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Sogni infranti…

Salve a tutti, scrivo qui perché voglio parlarvi della mia “vita”.
Ho 20 anni e sono della provincia di napoli, queste sono le parole che più mi vengono spontanee da dire, perché il resto è davvero difficile da dire, sono cresciuto in una buona famiglia fortunatamente, ma vivo in un bruttissimo quartiere e purtroppo ho dei bruttissimi ricordi.
Ho vissuto tranquillamente fino all’età di 8 anni, ero un bambino felice, ma dai 9 in poi ho iniziato ad avere le prime “turbolenze”, creando grossi problemi ai miei già sfortunati genitori.
Da bambino allegro e socievole a ragazzino che evita ogni tipo di rapporto e sempre triste, ma con il passare del tempo cioè ai miei 12 anni di età le cose iniziarono a peggiorare, con la scuola andavo male nonostante tutti gli sforzi dei miei genitori e in più iniziò per me i primi durissimi rapporti con i bulli del pulmino di scuola dove ogni santo giorno mi umiliavano e picchiavano a gruppi sotto gli occhi delle persone adulte, ricordo bene che quel periodo iniziai a portare gli occhiali da vista che quei ragazzi dopo qualche giorno me li ruppero.
Beh finalmente l’incubo delle medie inferiori era finito e finalmente stavo per iniziare le superiori, ero felicissimo anche se non avevo nessuna voglia di studiare, ma ero felicissimo di essermi liberato da quei figli di papà in versione cavernicola e poi l’idea di iniziare una nuova scuola per me rappresentava un ottimo modo per fare nuove amicizie, studiare, e magari trovarmi una ragazza o almeno cosi avrebbe dovuto essere, solo che non avevo fatto i conti con i nuovi mostri e con i tanti problemi che dovetti affrontare dai 14 anni in poi.
I primi 4 mesi di scuola nella nuova scuola avevo fatto pochissime amicizie tra cui una era fondamentale per me, infatti poche amicizie ma tanti ma tanti bulli tra classe mia e non, un episodio che non dimenticherò mai fu una discussione che ebbi con la classe, in particolare con delle vicine di banco che per sciocchezze decisero di mandare fuori scuola i loro fidanzati più gli amici insieme al resto della classe.
Credevo che mi prendessero in giro dato che si trattava solo di scherzi, invece no, all’uscita della scuola c’erano davvero i loro ragazzi e si formò subito intorno a me un foltissimo gruppo di persone che volevano picchiarmi, erano più grandi di me e con tono minaccioso iniziarono a minacciarmi mentre il resto della classe mi insultava e mi sputavano e io non dovevo reagire, altrimenti mi avrebbero ucciso di botte. Dopo alcuni giorni da questa “grande” umiliazione i miei “compagni” di classe continuarono a prendermi in giro accusandomi di cose che non avevo fatto e di conseguenza facendomi punire, mi prendevano a schiaffi sotto gli occhi dei professori che non dicevano niente, comunque dopo un paio di settimane di insulti reagii violentemente a questi mostri perché non ne potevo più!! il risultato?? ebbi l’accompagnamento dai genitori in più mi misero in totale isolamento da tutti, NON ho mai avuto GIUSTIZIA per queste cose. Dopo qualche settimana cambiai classe e andai in un OFIS un corso comunale che più che corso di recupero era corso per delinquenti perché ne ho subite di tutti i colori, dal furto del cellulare, dalle aggressioni verbali a quelle fisiche e così via, di tutto questo non ho detto di quelli fuori scuola che erano peggio. Devo dire che per colpa mia e del mio debole carattere tutto questo credo di meritarmelo, anche perché abbandonai la scuola e avevo soltanto 16 anni e mezzo.
In quel periodo conobbi una persona “speciale” l’unica persona al di fuori della mia famiglia che mi trattava come una persona, stringemmo una forte amicizia che è durata 3 anni, 3 anni perché lui che per me era davvero speciale si è fidanzato e subito il nostro rapporto ebbe una forte caduta, dato che evita ogni tipo di rapporto con me che per me aveva fatto di tutto aveva interrotto le sue brutte amicizie di infanzia per stare con me e ora è sparito nel nulla insieme alle mie speranze.
Dato che nonostante tutto io non mollo 3 anni fa mi sono iscritto ad un corso serale per finire la scuola e ora sono arrivato all’ultimo e a giugno spero di diplomarmi e ottenere così la prima grande soddisfazione in questa in cui vivo nascosto, purtroppo per quello che sono, non conosco l’amore e sono stato con poche ragazze e non mi vergogno di dire che sono ancora vergine.
Quello che ho scritto non l’ho mai detto a nessuno e naturalmente non ho detto “tutto tutto”, l’unica cosa di cui io devo esserne felice ed orgoglioso è il campo del lavoro in cui sono una persona “diversa” da quello che sono, ammetto anche che la mia vigliaccheria mi priva anche di togliermi la vita perché questa vita un disonore, ma nonostante tutto voglio combattere e attraverso il lavoro voglio una nuova vita una vita felice, una donna da amare e buoni amici.

Lettera pubblicata il 28 Novembre 2009. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

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