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Quando si supera il limite!

Salve a tutti, è da un pò che non scrivo…e dall’ultima volta l’unica nota positiva è stato un confronto piuttosto duro con mio marito che ha determinato un chiarimento e poi un riavvicinamento, ora le cose fra di noi vanno decisamente bene e siamo uniti più di prima.
Peccato che nonostante questo in me c’è una voragine che giorno dopo giorno diventa infinita, penso di aver superato il limite e questo mi spaventa molto. Le difficoltà sono troppe e io proprio non ne posso più; il lavoro scarseggia e fin quà sono sicuramente in buona compagnia in questo momento…ma ciò che rende più faticoso è che questa mia “stanchezza” rende ancora più difficile il mio compito principale e ciòè quello di seguire il mio bimbo affetto da PCI. Mi piacerebbe condividere questo momento con genitori che vivono la mia situazione, per avere qualche suggerimento per superare questo momento. Non riesco più a dormire, ho sempre un pugno nello stomaco che mi rende nervosa e svogliata, sento il bisogno di staccare la spina per potermi ricaricare ma non sò come questo possa essere possibile..la cosa più triste è costatare che quando si è in difficoltà anche i familiari non si accorgano o fanno finta di niente, questo mi ferisce tanto, forse più che influssi negativi dovrei convincermi che il mondo appartiene agl’ipocriti e i buoni sentimenti, la fratellanza, e la comprensione è solo una farsa pura utopia. I problemi sono di chi ce l’ha! Agli altri non interessa se stai in difficoltà.. tanto anche loro hanno i loro problemi !!!

Lettera pubblicata il 21 Luglio 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    giulia0101 -

    cara mia sai il tuo problema ce l’aveva anke mia madre nn so se e lo stesso ma io ero malata di cuore e mio padre e mia madre litigavano spesso e volavano piatti e bicchieri poi dopo mi sono operata e tutto e cambiato anke se mi padre prima del operazione aveva una latra donna ke po a lasciato e si e rimesso con mamma il problema e ke mam alo accetta x farmi stare tranquilla a me e vedo sempre ke e stanca nn si diverte della vita piange cosi un bel giorno o finto di stare male e quando lei voleva kiamare il medico ho detto no maa resta qui e gli ho detto n voglio vederti cosi x ke lei nn lo sapeva ma io ci soffrivo a vederla cosi e ho detto so ke nn vivrò molto e voglio passare questi miei poki giorni felice con te e allora andavamoa a uscivamo in sieme e ci divertivamo poi cosi si e ripresa lo convinta a fare una visita xke era un po depressa e i medico le a dato unacura ora sta bene e nn siamo mamma a figlia ma qualcosa di piu ti ricordo ke ho 15 anni e ed e succeso a 8 anni e cisoffrivo molto xke avevo al cuore una trombosi e mia madre e mio padre il cuore me lo avelenavano ogni giorno con i loro litigi spero ke mi risponderai

  2. 2
    rossana -

    Giulia,
    quanta tenerezza e quanta maturità nel tuo post! 🙂

    spero che adesso tu stia meglio e che la tua vita di adolescente sia serena.

    un grande abbraccio.

  3. 3
    animesol -

    cara Giulia la tua risposta mi ha toccato il cuore, il finale mi ha confortato…il punto è che un genitore purtroppo non è un supereroe,è una persona in carne ed ossa e se c’è una cosa che terrorizza un genitore è vedere il proprio figlio che rischia la vita, è il dolore più grande e diventa difficile essere forti almeno in apparenze per farvi stare tranquilli, ma immagino che tu questo l’hai compreso visto la bella conclusione della tua storia.
    Mio figlio ha subito una lesione cerebrale quando è nato, da quando ha otto mesi fa fisioterapia, ora ha 10 anni ed è un bimbo bellissimo, sensibile, socievole ma che non è autonomo perchè non cammina, a volte avri bisogno di sfogarmi un pò di sentire l’appoggio almeno dei familiari ma non ci sono..e questo rende tutto molto più difficile perchè ti senti sola e il pensiero che se un giorno non dovessi sentirmi bene non saprei a chi rivolgermi..questo pensiero mi fa impazzire. Fino a poco tempo fa quando mi sentivo giù mi bastava guardare il viso di mio figlio, i suoi bellissimi occhi chiari, ascolare la sua dolcissima voce..ora sono esausta…il terapista che lo segue mi dice che ho dato troppo..devo allentare la presa, ma come?

  4. 4
    rossana -

    Animesol,
    comprendo il tuo grido d’aiuto ma sono impotente a rispondervi come tu vorresti.

    non hai la possibilità di mandare tuo figlio per una o due settimane in un centro dove possano prendersi cura di lui insieme ad altri bimbi affetti dalla sua patologia o da altre simili? qualcosa come una colonia, che ti potesse consentire un minimo di riposo?

    se ci sono nella tua città o in qualche altra vicina associazioni di genitori impegnati a seguire i loro bimbi malati, potresti frequentarne saltuariamente una di tua scelta. sono sicura che altre mamme vorrebbero potersi confrontare con te e trarre suggerimenti o anche soltanto potersi sfogare liberamente di tanto in tanto.

    ci dovrebbe essere qualcosa o qualcuno che ti possa aiutare. magari anche consultando internet e interfacciandoti con i siti giusti… non ti perdere d’animo: non stancarti di cercare e una qualche risposta prima o poi salterà fuori…

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