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Vorrei solo capire perché sono così sola

di

La mia vita non è mai stata facile, dopo anni di depressione, anni passati con un padre violento, e una madre che non appena ha avuto via libera da lui ha pensato bene di rifarsi una vita, lasciando più assenze che presenze, ho deciso di essere felice, di non portare rancore, di trarne insegnamento come già scritto nel precedente testo.

Comunque, nonostante io cerchi di capire, di esserci, di mettere da parte i miei pensieri, resto puntualmente sola. Divento facilmente un’estranea. Fin’ora sono andata avanti cercando di accontentarmi, ora non ci riesco più. Convivo da 4anni, e lui è sempre a lavoro. Raramente ricevo visite o telefonate e la solitudine mi sta divorando. Cerco di non mollare, ma è più forte di me. Vorrei solo capire perché sono così sola. Perché nessuno si ricorda di me. Neppure la mia famiglia, devo essere sempre io a cercare, a vedere come stanno. Forse a 27anni dovrei essere abbastanza matura da farcela da me, da non aver bisogno di dimostrazioni, ma ora ho bisogno di tutte quelle che non ho mai avuto.

Lettera pubblicata il 17 Maggio 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso - Relazioni

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Io penso che la sobrietà non possa essere assorta a stile di vita perché questa idea, dal mio punto di vista, si riflette nelle scelte, che inevitabilmente finiranno per avere un carattere politico. La crescita, per quanto mi riguarda, dipende dal rapporto con le opportunità. Quando passa un treno (che si chiama assegno per…) si avvera la storia del cavallo donato… quindi: sali sul treno e non guardi in bocca al cavallo. Non conta la questione di principio perché il tuo rapporto con il sistema è un rapporto 1:1; un rapporto che assorbe anche eventuali scortesie. Il tappeto rosso è un lontano miraggio, ma fa piacere sapere che esiste perché appare piuttosto evidente che la gentilezza a certi livelli è una convenzione. Per il resto è inevitabile entrare in contatto con un addetto alle vendite che è “preso dai suoi pensieri”. Ma se la promozione ti sembra convincente? Non entri? Magari sì… non entrerai dopo una settimana, ma la settimana successiva dovresti essere già oltre. Questa è la regola del “factual approach to decision making ”… questa concretezza non ti penalizza dal punto di vista delle idee; il pragmatismo è una dottrina, ma essere pragmatici è una risorsa; peraltro ho notato che quando non viviamo l’intemperanza come un affronto la persona tenderà ad essere immediatamente più gentile, magari non subito… nei giorni a venire tenderà a rimuovere l’accaduto perché on genere la prima impressione (antipatia/simpatia) è sempre vincolante. Ti posso dire che anche se hai un cognome che sembra troppo imponente hai bisogno di farti conoscere. Quindi ti consiglio di essere semplice, ma al contempo t’invito a scegliere con il cuore senza pensare soffermarti più di tanto sulle circostanze. Un servizio non incide sulla piega che intendi dare alla tua vita. L’impostazione dipenderà sempre da te… io la penso in questo modo e sono pronta a mettermi in discussione tutte le volte che avrò la sensazione di vivere una vita che non mi appartiene. Per raggiungere questo traguardo mi potrebbe capitare di attraversare fasi d’assestamento… perché gli amici e la famiglia potrebbero scoraggiarti perché ti vedono indifesa davanti al mondo. Nel mondo di oggi un figlio può solo intuirle certe cose, ma sono nell’aria e devi imparare a convivere con una malinconia che a mio avviso ha la funzione di non farti perdere il contatto con la tua umanità. Non ti scoraggiare, un abbraccio!

  2. 2
    Golem -

    Katy, per il momento limitati a, “non ti scoraggiare”. Non siamo tutti così
    Io stasera mi sto concentrando sul l’esegesi di questa frase: “Un servizio non incide sulla piega che intendi dare alla tua vita.”
    Sono fermo al tipo di “servizio”. Quale sarà?

  3. 3
    Yog -

    Ma davvero Katy16 hai tutti ‘sti problemi a causa del cognome imponente? Come fa Rossella a saperlo? Se le cose stanno così, è un guaio serio. A meno che non ti chiami Caterina Imponente. Allora la questione cambia.

  4. 4
    Sofia -

    L’età non centra nulla cara ragazza… A qualsiasi età tutti abbiamo bisogno di amore e dolcezza…dimostrazioni di essi che ci rendano felici anche solo per un attimo…tutti abbiamo bisogno di sentirci importanti per qualcuno…e quindi è giusto che tu cerchi tutto ciò.. Soprattutto se non l’hai mai avuto…purtroppo hai una grave carenza ed è proprio questo…
    Dimostrazioni di affetto e di amore e sapere che queste arrivino in modo spontaneo da SOLE! NON perché sei sempre te a cercarle e a fare il primo passo!
    Ti capisco benissimo..a lungo andare capisci che non sei importante per nessuno e sei solo tu che lemosini l’attenzione e l’amore per gli altri verso di te…è una cosa sofferta e frustrante che a lungo andare ti logora e mi spiace molto per te ragazza…davvero…

    È molto bello e coraggioso da parte tua scegliere di andare avanti e provare a vivere da sola…ma come vedi non è facile anzi è impossibile da accettare!
    E mi spiace davvero molto per te ragazza!
    Dovresti parlare chiaro con la tua famiglia ( non con tuo padre perché credo che non avrai rapporti) con quella che ti rimane
    ….DOVRESTI AVERE IL CORAGGIO DI AFFRONTARLI E PARLARGLI chiaramente…soprattutto tua madre!
    Parla in modo chiaro e dì tutto quello che drvi dire!
    E devi essere sincera e dovresti farlo anche con il tuo compagno!se poi vedi che nessuno collabora dopo un po di tempo e le cose non cambiano ma sono rimaste come prima….allora dovresti avere la forza di lasciare andare tutto e tutti e iniziare davvero una vita tutta tua…

    Molto spesso le persone ( e i famigliari) capiscono quanto era importante una persona solo nel momento in cui l’hanno persa….

    Tante persone che ti girano attorno hanno bisogno di perderti per capire quanto tu eri importante…..

    Spero che riuscirai a farti una famiglia con un uomo che ti ami davvero… E che tu possa avere dei bambini…che tu possa avere tutto l’amore che ti è mancato e che non hai ricevuto fino ad adesso..

  5. 5
    katy16 -

    Grazie a tutti.. Comunque no, il mio cognome non c’entra nulla…Sofia, non so come, ma hai scritto esattamente ciò che avevo bisogno di leggere…

  6. 6
    maria grazia -

    katy, io penso invece che cercare un uomo per colmare le mancanze che hai avuto fino adesso, sia sbagliato. Andresti solamente incontro ad altre cocenti delusioni. Coltiva prima di tutto l’ amore per te stessa, i tuoi desideri, le tue passioni. E se gli altri non sono in grado di apprezzarti e di capirti, SONO LORO il problema, NON TU.
    Un saluto.

  7. 7
    Golem -

    Eh no Katy, se lo dice Rossella che il cognome imponente conta, contaci che conta. Metti che ti chiamassi Katy Filo Dellaluce Viendalmare. Capisci che è necessario che tu ti faccia conoscere? Mica sei una Katy Rossy qualunque, che conoscono tutti.
    Comunque, non ti scoraggiare, finché c’è Rossy c’è speranza.
    P.S. sono ancora fermo all’esegesi del termine “servizio” nella frase in cui compare. Al momento sto valutando quello di Federer.

  8. 8
    Diego -

    Katy, le basi solide di un essere umano si fondano nella famiglia, se i genitori sono uniti e sereni danno ai figli sicurezza e slancio, nel tuo caso, come in tanti altri purtroppo, è normale che tu sia in quelle condizioni.

    Non meravigliarti, la gente si dimentica sempre di chi sta male, ma di peggio c’è che se stai male ricadi sempre in situazioni simili a quelle che ti hanno resa infelice, sola e vulnerabile, esattamente come chi ha una gamba rotta tende ad inciampare. Però ricordati che Tu sei più importante di quelli che non ti aiutano.

    Razionalizzare, perdonare, superare, decidere di cambiare ecc. sono tutti bei propositi di facciata, tanto cari ai consiglieri di turno, compresi quelli a pagamento, ma realmente tu stai così perchè i traumi profondi non li puoi suturare con pensieri coscienti da manuale psicologico, è solo una illusoria narcosi, anche perchè continui ad avvitarti in situazioni in cui vieni ancora trascurata ed isolata, dunque i traumi si ripetono e tu non hai chi possa realmente guarirti facendoti sentire amata.

    Questo è tutto il tuo problema, a cui certo possono aggiungersi delle tue distorsioni caratteriali derivate da esso, come anche congenite, se ve ne sono.

  9. 9
    rossana -

    Katy,
    i traumi profondi non solo segnano nel passato ma difficilmente possono essere del tutto superati. spesso inducono in coazioni a ripetere, anche soltanto con il ricollocarsi in situazioni simili alle precedenti, con persone affini a quelle in gran parte negative già sperimentate. non tutti hanno la forza e il coraggio di cambiare tutto, a partire da se stessi.

    prendine atto e prova a smuovere un po’ alla volta i vari macigni che ti opprimono, con pazienza e determinazione.

  10. 10
    Annalaura -

    Ciao Katy. Ho letto questo tuo post per caso e volevo sapere, dopo sei anni, come stai e se sei riuscita ad essere felice o, almeno, serena come speravi.

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