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Vi racconto come mi sono innamorato online – 3

I giorni passavano con i miei occhi sempre attenti al cellulare, per non parlare delle mie orecchie che sentivano anche le notifiche del vicino attraverso la sottile parete dello studio.

A tal proposito vorrei dire al mio vicino che fa davvero un sacco di pipì.
Una volta l’ho cronometrato e ha superato il minuto di pipì continua.
Per me praticamente un eroe.

I quei giorni Google mi è stato molto vicino, il traduttore in particolar modo.

Ormai l’idea dell’inglese era diventata un dettaglio (se v’interessasse conoscere anche la mia condizione culturale: sto prendendo lezioni private d’inglese), tutti gli altri contatti che l’app mi suggeriva non avevano più senso, non avevano più forma.
Nessuna ragazza poteva essere più interessante. Nessuna, anche se loro mi parlavano mentre lei stava zitta. Non importavano e non riescono ad importare nemmeno adesso.

Una ragazza indiana si era fatta strada e io sono anche riuscito a respingerla sottraendomi al fascino della pelle abbronzata, sottraendomi a chi sicuramente mi avrebbe dato più attenzioni. Io, che riesco a cambiare idea due volte nello stesso discorso, sono riuscito a dire “no”.

Ripensandoci sono certo che un domani mi mangerò le mani per aver detto “no”.
Ma dopotutto sono uno sfigato e anche un po’ co.......
I rimorsi faranno parte della mia vita per sempre.

Nella mia vita non succedeva nulla di particolare. Mi svegliavo, controllavo il cellulare portandomelo anche in bagno, non si sa mai, metti che mi scrive mentre sono in doccia, non posso certo perdere l’attimo.
Poi uscivo, andavo a lavoro, contavo le ore, la immaginavo dormire, cercavo di lavorare, poi arrivava l’ora di pranzo in cui io facevo di tutto pur di tenermi impegnato, pur di non vivere semplicemente guardando il cellulare.

Ho divorato libri in due giorni, anche libri brutti, e invece di pensare a pranzare mi nutrivo di parole che avrei potuto insegnarle.

Per ammalare ancora di più la mia situazione, l’app si mostrava ostile non notificando quasi mai i messaggi ricevuti. M’infastidiva, ma cosa potevo farci, io mai avrei osato chiedere qualcosa di più.
Io non sono abituato a chiedere di più di quello che la vita mi da, di più di quello che la gente mi vuole lasciare.

Ma per lei evidentemente la vita è più facile di quel che credessi. Mi dice che l’app non notifica e se sentirci su whatsapp.

Le porte del paradiso si spalancarono, i canti dei beati inondavano le mie orecchie e mentre scrivevo il mio numero premurandomi di scriverne anche il prefisso, il mio corpo si andava polverizzando e ne rimasero solo le dita attaccate al cellulare per poter continuare a scrivere.

Se una persona normale dorme per circa 20/30 anni della propria vita, io probabilmente riesco a toccare i 40 anni di sonno senza impegnarmi troppo. Ancora oggi riesco a dormire tranquillamente 14 ore dopo nottate particolari.
Eppure dopo averle mandato il numero mi misi a letto e non riuscivo a dormire, forse ad un certo punto chiusi gli occhi per poi riaprirle di colpo quando il suono di whatsapp fece vibrare me e il mio comodino.
Acchiappai il cellulare con il cuore pieno di speranze.
“Fa che non sia quel c.... di gruppo con gli amici, fa che non sia Giorgia che con il fuso orario scrive ad orari del c...., fa che non sia…”

Era lei.

Era lei, erano anche le 4 del mattino, ma era lei e quindi del sonno, del mondo, della sveglia, cosa sarebbe importato?
Questo l’avrei capito solo quando per lavorare mi sono dovuto strafare di caffè procurandomi anche diversi tic nervosi.

A lei per adesso non mi va di darle un nome. In realtà ne avevo in mente qualcuno ma ho deciso di scartarli per due motivi: il primo è che mi piace molto il suo nome o forse mi piace solo l’idea di poterla chiamare per nome un giorno e vederla voltarsi verso di me.
Il secondo motivo è che qualsiasi nome io gli dia, non riuscirò mai a descriverla.

Lettera pubblicata il 8 Maggio 2017. L'autore ha condiviso 9 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Rossella -

    La tua lettera, in parte, spiega il mio rapporto con la chiesa. Io sono cattolica non praticante perché nel mio piccolo ho potuto sperimentare che in alcuni ambienti (non tutti) si tende a coltivare il gusto dell’antico. In Portogallo, tanto per fare un esempio, hanno affrontato la crisi economica con un altro spirito. Da noi, e anche in altre parti del mondo, si tende a ricondurre tutto al famoso dissidio interiore. Negli anni abbiamo fatto nostra la concezione petrarchesca, una concezione che esclude la perdita della fede e il conseguente ritorno dell’anima a Dio. Secondo me non c’è dissidio. Non è la gloria (intesa come regolarità) a garantire il compimento dell’esistenza umana. Arriva un momento in cui vengono chiamati tutti a rassegna, senza stare a guardare se azioni compiute in precedenza, ma partendo da quelle per arrivare insieme al lieto finale. Questo secondo me è bello. E’ una grande speranza per tutti. Quando lo vivi da “cronista” resti un po’ spaesato perché la vita ti sembra talmente bella, e il Signore talmente generoso, da aver paura dell’uomo. La risposta per me è scontata, ma capire che non è così per tutti mi rende a tratti un po’ malinconica. Malinconica, ma sempre speranzosa. La vita va vissuta. Ti consiglio di non avere rimpianti, o comunque di superarli attraverso scelte che vanno nel tuo rispetto. Parte tutto dal rispetto verso noi stessi.

    Un caro saluto!

  2. 2
    pensierodubbioso -

    Ma il cellulare non ha prefisso….
    Su what’app …

  3. 3
    Golem -

    Portogallo e innamoramento on-line. Peró, che suggestivo abbinamento. Forse è un’allegoria ermetica, o iperbolica, o chissà cosa. Ora però, visto il mio interesse per alcuni aspetti di quel Paese, un tarlo mi assilla, e da italiano sento un dissidio interiore. Cosa che ai portoghesi pare non succeda. Ecco perchè molti finiscono per fare “il portoghese”.

  4. 4
    andreaJ -

    Rossella mi riservo un po’ di tempo per risponderti, ci voglio pensare!
    Pensierodubbioso e invece si! Se parli con qualcuno che non è del tuo stesso paese devi inserire il prefisso. Addirittura per chi è al di fuori del tuo stesso continente devi inserire il prefisso della nazione e poi della città! Spero comunque che il resto, ti sia piaciuto!

  5. 5
    andreaJ -

    Golem però se il tuo unico e solo interesse è parlare con Rossella, c.... chiedile un appuntamento! .
    Non è corretto, ne carino, stare a commentare sempre e solo per quello che dice lei. Non è rispettoso per chi qui scrive di altro.
    Voglio dire, fattene una ragione e dormici la notte.
    La mia prossima scrivo una storia su tutti i commenti che lasci, così magari hai uno spazio dove poterti confrontare senza, e per favore non offenderti, rompere i co...... alla gente.
    A presto

  6. 6
    Golem -

    Andreaj quando lo farai e risponderai a Rossella, puoi per piacere chiarirmi il collegamento tra l’approccio del Portogallo nei confronti della crisi economica e l’innamoramento on-line?
    Non sto scherzando, davvero. Resto talmente affascinato da quelle letture insensata, che una parte di me “spera” ancora di essere io il tonto. Tutto questo mentre ho pure scoperto di essere proprietario di una parte della concezione petrarchesca. Una parte comune di cui tuttavia non ne conosco i millesimi.

  7. 7
    andreaJ -

    La parte più bella di questa storia è che a Rossella di te non gliene frega proprio nulla mentre tu, evidentemente, non ci dormi la notte.
    No, non ti spiegherò assolutamente nulla e dopo questo commento smetterò di risponderti mentre si, continuerò a rispondere a Rossella.

    Secondo me dovresti trovarti un hobbie.

  8. 8
    michelle -

    Bella Andrea, la racconti bene.. continua 😉

  9. 9
    andreaJ -

    Michelle <3 grazie mille

  10. 10
    Adam -

    Mi accodo ai complimenti:
    Scrivi bene, appassionante! Continua
    Ciao

Pagine: 1 2

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