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Un single per scelta… altrui, ma perché?

Scrivo per raccontare la mia storia, sperando di non tediarvi troppo. Vivo da circa dieci anni in una cittadina del sud Italia, nella quale ho fatto l’università e dove attualmente lavoro: qui ho creato un “giro” di amicizie abbastanza consistente, interessante e fatto da gente diversa come carattere e preferenze. Mentre ho trovato tanti amici sinceri e fidati, rimane come mia “pecca” un rapporto con le donne complesso (non sono il tipo che abborda nei locali offrendo da bere, per capirci)… da qualche anno sto cercando di trovare una “ragazza giusta” per me: sarà anche sbagliata l’idea di partire così, ma in fondo è il mio naturale desiderio e mi sembrerebbe normale riuscire a trovarla, finalmente. Una persona che vada bene per me e che capisca la mia innata timidezza ed il mio “provarci” apparentemente così diverso da quello che vedo in giro… non che voglia sposarmela domani, è proprio la mancanza di un rapporto fisico e attitudinale con una donna a mancarmi terribilmente.

Dopo decine di abbagli, ragazze che nel frattempo che le frequentavo si fidanzavano con altri senza neanche badare a me, dopo tante porte sbattute in faccia, oceani di indifferenza e le classiche “spallucce” alla “…ma noi siamo solo amici”, mi ritrovo a ripensare – un po’ spaventato, devo dire – al mio passato sentimentale, fatto di sole due storie importanti e poi più nulla: come una sorta di maledizione, di fatto sono molto frustrato dal non avere rapporti neanche occasionali con donne da circa 6 anni, mentre ho sviluppato tanta diffidenza, cinismo e – posso dire – una certa “paura” delle donne. Cerco comunque di combattere queste paranoie e di sforzarmi di frequentare le ragazze con cui c’è più feeling ma nulla… alla fine trovo comunque scarsi punti di contatto, si cambia discorso, si divaga, e nonostante apprezzino la mia cortesia sembra che andare “oltre” sia una specie di tabù… o non so cosa. Qualcuno dice che le intimorisco, ma se lo faccio non capisco davvero cosa sbagli…

Stasera, ad esempio, sono andato a trovare una persona a cui credo di non dispiacere e con cui sto un po’ approfondendo il rapporto nelle ultime settimane (ci conosciamo superficialmente da anni), e mentre non riesco a capire cosa lei pensi davvero di me mi ritrovavo a non sapere cosa fare… insomma una conoscente (l’ambiguità di innamorarsi di un’amica non c’è, insomma), lei mi ha presentato al suo gruppo, nonostante li vedessi per la prima volta in vita mia mi sono integrato abbastanza bene. Pero’ vedevo lei darmi non troppa confidenza, molto meno di quanto sperassi… ad un certo punto volevo semplicemente sparire, soffocato dalla frustrazione di non riuscire neanche ad instaurare un contatto fisico con lei (anche una semplice mano sulla spalla), eppure a lei non dispiace vedermi e viceversa, per me i presupposti ci sarebbero pure. Frustrato, inibito, castrato mentalmente e col sentore di vestire da sempre (o quasi) i panni sbagliati nel momento sbagliato: sono modi per dire come mi sento. Vivo forse il disorientamento da “sbandata iniziale” che poi passa, ma a questo punto mi piacerebbe capire qualcosa in più del perchè questa situazione in generale si protrae ostinatamente in modo negativo per me, dopo anni di “tentativi”, di compagnie diverse, di smussamenti del mio carattere e di esperienze sociali di ogni tipo… Dicono che sia semplice sfiga, io non riesco a convincermene.

Lettera pubblicata il 12 Giugno 2011. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 11 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Federico -

    Scusa la domanda ma fisicamente come sei?

  2. 2
    Andrea -

    io credo che finchè darai l’impressione di essere in qualche modo intimorito da una ragazza, di possibilità di successo ne avrai ben poche. Penso che per una ragazza non ci sia niente di meno attraente di uno che ha paura di lei e che si fa problemi sul giudizio che può ricevere. Neanche io sono mai stato uno di quelli che attacca bottone offrendo da bere in un locale, però vedo che nonostante questo sono riuscito ad avere lo stesso le mie storie, i miei appuntamenti e tutto sommato penso di non aver mai dato l’impressione di esere un imbranato (va bè, se si asclude quando avevo 15 anni…). Se tu dici che questa persona è interessata a te, prova ad invitarla a uscire: pensa a qualcosa che piace a te (un posto da vedere, una qualche attività da fare insieme), ma l’importante è che sia qualcosa che piace a te, che ti faccia sentire a tuo agio. Per questo io eviterei come la peste di uscire con lei e il suo “gruppo”. Se lei accetta, cerca di parlare tu il più possibile, fa in modo che capisca che persona sei, raccontale un po’ gli affari tui insomma (senza esagerare ovviamente). Se lei non parla molto e sta un po’ sulle sue fregatene, anzi meglio, per l’esperienza che ho, le donne che al primo appuntamento parlano troppo sono le peggiori 🙂 ). Non metterti a pensare che giudizio può darti, tu fatti conoscere punto e basta. Stai sereno,tranquillo, ogni tanto raccontale una barzelletta, insomma, sii il più naturale possibile, fai finta di essere uscito con un tuo amico di vecchia data. L’importante è non mettersi MAI e poi MAI su un piano inferiore al loro, mostrando di essere intimoriti o insicuri. Se fai così è finita.

    Auguri e buona conquista, mandrillo!!

  3. 3
    parole79 -

    Per rispondere a federico fisicamente sono normale, niente affatto sgradevole a quanto mi dicono… quindi il problema risiede altrove, non sono l’equivalente del Gobbo di Notre-Dam se e’ quello che sospettavi.

    poi cmq quanto scritto da andrea sembra confermare che il problema è esclusivamente la soggezione che induco nelle persone, il fatto di mostrarmi magari ombroso e diffidente – alla luce delle delusioni precedenti – che finisce per allontanare tutte. Quantomeno al difetto caratteriale si puo’ porre rimedio (contrariamente alla deformazione fisica, per capirci) anche se nel mio caso sarà complicato perchè ogni volta che ci provo mi sento a disagio, fuori dai miei panni. Purtroppo molte esperienze negative consecutive mi hanno segnato, e mi allontanano dall’obiettivo senza che me ne renda conto… credetemi che 6 anni sembrano un’eternità, quasi meglio non pensarci proprio, altrimenti è davvero come il cane che si morde la coda.

  4. 4
    Kid -

    Beh , dovresti osservare meglio .
    Saprai quali uomini le attraggono , visto che le frequenti , quindi cerca di assomigliare di piu’ a loro conservando le tue peculiarità.
    Assomigliare non intendo , fisicamente , ma come modo di fare.
    Poi , la mano sulla spalla ?
    Credimi il contatto fisico è importante .
    Una mano sulla spalla , non c’entra nulla. Mica è il tuo migliore amico .
    Ma una mano che le tocca o le cinge il fianco o prolungata sulla schiena quando la saluti , sì. O nel corso della serata un po’ di contatto a mo di scherzo , gioco , è fondamentale .
    Certo con classe , senza mettere in imbarazzo nessuno e non con il fine di toccare ma per farle sentire un po’ di “elettricità”.
    Stai troppo sulle tue , secondo me …..e forse parli troppo seriosamente , ti fai conoscere troppo per come la pensi ,e a volta toglie l’effetto sorpresa e potresti risultare troppo impegnativo come storia . All’inizio , sai com’è si parte con “l’usciamo insieme e poi si vedrà …”.
    Magari ti proponi troppo per il bravo ragazzo che ha sofferto e allora , intimorisci per il fatto che crei una sorta di responsabilità in chi ti stà a sentire , del dover essere sicure di non ferirti . Ma all’inizio di una storia si viaggia per attrazione e sentirsi bene , senza pensare a nulla. Se le donne attaccano il cervello , per colpa tua ,sei “out”.
    Il trucco è confonderle , devono pensare il meno possibile , se non a te ( e che sono state bene con te ) , e chiedersi perchè!=))))
    Cioè “sognare” ad occhi aperti .
    Garantito al 100%. Nulla di piu’ facile!
    Ma certo un qualcosa di “interessante” lo devi offrire ,e se non ti viene naturale , allora osserva chi è piu’ disinvolto di te , come si comporta e cosa dice.
    Forse sei anche troppo teso perchè campi con l’aspettattiva di trovare la ragazza ed invece dovresti essere piu’ sciolto e ludico , pensando a divertirvi e non al fatto che ti ci starà o meno . Quella è una conseguenza naturale, semmai .
    Datti una mossa , 6 anni son troppi , poi perdi smalto in tutto e per tutto. Semmai cercati qualcuna meno impegnativa , piu’ diciamo “sportiva” , tanto per rimetterti in careggiata . Poi ti cerchi la fidanzata! Anche perchè ora arriva l’estate , quindi ! Ormai hai aspettato tanto quindi…….fidanzati dopo semmai:PPPP

  5. 5
    Luc -

    Ciao Parole79.
    Kid (che a mio parere è un tipo in gamba) ti ha dato dei buoni suggerimenti: disinvolto e tranquillo. In più lascia a casa tutte le aspettative che ti crei durante la giornata, in vista di un appuntamento con una donna.

    Tu esci, sicuro di te stesso, interagisci con la ragazza, contatto fisico graduale ma importantissimo, empatia. Osserva il suo linguaggio del corpo quando interagisci con lei.
    In generale se accetta tutto quello che fai senza scansarsi (a parole potrebbe dirti che non vuole ma devi considare il tono di voce che usa quando te lo dice) vuol dire che stai andando bene e puoi passare ad un contatto di intensità maggiore.

    Se hai perso il tuo smalto dopo sei lunghi anni è imperativo che tu rientri a giocare la tua partita con la vita e con le donne. Poi all’inizio non devi centrare l’obbiettivo di identificare e frequentare solo la donna che diventerà quella delle tua vita!

    Lavora su te stesso innanzitutto: sulle tue eventuali ansie e paure, che ti prendono quando devi interagire con loro. Se sei timido, ansioso, o timoroso di rapportarti con le donne, questo non va affatto bene perchè loro percepiscono questo tuo disagio interiore e finiscono loro stesse per sentirsi a disagio in tua compagnia.

    Soprattutto lavora su te stesso. Devi essere sicuro di te stesso e delle tue qualità e capacità.

    A presto.

  6. 6
    dancan -

    è solo una questione di soldi, amico. stiamo parlando di donne, no?

  7. 7
    naoto81 -

    ho da porvi una domanda a tutti : secondo voi oggi , soprattutto le donne , chi ha una buona carriera e soldi evita di sposarsi e viceversa chi non ha avuto niente dalla vita cerca di dare un senso alla propria esistenza col matrimonio ? fra l’altro piu’ di una persona mi ha detto ma che te ne importa del matrimonio hai soldi e un buon lavoro pensa a divertirti

  8. 8
    rossella -

    Ciao,
    questo “blocco” potrebbe dipendere dal fatto che l’azione concentrata in una scena (stile flash mob) mette a nudo un modo diverso di concepirsi rispetto alla donna.
    Magari, anche nel corteggiamento, preferiresti che fosse lei a fare dei passi verso di te perche’ la cosa, passami il termine, ti fa sentire piu’ uomo.
    Allo stesso tempo riesci a metterti nei panni di una donna ( a coreggiarla come lei si aspetta di essere corteggiata) ma la paura di non sentirti veramente compreso ti toglie la speranza. Non pensare che per la donna la strada sia tutta in discesa… io ad esempio non ho mai avuto “esperienze” ( suona male) e quando capto questa preoccupazione mi blocco a mia volta perche’ la faccio mia anche quando non dovrei e mi sento giustamente inadeguata. Nei fatti e’ meno complicato di quello che potrebbe sembrare perche’ quando nasce un sentimento i percorsi prestabiliti saltsno e anche l’uomo trova l’entusiasmo per fare il primo passo. A quel punto sta a noi non essere troppo orgogliose… se siamo innamorate, anche se non dovesse fare il primo passo perche’ non e’ in grado di concepire il corteggiamento, la sua “passivita’” avra’ per noi un significato inequivocabile. Ma quale passivita’? Come partenza e’ molto imprgnativa.

  9. 9
    Yog -

    Ebbè, sì Rossella, la “passività” è davvero una partenza impegnativa. Che fai, gli salti addosso? Nel 2011 c’erano leggi più laiche, ma nel 2017 finiresti pure tu in galera. O in balera, che per te sarebbe un guaio peggiore.

  10. 10
    Enza -

    Ciao parole79,mi piacerebbe sapere come è andata poi. Si è sbloccata la situazione?

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