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Sempre così…

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Lettera pubblicata il 7 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 43 commenti

Pagine: 1 2 3 4 5

  1. 21
    Sarah -

    Golem a me interessa molto la mitologia orientale, anni fa lessi un fumetto dove c’erano tutti nomi provenienti dalla religione induista. Lo trovo molto affascinante.

  2. 22
    Golem -

    Ciao ragazze. Va bene, ma non voglio approfondire le ragioni che fanno “tenere” a un nome che non significa niente, e la seriosita’, (non la serietà) che rappresenta in un luogo dove l’anonimato e’ la regola, perché ognuno può pensarla come preferisce. Però allo stesso tempo deve essere consentito che si possa essere leggeri e “frizzanti ” come sostieni tu MG, cosa che personalmente trovo più adatta alla situazione di virtualità che viviamo qui su LaD. Ma mentre chi si “sente” serio si incazza se si cazzeggia, chi cazzeggia non si incazza quando si “serieggia” troppo. Sorride.

    Proporrò un abbinamento mitologico ogni post
    Cominciamo con Zeus, che è logicamente TROLLO, che punisce chi osa sfidarne il potere. Gli strali li abbiamo visti. Ha gli stessi vizi dei mortali, e anche peggio, ma non sopporta che da questi vengano praticati se interferiscono con la sua schizofrenica maestà.
    Un classico di chi non è sicuro del proprio ruolo, forse perché raccomandato. Infatti Dio non si cura delle puttanate che fanno i suoi sudditi, ne’ Vi pone rimedio come sappiamo, e nonostante i tanti errori che fa, visto quanti stupidi crea prima di farne uno intelligente, e’ sicuramente un aristocratico che non si abbassa a trattare con gli inferiori. Altra pasta di divinità.
    La prossima similitudine sarà la moglie ufficiale del capo dell’Olimpo. Si accettano suggerimenti.

    Si Sarah, anche la mitologia indiana e’ affascinante, ed è interessante notare che a parità di maturazione sociale la cultura del momento storico produceva gli stessi fenomeni mitologici per spiegare quello che non si comprendeva.
    La mitologia indù si fonda su una trinità: la Trimurti, che regolava la vita fisica della popolazione:
    Brahma, responsabile della creazione
    Vishnu, responsabile del mantenimento
    Shiva, responsabile della distruzione
    I tre momenti della vita fisica di ognuno di noi. Tuttavia non ne ritroviamo i segni nella nostra cultura occidentale se non attraverso le lingue Indo europee.
    Quello che arrivava dall’India antica era già stato vissuto e elaborato dalla Grecia Minoica e dalla antichissima cultura Pelasgica, che è quella che è realmente ha in se’ il seme della cultura europea.
    Ma qua finiamo per essere troppo seriosi. E comunque, solo la mitologia greca ci ha dato il DNA che abbiamo oggi.
    Ciao.

  3. 23
    Sarah -

    Conosco la Trimurti e la trovo veramente affascinante, trovo interessante come ci siano tante di quelle culture e leggende così diverse dalla nostra e penso a quante persone non se ne curino, abbiamo un grossissimo bagaglio culturale mondiale da preservare.

    p.s. sai che i giapponesi credevano che ci fossero i conigli sulla luna? 🙂

  4. 24
    maria grazia -

    golem
    penso che tanta gente che interviene qui su LAD viva un vero e proprio parallelismo tra la sua vita “vera” e la sua vita virtuale. Parallelismo di cui tu tra d’ altra parte vorresti scrivere anche nel tuo romanzo.
    “vera” l’ ho scrivo tra virgolette in quanto in realtà anche nella vita fisica, per sopravvivere, si dissimula continuamente ciò che in fondo non siamo. quanto più si tenterà di imporsi in un spazio virtuale, tanto più significa che vi è povertà di contenuti e di potere nella propria vita “vera”. ecco perchè secondo me alcuni qui fanno di tutto per avere sempre l’ ultima parola o per imporre le loro idee vendendole come VERITA’ ASSOLUTE.

    davvero interessanti le dissertazioni sulla mitologia greca. io mi sono sempre sentita come la fenice, che non è greca, ma che, come me, RISORGE SEMPRE DALLE CENERI.

  5. 25
    Golem -

    Ciao Sarah e Maria Grazia. La mitologia nasce per la necessità umana di darsi un punti di riferimento per giudicare fenomeni di cui non comprende il senso. Questa e una necessità psicologica che aumenta con l’emergere della coscienza, sia soggettiva che collettiva. È evidente che la scienza ha tolto il fascino favolistico alle interpretazione degli antichi, i quali si rifacevano alle esperienze contingenti per darsi una spiegazione, che non poteva che essere proiettata sul divino. La prima ” divinità” e’ stato il Sole ovviamente, in quanto portatore della vita insieme all’acqua. Non a caso in molte lingue madre e acqua hanno un suoni simili. Il francese per esempio e pressoché lo stesso termine.
    Ma la cosa importante e bella e’ che quelle assimilazioni erano innocenti, al contrario di oggi dove la corruzione culturale e la secolarizzazione delle religioni ha spostato il mito verso riferimenti banali, e non come quelli antichi.

    MG, una curiosa coincidenza: sul mio braccio destro ho il tatuaggio della Fenice, fatto proprio in occasione della “rinascita” avvenuta circa tre anni fa, della quale ho abbondantemente parlato proprio su LaD.
    E se non è stata una rinascita quella. Quanto alla laddizzazione di alcune utenti, non è difficile comprenderne le ragioni, che non mi sento di biasimare. Ma se diventa il metro di giudizio di se’, forse si è andati oltre il buon senso che dovrebbe sempre indicare i limiti del contesto nel quale ci si trova.
    Dicevo di Era, la moglie di Zeus. Ma non accennerò a nessun abbinamento con nick femminili per evitare eventuali suscettibilità da chi non mi ha in simpatia e si sentisse eventualmente identificata. Ognuno si farà una propria idea. E forse è meglio.

    “Era e’ la dea del matrimonio e delle fedeltà coniugale. La sua continua lotta contro i tradimenti del consorte diede origine al tema ricorrente della “Gelosia di Era” che rappresenta lo spunto per quasi tutte le leggende e gli aneddoti relativi al suo culto.
    Era, molto gelosa dei tradimenti del marito, odiava soprattutto Eracle, suo figliastro in quanto Eracle era il preferito di Zeus. La natura umana dell’eroe portò Era a odiare tutto il genere umano: conosciuta come la più vendicativa degli dèi, spesso usava gli uomini come autori del suo volere distruttivo.”
    Presa dalla rete, questa descrizione mette in evidenza tre caratteristiche matronali della femminilità: il prestigio proveniente dall’essere la “signora” dell’Olimpo, la gelosia e lo spirito vendicativo.
    Ciao.

  6. 26
    maria grazia -

    “l’ ho scrivo”. in realtà volevo scrivere “lo scrivo” 😛

  7. 27
    maria grazia -

    golem
    curiosa coincidenza davvero ! ma d’ altra parte tra me e te intuisco molte altre similitudini.
    per quanto riguarda il mito di Era, credo di aver intuito a chi ti riferisci, anche se non concordo con questo accostamento… ma d’ altra parte ognuno ha il suo punto di vista !

    ciao

  8. 28
    Golem -

    No, affatto, MG, non mi riferisco a nessuno. Ho solo riportato quello che ho trovato su wikipedia, proprio per non dare interpretazioni personali, che tra l’altro non farei mai in assenza dell’eventuale nick.
    Ma è interessante vedere come certe caratterestiche sono riscontrabili, e fanno parte, della matronalita’, che è comunque un indicazione di autorevolezza acquisita per età e posizione. Infatti Era non “era” una ragazzina.
    Ciao

  9. 29
    rossana -

    – “non voglio approfondire le ragioni che fanno “tenere” a un nome che non significa niente, e la seriosita’, (non la serietà) che rappresenta in un luogo dove l’anonimato e’ la regola, perché ognuno può pensarla come preferisce.” – e allora… perché non si smette di pontificare?

    – “chi si “sente” serio si incazza se si cazzeggia, chi cazzeggia non si incazza quando si “serieggia” troppo. Sorride.” – facile sorridere, alle spalle altrui!

    – “Quanto alla laddizzazione di alcune utenti, non è difficile comprenderne le ragioni, che non mi sento di biasimare. Ma se diventa il metro di giudizio di se’, forse si è andati oltre il buon senso che dovrebbe sempre indicare i limiti del contesto nel quale ci si trova.” – il buon senso sembra essere il divertimento che si può trarre dal prendere per i fondelli sia chi è serio che chi lo è meno, ma che, per quieto vivere, fa finta di niente, e ben lo comprendo…

    – “questa descrizione mette in evidenza tre caratteristiche matronali della femminilità: il prestigio proveniente dall’essere la “signora” dell’Olimpo, la gelosia e lo spirito vendicativo.” – spirito vendicativo che ancora NON si è esplicitato ma che finirà con il doversi rivelare quasi per forza. a meno di far intervenire gli amministratori a protezione, appunto, della femminilità!

    – “non mi riferisco a nessuno.” – “matronalita’, che è comunque un indicazione di autorevolezza acquisita per età e posizione.” – vago sentore di abituale ipocrisia, forse non del tutto immotivato.

    ho nostalgia dell’ombra di un uomo al mio fianco nella vita reale, che forse già avrebbe messo fine con una mail privata a questa forma di morbido ma perenne linciaggio pubblico. so farne a meno ma ammetto che a volte sarebbe proprio utile.

  10. 30
    M. -

    MG,

    se ti capita, leggi il libro di Apollodoro “I miti greci”.
    Per un po’ di tempo è stato il mio “libro sacro” insieme ad Erodoto & C.
    Sai, errori di gioventù.

    Ciao ciao

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