano..in base al karma della persona..se deve essere salvata o no..

    Io sono contenta che sei stato salvato…perché c’è bisogno in questa era di uomini come te!

  4. 74
    Vic -

    Sofia
    Mg

    In effetti intellettualmente mi piace Mg,
    perchè ha una buona cultura e sa scrivere bene,
    emotivamente mi piaci tu Sofia,
    per le esperienze così particolari che abbiamo vissuto entrambi.
    Io mi vedo in entrambi questi aspetti, e questo
    spiega perchè siamo entrati in sintonia subito.

  5. 75
    Vic -

    Sofia

    Stavo pensando come sei riuscita a smettere
    i farmaci in quel brutto periodo,
    una bella prova di forza di volontà davvero!
    Quando c’è la motivazione si riesce a fare
    tanto.
    Beh è stato un tuo successo, e penso
    che sia importante ricordarlo quando
    abbiamo momenti bui.
    Siamo in sintonia e sembrerebbe strano data
    la differenza di anni.
    Ma io ho lo spirito giovane, e spero di restare
    così almeno per un pò:)
    Mi piaci! evvai Sofia!
    Sai, io faccio così, se magari ho momenti tristi,
    vado a vedere l’album dove conservo
    le cose positive, ad esempio
    la foto del grande Cir, che ho scalato alla bella
    età di 50 anni ed stata la prima e l’unica:)
    montagna cui sono arrivato in cima.
    Non ne avevo mai scalate prima:)
    Non ero da solo, ma con altri compagni
    e c’è stato un momento a metà strada che non volevo
    più ne salire, ne scendere…ho provato cosa vuol dire la paura..le case giù erano piccole come formiche….e insieme a una altro compagno di scalata
    abbiamo detto che aspettavamo lì gli altri;)
    Ovviamente ci hanno convinto (ehm obbligati…) a proseguire.
    Arrivati in cima, c’era una croce di ferro e tanti corvi che aspettavano le briciole del nostro pranzo,
    o forse… che cadevamo noi! ahaha
    Questo che si era momentaneamente fermato con me
    ed rimasto lì alcuni minuti a tremare dalla paura, una volta tornati giù
    è diventato improvvisamente coraggioso e ha proposto per l’anno dopo una scalata
    più difficile….Ma cavolo…se l’era fatta sotto….
    ahah, io almeno ho evitato proposte del genere!
    A me una cima basta e avanza…:)
    Beh ragazze:) come vedete mica solo incidenti:)
    Vedi Mg
    L’attenzione è selettiva come mi pare hai scritto anche tu, se vogliamo vedere le cose brutte
    le vedremo di sicuro,se invece ci focalizziamo
    sulle cose belle andrà meglio…:)
    Un abbraccio.

  6. 76
    Sofia -

    Si vic è stato molto difficile… Ma i dettagli su come ci sono riuscita te li direi in privato se mai…
    Appena posso poi ti scrivo un commento. .su un altra cosa però.. Ciao.. Baci!

Pagine: 1 6 7 8

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