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Separazione dolorosa

di

Salve, sono una ragazza di 29 anni che l’anno scorso ho lasciato il mio fidanzato dopo 11 anni.

È’ stata una decisione improvvisa a seguito di parole che lui mi ha rivolto. Quella sera in macchina all’interno di un discorso che stavamo facendo lui mi ha detto che gli stavo rovinando il rapporto in famiglia perché non andavo al compleanno di sua cognata, mi ha definita puttana e mi ha ribadito che per la sua migliore amica lui ci sarà sempre pur sapendo che lei si è comportata male nei miei confronti. In più rincarando la dose è andato a dire ai miei genitori che io ero depressa. i miei si sono molto preoccupati per me ma alla fine si sono convinti che non era vero.

Lui dice di amarmi ma mi chiedo costantemente se una persona che definisce la propria compagna depressa (pur sapendo il periodo difficile che sta passando ) è amore?
Dopo poche settimane lui ha negato tutto e dicendo che lui quelle parole non le ha dette ,anzi ero io che avevo capito male,e spiegando l’accaduto dicendo che era colpa mia. Sto male, molto male mi sento un vuoto dentro  anche a distanza di mesi perché mi sento svilita come donna e compagna e mi chiedo come una persona possa cancellare parole così offensive che ha detto quella sera.

Sto male perché ancora lo amo.
Scusate lo sfogo, ma ne ho bisogno 

Lettera pubblicata il 18 Aprile 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Mio fratello è fidanzato e osservandolo ho capito tante cose; pensa che adesso i miei genitori sono usciti per andare a riprenderlo;lui e la sua ragazza escono solo il sabato sera; poi studiano (stesso corso, stessi esami) e si vedono il pomeriggio solo nei mesi in non trascorrono la giornata all’università. Hanno trascorso insieme anche le vacanze: divide la camera con il fratello a cui peraltro è particolarmente legato; nonostante abbia nove anni meno di lui non mi sono mai fidanzata e non avevo la minima idea di quello che fosse giusto fare o accettare; tutte le sue scelte sono dettate dalla volontà di tutelare la sua ragazza e così non me la prendo se non abbiamo avuto modo di frequentarci con la stessa costanza con la quale lui si dedica alla famiglia di lei. E’ giusto così. La stessa cosa dovrebbe valere per te. Ancora non avete pianificato il vostro futuro e in questi casi è sufficiente organizzare almeno una cena per conoscere i genitori del ragazzo … sua sorella non è ancora tua cognata, a limite avresti potuto farle avere un regalo per farle capire che sei ben disposta verso di lei; siete troppo concentrati sul vostro io: lasciarsi è il minimo quando non si è una coppia; mio fratello non è un caso a sé: ha incontrato una ragazza che gli somiglia in tutto e per tutto… il loro stile di vita non ha nulla di paradigmatico, anche un ragazzo che torna a casa alle cinque del mattino potrebbe avere gli stessi valori; Sostanzialmente dovresti credere che esiste anche per te un disegno fatto di coincidenze e di armoniche corrispondenze; è molto difficile crederci… con il passare degli anni diventa impossibile e questo fa vacillare i nostri valori e la nostra fede. Per questa ragione penso che sarebbe opportuno prepararsi per tempo all’idea che la nostra realizzazione potrebbe non passare né dal matrimonio né dalla maternità. Ma questo è veramente difficile… non riesco ad entrare nell’ordine d’idee di chi banalizza un aspetto non secondario della vita di una donna.

  2. 2
    nevealsole -

    Hai fatto benissimo a mollarlo, già solo il fatto che ti abbia chiamata puttana dopo 11 anni di relazione dice molto sulla sua mancanza di rispetto nei tuoi confronti. Colpevolizzarti per il fatto di non essere andata al compleanno di sua cognata è un modo come un altro per svilirti (la cognata non è neanche un parente stretto, anzi, non è proprio un parente). La cosa peggiore che ha fatto è stata sorpassarti e andare a dire ai tuoi genitori che sei depressa: ti ha trattata come una bambina, ha inutilmente fatto preoccupare i tuoi genitori, senza interessarsi al tuo disagio. Non si mettono in mezzo i genitori, specie a trent’anni, e al massimo lo si fa se proprio la situazione è grave. Lui non ti ama più, è evidente, ma invece di lasciarti (non aveva il coraggio per farlo) ti ha demolita, forse nella speranza che lo mollassi tu.

  3. 3
    Rose85 -

    Grazie per le vostre risposte, mi fate sentire meglio e meno sola. Sto cercando di riprendere in mano la mia vita perché credevo in un progetto di vita con una persona che è risultato un fallimento. E a distanza di tempo non riesco ad accettare questo fallimento. Ho rifiutato progetti e mi sono messa da parte per lungo tempo per lui e di questo me ne pento adesso. Mi sento svilita come donna e presa in giro. Non capisco cosa ci sia di importante in un compleanno perché per essere a una cerimonia con la sua famiglia ho rinunciato a ben altro( ho rinunciato a un weekend con mia zia, l”ultimo prima che morisse). Fa male essere chiamate puttana quando ti sei comportata sempre in maniera corretta . Fa male che abbia detto quelle parole quando passavo un momento particolare difficile della mia vita perché nei suoi momenti difficili io c’ero , ero lì ad ascoltarlo e a incoraggiarlo.

  4. 4
    Confusa30 -

    Rossella ma leggi cio’ che scrivi i tuoi interventi sono superflui e non attinenti per la maggior parte!!!

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