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30 anni compiuti da poco e una terribile sensazione di rimpianto

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Pochi giorni fa ho compiuto 30 anni ed è stato il compleanno più triste della mia vita e da quel giorno continuo a conservare quella stessa sensazione, cioè,  quella di aver perso durante questi anni una cosa fondamentale, la possibilità di essere felice. Vi spiego brevemente cosa è successo negli ultimi due anni della mia vita perché, sempre di più, avverto il bisogno  di un aiuto anche solo psicologico e che purtroppo  nessuna delle persone, anche quelle che mi vogliono bene, riesce a darmi.

Da due anni circa ho cambiato completamente la mia vita, all’inizio pensavo che stessi facendo la cosa giusta, ho vissuto anche un periodo di esaltazione totale dove mi sentivo “arrivata”, in realtà, a conti fatti, mi sbagliavo tantissimo. Nel 2014 mi sono trasferita a Milano perché non riuscivo a trovare lavoro nella mia città natale e perché mi stavo annientando completamente dentro una relazione sentimentale che io credevo ideale ed invece era piena di pecche. Il mio ragazzo lavorava nell’azienda di famiglia da cui era completamente assorbito, io ero riservata solo ed esclusivamente al suo tempo libero ma non facevamo progetti insieme di alcun tipo, perché lui non voleva farli, al massimo possiamo fare una convivenza diceva, e dopo una anno forse, si potrebbe pensare a un matrimonio. Non mi rendevo conto di quanto fosse avvilente essere trattata così, lui non si interessava ai miei problemi perché aveva i suoi, io ero depressa perché facevo solo lavoretti saltuari nonostante la laurea specialistica in lingue. Mi ricordo ancora le sue parole : ” tu non hai problemi, il tetto sopra la testa ce l’hai, il piatto caldo c’è tutti i giorni”, la mia famiglia è benestante ma io non riuscivo a realizzarmi nel lavoro e staccarmi da loro e allo stesso tempo non avevo neanche la gratificazione di un rapporto adulto in cui si fanno progetti per costruire un eventuale famiglia. Ricordo che passavo spesso i pomeriggi stesa sul divano a non fare assolutamente nulla, a 27 anni e piena di energia mi sembrava di averne 90.

Decisi un giorno, anche se  a malincuore, anche perché, dopo più di un anno conducendo una vita senza alcun stimolo avevo l’autostima sotto i piedi, decisi dunque di andare a Milano per cercare lavoro, mio fratello mi poteva ospitare all’inizio perché stava già la da circa un paio di mesi, anche lui era partito per lo stesso motivo.

Il mio ragazzo non mi ha mai bloccata così sono partita, dopo un mese a Milano ho trovato lavoro, era un lavoro molto frustrante ma all’inizio mi sembrava meraviglioso,si trattava di vendita e marketing, i guadagni erano buoni, mi trasferii in un altra casa dove conobbi altri ragazzi, dopo qualche settimana lasciai il mio ragazzo perché mi innamorai di un altro, fu un periodo di esaltazione totale, riuscivo a guadagnare anche 1.500 euro al mese, vivevo in casa con persone mie coetanee e avevo un ragazzo che mi piaceva moltissimo, il mio ex ha cercato in tutti i modi di farmi tornare da lui ma io comincia a vederlo per quello che era, un egoista che aveva solo l’orgoglio ferito.

Non vi racconto tutto quello che è successo ma vi dico solo che dopo un pò quel lavoro che mi dava la possibilità di essere autonoma mi stava logorando. Lasciai il lavoro anche perché un progetto più interessante stava nascendo, cioè, la possibilità di aprire un attività insieme a mio  fratello all’interno di uno stabile che possediamo a  Milano.

L’idea non mi ha mai stuzzicato più di tanto anche perché io e mio fratello abbiamo caratteri poco compatibili, ci pensai molto prima di accettare, alla fine poichè le alternative, come al solito non esistevano, mi imbarcai in quest’altra avventura.

Nel 2015 andai a vivere insieme al mio ragazzo che si era laureato da poco, anche lui era entrato nel limbo dei disoccupati come del resto capita a quasi tutti i laureati in Italia, così, nonostante tutti i curriculum inviati dopo 5 mesi dalla laurea è riuscito solo a lavorare come cameriere part time.

L’incubo del lavoro continua a perseguitarmi, ora che io l’ho trovato e lui a non averlo, mi sento bloccata in una situazione del tipo ” cane che si morde la coda”, in una città che non amo a fare un lavoro che non mi sono cercata ed insieme a mio fratello con cui non vado daccordo, con il desiderio di sposarmi e fare un figlio senza poterlo fare perché il mio ragazzo non ha un lavoro stabile e senza neanche la possibilità di scappare via perché ormai è troppo tardi. Sono innamoratissima di lui ma non sono felice ed ho paura che non lo sarò mai più.

Lettera pubblicata il 25 Giugno 2015. L'autore ha condiviso 10 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Purtroppo gli uomini di oggi non rispettano le donne. Li trovi “a piedi e a cavallo”, come si dice in gergo, quando sono ancora inesperti e si aspettano che “li cacci a messa”, sempre come si dice in gergo. Quando si accorgono che state sulla stessa barca diventano dei caini: avari, calunniatori e debosciati. Almeno questa è la mia esperienza. Sono gli stessi che ti vedono passare e siccome “gna fanno” dicono ad un’amica che mezzora prima è bassata una bella ragazza… che per un uomo è proprio il massimo. Magari dopo due o tre anni trovano il coraggio e quel punto, come si dice dalle mie parti, uno pensa: -dove ti sei fatto Pasqua ti fai anche Natale!- Ma proprio garantito a limone… non so come si possa fare ad idolatrare un uomo, a farlo crescere! Sinceramente io non ho bisogno degli uomini… non ho nessuna intenzione di andarci di mezzo! Non farti tirare dentro le convivenze, se la devono sbrigare da soli!

  2. 2
    Yog -

    Tu, in realtà, di alternative ne hai avute parecchie. Ciò che hai e che sei, è il risultato di scelte la cui responsabilità è tua, non di altri. Volendo la botte piena e la moglie ubriaca, si rischia qualche cocente delusione.

  3. 3
    michelle -

    Cara Duna,
    credo la vita sia fatta di alti e bassi, soprattutto per le persone che non si accontentano e che quindi si mettono in azione per cambiare le cose, il che e` una cosa secondo me da ammirare.
    Ammiro il tuo coraggio nel cambiare citta` ed iniziare una nuova vita, ma capisco anche come ti senti al momento.
    Io ho lasciato l’Italia ormai 8 anni fa, ho viaggiato tanto e vissuto periodi di grande esaltazione, come dici tu.
    Ora per motivi di lavoro mi ritrovo a vivere in una cittadina inglese che non mi piace per niente. Non mi piace la gente che vive qui, l’atmosfera, il clima.. mi mancano tante cose dell’Italia e dei paesi latini, il mare, il sole, l’allegria, il cibo, le serate spensierate d’estate.. Ma qui ho lavoro e guadagno bene, riesco a mettere da parte soldi, cosa mai successa prima, e quindi ho preso la decisione di rimanere.
    Mi sento spesso sola, senza veri amici intorno, senza quel calore della gente, senza la spensieratezza dei miei viaggi passati. Mi manca la mia liberta` e le mie avventure in giro per il mondo. Ma ho 28 anni, ed e` ora di prendermi le mie responsabilita`. Faccio cio` che posso.
    Pensa che almeno hai l’amore, e sicuramente la situazione che vivi e` temporanea. Con sforzi e dedizione sono sicura che arriverai a vivere una situazione migliore. Sono tante le cose che cambieranno, per cui non concentrare i tuoi pensieri solo su questo momento difficile! Io continuo a sognare che un giorno riavro` la mia felicita`, anche se non so ancora come, e per il momento faccio il possibile per rimanere su col morale e dedicarmi almeno alle piccole cose che mi portano il sorriso.
    Purtroppo la vita e` cosi, ci sono cose su cui non abbiamo controllo, ma la chiave e` concentrarci su cio` che invece possiamo cambiare e migliorare.

  4. 4
    gimmy -

    Non potrai mai essere felice, se non ti accontenti di ciò che hai; il mondo perfetto non esiste, benvenuta sul pianeta terra cara duna; se rivolgi la stessa domanda anche agli altri, in pochi ti diranno che sono davvero felici, in tanti viceversa risponderanno di star bene con tutte le problematiche della loro vita. Tutti vorremmo vivere secondo i tuoi criteri, i parametri sono gli stessi per chiunque o quantomeno per la maggior parte…un lavoro che ci piace, un guadagno congruo, non dipendere da nessuno e avere la certezza di un luogo sicuro riposta nell’amore di un ipotetica famiglia; Io la capisco la tua voglia di doverti sentire realizzata, ma a volte bisogna anche saper accettare che le cose non vanno proprio per come speriamo. La vita è in gran parte sacrificio e poco benessere personale bisogna solo adattarsi anche quando non abbiamo ciò che desideriamo, o meglio puoi ambire e concretizzare ciò che desideri ma non esattamente per come lo vorresti, prima entri in questa ottica e prima troverai pace.

  5. 5
    duna -

    YOG sono solo in parte daccordo con te, non ho avuto tante alternative, per me avere alternative significa poter scegliere tra due opzioni.
    Io prima di partire per Milano non avevo scelta, a meno che diventare lo zerbino di un uomo si possa considerare una scelta, così sono partita.
    A Milano ho avuto la fortuna di trovare lavoro, mi sono innamorata di un ragazzo che a differenza del primo sembra sinceramente innamorato ma che non può per ora offrirmi la possibilità di fare una famiglia e quindi, a parte l’aspetto bellissimo dell’amore mi sembra sempre di stare al punto di partenza, inoltre mi sono imbarcata in un lavoro molto vincolante ancora una volta perché non ho trovato di meglio. Sono daccordo invece sul fatto che noi e solo noi siamo responsabili delle nostre scelte, ma sono tanti i casi in cui non possiamo scegliere davvero.
    ROSSELLA sono daccordo con te sul fatto che oggi molti uomini, non tutti, non sanno proprio cosa significhi rispettare le donne, e ho notato purtroppo che questo capita soprattutto nei ceti medio alti, forse perché sono ragazzini viziati dalle loro famiglie. Cara Michelle sappi che la tua risposta mi ha molto colpito perché mi sono immedesimata, hai ragione ci vuole coraggio a cambiare vita è sempre un salto nel vuoto, spero proprio che anche tu riesca a vivere la vita che hai sempre desiderato!

  6. 6
    Gaudente -

    quote “in una città che non amo a fare un lavoro che non mi sono cercata ed insieme a mio fratello con cui non vado daccordo, con il desiderio di sposarmi e fare un figlio senza poterlo fare perché il mio ragazzo non ha un lavoro stabile ”
    molla quel buono a nulla del tuo ragazzo e cercati un tipo con un po’ di grana , eccheccacchio !

  7. 7
    ets -

    Io abito nel posto dove sono nato, e nonostante sia nel Sud guadagno molto (almeno epr adesso)
    Faccio esattamente il lavoro che mi piace fare. Amo il mio lavoro. Ma è un lavoro che mi sono costruito e che ho imparato ad amare nel corso della mia vita professionale. Non credo ai colpi di fulmini (anche lavorativi) e agli obiettivi di una vita.
    Credo che per una buona percentuale uno si adatta anche all’ambiente e daltronde l’animale che resiste meglio è quello che si adatta, non il più forte.
    Voglio dire che quando mi sono laureato non avevo un prototipo di lavoro o un obiettivo fisso. Mi sono adattato a fare quello che c’era da fare e a svilupapre branche di attività che ho visto remunerative.
    Ed oggi faccio esattamente quello che mi piace fare!

    L’unico problema è la donna, ma credo che questo problema sarà di difficile risoluzione

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