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Sono debole, non riesco a riprendermi la mia vita

Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 20 fidanzata da un anno e mezzo con un uomo di 27. Inizialmente io ero innamoratissima di questo ragazzo, tuttavia lui mi sfruttava in quanto essendo fidanzato con una ragazza in una comunità per tossicodipendenti in cui si erano conosciuti (anche il mio ragazzo aveva problemi con la droga). Arrivata ad un certo punto gli chiesi di scegliere o me o lei. Lui scelse lei, ma dopo due giorni mi chiese di andargli insieme. Io felicissima (anche perché avevo da poco rotto con un mio ex dopo due anni)dissi di si senza pensare molto ad altro. Inizialmente le cose tra noi andavano bene, ma iniziai a lamentarmi del fatto che ogni volta che uscivo con lui o in compagnia, o solo lui con gli amici si ubriacava, ma ubriacava tanto da far paura (sempre che era solo alcol) e tanto che un paio di persone che mi hanno visto in sua compagnia hanno chiamato i miei genitori la notte per dire di stare attenti e che avevano paura per me. Dopo vari litigo per la cosa anche perché lui quando beve ha la tendenza di umiliarmi decise di non uscire per um Po di casa, nel frattempo scoprii che se la faceva con una donna di 60 anni, lui mi chiese perdono e io cogliona lo perdonai. Scoprii che prima di conoscermi si prostituiva cosa che a prescindere non mi pare normale. Lui mi chiese scusa e io lo perdonai. Lui si trasferì in un appartamento concessogli da mio padre ad un buon prezzo cosi venne a vivere accanto a me. Inizio a farsi pressante, pesante, io andavo ogni giorno 3 ore a fare i mestieri a casa sua, stirare, lavare, fare la cena cosicché lui una volta arrivato dal lavoro si sarebbe rilassato ma anzichéringraziarmi trovava qualche scusa per rimproverarmi e dire che quello che facevo non gli andava bene, e che io dovevo stare con lui fino a tardi, poco importava se avevo già dedicato tempo a pulire e a dare una mano, poco importava che io mi svegliavo alle 6 per andare a scuola e che a mesi la maturità mi sttendeva. Nulla. C’era solo lui e il suo egoismo. Ho provato a lasciarlo almeno 30 volte ma lui mi supplica, minaccia di farsi del male, di farlo ad altri e tenta il suicidio davanti a me. Alché io non riesco a sopportare una cosa simile. Un bel giorno mi innamoro, ma innamoro davvero pur stando ancora insieme a lui perché non ho i co...... di lasciarlo, esco con un ragazzo che in realtà era mio amico da anni. Io giuro, non sono mai stata cosi bene, mi ha fatto stare bene. E a me tremava il cuore. Ho deciso di lasciarlo di nuovo, a prescindere da come sarebbe andata con l’altro, ho capito che non era amore ma oppressione, abitudine. Cosi ci riprovai stavolta con l’aiuto dei miei genitori, lui confesso che si drogava e io ero disperata. Scoprì chi era il ragazzo con cui,mi vedevo e lo minacciò di far del male a me e alla mia famiglia soprattutto di ammazzare il mio fratellino di 5 anni. Cosi ho perso il ragazzo che scelse la ragazza di che gli piaceva, ma non il mio fidanzato a cui sono tornata insieme non so per quale motivo. I genitori di lui si sbattono altamente le palle e non danno aiuto, io per non creare altri problemi ai miei genitori fingo che vada tutto bene , mentre in realtà é solo pietà per lui, per me stessa perché mi faccio schifo nonostante tutti mi dicano che posso avere chi voglio. Certo, di ragazzi che ci provano ce ne sono ma nutro un completo disinteresse e vado avanti cosi. E ogni volta capisco di quanto mi piacerebbe trovare qualcuno che mi ami davvero e non passare tutta la mia vita così perché non ho,le,palle di reagire.

Lettera pubblicata il 9 Dicembre 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Gabriele -

    Ciao topoliona

    Ho letto il tuo sfogo, e la situazione nella quale vivi è molto precaria ed instabile per ovvi motivi.

    Hai confuso l’amore, un nobile sentimento, con l’aiuto verso il prossimo.

    Ciò che tu fai per quella persona, alla quale non importi, è solamente un aiuto per le faccende.

    Per prima cosa, ti consiglio di denunciarlo ai carabinieri, e buttarlo fuori di casa.
    In secondo luogo, dato che la sua famiglia se ne infischia, bisogna andare a chiamare i servizi sociali per mettere loro al corrente della gravità della situazione.

    Insomma bisogna mettere al corrente tutte le persone che possano aiutarti, perchè se è veramente instabile, va allontanato.

    Tu non sei in alcun modo responsabile del suo comportamento, ma comunque sapevi che aveva avuto, e probabilmente ha tutt’ora dei problemi con la droga e con l’alcool.
    Quella non è una persona che può manifestare amore nei tuoi confronti.
    Ha problemi che lui deve affrontare.

    Topolina, la prossima volta frequenta ragazzi normali, senza problemi.

    Ciao

  2. 2
    serenella0immacolata -

    topolina, gabriele ha ragione: se i genitori non intervengono, kiedi aiuti esterni: servizi sociali, carabinieri, ma non rimanere in balìa di costui, che in qualsiasi momento, ti può fare del male: facci sapere!

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