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Un cervello che non ho

Cari direttori,
vi scrivo per la terza volta su questo sito. Diversamente dalle altre volte, probabilmente non leggerete in queste righe tristezza o frustrazione, ma rabbia.
Le cose che non vanno sono molte: il lavoro e le amicizie che scarseggiano, l’amore che non c’è, l’intelligenza che sembra essere un dono di tutti, tranne che del sottoscritto, i rapporti famigliari ridotti ai minimi termini. …tutte cose che dovrebbero essere diverse per un trentaquattrenne.
Ogni mattina, sono assillato da due domande: “Cosa c’è che non va? Cosa posso fare per risolvere la situazione?”. Due domande con una sola risposta: “Non lo so”.
Darei la vita per avere un’idea realizzabile che mi aiuti a sbloccare anche solo uno degli aspetti citati . Non sto parlando di un’idea innovativa o che venga ricordata nei secoli, ma qualcosa che mi basti per vivere dignitosamente una cosiddetta vita.
Mi guardo dentro e vedo il deserto: un elettroencefalogramma piatto è la rappresentazione che meglio descrive la mia condizione intellettiva ed affettiva. Purtroppo, non l’ho scelto io, ma sono la persona più inutile di questa terra.
Quello che per una persona definita “normale” è una cosa – appunto – “normale”, a me richiede enormi sforzi…e non è assolutamente garantito che i risultati siano sufficienti.
In un mondo in cui la gente è dotata di un cervello che sembra l’ultimo modello della Ferrari, sono dotato di un cervello simile al motore di una cinquecento anni ’60. Nel mondo attuale, è come cercare di contrastare un attacco nucleare con una spada medievale.
Il cuore ha un problema diverso: vorrebbe amare, ma non può. Il perché è presto detto: chi vorrebbe stare con una persona che vale meno di zero?
Non è consolante sapere che tutto questo non l’ho scelto io: anzi, fa stare ancora più male.
Molto spesso provo invidia per le situazioni che avete vissuto personalmente e che avete avuto il coraggio di descrivere su questo sito. Nella loro tristezza, fanno capire che voi avete potuto vivere e che non siete degli inetti…esattamente il contrario di me.

Scusatemi se vi ho offeso: non volevo…volevo solo sfogarmi.

Lettera pubblicata il 18 Luglio 2013. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    tristezzainfinita -

    Ciao Mpoletti,
    cosa ti fa pensare di avere un cervello che “funziona” meno rispetto ad altri? Secondo me ti butti troppo giù… ed è la stessa cosa che faccio io anche davanti ad altre persone… sono sempre lì che mi offendo da sola per aver commesso (ad esempio) un piccolo errore ecc… Qui è una questione di autostima.
    Insomma, non credi sia arrivata l’ora di smetterla di piangersi addosso e di andare avanti???? Forza!!! 🙂

  2. 2
    LAchim -

    Sei sicuro di essere così tanto senza cervello? Perchè onestamente già da come scrivi mi sembri molto intelligente nell’esprimere concetti, usi metafore appropriate, sai esprimere bene le tue emozioni.
    Sei intelligente.
    Poi so com’è, il fatto che tutto il resto va a rotoli fa andare a rilento anche la propria vita, se manca una cosa, ma non una cosa piccola, una cosa grande come l’amore, allora è tutto ancora più difficile!
    Lo so è una mancanza enorme, ci si può sfogare ma la soluzione ad una vita di solitudine non si può trovare, così, con uno schiocco di dita o un consiglio su un forum..
    Impegnati, esci, allarga i tuoi confini, fai cose che non avresti mai fatto perchè almeno potrai dire di essertela goduta, e poi chissà che magari non ci scappi l’Incontro.

  3. 3
    Dan -

    Io tutti sti cervelloni in giro non li vedo, anzi, mi sembra che ci stiamo sempre piu rimbecillendo…

  4. 4
    Piergiorgio -

    Va bene, poco cervello, ma fisicamente come sei messo? Ti fa paura la fatica? Che ne diresti di orientarti verso un lavoro manuale? I muratori guadagnano più di molte e molte altre professioni. Prova a pensarci, ciao.

  5. 5
    Lara87 -

    Ti capisco molto bene, ma il tuo problema non è avere un cervello, xké invece sembri molto sensibile ed intelligente, qualità rara da trovare nelle persone che vengono considerate normali. Il problema qui è la difficoltà di relazione, che é poi anche il mio problema quindi so cosa provi, il senso di isolamento e vuoto che si prova è infinito. In certe situazioni come per esempio sul lavoro e, poi anche in famiglia, anche se sembra un controsenso assurdo, io mi sento completamente isolata,e ffuori luogo. Le amicizie ci sn ma ultimamente sn più delusioni che altro, l amore c è stavo ma anche li la favoletta si è sgretolata a poco a poco. Io ho la sensazione costante che ci sia qlcs di sbagliato nel mio modo di essere e di relazionarmi, mi sforzo di cambiare o meglio mi sforzo di fingere. Mi sforzo di fare e dire tutte quelle cose che non m sognerei proprio di fare, e qualche risultato si c è stato e in qualche occasione solo grazie all alcol che mi fa essere diversa da quella che sono.
    Non devi arrenderti, davvero..buttati anche a costo di farti delle figuracce, devi allenati ad essere più disinibito, a fare qlcs in più giorno dopo giorno, magari hai paura di sbagliare,io x es. Sn molto insicura ma fidati qualsiasi errore o figura di m..che potresti fare è sempre meglio di questa condizione di isolamento. In bocca al lupo! E quando vuoi sfogarti noi siamo qua, sentirsi ascoltati e capiti è già una gran cosa in un mondo in cui quasi tutti i rapporti che si riescono a costruire sn solo una facciata e sn basati sull’ usare gli amici fin quando conviene.

  6. 6
    tristezzainfinita -

    Per Lara87: anche io mi sento esattamente come scrivi! Di dove sei?

  7. 7
    Kon Kon -

    Salve mpoletti…
    mah, secondo la mia modesta opinione oggi molte persone si sentono sminuite se non conducono una vita splendida e brillante, caratterizzata dall’autocompiacimento narcisista e dalla ricerca continua dell’approvazione altrui. Questi stili di comportamento sono incoraggiati dallo star system e dai potentati economici per rendere acritiche le persone e per orientarle al consumismo, che avvantaggia i primi e danneggia le persone. Tu invece ancora un pò ci soffri perché pur se richiamato dalla grancassa del circo, non ti sei ancora venduto del tutto. Ciò è sostanzialmente una buona notizia… Chiedi se esista una “idea realizzabile” per evolvere positivamente da una o più delle situazioni che ti rendono insoddisfatto. Contrariamente al significato che se ne vuol dare oggi, credo sia da rivalutare la “aurea mediocritas”, ovvero il cercare uno stile di vita a nostra misura. Misura, per me, è tutto quello che non comporta né esagerazione né mancanza. L’ansia e il senso di insoddisfazione in questo modo vengono per forza di cose ridimensionati a livelli ragionevoli e gestibili. Vedi se per te può servire una concezione simile. Per me è stata molto utile.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Aurea_mediocritas

    Buona estate e tanti auguri,

    K.K.

  8. 8
    piove70 -

    “Laetus deget cui licet in diem dixisse: vixi”..(è felice chi, giorno per giorno, può dire.. HO VISSUTO..), per prendere in prestito ancora Orazio :).. Tu dovresti imparare a vivere e non sprecare i giorni a pensare.. questo non lo so fare, gli altri sono più intelligenti di me, gli altri fanno tutto meglio di me, gli altri valgono più di me.. ognuno di noi ha un talento, devi semplicemente cercare il tuo!!
    P.S e su una cosa hai ragione.. chi amerebbe e avrebbe stima di una persona che per prima pensa di essere uno zero assoluto????
    In bocca al lupo

  9. 9
    rob -

    Il problema tuo è bassa autostima….pensa più a te stesso vedrai che le cose assumeranno toni diversi….

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