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Scuola dove vai?

Salve, sono un bidello e a quanto vedo nelle scuole superiori le cose non vanno molto bene:
I ragazzi sono sempre più maleducati, la scuola sta diventando un parcheggio di gente demotivata sia gli scolari che gli insegnanti; tutti sono arrabiati: i ragazzi con i professori, i professori con i presidi, spesso incaricati e quindi demotivati, i genitori che difendono i figli dalle note dei professori, i presidi che prendono le difese dello studente/cliente a discapito del professore che ha stilato giustamente la nota: ma dove andiamo a finire? non è ora che la scuola diventi più seria, più severa, un centro dove si impara, dove si viene educati? Cominciamo quindi con i diritti di chi viene a scuola per imparare. Non è giusto che chi vuole imparare sia impossibilitato a farlo perchè in classe ci sono sempre quei tre o quattro furbetti che interrompono le lezioni con futili motivi o con battute fuori luogo. Non è questo interruzione di pubblico servizio ? Perchè quindi non si sospendono dalla classe senza tante storie? Perchè dobbiamo tenere tali studenti? Che dire poi dei telefonini ormai passatempo preferito anche durante la lezione? Sono anche io padre di tre figli e cerco di educarli ad un uso consapevole di tale media non facendolo portare a scuola in quanto strumento di distrazione (ricordo che per comunicazioni urgenti con la famiglia c’è il telefono della segreteria). Non parliamo poi del problema droga per noi sconosciuto. Perchè non fare formazione anche tramite le forze dell’ordine sul come riconoscere tali sostanze? Per adesso mi fermo quà e vorrei sapere come la pensano altri colleghi sia ata che prof su queste problematiche. Un saluto e arrisentirci a presto.

Lettera pubblicata il 6 Marzo 2007. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità - Scuola

La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    Laura -

    Non lavoro all’interno del circuito della scuola e non ho figli ma ho notato anch’io la brutta strada che ha preso la scuola.Ho sempre pensato che in una società piena di problemi e tentazioni pericolose, dove purtroppo i genitori per svariati motivi sono sempre più assenti, sia il caso di riconoscere alla scuola la sua funzione educativa, ad ampio raggio, magari con la possibilità di seguire i ragazzi anche nelle ore pomeridiane(…)ma bisogna dare gli strumenti agli insegnanti e a chi cura la scuola di fare il loro lavoro seriamente senza intralci da parte di genitori ingiustificatamente ultraprotettivi verso forme di educazione e poi benevoli e accondiscendenti verso situazioni di bullismo, maleducazione sociale e anche stradale, ecc…
    Ritorno alla lettera “di chi è la colpa?”, scritta in questo sito qualche giorno fa, e qui ribadisco che i genitori hanno gran parte della colpa ma anche la società deve cambiare e sostenere chi con passione e professionalità cerca di svolgere il proprio lavoro:bidelli,insegnanti,forze dell’ordine,operatori ecologici,infermieri,sacerdoti…

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