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Suicidio consapevole

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Ciao a tutti, ho deciso di scrivere qui quello che provo perché non saprei a chi altro confidarlo. Sono una ragazza di 18 anni, soffro di anoressia-bulimia da quando ne avevo 10 e ormai non ce la faccio più. Ho iniziato a pensare al suicidio quando avevo 13 anni, nel 2010 ho tentato 2 volte di uccidermi però non sono ci sono riuscita. Entrambe le volte ho preso molti psicofarmaci, ma mai abbastanza; adesso ho quasi un etto di pastiglie, messe da parte con cura. Voglio seriamente farla finita, ho distrutto tutta la mia vita, tutto quello che avrei potuto avere e non posso perdonarmi per questo. Sono stata ricoverata varie volte e ho consultato parecchi medici, ma alla fine ho capito che sto bene nel mio male, non c’è niente da fare. Non ho amici, ho lasciato la scuola nonostante fossi bravina e la mia famiglia è incasinata. I miei sono separati: mio padre è assente e aggressivo verso di me, mia mamma se ne frega di come sto, è totalmente indifferente. Quando ho tentato il suicidio ha negato tutto, se morissi non farebbe differenza. Vorrei solo far sparire tutto questo dolore, tutta questa depressione. Ci sono volte che per resistere all’istinto suicida devo tagliarmi fino alle lacrime, non so più neanche chi sono. Forse non l’ho mai saputo. Se qualcuno vuole parlare un po’ può contattarmi su msn all’indirizzo celisa2009@hotmail.it

Lettera pubblicata il 28 Maggio 2012. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    uffastrauffa -

    che dirti. beh io ti proporrei una cosa “simpatica”. ogni volta che riesci a fare un sorriso, che riesci a guardare il sole e a dire che sei serena, anche se per pochi istanti…prendi una di quelle pillole che stai conservando e buttala. vedrai che nel giro di poco quelle pillole finiranno… non ho msn ma se ti va possiamo sentirci via mail. solo se tu vuoi e se da queste “poche” pochissime parole, pensi che possa esserti di aiuto in qualche modo. 18 anni sono troppo pochi per pensare di aver buttato via una vita e sono sufficienti per decidere di cambiare il modo di affrontare i problemi.
    fammi sapere se ti va di parlare e ti scrivo! se non ti va o pensi che io sia completamente fuori strada….lascia stare!

  2. 2
    asterix -

    Ciao Celisa,
    quando una persona scrive queste cose, specialmente quando non la si conosce, è difficile dire qualcosa di non troppo banale, tanto più dare una risposta in qualche modo soddisfacente.
    Concordo con uffastauffa, a 18 anni non puoi decretare che hai buttato via la tua vita, sono davvero troppo pochi per poter dare un giudizio obiettivo e sensato.
    E poi buttato via, secondo chi?
    Il fatto che i tuoi genitori se ne freghino (ed essendo questa la tua percezione non dubito che sia fondata) non è sufficiente a dire che tu hai buttato via la tua vita. I genitori non si scelgono, quindi non possono essere una ragione valida per suicidarsi.
    Purtroppo non ci sono molte cose, secondo me, che possiamo dirti per farti cambiare idea. Non metto in dubbio che per te alzarti ogni mattina e dover vivere sia diventata una sofferenza, però devi anche capire che ci sono molte cose che non sai, persone che non hai conosciuto ed esperienze che non hai fatto, e che se decidi di finirla a 18 anni non avrai modo di sapere, conoscere o fare.
    Quando stai di merda pensi solo che nulla ti possa risollevare, che niente possa farti cambiare prospettiva, su te stessa e sulla vita, ma non è così. Le circostanze della vita ti portano a vedere le cose sotto una nuova prospettiva, a volte peggiore, ma a volte migliore.

  3. 3
    marcello -

    Ciao celisa,
    difficile rispondere alla tua mail.
    penso però che se una persona che scrive queste cose abbia in realtà una gran voglia di vivere. di amicizie, di affetto, e non di suicidarsi.

    se riesci a riconoscere dentro te questa voglia, questa forza, allora sei in cammino verso la felicità…

    pensaci.

  4. 4
    katy -

    Soffro di bulimia nervosa, alternata a periodi di relativa calma, da quando ho 18 anni.

    Per quanto ne so, devi per forzza affidarti ad un terapeuta.
    Non so che altro dirti. Io non l’ho mai fatto, solo una volta ho cominciato una terapia e l’ho interrotta dopo 3 mesi, e appunto non è MIGLIORATO NIENTE.

    Il problema del non mangiare/ vomitare è pericoloso,intacca proprio i punti più deboli.
    Le idee di suicidio partono da ì, non – come tu pensi -d dalla famiglia che se ne fotte o è aggressiva.

    Guarda, trovi anche dei numeri verdi tipo ABA, PRogetto ITaca, ecc.
    Rivolgiti lì, prova.
    Un grosso abbraccio

    katy

  5. 5
    fede -

    carissima celisa e’ difficile leggere le tue parole e rimanere indifferente dinanzi a tanta sofferenza…….mi sono sentita davvero sconvolta dentro nel leggere che in alcuni momenti hai bisogno “di tagliarti sino alle lacrime per resistere all’istinto suicida…….”allora mi chiedo PERCHE TI FAI QUESTO????????non basta aver avuto dalla vita il dono INGENEROSO di una famiglia del tutto indifferente al tuo malessere???(tra l’altro in gran parte provocato da loro stessi?????’)e allora sii piu’ forte della vita e rialzati……..chi ha il coraggio e la forza di tentare di togliersi la vita,come si puo’ pensare che non abbia il coraggio e la forza di viverla??la vita e’ una chance e come tutte le chence che si presentano lungo il cammino sta’ a noi decicere come sfruttarle!!!!!!!!a me pare che te la trua chence non la stia sfruttando……..ricomincia da te,cerca anche un minimo aspetto della vita che ti dia un piccolo entusiasmo e coltivalo,l’appetito vien mangiando…….ti faccio un gran in bocca al lupo e ti consiglio di impiegare tutte le tue forze per resistere alla tentazione d farti del male,basta ed avanza tutto quello che gia ci cagionano gli altri………

  6. 6
    Ale -

    Perché gettare un intera vita nel nulla più totale? Abbiamo la stessa età e io voglio che ogni persona come me abbia la possibilità di vivere la vita nella sua pienezza. Sei giovane e hai praticamente una lunga vita davanti. Il bello di vivere è non sapendo cosa ti potrai aspettare tra un giorno, un mese, dieci anni. Se ti precluldi questa possibilità allora viene quel senso di forte malore interno che ti auto distrugge lentamente ma costantemente. Pensa a tutte le cose che potresti fare, che potresti vedere, che potresti vivere in prima persona, e non passivamente. Non abbandonare proprio ora che sei ancora giovane. Ci sono mille modi per distrarre mente e corpo da questa malattia fisica e mentale. Se la tua famiglia non ti è di supporto allora cerca in altri colmare quell’affetto e quel supporto che ti manca. Iscriviti al volontariato, alla protezione civile, prendi un aereo e vola in Australia. Hai mille possibilità. Sta a te saperle sfruttare. L’aiuto che ti serve deve venire prima di tutto da te. Senza il tuo aiuto, quello degli altri rimarrà vano.

  7. 7
    david -

    Siamo impantanati in questa guerra d’indocina del c.....brutta faccenda gente…capopattuglia chiama corvo,corvo rispondi…Johnny ci sei?

  8. 8
    Francesco Labarile -

    Io vorrei capire meglio: cioè prima dimagrisci e poi ingrassi?
    ma tu realmente “perdi l’appetito?
    potessi riuscirci io…
    Chiedo scusa in anticipo se il mio commento sembra un “cabaret”, se qualcuno si sente offeso.
    Io non voglio attirare l’atenzione di nessuno, ma ak momento no nriesco ad avere una vita.
    Senza lavoro non c’è vita… senza soldi il destino sembra segnato.
    Io mi sento come se stessi precipitando e non arrivassi mai al fondo, ma un giorno sembra essere ineluttabile l’impatto con il suolo.
    Non è lo sfracellarmi che mi preoccupa, ma il fatto di poter solo rimanere ferito gravemente…

  9. 9
    angela -

    cara celisa e francesco
    so che vi sembra di essere senza speranza ma il dialogo è importante e perchè non vi trovate amici che vivono la vostra stessa esperienza credimi la solitudine è brutta ma l’amicizia anche con persone che sono all’ospedale e sono solepuò riservare scelte meravigliose,anzi perchè tu francesco non scrivi a celisa e fate amicizia tra di voi potreste trovatre cose in comune e essere amici.per favore rispondimi

  10. 10
    Arianna -

    Ciao celisa !
    ti capisco , anche io sono più o meno in questa situazione e ora sto emotivamente quasi come già morta , va tutto storto da me , la scuola va malissimo , non sono quella che brucia ma sta in classe sta attenta e nonostante va male lo stesso , così mi sento inutile , per i miei sono un peso , sono stufi di me e li deludo sempre quindi nn saprei darti un consiglio perché sono distrutta pure io , ci possiamo consolare a vicenda ! un bacio stammi bene

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