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Senza passato, senza futuro. La storia di un diverso

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Sono Simone, ho 29 anni e sono omosessuale. La mia storia è come quella di molti, una lunga adolescenza di non accettazione e una maturità guadagnata con sofferenza e paura. Ho conosciuto Antonio, l’amore della mia vita. Abbiamo iniziato a conoscerci, a capirci, a studiarci. Alla fine abbiamo rotto le barriere e abbiamo preso atto del nostro sentimento e di quanto speciale e intenso fosse. E’ diventato il mio uomo e io il suo, ed era la prima volta che potevo dire una frase del genere e questo mi riempiva di gioia e di fierezza. Ho passato 29 anni a privarmi di queste esperienze, tutto per colpa della società che ancora vede come malati o come depravati o semplicemente come immorali persone come me e lui. Non voglio stare a discutere quali siano le cause di questi pregiudizi, ma solo far presente che rovinano la vita di chi come me è attratto dallo stesso sesso. E purtroppo è esattamente quello che è successo. Una settimana fà Antonio mi ha lasciato a causa della sua incapacità di far accettare la sua condizione in famiglia e tra gli amici. Io non gli ho mai chiesto nulla in tal senso ma lui è un uomo d’onore e ritiene che mi merito qualcuno che possa essere il mio compagno alla luce del sole.
Forse è presto per arrendersi, forse tornerà sui suoi passi, oppure mi dimenticherà e si priverà per tutta la vita del suo uomo. E’ giusto tutto questo? E’ giusto che io e lui dobbiamo soffrire così perchè l’organizzazione più potente del mondo mantiene vivi i precetti di 2000 anni fà? E’ giusto che molti omosessuali sono costretti alla clandestinità, magari a sposarsi e avere figli perchè le madri religiose glielo impongono? E’ giusto che molti adolescenti omosessuali si suicidano? E’ giusto essere chiamati finocchi? E’ giusto discriminare? E’ giusto che storie come la mia non abbiano futuro?
Avrei voluto porre queste domande alle persone che ho visto sfilare per la mia città in quella simpatica manifestazione “per la famiglia regolare”. Un pezzo di me è morto quel giorno.
Sto valutando l’idea di abbandonare questo paese con la speranza di poter trovare un luogo dove mi si permetta di vivere la vita con la felicità che mi merito. Il mio sogno è che Antonio venga con me ed attualmente è l’unica speranza alla quale mi aggrappo e che mi consente di alzarmi dal letto la mattina dopo aver passato l’intera notte insonne. Forse un luogo del genere non esiste ma voglio provare a cercarlo.

Lettera pubblicata il 24 Maggio 2007. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Gay - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Ari -

    Credo che tu soffra perchè ti ha lasciato, non dare la colpa al mondo.
    Nessuno discrimina più gli omosessuali in questo paese, certo ai genitori non fa piacere, credo tu possa capirlo, ma finiscono quasi sempre per accettarlo, soprattutto quando vedono i figli convinti delle loro scelte e felici.
    Immagino che tu possa comprendere che una madre preferirebbe vedere il proprio figlio sposato con una donna che le dia dei bei nipotini, ma la vita non è perfetta per nessuno e le madri desiderano principalmente la felicità dei figli.
    Il tuo compagno probabilmente non era pronto, non aveva abbastanza coraggio o non era innamorato quanto te.
    Prendine atto e guarda avanti.

  2. 2
    albert -

    Ari, ma dove vivi?

    L’Italia non è l’Olanda, o la Danimarca, e neppure la Spagna o la Francia o la Germania.

    Siamo un paese bigotto e ipocrita, che fa le manifestazioni perchè crede che i gay (che sono sì e no il 10% della popolazione) minaccino la famiglia (?!?).

    Giustamente la Littizzetto prendeva in giro i vari bigotti, dicendo loro che l’omosessualità non è una malattia, e non è contagiosa, non è che se un gay starnutisce te la attacca!

    Forse in certi ambienti (moda, spettacolo, ecc.) , e nelle grandi città, c’è un’accettazione maggiore della diversità sessuale e dei gay.

    Ma per il resto, soprattutto nelle piccole città, dove magari guardano male anche le coppie etero non sposate, credo abbia del tutto ragione Simo, c’è un’ipocrisia diffusa.

    Qualche anno fa ricordo di aver letto di un adolescente che si suicidò perchè il padre, un militare, una volta saputo che era gay, non lo toccava nemmeno con un dito, e lo aveva escluso dalla sua vita.

    Se io fossi stato gay e avessi avuto un padre simile non mi sarei certo suicidato, avrei ammazzato lui!

    Qualche giorno fa Antonella Ruggiero, dei Matia Bazar, ha detto di aver annullato la sua partecipazione al patetico “family day”, proprio perchè qualcuno le aveva detto che in Italia molti adolescenti si suicidano per la vergogna di essere gay, e non voleva che la sua partecipazione fosse strumentalizzata.

    Quindi Simo, credo tu abbia ragione. O chi si trova nella tua condizione trova un compagno/a che ha lo stesso coraggio di vivere la sua condizione, meglio se in un ambiente aperto, istruito e non ipocrita, oppure è inutile provare a insistere di vivere in certi ambienti, meglio andare altrove.

  3. 3
    leo -

    “.. perchè l’organizzazione più potente del mondo mantiene vivi i precetti di 2000 anni fà? ..”

    se ti riferisci alla Chiesa cattolica, a parte che non si tratta di usi e costumi di 2000 anni fa ma di molto di più, magari mantenesse vivi quei precetti.
    in ogni caso, è vero che la tradizione ebraica non vede di buon occhio l’omosessualità, ma neanche ne fa esplicita condanna.
    gli episodi di Sodoma e Gomorra si riferiscono a eccessi di vizio, di corruzione e perversione, non a fatti naturali.
    nell’Ebraismo l’omosessualità non è vista di buon occhio perché la Natura ha prodotto una specie bisessuata e non omosessuale o ermafrodita e per lo Jahvista Madre Natura e i suoi ordinamenti sono sacri, cosa che personalmente condivido al 100%.
    tuttavia, esiste pure l’eccezione alla regola genetica, ma nulla nella Torah lascia intravedere che l’omosessualità naturale sia vista come un peccato, proprio perché proviene Madre Natura, al contrario di quella viziosa e pervertita, che viene dalle distorsioni della mente umana.
    perciò, pigliatela pure con la Chiesa cattolica e il suo bigottismo ipocrita, ma lascia in pace gli Antichi.

    ps. non voglio interferire con la tua libertà di espressione, ma anche tra gli etero la frase “mio compagno/a” suona molto più pertinente e gradevole di “mio uomo/donna”; infatti, cosa assai importante, è indipendente dal sesso, salvo il genere grammaticale, e riguarda sfere di gran lunga al disopra.

  4. 4
    leo -

    dimenticavo:

    “Senza passato, senza futuro ..”

    che la tua storia sentimentale possa non avere futuro è possibilissimo; quante storie etero durano l’arco di una marea?!
    il “senza passato” mi pare cecità.
    ogni cosa esistente ha una causa, ossia un passato; ergo, ce l’hai pure tu.
    il tuo passato è nei tuoi antenati e nel tuo spirito ed è una spirale doppia nella corrente dello spazio-tempo, come per ciascuno di noi.
    sta a te vederne solo 1 minuto, 3 mesi, 29 anni o, cosa straordinaria, tutta l’estensione.

  5. 5
    Simo -

    Rispondo a chi ha preso la briga di interessarsi al mio piccolo sfogo.

    Ari: Una madre alla fine accetta, ma è proprio questo “alla fine” che non va bene. E’ come dire che siamo una delusione per i nostri genitori ma alla fine ci passano sopra. E’ un concetto secondo me sbagliato in partenza. Poi mi chiedo in che Italia tu viva, gli omosessuali sono discriminati eccome. Ricorda che tutti i perbenisti che dicono “io non ho nulla contro i diversi, anzi ho alcuni amici tra loro che mi fanno morire dal ridere” sono in realtà dei discriminatori di prima categoria. Lasciatelo dire da chi è coinvolto, quasi tutti fingono.
    Albert: Sono d’accordo con te. Me ne frega poco di quello che dicono le varie littizzetto o ruggero, ma per il resto ok!
    Leo: Comincio col dire che troppi giri di parole mi annoiano e quindi ti ho seguito poco. Comunque ero certo che qualcuno si sarebbe urtato per l”organizzazione più potente del mondo”. Ma sai che c’è a me urta essere chiamato finocchio eppure succede, bisogna accettare la libertà di espressione. Non vedo perchè gli antichi vadano lasciati in pace, che hanno fatto di tanto speciale per avere l’indennità? Madre natura non ha prodotto una specie eterosessuale, ha prodotto degli individui, alcuni etero e altri no. Sarei curioso di sapere per te qual’è la differenza tra l’ omosessualità naturale e quella pervertita prodotta dalla mente malata dell’uomo.
    Per quanto riguarda l’epressione il mio uomo continuerò ad usarla sempre, mi piace troppo e poi non ho capito nulla della tua spiegazione del perchè non usarla. Infine sul “senza passato senza futuro” non commento, il senso era un altro e chi non è troppo impegnato a difendere la religione (qualunque essa sia) magari l’ha capito.
    Ah dimenticavo, sai perchè non seguo nessuna religione? Perchè non ne ho trovata ancora una che dica vivi e lascia vivere, va bene qualsiasi cosa tu sia, basta che non ledi nessuno.

  6. 6
    leo -

    non hai capito niente, ma va bene lo stesso; il problema è tuo.

  7. 7
    albert -

    Simo, io ho l’impressione che gli uomini di chiesa abbiano stravolto spesso il vero messaggio delle religioni, per i loro interessi.

    L’ossessione della Chiesa cattolica nei riguardi del sesso, ad esempio, è totalmente patetica, e non trova alcun sostegno nel messaggio di Cristo, che ha detto invece una cosa che andrebbe sempre ricordata: “A chi molto ama molto è perdonato, a chi poco ama poco è perdonato”.

    Tra l’altro noto che altre chiese cristiane, ad esempio i Valdesi, hanno una posizione molto ragionevole e aperta verso la sessualità e l’omosessualità, e tra l’altro ammettono da tempo le donne al sacerdozio.

    Poi quello che mi dà profondamente fastidio è la mentalità di quanti si interessano di quello che fanno gli altri tra le loro lenzuola.

    A me che Tizio vada con uomini, o con donne, e con entrambi, o con nessuno, non può fregare di meno, saranno affari suoi!
    O al più suoi e della persona cui è legato/a.
    La trovo una curiosità malsana.

    Io credo ci sia un rapporto esattamente proporzionale tra la poca intelligenza di certe persone e la loro tendenza a interessarsi della sessualità degli altri per discriminarli.

    Poi, si poteva in qualche modo capire questa omofobia in epoche remote, nelle quali la cultura spingeva a procreare molto per assicurare un sostentamento nelle famiglie, e tutto si reggeva sull’agricoltura.

    Ma oggi, quando la Terra è sovrappopolata, e semmai bisognerebbe ridurre la popolazione mondiale, che senso ha mantenere queste mentalità idiote, secondo cui uno dovrebbe realizzarsi in una famiglia e con dei figli?

    La famiglia vera è dove ci sono due o più persone legate da veri vincoli affettivi, non dove ci sono istituzioni che vogliono imporre cosa fare e come stare insieme.

  8. 8
    gello -

    IL livello intellettivo medio di chi odia gli omosessuali è molto inferiore a quello di chi li accetta, nè sono sicuro, ho fatto delle medie tra i giovani. In Italia siamo ancora degli ZULU’ che vedono in malo modo gli omosessuali. Non capisco perchè tutta questa rabbia nei loro confronti, dato che non sono rivali degli uomini, nel senso che non portano via loro le donne. Gli omosessuali, sono mediamente piu’ affidabili sul lavoro e molto piu’ intuitivi, sensibili, generosi. Dovrebbero essere ammirati anzichè odiati.Simone, ti invidio, sei una grande persona, cerca di combattere ancora e lascia perdere gli zoticoni pieni di pregiudizi stupidi.Hai avuto una grandissima personalità e convinci anche il tuo ex a non cedere e a lottare come hai fatto te!

  9. 9
    gello -

    Purtroppo l’Italia è un paese perbenista e xenofobo anche. Difatti gli stranieri sono tenuti distanti solo perchè parlano un’ altra lingua!!! Anche gli stranieri che sono esteticamente molto simili a noi sono emarginati, come ad esempio i tedeschi, gli americani bianchi, gli olandesi…Quindi non cè solo una emarginazione per le differenze fisiche, ma anche per quelle linguistiche. L’Italia è un paese molto chiuso ancora, benchè sia al primo posto per quanto riguarda LA MODA nel vestiario.

  10. 10
    raffaele -

    In Italia è importante apparire, per nascondere tutti i propri difetti interiori, a cominciare dalle auto, status simbol.
    Gli stranieri mi hanno insegnato molto, cosa significa essere umili.
    La mia ex ungherese si lamentava del fatto che in Italia ci sono troppi ricchi stupidi che pensano di comportarsi come vogliono perchè hanno soldi, poi lei aveva due cicatrici alle ginocchia per due operazioni, e quando andava al mare tutti la guardavano come fosse un marziano, in Ungheria questo non accade perchè ci sono cose più importanti da guardare e da pensare, il comunismo ha temprato quella gente, che non vive solo di stupidaggini e moda.
    In germania ci sono molti gay, come in Italia penso, è una cosa naturale, ma si notano di più perchè c’è meno censura, sono liberi di manifestare il loro istinto, e immagino non fanno nulla di male, sono assassini ?, ladri ?, no !, quindi sono persone oneste come tutti.

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