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Violenza verbale

Salve a tutti. Sono giorni che leggo lettere su questo sito e ho deciso di condividere con voi la mia sofferenza. Sono spostata da 11 anni ho due figli: il primo di 9 anni e la seconda di 6 anni (le mie uniche fonti di vita).
Ho 36 anni, sono una donna indipendente economicamente, mi piace vestire bene, curare il mio aspetto estetico.
Parliamo di lui: ha sette anni più di me, quando eravamo fidanzati spiccavano in lui qualità quali la generosità, l’amore, il rispetto, la protezione nei miei confronti, e tanto altro ancora…Non ha studiato come me, ha sempre fatto l’operaio, ma a me questo non interessava, era dolce e mi amava infinitamente e lo sposai nel 2001. Il primo approccio alla violenza si verificò nel 2003 quando il mio primo figlio aveva appena 3 mesi, una violenza verbale senza precedenti…che ho giustificato convincendomi che forse ero io ad averlo acceso di ira. Sono passati 9 anni ed è stato via via un crescendo di insulti e minacce. Tutti i giorni trova lo spunto per insultarmi, anche davanti ai miei figli mi minaccia dicendomi che un giorno di questi mi ammazza, mi dice che “gliele sto tirando dalle mani” . All’apparenza siamo una coppia normale, lui davanti agli altri non si fa scoprire, anzi quelle qualità citate all’inizio con gli altri le manifesta tutte. Mi dice continuamente che gli faccio schifo e che non sarei dovuta nascere, poi la sera a letto pretende che faccia la moglie…tante volte cedo per quieto vivere, ma quando mi rifiuto è una persecuzione di insulti e bestemmie, che quasi ho il terrore che mi riempia di botte. La sua violenza fino ad ora è stata sempre verbale, ma l’altro giorno per essermi rifiutata di concedermi a lui, dopo avermi insultato dicendomi che avevo un altro mi ha dato un pugno sulla spalla di cui porto ancora il segno e il dolore. Ho provato più volte a parlargli, a fargli capire quanto mi sta facendo male, a convincerlo di fare insieme uno sforzo per migliorare il nostro matrimonio almeno per l’amore che proviamo per i nostri due bambini. Lui niente, è convinto che io abbia un altro e per questo motivo non voglio fare l’amore con lui. Ma non ci riesco proprio a fargli capire che per me il sesso è un’unione di mente e di corpo e se lui 10 minuti prima mi dice che gli faccio schifo e che sono una merda, come posso fare sesso con lui? E’ un uomo rozzo e ignorante, però sarei disposta anche a sacrificare il resto della mia vita con lui pur di non far soffrire i miei figli, ma non riesco a farmi “calpestare il corpo”, provo dolore fisico e mentale…mi sento chiusa in una prigione da cui non riesco ad uscirne perché da ogni parte vedo solo sofferenza. Ho paura che la sua violenza cresca giorno dopo giorno, oggi un pugno, domani un calcio e poi chissà …. Ho paura per i miei figli ho sempre creduto nella famiglia e nel matrimonio … ho paura che anche un’eventuale separazione (che ad oggi escludo) possa non proteggermi da lui. Cosa posso fare per sanare questo matrimonio? Grazie a tutti in anticipo…

Lettera pubblicata il 6 Agosto 2012. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 45 commenti

Pagine: 1 2 3 5

  1. 1
    Roberta -

    Non devi salvare il tuo matrimonio ma te stessa e i tuoi figli. tuo marito non accetta di essere inferiore,anzi,non lo ha mai accettato… e se non riuscira’ a farti sentire una nullita’ con la violenza verbale e psicologica sicuramente passera’ alle mani. mi spiace ma non vedo nulla di buono per il tuo futuro se accetti di stare ancora con lui….

  2. 2
    CINZIA -

    non capisco perchè vuoi sanare un matrimonio che si basa sul non rispetto e sulla violenza e perfino sulle minacce di morte…
    I tuoi figli non sono salvaguardati se contnui così anzi li metti a repentaglio perchè si potrebbero trovare senza una mamma e cmq hanno un padre violento…Un uomo così ha dei grossi problemi psicologici che non puoi tu risolvere..l’unica cosa che puoi fare è contattare un avvocato e un’associazione che tuteli la tua famiglia da eventuali sue reazioni violente…quando andrai via…non far sapere nulla a lui delle tue intenzioni…con un uomo così non si può ragionare…scappa e smettila di pensare alla famiglia e al matrimonio queste sono cose che hanno valore solo se tra i partners c’è amore e rispetto e non violenza…la violenza è l’opposto dell’amore..Immagino che tu sia soggiogata da lui per non avere ancora fatto le valigie ed essere scappata da lui…pensa che tu sei la persona sana e lui no…sicuramente non avevi visto questi suoi aspetti prima…molto uomini non sopportano donne intelligenti e nemmeno sopportano il ruolo di padre la loro rabbia è infinita…non volgio dilungarmi in disquizioni psicologiche…ma cose pratiche salvati e salva i tuoi figli…nessun bimbo ha bisogno di un padre violento. in bocca al lupo

  3. 3
    T.D._ -

    Ciao M.,
    onestamente in una situazione del genere verrebbe voglia di dirti di scappare. Ma temo che peggioreresti la situazione. Temo che se tu lo lasciassi lui sarebbe un continuo perseguitarti. Purtroppo sappiamo bene che la legge italiana non tutela poi molto le persone che subiscono minacce e persecuzioni verbali. Con questo non ti sto dicendo di non andartene, ma prima di provare a fare un ultimo tentativo.
    Vorrei porti una domanda: hai scritto che ti piace curare il tuo aspetto e vestirti bene. Scusa se mi permetto, ma non è per caso che sia proprio questo a fargli credere che tu abbia un altro? Se hai iniziato a prenderti più cura di te, o diversamente, dopo il matrimonio forse è proprio questo che potrebbe avergli insinuato dei dubbi, per quanto a tuo dire infondati siano..
    Perché non provi un pò a ridimensionare il tuo aspetto? Non sto dicendo di lasciarti andare, né di smettere di sentirti bella, solo magari di non vestirti in modo appariscente o un po’..come dire? provocatorio (non so se tu lo faccia, provo solo a supporre quali possano essere le cause dalle quali parte per costruirsi un castello di fantasie). Insomma, magari è gelosia e non ha il coraggio di dirtelo così prova a farti sentire uno schifo. Questo, ovviamente, non giustificherebbe i suoi atteggiamenti, sarebbe provare a capire se è questo, e venirgli incontro.
    Prova a chiedergli con le buone cos’è che gli fa pensare che tu abbia un altro. Prova a dirgli che lo ami (se è vero), ma che ti manca il ragazzo che era e quello che ti trasmetteva (insomma è un modo per dirgli che è cambiato ma girandola nel lato che più dolce), prova a chiedergli in che modo fargli capire (al di là del letto!!) che ci tieni al vostro matrimonio, ma precisando che anche lui deve metterci la sua parte.
    Ti diranno che una persona violenta non cambia mai. Molte volte è vero, eppure credo che a volte prendere un colpo in testa, essere scrollati da qualcosa che non ci si aspetta (come “la lezione” di una moglie che sai di maltrattare ma che nonostante tutto ti dimostra ancora disponibilità a capirti e venirti incontro pur non essendo per nulla stupida o fragile), possa scatenare un profondo esame di coscienza. Succede raramente, ma non vale la pena provare? In tutta onestà credo che sia molto difficile che lui si renda conto che per anni ha trattato male una moglie che ama (o amava) lui e i suoi bambini, ma prima di prepararti ad una dura battaglia come temo ti dovrai preparare ad affrontare, tenta l’ultima spiaggia per i tuoi bambini. Che sia davvero l’ultima, però.
    Coraggio!

  4. 4
    Genoveva -

    Man mano che leggo la tua lettera mi ritrovo nelle tue parole, nelle tue paure, nella tua sofferenza.
    Ho perso 16 anni della vita con una persona troppo egoista per rendersi conto che sta rovinando l’unica cosa bella che aveva ” la famiglia” , una persona che non è mai stato presente nella vita dei suoi figli. Non ho subito violenza verbale ma psicologica. Mi ha spinto al punto del suicidio, cosa che non ho fatto ma che per tantissime volte ho pensato di fare.
    Nel giorno in cui li ho detto che è finita mi ha picchiato violentemente, è stata prima ma anche ultima volta.
    Sono passati quasi 4 anni, sono una donna indipendente come te, libera e serena.
    Mi sembra di vivere un sogno.
    Tieni le energie per i tuoi figli loro hanno bisogno di te.
    Se vuoi possiamo parlare in privato.

  5. 5
    maistoi -

    Grazie per le vostre risposte.
    Per Roberta e Cinzia: al momento escludo una separazione perchè i miei bambini sono molto legati al padre e so che ne soffrirebbero molto, soprattutto il primo (con loro non è mai stato violento…anzi…). Cerco di far percepire a loro questa situazione il meno possibile, mascherando i miei sentimenti e le mie sofferenze, ma non sempre riesco nell’intento, così quando in una crisi gli dico che me ne andrò, il mio bambino mi chiede “non lo farai davvero? Io voglio una mamma e un papà insieme” ; se siete delle mamme riuscite a capirmi? Per questo mi ostino a salvare questo matrimonio e a sacrificarmi con lui, però non riesco a farmi calpestare nelle dignità di donna, ed essere usata da lui come oggetto dei suoi desideri, vorrei solo che mi capisse…e poi se andassi via di casa, per come è lui che vede in me l’ossessione della sua vita non mi lascerebbe in pace e i miei figli ne soffrirebbero il doppio.
    Per T.D. : grazie per il tuo commento. Non sono una donna che si veste in modo provocante. Il problema è che lui anche con un tallieur o con un jeans mi vede volgare, ma lo fa apposta sa bene che punti toccare per farmi male, sa bene i valori che ho, sa bene che credo nel matrimonio e voglio continuare ad avere una famiglia per i miei due bambini; non ha motivi per essere geloso . Le mie giornate le trascorro in ufficio e con i miei figli che sono il centro della mia vita…e lui lo sa ! Dirgli che lo amo? Non riesco il rancore e il rammarico per il clima che ha creato in questi 9 anni è tanto…gli ho più volte fatto notare come eravamo un tempo e come siamo diventati adesso, mi sono presa anche io la mia quota di responsabilità, ma lui sempre con insulti dicendomi che io gli ho rovinato la vita e che quando gli faccio notare certi comportamenti so solo disprezzarlo . Molte volte non reagisco ai suoi insulti e disprezzi e lui si convince che quella mia “non reazione” è perché lui ha ragione…e che faccio schifo anche a me stessa e rincara la dose. Per fortuna non ha distrutto del tutto la mia autostima, ma in questi ultimi anni sono molto cambiata, sono diventata insicura e mi sono chiusa nei rapporti con gli altri. Alla fine quello che non riesco a capire è perché solo con me è così e con gli altri è generoso e anche sensibile? Perché è diventato il mio “nemico” ? Io credo che in fondo lui non pensi veramente quello che dice…vorrei tanto ritornare come eravamo un tempo, ma come posso farglielo capire che così sta distruggendo una famiglia e che sto arrivando al limite della sopportazione? Gli ho proposto di farci aiutare da un psicologo di coppia, ma lui ha detto che devo andarci da sola …sono io la malata .

  6. 6
    maistoi -

    Per Genoveva: Sono contenta per te che sei riuscita ad uscirne fuori. Non so se i tuoi figli avevano la stessa età dei miei quando sei andata via. Io credo che se non avessi loro avrei mandato via mio marito a calci nel sedere già da un pò. La mia preoccupazione sono solo i bambini, li ho messi al mondo e devo proteggerli e non voglio causare loro nessun danno o sofferenza per andare alla ricerca della mia felicità. Posso anche sacrificarmi con un uomo che non stimo più, posso anche reprimere la mia voglia essere amata, posso anche sforzarmi e farmi scivolare addosso tutto il suo disprezzo, ma non voglio perdere la dignità del mio corpo.
    Grazie a tutti per i vostri consigli, sono finalmente riuscita a sfogarmi, non ne ho mai parlato con nessuno perché provo vergogna per la situazione che sto vivendo

  7. 7
    T.D._ -

    Ciao,
    innanzitutto mi scuso se sono stata indelicata nel provare ad avanzare delle ipotesi a carattere personale. Non era mia intenzione offenderti e ferirti, e sono felice che tu l’abbia capito 🙂
    Sai, io credo che alla base di un rancore così forte ci siano delle convinzioni ormai radicate, che non vogliono sentire ragioni, che vanno al di là dell’obiettività e della razionalità. Credo che si crei nel soggetto che se ne convince una sorta di timore di abbandonarsi alla tenerezza, come se tu fossi pronta a “fregarlo” appena abbassa la guardia e come se lui potesse fidarsi solo del suo istinto. Lui fa vivere male te, ma vive male anche lui.
    Se mi permetto di parlartene è perché ho vissuto, seppur in un altro contesto e con ruoli diversi, qualcosa di simile a quello che sta capitando a voi. Per quanto riguarda invece il rapporto con il mio compagno, in un momento di grave crisi entrambi avevamo preso il vizio di rinfacciarci con una cattiveria e un tocco di violenza insolita i reciproci sbagli, le mancanze, i dolori. Ne siamo usciti solo ritrovando la capacità di comunicare. Non ci abbiamo pensato molto, abbiamo preso l’abitudine per caso (e inizialmente con i bronci) a fare delle passeggiate in mezzo alla natura. Sembra banale, ma rilassa. E così parla una sera, parla due, parla tre, complice una panchina a metà tragitto, abbiamo scaricato un sacco di rospi che ci hanno liberato e riuniti. Vederci con le lacrime agli occhi ci ha sciolti, ci ha fatto tornare quei ragazzini che si tuffavano negli occhi dell’altro, ci ha fatto rispolverare i vecchi album e la dolcezza ritrovata. Con questa mia testimonianza vorrei solo trasmetterti un pizzico di speranza, sarà che sono un’eterna romantica, ma io farei di tutto per salvare il mio matrimonio NEL RISPETTO, però, se ha un senso, se c’è un impegno reciproco e l’intenzione di vivere in sintonia.
    Secondo me è vero che difficilmente una persona con istinti violenti si rimette in carreggiata. Ma non è neanche vero che non succede mai. Il problema è capire esattamente se lui è un tipo davvero così, oppure se è la sofferenza a renderlo cieco sordo e muto nelle sue ragioni. Nella vita ci sono dei periodi e delle situazioni incontrollabili, che rendono le persone molto diverse da come si credeva di averle conosciute, o semplicemente diverse da come loro stesse vorrebbero essere. 9 anni, certo, credo siano troppi. Veramente troppi. E il fatto che tu senta di non amarlo più ne è la triste conseguenza.
    Per cui, io fossi in te tenterei di chiedergli di stare una giornata da soli, proverei con molta calma a dirgli che non sto bene, non sono felice, e chiedergli apertamente se ha voglia di salvare e rendere di nuovo sereno il vostro matrimonio.
    Con molta calma, con comprensione, ma con fermezza. Se a quel punto mi dimostrasse che non intende provarci, inizierei seriamente a pretendere in considerazione un allontanamento da lui…
    Che ne pensi?

  8. 8
    genoveva -

    Cara maistoi. I miei ragazzi avevano 16 e 9 anni.
    Ne sono uscita fuori ma non è stato facile. Anche se pensiamo di conoscerli bene queste persone non puoi mai sapere che modi hanno di reagire in situazioni critiche, non accettano facilmente la verità. Per loro questo significa perdere, significa una sconfitta, quindi diventano ancora più feroci. L’ultimo anno è stato infernale. Andavo al lavoro con il cuore in gola e ogni volta che sentivo squillare il telefono avevo timore che sia successo qualcosa a casa.
    Credimi per anni ho subito in silenzio per non far pesare ai figli, e pensavo che era giusto cosi, per il loro bene, invece era sbagliato.
    I ragazzi erano partecipi a tutto, non parlano del disaggio perché amano incondizionatamente entrambi genitori , soffrono in silenzio come te.
    Ho sempre avuto la convinzione che il matrimonio e fatto di amore e rispetto, l’amore non è eterno, è una fiamma che man mano che brucia si spegne, ma il rispetto per la persona che ti sta acanto è fondamentale, rispetto per quello che avete realizzato insieme, rispetto per i sacrifici che avete fatto. Per me tutto questo è santo.
    Quando guardo negli occhi la persona a cui ho dedicato la mia vita e vedo odio, rabbia, vedo solo una persona egoista, che non va oltre le sue esigenze, incapace di ragionare, incapace di amare .
    Non mi sento di darti un consiglio, per tutte le cose c’è il momento giusto, segui le tue ragioni.

  9. 9
    maistoi -

    Grazie T.D. per il tuo consiglio, desidero tanto salvare il mio matrimonio. Confermo che anche lui vive male (me lo rinfaccia spesso) e incolpa me per l’insoddisfazione della sua vita. Io credo che tutto questo rancore lui lo abbia accumulato perché mi ha sempre visto capace e indipendente e mi insulta per farmi sentire inferiore, però quello che devo ammettere è che giorno per giorno il suo linguaggio violento è sempre più spregevole nei miei confronti. In passato ho cercato di esprimere anche con le lacrime i miei sentimenti , e lui mi sembra anche sensibile lì per lì, ma basta un niente per ripiobare nel vortice di disprezzo da cui non ne riesco ad uscirne.
    Il tuo consiglio è perfetto ma per applicarlo devo lavorare su me stessa, devo convincermi e non farmi sopraffare dal rancore (non avrei mai voluto che il mio matrimonio prendesse questa spiacevole piega, non sarebbe mai dovuto arrivare al punto di trattarmi così). Devo pensare ai miei bambini e sforzarmi solo per loro e l’unico motivo valido che riesco a darmi per ricominciare (se lui vorrà!) . Senz’altro condividere momenti da soli e la comunicazione sono un mezzo essenziale per il buon funzionamento di un rapporto, ed io devo ammettere che con lui non ho più niente da dire.. Da domani sarò in ferie avrò più tempo libero e più tempo per riflettere su come agire Grazie ancora ci riaggiorniamo dopo le ferie.

    Ciao Genoveva, grazie anche a te. E’ proprio questo che voglio evitare la sofferenza ai miei figli. Capisco che anche atti di violenza in loro presenza ugualmente li farebbero soffrire, ma per fortuna non sono arrivata a quel livello e nel momento in cui mi accorgessi che si sta varcando la soglia e questo potrebbe nuocere loro non ci penserei nemmeno due volte ad allontanarmi.
    Grazie ancora! Saluti.

  10. 10
    T.D._ -

    L’importante, carissima Maistoi, è capire che tu puoi fare il possibile e un pizzico di impossibile, poi basta. Fatti sentire, aggiornaci sul serio, NON STARE DA SOLA a sopportare un peso così.
    A presto, buone vacanze 🙂

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