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E’ sempre la donna la causa dei mali

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Lettera pubblicata il 7 Settembre 2015. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 27 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 21
    Yog -

    Dire che è la donna la causa di tutti i mali è come dire che è necessario rifuggire il vissuto onirico o, al più, cercare di interpretare i sogni per quanto possibile. Penso che il mondo reale imponga di guardare al futuro. Alessandro Magno per esempio dormiva quattro ore per notte… quel che è certo è che il mercoledì sera si sfondava di vino resinato e non c’entravano affatto le donne. La mattina che apre una giornata predestinata è sempre molto inquietante; anni dopo, quella mattina predestinata, la stessa, (poniamo individuata da un segno tangibile) ci sembrerà una cosa da nulla , quello che è. Saremo mosci ma saremo sopravvissuti. In caso contrario saremmo morti. Perché indulgere a fissarsi all’età dell’oro? Perché psicologicamente ci si può sentire prigionieri del proprio corpo… forse ci facciamo sopraffare dalla noia. In questi ultimi anni mi è capitato talvolta di sognare un cancello in ferro battuto senza citofono, ma quando giungevo vicino all’ingresso senza nome, capivo che il villino cui dava accesso era alquanto fatiscente. Facevo buon viso a cattiva sorte e percorrevo barcollando un vialetto dall’andamento tortuosamente blasfemo, però ben inghiaiato, penetrando in una realtà cruda, oggettiva e ineluttabile, un ticchettio di tastiere nascoste dietro finestre protette da pesanti tendaggi che occultavano isterici tuffi di improvvisati navigatori negli abissi del deep web. Già una volta sono arrivato alla soglia del villino, accostata quel tanto che basta, a un punto in cui era molto difficile procedere. Devo dire ciò che intravidi: esseri demoniaci che operavano al PC, impelagati in una mostruosa specie di forum, home page molto spartana che però attirava in trappola come una piovra e dozzine di lettere che – opportunamente stampate – avrebbero potuto riempire un barile. Ritto sulla soglia semiaperta, alla vista di viscosi ribollimenti di banner pubblicitari, mi sono aggrappato all’anta del portone impiallacciata in mogano e vi ho battuto la testa…

  2. 22
    rossana -

    Camy,
    mi dispiacerebbe molto non leggerti più.

    è scontato che qui la maggioranza degli utenti attivi è di genere maschile, quasi per niente incline a considerare i punti di vista “al femminile”.

    come ben sai, la lunga guerra in tema d’amore avrebbe potuto benissimo concludersi a fine novembre dello scorso anno, con l’ammissione (diretta o implicita) che uomini e donne amano in modo diverso, né più giusto, né più sbagliato.

    ma… se anche non ci si può capire, forse è ancora peggio evitare di provarci e d’insistere… a lungo andare non è nemmeno escluso che il confronto/scontro possa portare qualche minimo frutto utile…

    è evidente come l’interazione scritta si presti moltissimo a rilevare soltanto quanto di proprio interesse per poterlo ribaltare, trascurando tutto il resto.

  3. 23
    ets -

    @Camy è un luogo virtuale per discutere nei ritagli di tempo. Se non accetti le critiche alle tue tesi è un problema tuo.
    Il punto dell’egoismo invece l’ho centrato bene, tu hai detto che l’uomo essendo agoista ricerca attenzioni che va a ritrovare col tradimento nel frattempo che la donna deve ristabilirsi a livello ormonale; io ho ribaltato la situazione mettendola sull’ancestrale bisogno della procreazione che non sempre va di pari passo con l’attrazione sessuale e fisica.

    Sono due punti di vista. Mi spieghi cosa non avrei capito o mal interpretato? La mia è una tesi, la tua è una tesi.Sono maschio e ho un punto di vista maschile anche in virtù delle mie esperienze dirette ed indirette.

    Tu sei donna e hai il tuo punto di vista ripsetto alle tue esperienze di vita.

    Se poi non ti senti capita dagli uomini nella vita reale, è un problema tuo, non di certo mio.

    Ci mancherai

  4. 24
    rossana -

    Yog,
    mi è piaciuto il sogno sul villino, descritto bene e così sospeso sul finale… divertente!

  5. 25
    chaponine -

    Penso che il discorso tradimento sia molto più variegato rispetto a come viene fatto vedere. Premetto che questa considerazione non rappresenta la totalità dei casi, ma molto spesso si verifica. Trovo nel tradimento da parte di chi lo subisce molto egoismo. Egoismo perché molto spesso nella coppia mediamente ognuno si fa i fatti propri, a volte neanche ci si ricorda di stare insieme, non c’è comunicazione ne sesso, ma se un partner si azzarda ad uscire da quella situazione penosa e rendersi felice subisce il finimondo. Nel senso che ci si preoccupa sempre e solo della fedeltà del partner, mai della sua felicità, non capendo che molto spesso un partner soddisfatto non tradisce. L’egoismo dov’è che nasce? Dal fatto che al partner non interessa nulla del gesto che hai fatto in se, interessa solo che lui non è più il soggetto unico delle sue attenzioni, che lui non è più il tuo unico pensiero. Un po’ come i bambini che piangono per ricevere attenzioni non per un effettiva e reale esigenza, ma solo perché vogliono che una persona sia completamente dedicata e fedele a loro. Solo e solamente a loro per tutta la vita. Ma come diciamo a Roma “Bella la pacchia”-“Traduzione di bella la vita”.. Se per un anno il partner ci è venuto vicino tentando di spiegare la situazione, le sue esigenze, i suoi disagi, se quando si comportava bene con noi a malapena lo ringraziavamo con un grazie o con un sorriso, non possiamo poi lamentarci se poi quello decide di rendersi felice da solo. Tant’è che dopo scoperto il tradimento come caporali sull’attenti tornano a rendersi conto che il partner è desiderabile e cominciano a darsi da fare. Per concludere so che questo non rappresenta la totalità dei casi, ma è una buona base di partenza per rivedere il tradimento..visto non solo dal punto di vista di chi viene tradito, ma anche di chi tradisce. Facile dire “la stronza mi ha tradito”, vorrei vedere veramente tutti questi mariti “esemplari” come realmente si comportavano nella vita reale.

  6. 26
    basta -

    @chaponine
    mi trovi concorde su quasi tutto quello che hai scritto. Le dinamiche da te descritte esistono sicuramente ma comunque non giustificano un tradimento. Cerco di spiegarmi. è quasi patologico che in una coppia il tempo riduca e smorzi gli entusiasmi e le attenzioni che ognuno aveva per l’altro all’inizio, ma quando si arriva al punto che uno dei due partner dopo che le ha tentate tutte per far comprendere i propri disagi al suo compagno/a la scelta più intelligente e matura è quella di comunicare che il rapporto non funziona e che preferisce chiuderla lì, perché creare dei casini inenarrabili solo x il gusto di vendicarsi o per umiliare la persona che ti ha “fatto sentire sola/o”? Il tradimento rimane l’azione dei vigliacchi e degli ignoranti, è la dimostrazione della debolezza di una persona che poco vale. Esagero..la donna molte volte cerca i pretesti anzi li crea volontariamente x autoincensarsi e giustificare il tradimento..e noi poveri illusi ci flagelliamo nei sensi di colpa. Ma basta…che palle.

  7. 27
    rossana -

    Chaponine,
    pur distinguendo da caso a caso, non si può disconoscere che spesso il tradimento avviene sulla linea d’onda di quanto hai illustrato.

    l’unico punto da evidenziare è l’impegno di fedeltà assunto, sia ufficialmente che ufficiosamente. fermo restando che errare è umano, e che si può essere infedeli anche soltanto con la mente, sarebbe più corretto chiarire con il partner che l’intesa è svanita e riprendersi la propria libertà. a mio avviso, l’inganno non è mai da approvare, semmai, se possibile, da comprendere.

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