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Il tabù del separato…

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Buonasera…o buongiorno visto l’orario. Sono una ragazza di 27 anni, insegno italiano e storia in un istituto paritario…istituto che funge da sfondo alla mia vicenda. Fino a un mese fa ero fidanzata con un uomo che non si curava minimamente di me, sempre nervoso e irascibile, che tendeva a darmi per scontata. Ho trovato la forza di lasciarlo perché durante la mia esperienza lavorativa mi sono innamorata di un mio collega. Un uomo dolcissimo, pieno di premure, un uomo che ha sofferto tanto perché la moglie lo ha tradito un anno e mezzo fa, non curandosi del fatto che avesse due bambine di 5 e 2 anni e mezzo. Conoscendoci durante il corso dell’anno scolastico abbiamo capito di amarci pian piano poiché lui ha visto in me ciò che avrebbe sempre voluto da una donna e io in lui ciò che avrei sempre voluto da un uomo. Cosi un mese fa ho lasciato il mio ex perché avevo ormai capito di essere innamorata del mio collega. Purtroppo per me..lui ha quasi 43 anni ed è separato. E i miei non accettano che io lo frequenti, c’è una guerra in casa…sono arrivati a darmi della prostituta che si fa plasmare. Ma a 27 anni è possibile farsi parlare cosi? Non ho forse diritto a scegliere un partner che possa darmi gioia a prescindere dal suo background? Sto davvero tanto male. Vedo due genitori molto gretti che mi caccerebbero di casa piuttosto che accettare che la loro bambina si butti in una storia del genere. Ma io lo amo. E lo amo sul serio. E lui è disposto a tutto per me, vorrebbe farsi conoscere dai miei, ma loro addirittura hanno detto che non devo mai farmi vedere con lui in giro senno lo riempiono di botte..che posso fare….? Il comportamento dei miei è estremo…Lui..é unico. Lo amo…non voglio perderlo.

Lettera pubblicata il 14 Luglio 2016. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 19 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    Yog -

    È sufficiente che tu faccia proprie le argomentazioni di Rossella e le esponga con calma studiata ai tuoi genitori. Poi invita a casa la tua fiamma e chiedigli di vestirsi d’oro (per me basta anche di giallo) nonché di muoversi compiendo un parziale moto di rivoluzione sul piano sagittale.
    A questo punto loro avranno solo quattro scelte:
    1) chiamare il 118 per un TSO urgente;
    2) spingerti immediatamente oltre la soglia della residenza familiare pregandoti di riappropriarti della tua indipendenza;
    3) aprire il fuoco ad alzo zero con una Mauser di terza mano comprata nel deep-web e andarsi a costituire;
    4) intestarti l’abitazione e volare in Ecuador per riappropriarsi della loro indipendenza.

    Prova e poi ci dici l’effetto che fa.

  2. 12
    nevealsole -

    Esiste di peggio… Io sono fidanzata da più di due anni e mezzo, lui non è mai stato sposato, è un ragazzo normalissimo, abbiamo “solo” sei anni di differenza (io 23 lui 29). Tuttavia i miei non vogliono vederlo. Io molto semplicemente non lo porto in casa mia e viviamo la relazione fuori dalla porta di casa mia. Devo dire che è abbastanza brutta come cosa, ma ci si abitua. Io ancora studio e vivo con loro, quindi li rispetto, anche se è dura e se mi fa soffrire. A volte l’opposizione dei genitori rispetto alle nostre scelte ci aiuta a riflettere. Molte volte la loro reazione è sproporzionata ed eccessiva, ma contiene elementi di verità.

  3. 13
    Tarja89 -

    La situazione è degenerata. Si è passati ai ricatti. “Puoi andare con lui, la porta è la. Ma noi ci ammazziamo/lo ammazziamo e frasi simili. Mi stanno cercando di far fare il lavaggio del cervello da amici e parenti per convincermi a “rinsavire”, a non andarmene, a espormi tutti i CATASTROFICI problemi dello stare con un uomo separato, un mucchio di clichè e luoghi comuni…parliamoci chiaro, non è semplice rompere PER SEMPRE i ponti con la propria famiglia. Hanno parlato al telefono con lui dandogli dello schifoso, imponendogli di lasciarmi in pace altrimenti sarebbero diventati il suo peggiore incubo…ora ho pure paura ad andarmene, non voglio che gli accada qualcosa. I miei sanno essere pericolosi se vogliono. Cosa posso fare? Sto andando in depressione seriamente.

  4. 14
    Yog -

    Ma se vai assieme al tizio senza gridarlo ai quattro venti non è meglio? Fate di nascosto e stop, vista l’aria che tira mi sa che ci guadagnate in salute. Poi tra un paio d’anni rivaluterai la situazione, molte cose potrebbero cambiare.

  5. 15
    ets -

    @Tarja non è che i tuoi hanno così tanto torto: tu non hai nemmeno 30 anni lui oltre 40 con due figli.
    Dove vuoi veramente andare?
    E come ti vedi da ora a 10 anni?
    Te la sei mai posta questa domanda?
    I genitori a volte sono scassapalle ma tante volte torto non hanno.
    Riflettici

  6. 16
    maria grazia -

    Non è tanto un problema di differenza di età, quanto – come dice ets – di immaginarsi “in prospettiva” di qui a 10/15 anni. Ci sono donne che “invecchiano” in maniera differente da altre. Alcune a 40 anni sono ancora delle “ragazze” ( sia fisicamente che “di spirito” ) altre invece a 35 sono già delle vecchie nel corpo e nell’ animo.
    Se Tarja appartiene alla prima categoria, tra qualche anno potrebbe trovarsi “in difficoltà” con un uomo che va per i 60, che ha le abitudini e gli atteggiamenti tipici di un uomo di quell’ età e che è perdippiù appesantito dai vari problemi pratici/familiari.
    Per cui come dice ets, la ragazza ( aldilà del discorso famiglia, che è quasi sempre poco tollerante verso le scelte dei figli ) dovrebbe fermarsi un attimo a riflettere sui possibili risvolti futuri di questa relazione.

  7. 17
    bilancia -

    ce ne sono tante di situazioni di questo genere al mondo, ma lui era sposato in chiesa?e ce ne sono di peggio ad una mia amica separata gli hanno tolto i bambiniingiustamente e messi in casa famiglia, i bimbi gli piangono tutti i giorni che vogliono tornare a casa , perché non ha un lavoro fisso, ne lei né il suo compagno e l’ex marito che entra ed esce dagli ospedali spichiatrici l’ha calunniata, ora i bimbi sono in casa famiglia e lei soffre da morire, ma la ex moglie di questo tipo com’è? potrebbe darti fastidio?ci hai pensato?

  8. 18
    Anna81 -

    com’è andata a finire?
    io cmq mi associo ai commenti precedenti… il problema sostanziale non è l’amore in se ma è tutto il contorno. non metto in dubbio che vi vogliate bene ma lui ha due figlie, che saranno inesorabilmente sempre al primo posto. te la senti di fare la parte del cosiddetto “terzo genitore”? te la senti un domani di avere a che fare con loro? perchè per forza di cose dovrai avere anche loro nella tua vita. senza contare l’ex moglie, ovvero la madre delle sue figlie che sarà un presenza comunque fissa nella vita di lui.
    i tuoi genitori forse sbagliano il modo di esporre il loro pensiero e le loro preoccupazioni ma in fondo in fondo non hanno tutti i torti. sono genitori e a loro modo si preoccupano per i figli. stanno cercando di dirti quello in molti ti hanno scritto qui. pensaci bene perchè potresti ritrovarti in situazioni e problemi forse più grandi di te.
    in bocca al lupo e facci sapere! sono curiosa…. 🙂

  9. 19
    Tarja89 -

    A distanza di quasi un anno la situazione non è affatto cambiata.
    In compenso ho potuto conoscere per bene quest’uomo perché lo sto frequentando tutt’ora di nascosto.
    Ho valutato per bene ogni aspetto di questa situazione, mettendomi più volte nei panni dei miei. Ho avuto la possibilità di conoscere le sue figlie, due poveri angeli che hanno solo bisogno di affetto e amore, cose che io posso e voglio dare ben volentieri perché non ho nessuna forma di problema.
    In quanto a lui, è esattamente il tipo di uomo giusto per me, ma purtroppo ho dovuto continuare a nascondere il tutto con i miei genitori perché la situazione mi stava compromettendo seriamente la salute fisica e mentale.
    È da un bel po’ ormai che lo frequento, ho avuto modo di conoscere ogni sua sfaccettatura, ognuna delle quali sono profondamente innamorata.
    I miei da allora non si sono mai rilassati, nonostante tutto. Oggi mia madre mi fa “se so che frequenti ancora P. sappi che monterò un casino che manco ti immagini. Lo lasciamo morto a terra a quello schifoso.”
    Avevo ingenuamente sperato che i miei potessero pensare che io stessi male ed eventualmente preoccuparsi. ovviamente sono stata smentita nemmeno poche ore fa.
    La mia ricerca disperata di un lavoro continua senza dare frutti. Vorrei essere indipendente a prescindere da lui ma trovo anche assurdo che io debba “fuggire” da una cosa oggigiorno assolutamente normalissima. Sono sempre più chiusi e io sempre più convinta ad abbandonarli.

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