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Lettera pubblicata il 8 Maggio 2017. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Andrea J.
Vi racconto come mi sono innamorato online – 3
di Andrea J
La lettera ha ricevuto finora 15 commenti
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Alla fine quest’esperienza ti ha portato, nel peggiore dei casi, a una nuova passione: l’inglese.
Ho letto tutte e tre le lettere e concordo sul fatto che “quando una cosa si è rotta si è rotta”. Bisogna imparare a lasciarsi.
Anch’io sono sto migliorando il mio inglese tramite “penpals”, potresti suggerirmi la tua app? Ho sempre usato un sito ma penso che passare a una app sarebbe molto comodo.
Davvero divertente. Una perla rara in questo sito scrauso. Mi piacciono i rimandi acustici alla vita condominiale, ma mi aspetto che nel prosieguo vengano utilizzati anche stilemi olfattivi (tipo il tuo vicino con la vescica da cinque litri è facile che cucini baccalà tutte le sere tenendo il portone aperto sul vano scale).
Hai fatto benissimo a lasciar perdere l’indiana, a nessuno piace trombare sotto un tepee di pelle di bisonte infestato delle pulci, perciò non avere rimorsi.
Un unico appunto: i beati, secondo il Magistero della Chiesa, non cantano affatto. Sono completamente afoni.
Adam grazie, grazie mille davvero…non credevo che avrei scritto più di qualche riga e invece mi basta un complimento per farmi venire la voglia di scrivere ancora. Non so, è come se mi sfogassi e rendessi tutto più normale.
Marcus, certo, non so se faccio pubblicità illecita o meno, ma l’app si chiama Tandem, è molto facile da usare ed è anche molto carina. Grazie per aver letto tutto, spero che tu mi legga ancora quando mi rimetterò a scrivere.
Yog, ormai ti desidero come amico veramente. Mi lasci in lacrime ogni volta che scrivi qualcosa, penso che se aggiungessi qualche nota alle mie lettere prenderebbero assolutamente punti in simpatia. Ma in generale, grazie anche a te. Grazie per avermi letto e grazie di leggermi ancora
In effetti le squaw non hanno mai brillato per iniziativa. Inoltre ai richiami erotici maritali spesso reagivano facendo “l’indiana”. Cosa che irritava molto il richiedente. Cavallo Pazzo, deve il suo nome alla frustrazione che ne derivava.
AndreaJ, belle tutte e tre, anche se io adoro sempre di più gli inizi… potrebbe diventare una saga. Attento però al finale, quello frega sempre 😉