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Storia di un’ansiosa

Salve a tutti…
qui si può scrivere la propria storia, bhe allora vi racconto la mia.
Sono sempre stata una bimba ansiosa, facevo sempre la pipi’, ogni 10 minuti… era il mio modo di “sfogare”… in quinta elementare vado per la prima volta in gita da sola per 5 giorni: i giorni più brutti della mia infanzia, volevo la mia mamma ed ero così ansiosa che ho passato gran parte del tempo chiusa in bagno a vomitare!.. Poi tutto questo è passato. Sono diventata un’adolescente che ha avuto come tutti le problematiche che porta la pubertà ma almeno l’ansia era sparita…
Poi ho iniziato il liceo e sono stata costretta a spostarmi dal mio paesino campagnolo verso la città di Milano, quindi ho iniziato a prendere mezzi e a confrontarmi con i cittadini metropolitani e il loro stile di vita ed ecco che torna la cara amica ansia… questa volta si manifesta con sudore perenne alle mani e ai piedi, mani sudate a tal punto che cercavo di evitare i contatti con le mie amiche, non le abbracciavo e toccavo mai per paura che si accorgessero del mio problema… (che poi alla fine ne erano tutti al corrente) .
Non so perché tutta quest’ansia, certo ho avuto diversi “problemi familiari” in quel periodo ma avevo imparato a non prendermela troppo se i miei genitori non volevano stare più insieme.
Più di due anni fa conosco un ragazzo.. aaah lui si che era un tipo senza paure, ansie… viveva alla giornata ed era sempre positivo. Sembrerà strano ma lui troverà affascinante questo mio modo di essere “bella e dannata” e quindi ci mettiamo insieme. Una storia splendida ma aimè dopo un anno insieme accade qualcosa di brutto: inizio a soffrire di attacchi violenti di panico; forse molti di voi penseranno che gli attacchi di panico siano delle crisucce dovute a paure, che passa subito ecc… d’altronde tutti usiamo nel nostro gergo “uh sto andando in panico” ma in realtà non è nulla di tutto questo; io ogni volta che ho un attacco mi si chiude la gola, mi batte il cuore a mille, vomito in continuazione, ho le vertigini e sento un senso di Morte terribile… è davvero come morire e non vi escludo che ho pensato più volte al peggio.
Comunque lui mi sta vicino anche quando io ho iniziato a evitare la macchina, i luoghi affollati, i ristoranti, niente viaggi, non uscivo più la sera tutto questo per evitare che mi venisse un attacco in pubblico.. meglio nella propria casa accudita dalla cara mamma! ; )
Poi inizio a curarmi (e devo dire che è dura, anzi lo è tutt’ora ) e dopo un po’ mi accorgo di non provare più gli stessi sentimenti di prima… entrambi eravamo molto diversi: più che una coppia ormai sembravamo fratello e e sorella così lui mi ha lasciata… adesso io sto egoisticamente male, dico egoisticamente perché lui placava le mie paure e le mie ansie e quindi adesso sono qui con le mani bagnate di sudore a inumidire tutta la tastiera per chiedervi una cosa…
Io, si io… malata di attacchi di panico, con paure, ansie, fobie troverò mai l’amore??? quello vero di cui non ci si può stancare mai…
Ho bisogno di sapere da voi se una ragazza “problematica” ma molto sensibile e profonda come me potrà trovare l’altra metà oppure dovrò rimanere per sempre da sola accanto a mia madre finché lei non morirà e a quel punto mi chiuderanno in una casa di cura…?
Ringrazio tutti.

Lettera pubblicata il 1 Maggio 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    ciro48 -

    Ciao, da uno che di attacchi di panico se ne intende. Al punto che credo
    possano veramente condizionare l’esistenza. Ma sono guarito. E’ durato
    2 anni la “cura” prima psicologica e poi psichiatrica. Il mio malessere
    si è manifestato in una situazione drammatica, era la prima volta. Poi
    si sono ripetuti con la frequenza pari ad ogni contrarietà.
    Non ci capivo niente, divenni ansioso e non mi riconoscevo più. Con lo
    psicologo, non ho risolto niente, sembrava più ansioso di me, tanto che a volte
    mi sentivo male. Ho fatto una cura farmacologica e sono stato fortunato
    a trovare il medico giusto. Sono 10 anni che non prendo farmaci e vivo
    la vita in modo distaccato e normale. Come prima. Il tuo caso mi sembra
    un po’ diverso…te lo porti dentro dalla nascita. Mi sconvolge il fatto
    che tu sembri rassegnata a restare così per tutta la vita. Hai bisogno di cure,
    l’amore è un’altro discorso, affronta il problema con un buon psichiatra.
    Ho conosciuto tanti nella tua condizione quando ero in terapia, qualcuno
    ha dovuto fare una cura più lunga, altri come me, un paio di anni, ma TUTTI sono guariti.In bocca al lupo! Ciao

  2. 2
    Spectre -

    C’è chi non ha nulla di tutto ciò e si fa la stessa domanda ehehehe…

    C’è chi stava (o forse sta ancora) MOLTO PEGGIO di te (nn è uno scherzo) ed ha qualcuno da qualche tempo. Magari è quell’amore di cui parli.

  3. 3
    The Dreamer -

    Tesoro, fai tanta tenerezza. Nota che nel mio linguaggio “tenerezza” non è affatto pena come spesso si fraintende. Mi fai tenerezza perchè tu, cara piccola carmen, sei perfettamente consapevole che la tua situazione sia un qualcosa che potrebbe pesare. Mi spiego meglio: finchè incontri una persona matura, minimamente sensibile e capace di capire che Amore non è quello delle sc… e della ragazza supersexy da esibire in pubblico come la TUA scimmietta, allora certo, l’Amore lo puoi trovare eccome. Se invece il tuo sogno è il ragazzo scalpestrato, che pensa SOLO a divertirsi e la sua preoccupazione più grande è che locale scegliere per il fine settimana, molto onestamente ti dico: rassegnati. Non perchè a te manchi qualcosa, ma semplicemente perchè scapperebbe con chiunque al primo problema, tanto più di fronte ad una realtà che si presenta fin dall’inizio una responsabilità maggiore.
    Qualcuno ti dirà che è da ipocriti il mio discorso: quel qualcuno sottovaluta la potenza, la forza costruttiva e travolgente dell’Amore (A maiuscola). Chi ti Amerà davvero, infatti, non troverà un peso stare con una ragazza che soffre d’ansia (una volta un ragazzo mi spiegò, avendolo provato, che cosa sia..ti credo e capisco benissimo quando affermi che non è la banalità con la quale la nomenclatura “moderna” riduce il senso), ma lo considererà una delle parti di te, che potrà non piacergli -come è naturale: veder soffrire chi ci è caro è sempre un tormento-, tuttavia non considererà questo tuo aspetto qualcosa che ti rende “diversa”, ma sarà parte integrante costitutiva di te. Tu sei anche la tua ansia, ma non solo quella. Tu sei quello che dici, quello che pensi, i comportamenti inerenti ai tuoi punti di vista, sei il tuo sguardo (che immagino timido, fa impazzire!) e il tuo essere schiva e taciturna in mezzo alla folla, tu sei da proteggere ma nello stesso tempo hai la lucidità e la forza pulsante della vita di dire: “io sono così”.
    Ne sei convinta?! Parliamo se vuoi, io sono qua!

  4. 4
    ciro48 -

    X Spectre & the dreamer. Questa ragazza parla di attacchi di panico!
    Amichevolmente, insisto che il corollario alla questione è vago e
    paranoico. Per mia esperienza, ho imparato che esistono vari gradi di
    questo malessere. Osservando e parlando con altri durante la terapia.
    Per quanto riguarda Carmen, non è un vero e proprio attacco di panico,
    è qualcosa di non detto che risiede nella sfera emotiva.
    Per mia fortuna io quando avevo questo disturbo, provocato da un
    singolo avvenimento drammatico, svenivo. Quindi una cosa generata da
    un episodio,niente di radicato e patologico. Quindi io aspetterei che
    Carmen si aprisse di più, altrimenti i commenti rischiano di scivolare
    per oscure taverne. Non credo che tutti quelli che scrivono delle
    lettere siano in grado di rendere comprensibile il loro problema.
    Azzardare un parere quando non c’è conoscenza di esso, può nuocere.
    Altro che aiutare.

  5. 5
    Spectre -

    @ciro48
    ho passato alcuni anni con una persona che soffriva di attacchi di panico da ANNI. io ho visto i risultati su di lei per tutto quel periodo, soprattutto i primi anni. Giusto per spiegarti, se nn c’ero io quella si buttava dalla finestra o la trovavo in una vasca da bagno piena del suo stesso sangue. Faceva incubi deliranti che manderebbero fuori di testa chiunque, tanto che ad averli scritti ci sarebbe stato di che riempire libri dell’orrore. Nn sto scherzando. All’inizio pensa che era peggio di carmen, perchè oltre al panico aveva anche un altro disturbo MOLTO, MA MOLTO invalidante e senza una mamma con cui stare, data la famiglia disastrata che aveva (o ha?). Nn lo dico per fare a gara a chi piscia più lungo. Vi assicuro che avevo di fronte un fantasma che periodicamente e con cadenza quasi sistematica si SPEGNEVA per dei giorni. Così, senza preavviso o motivazioni visibili, pochi minuti prima che arrivasse questo suo “amico interiore” aveva dei segnali ormai chiari che la crisi arrivava, portandosela via. Poi tornava ridotta uno schifo. Lottava per riprendersi fino alla prossima crisi che arrivava regolare. Era tutto un rincorrere la tranquillità. Io c’ero. Ogni giorno.

    ERGO
    so di cosa parlo. sull’argomento ho una bella casistica applicata che mi fa pensare e dire certe cose anche senza essere un terapeuta, dottore, psicologo ecc… 😉
    è ovvio che ogni caso è diverso, ogni persona ha SEMPRE dei motivi reconditi che la portano a sfogare anche così i propri pesi. Di solito si dice che l’ansia e il panico sono la maniera che ha l’incoscio per sfogarsi… una specie di “eruzione cutanea” del lato interiore di ognuno.

  6. 6
    Spectre -

    è ovvio che ogni caso è diverso, ogni persona ha SEMPRE dei motivi reconditi che la portano a sfogare anche così i propri pesi. Di solito si dice che l’ansia e il panico sono la maniera che ha l’incoscio per sfogarsi… una specie di “eruzione cutanea” del lato interiore di ognuno.

    Sai cosa penso io riguardo questo tipo di atteggiamento “vittimistico”? Che è naturale, va ascoltato, ma anche smussato e assecondato soltanto in parte. Per questo dico “te ti fai ‘sta domanda, ma almeno hai qualcosa di palese con cui prendertela. Pensa a chi nn ha queste cose e nn trova una motivazione per il fatto che nn conosce l’amore che altri hanno”.

    A me carmen nn fa tenerezza, lo dico senza nessuna cattiveria.

    E sai perchè dico ’ste cose?
    perchè ho passato un periodo della mia vita abbastanza lungo con una persona che oltre ad ansia, panico, aveva anche un’altra malattia MOLTO, ma MOLTO INVALIDANTE, oltre ad uno stato mentale tormentato costante. vita apatica, piatta, osservando dalla finestra il mondo che attorno si muoveva. faceva di quegli incubi che al solo racconto facevano cadere i capelli per orrore e deviazione. roba da farci i soldi mettendoli tutti in una raccolta horror. altrochè certi scrittori di oggi.

    periodicamente questo “amico di merda” se la portava via per dei giorni. diventava una fantasma senza prevviso reale. semplicemente questo stronzo suonava il campanello e lei lo doveva seguire. l’unico segno era un’avvisaglia fisica che si presentava pochissimi minuti prima dell’inizio del viaggio.

    insisto perchè se nn c’ero io, a quel tempo ’sta tipa si sarebbe buttata dalla finestra.
    purtroppo so in parte di cosa parlo.

  7. 7
    Spectre -

    ehm… gli ultimi due messaggi hanno parti ripetute tra loro per errore. eheheh…

  8. 8
    ciro48 -

    X Spectre. Ho l’impressione di aver toccato un nervo scoperto. Ho capito
    che la cosa ti prende talmente tanto, che hai detto le stesse cose in due
    post. L’attacco di panico, detto in maniera spicciola,è IO NON CI STO!
    Svenimenti o altre manifestazioni, sono effettivamente sintomi di disagio
    interiore. Non ho l’intenzione di apparire erudito o saccente, ho notato
    che Carmen non ha fornito notizie sufficienti, quindi anche conoscendo il
    fenomeno, è diffice commentarlo, perché carente nella descrizione. Questo
    il motivo che mi ha spinto a scrivere. Mi sembra d’intuire che la tua storia
    non sia finita bene…scusa se ti sono sembrato invadente, non ne avevo
    l’intenzione!

  9. 9
    Spectre -

    ma no figurati, le scuse anche… 😀
    non erano mica necessarie.

    cm dicevo, quando ho fatto quei due post mi pareva d’aver scritto delle stesse in una sequenza, ma poi nn comparivano quando rileggevo, ed ho riscritto.
    per quello ci sn scritte le stesse cose due volte.

  10. 10
    carmen123 -

    premetto che ringrazio tutti
    il mio intento non è quello la parte della vittima;mi rvolgo soprattutto a Spectre che sembra alquanto avvelenato…bhe io non sto male come quelle persona che hai conosciuto la capisco perchè il panico è un’esperienza terribile che se non va curata porta anche a casi estremi …ma non il mio caso,io amo la vita e accetto tutto cio’ che accade e accadrà ma non è facile …tu non sai come ci si sente,hai visto ma non sai
    è 1 esperienza che ti segna da ogni punto di vista quindi non ne parlare in modo sprezzante solo prchè hai sofferto in prima persona…

    io mi sono aggrappata alla vita con le unghie e con tutta la forza e nonostante tutto non perdo la voglia di vivere in modo NOrmale

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