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Ma sono soltanto io che non ho mai conosciuto un vero amico?

Cari Lettori,

Non so voi, ma io non ho mai conosciuto un vero amico che non vada a convenienza (ad esempio, che chiama solo quando si deve sfogare e inevitabilmente si lamenta sempre delle stesse cose e tu li che gli ripeti le stesse cose ribadite altre mille volte ma non importa, alla fine è un tuo caro amico e vuoi stargli vicino. Oppure quando non sa cosa fare e nessuno lo calcola ti chiama con un tono depresso e propone di voler uscire con te ma dopo quell’uscita tu esisterai di nuovo quando lui sarà depresso.). Forse sembra un discorso egoistico, ma sono stufa di fare da psicologa ed essere esclusa quando questi trovano di meglio da fare e sto pensando di non farmi sentire più da nessuno e non rispondere alle telefonate per un pò. Mi sentirò un pò in colpa ma se penso a quante volte avrei bisogno io di una parola di conforto e nessuno c’è…. alla fine essere buoni non serve a nulla. Lo stronzo ottiene sicuramente di più e ha attorno a se la combriccola. Chiedo un consiglio su come cambiare atteggiamento e visione delle cose. Voi lo avete mai conosciuto un VERO amico? 

Lettera pubblicata il 6 Marzo 2015. L'autore ha condiviso 8 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amicizia

La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Quando si concepisce la propria vita in funzione di quella di un gruppo (fatto che è assolutamente connaturato nell’essere umano)viene spontaneo riportare il discorso sui soliti argomenti; questo accade perché non possiamo monopolizzare la vita degli altri e dobbiamo accettare le loro scelte. Es Due fratelli litigano ma passeranno tutta la vita a ricordarsi nei discorsi. Che male fanno? Dovrebbero dimenticare di essere fratelli per evitare di apparire nevrotici? Mi sembra l’ennesimo attacco rivolto alla famiglia! Una donna, sia essa compagna moglie o fidanzata, a quanto pare non può sentirsi offesa quando prende atto che un uomo è entrato in contatto con lei solo per il piacere di conoscerla. Non aveva le idee chiare sul da farsi ma che importa? Magari gli altri non hanno etica perché frequentano certi ambienti… tutto il resto è gloria! Questa donna ha tutto il diritto di sfogarsi o vogliamo dire che sta ingigantendo il problema? Vedi che il problema è la stabilità. E’ chiaro che con il senno del poi quelle donne si rassegneranno ma avevano ragione e nessuno mi venisse a dire che piangevano per quegli uomini. All’amicizia non credo e questo non è mai stato un mistero, se non ci credevo a cinque anni figuriamoci come ci posso credere adesso! Ma questo è un altro discorso e comunque trovo che rinfacciare l’aiuto offerto non sia una cosa molto nobile… chi ti chiede un favore si sta sottomettendo e tutto quello che è in tuo potere fare sarà niente al confronto. La buona educazione non sembra più l’unico criterio valido per stabilire l’attendibilità di una persona… addirittura si da credito alle parole riportate quando sappiamo benissimo che quello che accade tra due persone dovrebbe restare un fatto privato.

  2. 2
    Nicola -

    La verità è che bisogna cercare di condividere tempo e risorse solo con quelli che meritano e che sono più simili a noi, ma non con tutti, e senza dare nulla per scontato. Dopo le giornate passate insieme è consigliabile “fare il reset”, domani è un altro giorno e le persone che che abbiamo frequentato è come se fossero altre. Collaborazione, educazione, e simpatia, ma nessuna aspettativa.
    Tornando alla tua domanda ti rispondo che di amici ne ho avuti tanti e altrettanti ne ho persi durante il percorso di vita. Ancora oggi se mi chiedono aiuto o hanno bisogno di una spalla su cui piangere cerco di essere comprensivo ma quel che offro lo considero perso e questo mi spinge talvolta a defilarmi se la mia partecipazione mi pesa più del dovuto.

  3. 3
    Tim -

    Cara stellaperduta,
    Temo che il nostro problema sia che idealizziamo troppo i rapporti, nel mio caso soprattutto quelli affettivi.
    Riguardo all’amicizia io posso dire di avere un paio di amici veri, di quelli con cui ti confidi, che ti ascoltano, di quelli che senti un certo feeling.
    Tuttavia a volte mi chiedo se questo rapporto fraterno che io vedo in loro, loro lo vedono in me. Ti direi di si, a volte pensando a certe cose direi di no. Uno di questi miei amici ha trovato la morosa ed ora ci sentiamo e vediamo poco, prima ci si sentiva diverse volte alla settimana e ci vedevamo spesso. Un altro è un carissimo amico, ma non è un trascinatore, ti ascolta, ti consiglia ma non è uno di quelli che quando sei giù ti fa girare la serata nel verso giusto . Un altro è sempre un caro amico, ma quando ha le sue lune diventa intrattabile e degli altri si dimentica. Potrei definirli dei veri amici, ma purtroppo la mia concezione troppo idilliaca dei rapporti mi porta a essere insoddisfatto.
    Questa insoddisfazione cresce esponenzialmente nei rapporti affettivi con le donne. Chiamalo idealizzare, chiamala dipendenza affettiva, ma a essere troppo buoni non si ottiene niente , serve solo a farci finire nelle braccia delle persone sbagliate. Purtroppo se uno è fatto così di carattere per quante batoste prenda, continuerà a fare gli stessi errori. Non si puó abbassare sempre le braghe, ogni tanto bisogna battere i pugni e combattere. Perchè forse il destino prima o poi ci farà incontrare le persone giuste, ma corriamo il rischio di perderle perchè queste persone ci eviteranno spaventate dal fatto che abbiamo dato troppo di noi stessi (affetto,amicizie, sesso) ad altre persone che non se lo meritavano.

  4. 4
    ets -

    Beh si, l’amicizia vera, a differenza dell’amore esiste. Io di amici ne ho avuti tantissimi e come l’amico che ha commentato sopra, altrettanti ne ho perduti!
    Ma gli amici di sempre, sono sempre lì.. a disposizione per qualsiasi cosa.
    E qualcuno di loro lo conosco da 28 anni.
    Gli amici veri si contano sulle dita di una mano… ma esistono. Io ne ho la prova!
    Ovviamente, con gli amici veri non stai certo a fare calcoli o paranoie varie
    Poi è chiaro che, con le altre persona con cui hai un contatto sociale… beh quella è tutt’altra storia!
    Ho imparato nel mio tragitto di vita che le persone vanno maneggiate con cautela, sono una bomba pronta ad esplodere. Devi trarre da loro il meglio e considerarli per quello che sono, se puoi fai qualcosa per loro ma senza dare troppo perchè altrimenti poi diventa tutto automatico e le cose non si apprezzano.
    Poi vabè ci sono anche altre persone che non si meritano nemmeno un saluto.
    E infatti, nella mia asocialità, non li saluto 🙂

  5. 5
    marinella -

    Io sí… Sará che mi aspetto sempre il meglio da tutti e cerco per prima di essere una buona amica, quella che anche io vorrei e questo atteggiamento mi ha sempre ripagato… Il trucco é non aspettarsi niente e non essere ingenui, accorgendosi di piccoli segnali che ti fanno capire com’é la persona. Non si possono cercare mele in un albero di pere, capisci? Meglio non perdere energie con gente che non sa far altro che lamentarsi e sfogare (non dico occasionalmente, ma sempre??!!!) le proprie paranoie. Ma che noia! La vita deve essere leggerezza e meraviglia, ci son cosí tante cose da vedere, cosi tante persone da conoscere… Che senso ha sprecare tempo con chi non sa far altro che piangersi addosso? E perché sentirti in colpa? É sopravvivenza! Trova di meglio da fare, vedrai che girerá in modo diverso 🙂 <3 ciao!

  6. 6
    Gabriele -

    Non allontanare mai tutti. Io l’ho fatto e adesso a 19 anni sono solo.

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