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Come mi dovrei comportare in questa scomoda situazione?

Salve a tutti, vi scrivo in preda al più totale disagio e imbarazzo, nella speranza che qualcuno riesca ad offrirmi oltre a qualche valido e costruito consiglio, anche un po’ di conforto. 
Mi chiamo Maria, ho 20 anni, vivo in provincia di Napoli e conduco da un anno una relazione a distanza con un ragazzo di Firenze. Prima di buttarvi nella questione, vorrei aprire una piccola parentesi sulla mia vita, in modo tale da offrirvi una visione globale della situazione e farvi comprendere anche meglio la mia scelta.

Sono sempre stata relegata in casa da due genitori opprimenti e chiusi di mentalità. Ho conosciuto sempre e solo limiti e sono stata cresciuta con l’abitudine di essere servile e accondiscendente. Come potrete immaginare questo ha sempre consentito a tanta gente di prendersi gioco di me e di abusare della mia quasi inesauribile pazienza. Le cose hanno cominciato a cambiare quando, due mesi fa, ho iniziato a vedere una psicologa che mi ha fatto comprendere quanto sia inutile e deleterio questo mio comportamento. Ho cominciato a far valere anche i miei voleri, ma non ho mai smesso di ignorare cosa volessero gli altri.

Il mio ragazzo ed io siamo molto innamorati, ma altrettanto diversi: A lui piace stare in casa, passa giornate intere al pc e non ama uscire se non per fare qualcosa di preciso come andare al cinema o ad un parco dei divertimenti. Io invece amo visitare ed esplorare posti nuovi, non amo molto stare in casa ma sono stata costretta a rimanerci a causa delle fobie dei miei genitori. Per metterci d’accordo abbiamo deciso di scendere a compromessi: A volte si esce, a volte si sta a casa. Tuttavia non amo la compagnia di chi non vuole esserci, così per rendergli le cose più semplici cerco sempre di programmare uscite che potrebbero interessargli e tra le varie mete si è deciso di andare per due giorni a Mirabilandia.

Nonostante io soffra di ansia cronica e attacchi di panico, avevamo visto su internet che al parco vi erano anche giostre più tranquille e alla mia portata e quindi abbiamo deciso di andare comunque. Lui mi ha addirittura offerto il viaggio e l’ingresso al parco come regalo d’anniversario…

Ed eccoci al cuore del problema! La giornata al parco l’ho trascorsa sotto al sole ad aspettare che lui, sua sorella e il suo ragazzo finissero le giostre. Io ne ho fatte solamente tre, delle altre tranquille i due innamorati non hanno voluto saperne (e detto tra noi, non erano neanche così tanto di compagnia visto che litigavano tutto il tempo). Insomma, sono stata importunata da due uomini mentre ero lì come un baccalà e a fine giornata mi sono ritrovata un’insolazione.

Non volevo neanche immaginare di dover passare un’altra giornata in quella maniera e proprio quando stavo per perdere le speranze sono venuta a conoscenza del fatto che una mia insegnante di liceo alla quale sono molto legata si trovava proprio a Ravenna in quei giorni. Ne ho parlato solo col mio ragazzo, gli ho espresso la mia volontà di andare e nonostante non fosse molto d’accordo ha deciso di lasciarmi andare.

Il mio errore è stato quello di non averne parlato anche con gli altri due, ma la verità è che non sopporto quando le persone cambiano programmi a causa di miei disagi. Tra l’altro il giorno successivo hanno fatto un flashpass per saltare le file e per dedicare la giornata alle giostre estreme che gli piacciono tanto. Con questa decisione sentivo di aver accontentato sia loro che me. 

Quando l’ho comunicato ai suoi genitori sono rimasti naturalmente perplessi e scontenti, ma hanno avuto due reazioni completamente diverse: Suo padre mi ha fatto presente che la cosa non gli stava poi così tanto a genio e mi ha spiegato le sue motivazioni, sua madre invece ha aspettato che tornassimo per farmi una partaccia che a distanza di tre giorni non sono ancora riuscita a digerire. Ha innanzitutto esordito con cose stupide come “non mi hai salutata quando sei tornata” pur sapendo che quando siamo tornati non c’erano e noi siamo crollati dal momento che eravamo distrutti, poi ha proseguito dicendo che sono stata maleducata e menefreghista nei confronti di suo figlio, che l’ho lasciato da solo (che poi solo non era perché c’erano sua sorella e il cognato con cui va d’accordissimo) e cosa più grave mi ha accusata di non amarlo e di prenderlo in giro o_o…

In un anno mi sono sempre fatta il culo per questa relazione, sono andata contro i miei genitori che naturalmente non accettavano di buon grado la cosa e cercavano in ogni modo di ostacolarci, mi sono fatta il culo per comprargli un computer e non ho pensato a me che ho un telefono vecchio di secoli che a stento funziona. Ha detto “Ciò che hai fatto oggi annulla tutto quanto!” . E’ stato come uno schiaffo in pieno viso, non mi aspettavo minimamente una reazione del genere. 

Ciò che però mi ha fatto comprendere quanto già mi tenesse sul c.... è stato il discorso della dieta (che vi spiegherò in breve)
Quando mi sono messa col mio ragazzo, lui pesava 115kg. Io andavo matta per il suo carattere, non mi ero mai sentita così in sintonia con qualcuno prima di quel momento e quindi me ne fregai altamente del suo aspetto. Ciò che però non potevo controllare, come potrete immaginare, era la mia libido. Tutto l’amore del mondo, ma io a letto con lui non riuscivo ad andarci. Ci provai anche, ma non ci mise molto ad accorgersi che non volevo e che lo stavo facendo perché dovevo. Questo lo spinse a fare una dieta drastica e a perdere quasi 40 kg. Adesso non è di certo Brad Pitt, ma ha di sicuro un fisico accettabile e che mi consente di avere con lui una vita sessuale normale. 

La madre mi ha rinfacciato che io non ho accettato suo figlio, che l’ho costretto a modificarsi e a cambiare soltanto per piacermi, che l’ha visto soffrire per questo e che io in cambio non ho fatto nulla. In tutto ciò lui ha taciuto. La cosa mi ha fatto seriamente girare lo stomaco, perché proprio su questo non potevo agire in maniera più appropriata. Non gli ho mai detto apertamente di dimagrire, è stato lui a rendersi conto di dover compiere questo passo, anche perché penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che pesare tanto non sia affatto salutare. Invece no, ragazzi, esistono mamme che preferiscono i figli obesi che hanno trecento di disagi (a partire dal vestiario che non è facile da trovare, alla sua vergogna di chiedere anche un’informazione perché giustamente non si sentiva bene con se stesso)

Ha anche insinuato che mi fossi messa d’accordo già da prima con la mia professoressa per fare una “cattiveria gratuita”. 

Lui è intervenuto solo alla fine del discorso per dire la discussione riguarda me e lei e che non gliene frega nulla perché solo a lui (giustamente) spetta decidere se lo sto prendendo in giro o meno.

Ora ragazzi, io non so davvero come comportarmi. Lei ha ricominciato a recitare la parte della persona gentile e affettuosa, ma io percepisco comunque un certo astio da parte sua.. Lo vedo proprio nei suoi occhi che non mi sopporta e questo mi fa sentire veramente a disagio. Ciò non toglie che io abbia sbagliato a non consultare gli altri e a non scendere a compromessi. Di questo sono perfettamente consapevole. Ancora una volta ho peccato di mancata comunicabilità. Per quanto riguarda la scelta di passare la giornata in maniera diversa, non sono affatto pentita. Il mio ragazzo mi ha detto di essersi divertito tantissimo, quei due neanche mi conoscono e quindi non hanno di certo sentito la mia mancanza. L’unica risentita è lei. 

Grazie per aver letto fino alla fine, avevo davvero bisogno di sfogarmi…

Lettera pubblicata il 14 Agosto 2016. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Sofia -

    Cara ragazza..primo enorme probblema…la relazione a distanza! Non funzionano mai!

    Secondo enorme problema…siete totalmente diversi . Non ci capite!

    Terzo enorme probblema…i tuoi genitori!

    Quarto. Enorme probblema… I genitori di lui che capiscono un c....!

    Come vedi la
    Tua storia non si sa nemmeno come faccia a stare in piedi!!

    Ragazza mia se hai attacchi di panico e ansia che cavolo vai a mirabilandia???…al massimo quando si è come te si va al cinema o musei…ma non di sicuro in un posto in cui non c’è nulla che non faccia venire un infarto!
    Altro errore…decidere di andare in sto posto….e ancora con sua sorella e ragazzo che invece amano le cose estreme!
    Poi il primo giorno ovvio che l’hai passato così… Quei posti non vanno bene per quello come voi!
    Ma cmq il tuo ragazzo avrebbe anche potuto stare di più con te che con sua sorella e cercare di venirti più incontro… E tu ragazza ti facevi più furba e glielo dicevo e inoltre non stavi sotto il sole ma te ne andavi all’ombra!!

    Poi arrivando al cuore del probblema… Siete fidanzati a distanza..era in programma stare insieme due giorni e il tuo ragazzo questo viaggio te lo aveva regalato..ovvio che il secondo giorno non avresti dovuto andare via e stare li con loro! (_in realtà non ci avresti mai dovuto andare)cmq visto che ti ha invitato il tuo ragazzo hai fatto bene a parlarne solo con lui…anche se la cosa migliore da fare sarebbe stato stare solo voi due il giorno dopo e poi a fine giornata fare un salto a salutare la tua professoressa oppure fermarsi un giorno in più.. Perché è ovvio che non va bene che te ne sei andata via così il giorno dopo!

    Soprattutto quando qualcuno ti paga il viaggio!
    Sua madre ha aspettato a rinfacciarti tutto perché era da tempo che gli stavi sul culo e così ne ha approfittato di questa cosa per far venire fuori tutto quello che aveva dentro di te….da tempo!

  2. 2
    Sofia -

    Non ha fatto altro che aspettare un tuo sgarro e errore per sputarti in faccia tutto ciò che pensava di te…e tu mia cara con il tuo comportamento gli hai dato questa possibilità su un piatto d’argento!
    Poi un altra cosa ragazza ( sei ancora piccola e immatura e poi hai avuto i genitori che hai avuto….è comprensibile tutti gli errori che hai fatto) se ti metti con un ragazzo obeso e ovvio ed è sottointeso che ( VISTO CHE TI CI SEI MESSA INSIEME) ci vai anche a letto insieme! Perché quando stai con qualcuno ci stai anche perché ti piace e attira fisicamente!

    Amare e stare con qualcuno significa amarlo e accettarlo nella sua globalità ( difetti fisici e obesità compresa!) nonncredo che nessuno ti ha puntato una pistola per starci insieme ! Tu l’hai deciso no??!
    E allora lo sapevi che due che stanno insieme poi fanno sesso…non ci hai pensato che ti toccava poi….visto che ci stavi insieme?

    Certo che lui ha taciuto quando la madre ti ha detto che lui ha sofferto e che tu non l’hai accettato….perché è la verità!!
    Cmq il fatto di dimagrire è stata una scelta sua! Molto onorevole e meritevole…soprattutto se la fatto per te…ma è ovvio che ne trarrà principalmente dei vantaggi lui…perché essere obesi è un grave probblema! Di questo la madre avrebbe potuto essere più corretta e riconoscerlo!
    He ragazza questa tua storia non va….in tanti sensi…non so nemmeno se durerà fino a natale!

  3. 3
    Rossella -

    Io penso che durante il corteggiamento scatti un coinvolgimento che si arresta quando si entra nel vivo della conoscenza.D’altro canto la stessa cosa è destinata a verificarsi tutte le volte in cui si rendono necessari dei chiarimenti;sua madre, tra le righe, cercava di metterti in guardia dal dare per scontate tante cose.In realtà si tratta di una mentalità che conosco per sentito dire e che nasconde al suo interno una matrice religiosa.In realtà, la nostra cultura si sviluppa intorno all’emancipazione della donna e la lingua viene concepita come il luogo della caduta nel quotidiano. Di conseguenza chi ci ascolta potrebbe sentirsi incentivato a pensare che abbiamo abbandonato la dimensione dell’eterno, il che non è sempre detto. Si parla di sessualità per preparare l’uomo all’idea che nella vita ci potremmo trovare ad essere colleghi… per uscire da una concezione di tipo segnatamente medioevale della vita domestica. Nella vita di coppia, al contrario, avremo sempre bisogno di essere predisposte all’idea e questa nostra consapevolezza ci porta ad oggettivare il “rifiuto”… penso che la tua posizione sia abbastanza comprensibile anche se richiede di essere contestualizzata… in teoria non ci sarebbe bisogno neanche di vedersi per sperimentare questo tipo di coinvolgimento. Evidentemente avresti voluto sottolineare che ti sentivi trascurata e, siccome stai partecipando alla sua vita, a livello inconscio, ti è venuto spontaneo proiettare su di lui questo stato di abbandono. Però, permettimi di osservare, penso che tendi a concentrare il tuo pensiero nell’atemporalità dell’inconscio, di quella parte dell’essere che conserva intatte le impressioni, gli impulsi e i desideri…forse ti piacerebbe che il tuo uomo all’occorrenza si mostrasse abile nell’interpretare il ruolo di cerimoniere di corte.L’uomo quando si sente attorniato da un alone di sentimento tende a volersi distinguere, ma non bisogna sottovalutare il suo silenzio. A quel punto bisogna fidarsi. Un caro saluto!

  4. 4
    Charlene -

    Rossella, Cosa intendi per oggettivare il rifiuto?
    Comunque mi rivedo molto nelle cose che hai scritto.. Forse inconsciamente volevo che lui notasse quanto mi sentissi scocciata in quella situazione e forse volevo che fosse lui a risolverla… Oggi inoltre abbiamo parlato di quanto siamo diversi e mi chiedo se come ha scritto Sofia la cosa non potrà altro che finire.. Io lo amo e mi sento molto coinvolta, ma davvero due persone diverse non possono stare insieme?

  5. 5
    Golem -

    Visto che ti sei immedesimata in quello che scrive la Rossye, Charlene, in attesa di sapere dall’autrice cosa intende per “oggettivare il rifiuto”, mi potresti spiegare tu cosa signigica questo periodo?:
    “Però, permettimi di osservare, penso che tendi a concentrare il tuo pensiero nell’atemporalità dell’inconscio, di quella parte dell’essere che conserva intatte le impressioni, gli impulsi e i desideri…forse ti piacerebbe che il tuo uomo all’occorrenza si mostrasse abile nell’interpretare il ruolo di cerimoniere di corte.”
    Ce ne sarebbero altre di frasi incomprensibili per me che sono uno “mentalmente semplice”, ma mi basterebbe capire almeno questa.
    Comunque complimenti, sei nel club dei 10 che sono riusciti a comprendere i vaticini della nostra Sibilla Laddiana.
    Poscere fata tempus ait.

  6. 6
    Charlene -

    Intendeva dire che nel mio modo di agire mi sono affidata all’istinto, a quella parte del cervello che ci fa agire impulsivamente a prima vista, ma se ci pensi dietro ci sono delle motivazioni che sfuggono alla coscienza. Voleva dire che inconsciamente ho agito in questa maniera per far capire al mio ragazzo che mi sentivo trascurata e che volevo che per una volta fosse lui a prendere in mano la situazione. È un concetto abbastanza difficile da capire e infatti io stessa ho dovuto rileggere più volte

  7. 7
    Sofia -

    Rossella non ti risponde…. Lei non lo sa quello che scrive ragazza… Pensa a ciò che noi ti abbiamo detto .

  8. 8
    Charlene -

    Come non sa quello che scrive? Ahah o.o comunque ho capito… Più che altro non so come comportarmi adesso

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