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Scambio di coppia, il gran ritorno

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Lettera pubblicata il 11 Ottobre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 4.815 commenti

Pagine: 1 305 306 307 308 309 482

  1. 3061
    dott50 -

    La verità non l’abbiamo in tasca o in mente; ciò che abbiamo in mente è il tentativo di raggiungere il benessere psicofisico che è soggettivo, anche se in certa misura influenzato dall’ambiente esterno; orbene MM ha raggiunto il suo benessere insieme alla sua compagna attuale con la quale vive un rapporto esclusivo, nel senso che sono appagati l’uno dell’altro e non hanno alcuna necessità di sperimentare variazioni che potrebbero turbare la loro attuale armonia. Uomo in Cammino per sentirsi vivo ed appagato ha necessità di guardare oltre l’orizzonte al fine di gustarsi l’infinito, salvo scoprire che neanche quello che credeva infinito lo appaga (vedi allegra matta); ma non ha importanza come si cerca di raggiungere il proprio benessere e non ha neppure importanza se il benessere è reale o meno, ed infine il benessere non è universale. Io nel mio intimo posso giudicare il rapporto di MM frustrante e patetico, ma il mio giudizio si infrange contro il benessere soggettivo di MM e stessa cosa vale se giudico alla stessa stregua il rapporto di U. con A.W. Non siete d’accordo?

  2. 3062
    Mickymouse -

    Buongiorno signori.
    Sì certo Dott50, la tua precisazione è corretta, ma il pedofilo non la pensa così, è un suo bisogno che a volte, per quel che ho letto, è persino in buona fede, come non lo è in altri casi, quando la qualità dell’individuo è scarsa, cosa che si verifica ovviamente in tutte le manifestazioni sessuali, come possiamo immaginare. Ma anche quando questa qualità fosse elevata si ha che fare pur sempre con una coscienza, quella del “paidos”, non ancora formata, e le conseguenze di un’azione “attiva”, verso una coscienza passiva si possono immaginare senza bisogno di dibatterle.
    In realtà sto osservando l’evoluzione della storia della nostra amica Allegra, della quale mi assumo la presunzione di averne intuito gli esiti, riconoscendo in questi il fallimento di un tentativo di dare un senso a quella potenza erotica di cui accennavo in precedenti post, attraverso mezzi che appaiono di facile fruizione in quanto produttori immediati di piacere.
    Come possiamo immaginare, questa ricerca e questo bisogno nascono evidentemente dal mancato soddisfacimento che si pensa di dover trarre attraverso il rapporto “normalmente” accettato dalla cultura che viviamo.
    La consapevolezza dell’origine di questi bisogni fa la differenza tra il successo di una scelta e il contrario. Ecco perchè tu, Uomo e altri come voi, siete giustamente convinti delle vostre scelte conoscendone i limiti, e molti altri, suppongo, invece non ne hanno percezione, attratti come sono dalla curiosità più o meno trasgressiva della pratica scambistica.

    Io ho avuto la sfacciata fortuna di conoscere una donna con la quale ho raggiunto livelli di piacere erotico che nessun “partouze” potrebbe mai darmi, per il semplice motivo che la ragione fondamentale di quel piacere nasce da una comunicazione intellettuale guadagnata attraverso una profonda “conoscenza” cresciuta negli anni.
    Il sesso fisico diventa solo un mezzo, per trasmettere quell’intesa che si manifesta tramite l’interesse verso quella “mente” che mi riserva sempre sorprese da due decenni.
    Io, dopo una gioventù di promiscuità puramente eiaculatoria, ho avuto il privilegio che sicuramente pochi maschi hanno avuto: quello di godere con lei come…una donna.
    So che sembra paradossale ed è difficile anche da spiegare, ma una cosa l’ho capita: che il vero sesso l’abbiamo in testa. Lo diciamo sempre, ma capirlo è diverso

    Quell’esperienza non avrei mai potuto provarla cambiando femmina ogni giorno, ma solo con una donna. La MIA

  3. 3063
    UnUomo.InCammino -

    Di recente ho avuto uno scambio di vedute con un gasista cattolico (non troppo allineato):
    GC.: Le perversioni sono la deviazione dal canonico (o qualcosa del genere).
    UUiC: Le perversioni sono ciò che causa danno.

    Si ricade nel solito conflitto tra il relativismo contestuale dell’etica e l’assolutismo morale.
    Quindi perversione o trasgressione?
    In realtà io riformulo: è ecologico/benefico? Oppure è inquinante/malefico?
    Ma pure io ho una parte morale che crede che l’impatto della sessualità di un adulto su quella di un bambino sia così pesante da modificarla per sempre e che ciò crei dei danni, qui, ora, in questa società del 2014. Si pensi che Maometto e la maggior parte dei greci antichi erano, per i nostri metri di giudizio, dei pedofili.

    La verità la si raggiunge vivendo (e pure camminando, ehehe, molti pensatori sono pure camminatori, c’è correlazione tra capacità intellettiva, reti neuronali e il movimento fisico del camminare) e ciascuno parte da punti diversi.
    I coniugi Zadra, in un loro lavoro molto interessante in cui citano molti casi della loro esperienza plurilustro di consulenza di coppia (neo)tantrica/olistica/psicoterapeutica etc. descrivono come molte coppie sono riuscite a trovare in alcune pratiche erotiche non canoniche un beneficio se non addirittura un vero e proprio percorso terapeutico e guarigione da problemi anche gravi sia personali che relazionali, di coppia.

    In realtà, come osservato correttamente, molte persone non vivono un perrcorso di ricerca, ecologico ma una vera e propria trasgressione. Frequentando (una volta più assiduamente) alcuni forum di LeClubPrive, una comunità di scambisti (mome del tutto improprio ma adottiamolo) mi accorsi di moltissime persone che vivono il sesso oltre per trasgressione.
    Sebbene sia proprio così, io ritengo che sia controproducente nonché inquinante, alla lunga.

    Se ho capito bene, Allegra Matta non è mai arrivata a giocare fino in fondo. E’ andata alcune volte al ristorante limitandosi a spiluccare gli antipasti, si è limitata al “soft”.
    Anche questo non può non essere considerato. L’esperienza dello scambio completo può essere così forte da essere, per alcuni, destabilizzante o anche semplicemente così energetica che ci si limita a non viverla. Dopo un po’ andare al ristorante per limitarsi alle olive e agli affettati iniziali può.. stufare. Sempre considerando che magari si desidera altro, andare ad una serata di tango piuttosto che al ristorante.

  4. 3064
    UnUomo.InCammino -

    Infine una provocazione per Mickymouse a cui, del tutto benevolmente, invidio la duratura intesa di coppia con la moglie, è un dono-risultato meraviglioso quello (io sono sempre così tantricamente e romanticamente innamorato dell’idea di amore che venderei pure l’anima al diavolo per mantenerlo in gioiosa e frizzante vita).

    E se un giorno venissi a conoscenza di un desiderio della tua amata compagna di confrontarsi oltre a te?
    Supposto che anche tu non abbia questo desiderio che è del tutto comune, è congenito alla nostra umanità sessuale che ha una parte più o meno rilevante di tensione eterodirette, estroversa, è naturalmente attratta dalla promiscuità, sia pur in misura che dipende da ogni persona.

    Forse alcune persone riescono a superare i vincoli della coppia monogamica esclusiva.
    Ora, io non ho fatto studi di psicologia e sessuologia, sebbene abbia letto un bel po’.
    Allora, l’esperienza clinica dice che una parte drammaticamente alta di coppie perde la libido e, ancora esperienza clinica, un divergere, un uscire in qualche modo (ci sono mille modi di uscire dall’esclusività) spesso ha, a breve e medio termini, effetti positivi sulla libido della coppia e quindi rigeneranti sulla loro vita erotica. Sul diario della ex-coppia ho ancora un tot di riferimenti in letteratura.

    Ci può essere una “terapia della libido” così?
    Sappiamo che comporta dei rischi, no!? In Project Management uno dei comandamenti è che i progetti ad alto valore aggiunto sono rischiosi.
    Cosa fare?!
    Ancora, si passa da una dimensione pratica, tecnica, relazionale dell’eros, anche delle sue non canoniche manifestazioni, a quella di amore :- Voglio il tuo bene e il mio bene, di visione nel tempo, cosa possiamo fare per far andare bene la nostra coppia che ha questo e quel problema (grave))?

    Infine un’ultima provocazione.
    Perché pensare alle pratiche non canoniche, sia pur energetiche e rischiose, come buona pratica di vita e non come pratiche terapeutiche a problemi ormai conclamati? Prevenire meglio che curare!
    Se l’amore è così malaticcio e fa acqua da tutte le parti, possiamo fare qualcosa di ecologico per renderlo più robusto e sano, vario, interessante, appassionante, vivo? Se l’eros è così tutta la coppia ne giova e se la coppia sta bene, la più piccola cellula della società, stanno meglio i figli, gli amici, si rende meglio al lavoro, etc etc.

  5. 3065
    Mickymouse -

    Buongiorno Uomo. Mah, sai, io non riuscendo a “sentire” certe pulsioni non riesco a decodificarle nei termini che hai ben espresso. Quando citai mia figlia e le sue scelte sessuali, mi riferivo alla possibilità che potesse incontare chi, come me, può sentire la pienezza di un rapporto sentimentale attraverso quel suo partner, nello stesso modo che io e la mia compagna percepiamo l’uno dell’altro.
    Ho accennato alla “fortuna” di quell’incontro, perchè, prima di quello, la mia ricerca di emozioni si manifestava attraverso quella promiscuità di cui accennavo, che tuttavia mi lasciava sempre insoddisfatto di “qualcosa”.
    Quel qualcosa è stato colmato dalla straordinaria personalità della mia donna, corroborata da una bellezza estetica che tuttora permane, che tuttavia è perfettamente in armonia con la sua bellezza caratteriale.
    Dopo aver trascorso i nostri primi anni seguendo le istanze ormonali della relativa gioventù, l’affinità intellettuale si è sovrapposta lentamente agli stimoli tradizionali, innescando un desiderio che può nascere senza preavviso da una battuta, una situazione o semplicmente uno sguardo pieno di significati che solo la nostra collaudata intesa riesce a comprendere, andando a richiamare il desiderio sessuale come ultimo e più completo mezzo di “comunicazione” di quel momento, solo “nostro”.
    E’ questa unicità semantica della nostra comunicazione e dei suoi effetti, se mi consentite il parolone, che non riusciamo ad immaginare possibile con nessun altro. Tali e tante sono le sfumature di piacere che ci dà, sino a quel fenomeno che, in alcune occasioni, non mi sarei mai aspettato di provare.
    Dubito che mia moglie potrebbe mai comunicarmi quello che paventi, tuttavia non si può escluderlo. Ma per quanto mi riguarda, e per quello che ORA provo io, sinceramente non credo che potrei accontentarla: non sarei a mio agio, quanto non potrebbe esserlo lei immagino.
    Certo la visione ecologica del sesso nei termini che tu descrivi perchè mai non dovrebbe essere prevista come soluzione ad una rivitalizzazione efficace? Ma ripeto, bisogna conoscerne bene le motivazioni e i limiti. Credo sia un arte difficile da gestire, tenendo conto di tutte le istanze istintuali e morali che ruotano intorno al sesso e della possibilità che si compongano in maniere imprevedibili anche per il più accorto, colto e emancipato fruitore delle pratiche di cui parliamo.
    Temo che Allegra stia vivendo questo aspetto della sua vicenda, da come la percepisco, ma posso sbagliare.

  6. 3066
    Seb -

    Sono l’autore del blog, ormai NON più scambista da più di 4 anni.
    Sono qui di passaggio, per curiosità, perché fra 5 giorni questo blog compie ben 9 (nove) anni. Già, ricordo ancora quel 11.10.2005…
    Evidentemente tra chi approva e chi no la materia resta sempre interessante.

  7. 3067
    UnUomo.InCammino -

    Ciao Seb

    Il tempo passa e questo arrotonda, smussa, si passa dalle tempere agli acquarelli.
    La storia con A-Woman finì anche per questo.
    Poi ebbi un paio di esperienze di trio con una lettrice del mio diario e il suo compagno, poi nulla più. Ma non era quello che cercavo e ciò mi fu confermato.

    Come state tu e Sebba?
    Voi cercavate, se ricordo bene, una comunione di anime più che di giochi col corpo. Cercavate il “poliamore”, lo chiamiamo così?

    Anche col senno di poi penso sia stato un esaltatore di vita pazzesco.
    Certo che quando anche le anime hanno sintonia (mi basta quella, non miro all’amore multiplo) tutto ha molte marce in più.

    Si può mangiare su una tavola con fiori freschi, porcellane fini e bicchieri di cristallo ma anche per strada una croccante pizzetta al volo che profuma di origano o un piatto di spaghetti al pomodoro seduti normalmente a casa.

    Anche il sesso oltre ha più piani, più registri nel quale viverlo.

  8. 3068
    Seb -

    Ciao Aman
    lo scambismo che tanto avevo “promosso” in questo loco ho capito, col senno di poi, è solo sintomo di disequilibrio, non armonia e solo spunto per riparare qualcosa che non va. Difficilmente è segno di coppia o di persona in pace e serena.
    Ritengo che i miei “fallimenti” erano la palese spia di qualcosa che non quadrava e che il mio cuore non accettava.
    I paradossi spesso accadono nella vita, tanto che una delle prime coppie che aveva detto BASTA, quella che ispirò la mia poesia “Quattro cuori ed un camino”, la stessa a cui siamo rimasti molto in amicizia, perché giunta sull’orlo di una forte crisi di coppia hanno voluto ritornare a farlo e ce l’hanno chiesto. Per una serie di circostanze ci ho riprovato qualche mese fa, col senno di ora e ho sentito una grande indifferenza per la cosa, se non quasi disgusto se non fosse per l’amore che provo per loro.
    NIENTE, FINITO TUTTO, convinto che ho sciupato 10 anni di tempo e risorse ad inseguire chimere, subendo conflitti, frustrazione e dolore. Per non parlare poi degli scontri con quel tipo di gente algida e materialista che spesso popola quegli ambienti.
    Il mio rapporto di coppia tiene ancora, con duro sacrificio e forza di volontà. Altro, qui, non posso dire.

  9. 3069
    allegra matta -

    Rieccomi……volevo fare solo un appunto…..io sono sparita da questo blog perché erano più i giudizi, le dita puntate contro che la voglia di capire questo mondo. E io ci ho davvero rinunciato. MA Ricordate:
    “Quando puntate il dito per giudicare qualcosa o qualcuno guardatevi la mano, tre dita sono puntate verso di voi”.
    Detto ciò…..e’ vero le cose cambiano, le persone cambiano e abbiamo perso l’entusiasmo per quel mondo….non ci arricchiva…..non soddisfava più….per rimanere in tema cibo era come un abbuffarsi a una grossa tavola, mischiare tutto, lasagne,tiramisu,caviale,pesce,frutta e buttar giù di corsa, un mischiare cibi, sapori così uno dietro l’altro come un atto bulimico improvviso.e i sapori si perdevano fino a diventare impercettibili fino a diventare niente….no…dopo averlo provato preferisco anche io adesso una semplice pizza di un buon fornaio, mangiata con calma seduta nella mia tranquillità’. Ciao ragazzi.

  10. 3070
    Seb -

    Si prova, si vive, si cambia se stessi o cambiano le cose, ci si evolve…

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