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Ho tanta voglia di uccidermi ma non posso

di

Ho tanta voglia di uccidermi ma non posso … avevo 13 anni ed ero orfano di padre … sognavo di diventare giornalista e di girare il mondo con il mio lavoro … mia madre pensò bene di affidare la mia educazione al direttore della mia scuola … un pedofilo che in realtà procurava “cibo” ad un suo amico artista … così riempirono la mia testa di menzogne (del tipo “che l’unico amore vero era quello omosessuale”). La storia di abusi, ai quali mi sottomettevo pensando “finirà presto”, è continuata fino ai 18 anni, quando incominciai ad aprire gli occhi e così incominciai ad amare le donne. Quello che però restava era tutta la immondizia pseudo-idealistica di cui mi avevano riempito la testa. Così all’università feci la scelta sbagliata e mi iscrissi a storia dell’arte … un mondo di esteti-narcisisti e spesso omosessuali.
Partecipai a due concorsi per entrare in diplomazia e li vinsi entrambi … ma quando chiesi consiglio ad un amico ambasciatore (anche lui esteta-narcisista e forse anche omosessuale) mi disse di lasciar perdere perché quello era un mondo non adatto a chi avesse una vera vocazione. Le sue parole mi impressionai tanto che decisi di rinunciare.
Così ho costretto me stesso e la mia famiglia ad una vita di tenore medio-basso e in ambito provinciale. L’ironia della vita ? … è che mia figlia vuole diventare ambasciatrice e ciò senza un padre diplomatico è praticamente impossibile … Ora, giunto alla misera pensione di professore, mi rendo conto di aver “toppato” la mia vita, comppremettendo così anche quella di mia moglie e dei miei figli … Mi sento colpevole del mio e del loro fallimento … Penso “grazie, mamma, mi hai fatto proprio un bel regalo!”.

Lettera pubblicata il 26 Luglio 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    TheWall -

    Leggo un cumulo meschino di odio radicato verso le persone omosessuali che mi fa ribrezzo. Non puoi cogliere la tua esperienza ( tragica, senz’ altro ) ed estenderla a persone che non conosci e che non hai il diritto di giudicare. Seguendo il tuo filo logico, le donne le quali sono state vittime di abusi da parte di uomini dovrebbero odiare e disprezzare TUTTI gli uomini? Tu eri soltanto un ragazzino, e se da una parte la tua debolezza e le tue paure sono comprensibili, dall’ altra avresti potuto ( dovuto ) rivelare a qualcuno la tua situazione e i soprusi di cui eri vittima e tirartene fuori. Perdona il mio cinismo, ma una mia grande amica ha vissuto una vicenda simile alla tua e non riesco a nascondere la rabbia ogni volta che penso a ciò che le hanno fatto. La differenza fra lei e te è che lei ha avuto coraggio. Tu invece macchi le tue parole di un vittimismo tale da non far sembrare che la tua esperienza ti abbia fatto maturare molto da quel ragazzino ingenuo di 13 anni che eri un tempo. Hai scelto tu di farti abbindolare: non eri stato costretto a scegliere quella facoltà, come non eri stato costretto a rinunciare al posto in diplomazia. Non dovresti accusare tua madre del “bel regalo che ti ha fatto”, io sono convinto che lei abbia soltanto cercato di garantirti un futuro: pensa invece al bel regalo che tu hai fatto alla tua famiglia ( sì, perché ho il presentimento che anche tu, come molti altri genitori con uno stipendio medio-basso, abbia avuto la grande idea di fare molti figli ) e a tua figlia. Ma non ti preoccupare per lei, se è matura capirà che non potrà ottenere il lavoro che vorrebbe. Se è in gamba lo otterrà comunque, o riuscirà a trovare un altro percorso lavorativo che sia conforme ai suoi sogni e alle sue aspettative; se non lo è, non avrebbe comunque meritato il diritto di avere questa possibilità.

    Le persone in gamba sono quelle che si costruiscono da sole senza chiedere il permesso a nessuno. E non mi sto riferendo soltanto a tua figlia e all’ ambito lavorativo.

  2. 2
    RIBREZZO -

    uomini con donne e donne con uomini non bisognerebbe mescolare tutto, uomini con uomini donne con donne,uomini con bambini.. ma che diamine dite???non si nasce froci,si diventa… non esistono geni dell’omosessualità. ma fatemi il piacere, gli uomini seminano,le donne raccolgono così doveva essere, non un miscuglio dove tutti sono rabbiosi e confusi.. chi si vergogna e diventa pazzo al punto di nn sentirsi accettato e prendersela con i bambini o ragazzini o chiunque anche un anziano e necessario.. è uno schifo!c’è libertà di pensiero e di parola che ancora nessuno ci ha tolto,quest’uomo ha sofferto perché un gay ha approfittato di lui a soli 13 anni,ha coltivato un odio che bisogna rispettare,se lui sente di voler giudicare,che giudicasse.. tanto siamo solo formiche che vivono in un mondo di merda e quelli come thewall pensano solo a non far espandere l’odio di qualcuno che ha sofferto davvero contro le persone che meritano quest’odio.. ed ecco in che mondo viviamo.. bleah!

  3. 3
    Mick -

    Credo che nessuno ti condannerebbe moralmente se prendessi quei figli di – e gli facessi passare le pene dell’inferno. Non dovrei dirlo,non devi farlo,non voglio istigarti. Io lo farei. Purtroppo forse è tardi,se sei giunto all’età della pensione. Ma che colpa puoi avere in tutta la faccenda? Non hai la minima responsabilità di niente. E non riesco,nello scrivere,ad essere davvero sensibilie. Solo pensarci mi fa arrabbiare di brutto. Soprattutto dopo il commento di thewall,povera creatura,incosciente totale. Ecco una persona che non ha mai sofferto e visto la realtà delle cose e vuole giudicare il dolore e la verità.
    E come faresti a non odiare non solo i pedofili e gli omosessuali,ma anche gli uomini,i direttori e tutta la categoria che ti ha fatto del male? Odia tutta la categoria dei gay e di chi vuoi tu,purchè tu non faccia del male a chi non se lo merita.
    Tua madre c’entra e non c’entra. Di certo non è responsabile della schifezza di un uomo. Credo che tu stia cercando di scaricare la colpa altrove per non affrontare veramente la questione,ed è comprensibile. Sei arrivato addirittura a volergli dare anche la vita? La società ci ha corrotto fino a farci preferire il suicidio alla vendetta. Io prima di ammazzarmi avrei ben altro da fare.

  4. 4
    TheWall -

    Appartieni alla categoria di persone che sono soltanto in grado di rifugiarsi dietro le proprie barriere ignoranti e le proprie convinzioni ottuse e cieche: perderei soltanto del tempo a risponderti seriamente. Comunque, sappi che sono le persone come te ad alimentare e a far parte di quel “miscuglio rabbioso e confuso” di cui parli.

    La tua intelligenza già si palesa dal modo in cui scrivi.

  5. 5
    RIBREZZO -

    thewall non puoi non odiare le persone che ti fanno del male,quando non lo meriti,io spero che te non abbia sofferto davvero tanto nell’arco della tua vita e questo spiegherebbe il perché non riesci a capire l’odio che ciccio ha coltivato nel tempo perché un f…cio-pedofilo ha approfittato della sua purezza da 13enne..e quanta gente c’è come questo direttore o il suo amico?saresti disposto a non far nulla davvero?a occludere un odio che non doveva appartenerti nel cuore?bisogna combattere per un’ingiustizia subita almeno per la propria vita o dei nostri cari,cmq eviterò di risponderti nuovamente,perchè da quel che ho compreso..non ne vale la pena,e se non puoi comprendere il dolore,non può che far piacere,vuol dire che stai vivendo una vita comune e logica..ti saluto….

  6. 6
    TheWall -

    Caro Mick, è ipocrita da parte tua giustificare il suo odio e non giustificare il mio. Io ho 17 anni, e non sono tanto più grande di come lo era lui. Sono omosessuale, e ne ho colpa, io, di questo? Ho colpa del fatto che i miei genitori mi odino, che i miei amici mi giudichino, che persone che non mi conoscono mi etichettino? Tu stesso tradisci le tue parole quando scrivi “purché tu non faccia del male a chi non se lo merita.” E a cosa porta l’ odio, se non al male? I miei genitori erano violenti, ma il dolore passava. I lividi scomparivano. Sai cosa rimaneva, invece? Rimaneva il loro viso contratto di odio, i loro occhi crudeli, la paura. Forse tu sei convinto che il male vero sia quello fisico, te lo lascio credere. Le parole sono un veleno corrosivo, devastante, e non esiste una cura. Nonostante parole come le sue, adesso, non mi facciano più male, non posso dimenticare che fino a qualche anno fa piangevo ogni notte prima di addormentarmi. E non posso non pensare che da qualche parte ci possano essere altre persone come quella che io ero un tempo, che hanno sofferto, che soffrono, a causa sua e di persone come lui. E non posso non giudicare crudele e ingiustificato il suo odio. Che se la prenda con le persone che gli hanno fatto del male: nemmeno io lo condannerei moralmente. E, come te, anche io lo avrei sicuramente già fatto. Ma credi forse di essere l’ unico che, ogni volta che ha sofferto, avrebbe voluto tirare un pugno al mondo e incolparlo del male che stava passando? Come farebbe una persona ( e la lettera di ciccio ne è la prova ) a vivere una vita serena, tranquilla, normale, continuando a serbare un odio così profondo, del quale tu ti fai portavoce, verso persone che non gli hanno fatto nulla e dei quali non potrà mai vendicarsi completamente?

    Non sono io la persona che “vuole giudicare il dolore e la verità senza aver mai visto la realtà delle cose”.

  7. 7
    caso -

    ciccio mi dispiace per ciò ke ti è accaduto,ma guardiamo la realtà,tua madre voleva il meglio per te ma senza saperlo ha sbagliato,non hai detto nulla quando avresti dovuto,per cercare di non far ripetere quegli episodi da parte di quelle persone sia per te sia per quelli ke sicuramente avranno subito come te..e thewall mi dispiace per tutto ciò ke porti nl cuore..tutto prima o poi passa,i tuoi genitori non potranno odiarti davvero per sempre..i tuoi amici non potranno giudicarti per sempre gli estranei,beh di quelli alla fin dei conti chissenefrega..tutto ciò ke viviamo..non durerà per sempre,quindi sii te stesso,ama ki senti di voler amare,persino le persone ke credi ti odino..dai tempo alle persone ke ti sono accanto di conoscere come sei non quello ke sei.davvero thewall non scappare da te stesso e dagli altri,loro devono abituarsi a te non tu a loro,e poi il tempo passa,molta gente in più al mondo realizzerà ke devono farsi i c…i loro!;) non ti preoccupare andrà tutto bene..dopo il temporale esce sempre il sole no?!

  8. 8
    ciccio -

    il male maggiore me lo hanno fatto plagiandomi e riempendomi la testa di tante cose ideali e metafisiche (erano entrambi figli di pastori protestanti) …

  9. 9
    Mick -

    Anch’io,nella mia vita,a parte più vaghe sofferenze,ho avuto un’esperienza terribile che mi ha segnato e che condiziona ogni mio giorno. Non è dello stesso genere,ma ha la stessa forza terribile. E la cosa che di più mi ha fatto male è stata quella di non avere avuto un responsabile unico,certo a cui dare la colpa. Sono cresciuto anch’io imparando la pietà ed il perdono(pur da non credente),e le considero le più grandi virtù che un uomo possa avere. Però quando nella vita accadono certe cose è come se si aprisse un ciclo,un percorso di sofferenza che bisogna arrivare a chiudere. Non lo si può lasciare aperto. La vita si è in un certo senso interrotta,è inutile dire che si deve andare avanti,non pensarci,dimenticare,perdonare,frequentare uno specialista;per me non funziona. Io non mi sono mai vendicato in vita mia,ma molte volte vorrei sottostare alla MIA giustizia.

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