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Vorrei rivedere mia mamma in sogno

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Lettera pubblicata il 25 Ottobre 2010. L'autore ha condiviso 13 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Famiglia

La lettera ha ricevuto finora 73 commenti

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  1. 21
    ania -

    ciao Gianluca a me non e’ capitato, purtroppo ogni volta che la sogno mi ricordo a un certo punto che e’ morta e non puo’ essere che sia li’ nel mio sogno in carne ed ossa… be’ ognuno e’ fatto a suo modo e ogni modo va bene, in realtà ce la portiamo dentro e ci sono persone che vanno al cimitero per stare meglio altre che anche se vanno non sentono nulla.. io sono come te, a casa spesso mi viene in mente ma alla fine mi fa piacere vedere le cose che vedeva lei, usare le stesse cose, ritrovarmi fra le mani una salvietta o un piatto che aveva comprato lei… io penso che tua madre non vorrebbe vederti star male e si deve andare avanti, per questo l’hai sognata cosi’, perche’ in fondo e’ vero che lei ora sta bene ed ha smesso di soffrire, questo mondo e’ dei vivi, in questo mondo si soffre si sta male ci si ammala e ci si preoccupa.. dove e’ lei invece no, sia che ci sia un vita oltre la morte (e sarebbe quindi diversa da quella che abbiamo qui) sia che non ci sia nulla… non credo che le farebbe piacere vedere tuo padre sempre al cimitero a disperarsi ma se lui si sente cosi’ ora non c’e’ nulla da fare, probabilmente e’ una questione di tempo, mio padre mi diceva ancora l’altra sera che gli manca da morire, anche lui all’inizio andava spessissimo al cimitero ora molto meno.. un abbraccio, ciao!

  2. 22
    Mari -

    Nel raccontare tutto quello che elencherò di seguito, il mio intento è di condividere con tutti voi qualcosa di più di una speranza e con questo di apportarvi sollievo:

    – dopo una telefonata tra mia mamma e mio fratello, avvenuta nel novembre del 2010, in cui quest’ultimo rispondeva a mia mamma che il Natale era l’ultimo dei suoi problemi, gli invio un sms in cui gli scrivo che se per lui il Natale è l’ultimo dei suoi problemi, per nostra mamma potrebbe essere l’ultimo Natale (muore improvvisamente il 7 febbraio 2011);

    – i primi di dicembre mia madre si rivolge a me dicendo “mi sembra che con R.(il mio attuale compagno) sia cambiato qualcosa” (quasi volesse assicurarsi una mia tranquillità, e la sua, nell’andarsene);

    – ancora a dicembre, sogno la Madonna e la benedico con l’aspersorio;

    – una mattina mia mamma si sveglia e mi dice di aver avuto, dopo molto tempo, un sogno vivido in cui era insieme a mio padre (morto il 7 dicembre 1989);

    – fine dicembre: acquisto un elettrodomestico e a installarlo, per la prima volta dopo la morte di mio padre, entra in casa nostra un tecnico che aveva il nostro cognome;

    – la notte della morte di mia mamma, prima del funerale e della cremazione, sogno la sua voce che mi dice “ho attraversato 10 veli e 2 mondi;

    – dopo il funerale, in una stanza d’albergo, sia io che il mio compagno notiamo un quadro che riassume perfettamente tutto ciò che era accaduto (dalla morte improvvisa [ictus]: sembrava che mia mamma volesse chiedermi perdono e ringraziarmi; al fatto che avevo voluto istintivamente mettere da parte due cardigan che lei indossava abitualmente [uno rosso e uno blu]: nel quadro che ho fotografato la donna con i capelli bianchi e corti [come mia madre] indossava un vestito rosso e un soprabito blu; al lavoro del mio compagno [la scritta BAR]; alle rose e alla loro disposizione nel giorno del funerale [rose bianche al centro del cofano]: nel quadro la donna con i capelli bianchi le tiene in mano, all’altezza del grembo e una donna giovane, vestita di blu [il cardigan blu era mio, ma glielo avevo regalato], con le spalle rivolte a lei, guarda in avanti, verso un cielo azzurro);

    – nel suo diario del 2002 annota l’anniversario della morte di mio papà, avvenuta il 7 dicembre 1989, sbagliando data, ossia il 7 febbraio (giorno di quella che sarebbe stata la morte di lei);

    – dopo tre mesi dalla sua morte faccio un sogno palpabile in cui, in presenza di un essere che teneva in evidenza una carta e che mi diceva di non aver paura e di lasciarmi andare, potevo abbandonarmi all’abbraccio della sua nuvola di polvere (si è fatta cremare) fatta a semi-spirale: ho sentito una sensazione di pace e di amore infinito.

  3. 23
    Camilla -

    mia madre è morta 11 mesi fa e io sto male come il primo giorno. cerco di evitare il ricordo di qundo era in vita,perchè ricordarla mi fa soffrire, soprattutto se penso ai suoi ultimi giorni di vita. però ero felice di incontrarla ogni notte nei miei sogni. stava bene, e continuavamo a vivere la vita di tutti i giorni. la sera non vedevo l’ora di andare a letto perchè sapevo di incontrarla. un mese fa però è successa una cosa strana, nel sogno sapevo che era morta ed era venuta a trovari , era aletto e io avevo paura di entrare nella sua stanza, quando mi ha chiamato mi sono spaventata e mi sono svegliata in preda al panico. da allora non l’ho più sognata, anche se le dico di tornare che non mispaventerò più. Però niente(premetto che anche altre volte nel csogno sapevo ch’era morta eppure non mi sono mai spaventata ) adesso cosa è cam biato ? chi mi può aiutare acercare una risposta grazie.

  4. 24
    mari -

    Cara Camilla,
    ti do due indirizzi di posta elettronica che a me sono serviti per capire di più: info@metafonicamente.it e saraluce@leparoledegliangeli.it
    Devi tranquillizzarti e lascia che la tua mamma comunichi con te quando può.
    Un caro abbraccio,
    Marina

  5. 25
    Camilla -

    grazie mari, seguirò il tuo consiglio.

  6. 26
    ania -

    ciao Camilla io credo che ciò che sogniamo dipenda da noi e da ciò che la nostra coscienza elabora soprattutto riguardo alla morte ed al dolore di sopravvivere a chi amiamo. Col tempo la vita prende il sopravvento e ci allontana dal dolore che inizialmente non ci lasciava mai (il dolore non le persone o il loro ricordo) e perciò la nostra coscienza mette fra noi e il passato rappresentato da tua madre, mette la paura della morte che non è paura di tua madre morta ma paura di una fase chiusa, finita che non c’è più perché tu sei andata avanti, paura anche di tornare indietro e consapevolezza che sarebbe sbagliato per te. Questo non significa che tu hai smesso di amarla o lei di amare te solo che i sogni che fai riguardano il tuo subconscio e non altri né vivi né morti. Quanto ti dico è solo quello che penso io ma ogni conclusione diversa è altrettanto accettabile ognuno deve arrivare alla verità che gli è più consona e vicina al suo modo d’essere. (e se guardi le diverse lettere che negli anni si sono susseguite in questa rubrica te ne renderai conto) Un abbraccio

  7. 27
    Camilla -

    grazie ania, scusami però, non capisco cosa vuoi dire quando dici che la mia è paura di tornare indietro e consapevolezza che sarebbe sbagliato per me . Puoi spigarmi meglio il cocetto, te ne sare grata.grazie

  8. 28
    ania -

    be’ innanzi tutto quello che penso io non e’ oro colato ma e’ cio’ che sicuramente vale per la mia persona, secondo me tu ora sei in una fase nuova della tua vita, sei andata avanti non hai dimenticato il dolore per la perdita di tua madre, e come potresti, ma lo hai elaborato gli hai dato uno spazio nel ricordo e nel passato, tu stai vivendo il presente stai costruendo la tua vita giorno per giorno come normalmente si fa senza neanche pensarlo e per questo quando nel tuo sogno tua madre ti chiama ti scatta la paura ma non di tua madre naturalmente, la paura di tornare indietro a quando per sopravvivere al dolore incontravi tua madre in sogno… questo perche’ io non credo che i morti possano venire realmente in sogno, penso che il nostro inconscio a volte continui a farli vivere per permetterci di elaborare il lutto e andare avanti… penso che tua madre sia realmente dentro di te indipendentemente dai sogni che fai e non solo perche’ tu l’hai amata e porti dentro le sue parole e il suo ricordo ma perche’ lei ti ha dato la vita e tu sei un po’ anche lei… un bacio, e spero di esserti stata utile

  9. 29
    Camilla -

    le tue parole mi hanno comosso,è vero non è facile elaborare il lutto, io ero legata a mia madre morbosamente anche se non sono mai riuscita a dimostrarglielo, fisicamente con abbrcci e baci. L’amavo troppo anche se la sua presenza a czsa mia a volte sembrava che mi limitasse, oggi invece mi accorgo che non so cosa fare, passo le domeniche e i sabati a casa,mentre quando c’era lei ( ogni fine settimana e feste comprese alloggiava a casa mia). ora mi sento in colpa per aver provato sentimenti contrastanti e forse incosciamente per punirmi non esco più non sento l’esigenza. ho paura di non essere stata una buona figlia, anche se ho sacrificato tanti anni della mia vita per stargli vicino, appunto durante le feste e le sere d’estate. però sono stata assente nel momento cruciale, quando ha lasciato questa vita. io quella notte ero tornata dall’ospedale su insistenza di mio marito e di mia figlia, dopo quattro giorni e tre notti consecutive in ospedale, sapevo che ormai erano le ultime ore, però ero talmente stanca avevo anche la febbre, ho pensato che avrebbe sopravvissuto alla notte , cosi’ le ho detto che andavo a casa a riposare un poco ,forse lei non avrebbe voluto che andassi perchè non mi potevo allontanare nemmeno un momento, perchè subito mi chiamava. cosi’ quella notte le promisi che sarei tornata presto, invece alle due e mezzo di notte la telefonata mi aveva lasciato. Da allora non mi do pace, i sensi di colpa mi tormentano, la mia vita è piena di se e di ma… Spero solo che di lassù vrda la mia sofferenza e mi possa perdonare. se hai avuto la pazienza di leggere questa lettera forse un pò confusa come la mia testa in questo momento .Ti abbraccio

  10. 30
    laura -

    cara Camilla,
    mia mamma è morta il 5 in circostanze simili alle tue,anch’io provo le stesse cose come te perchè da sempre avevamo un rapporto conflittuale ed io ero ribelle, lei autoritaria, ma era sempre presente e mi voleva bene a suo modo….devo dire che nessuno mi ha dato e concretamente seguito come lei.negli ultimi anni si era almmalata di demenza e abitava con me e mia figlia, ci siamo riavvicinate lei era diventata come una bambina, non capiva nulla e si doveva accudirla in tutto, grazie alei avevamo stipendio uguale alla sua pensione e l’invalidità. Ora lei non c’è più e il dolore è grande , è morta di troppi farmaci, non aveva malettie fisiche gravi, in ospedale ho visto molti vecchietti arrivare con una bronchite e poi morire dopo 3, 4 giorni. Ho la certezza che la negligenza dei dottori-studenti l’abbia uccisa…mi han cacciato alle 21 dall’ospedale negandomi il permesso , io avevo capito che mia mamma stava morendo, loro ovviamnte no….se tornassi indietro, dimostrerei di più l’amore per la mamma che non sono stata capace di dimostrare e non le sono venuta incontro…senso di colpa…l’ho vista in sogno mi abbracciava è mi diceva che realmente non era morta..spero di sognarla ancora.

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