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Rimarrò solo per sempre?

Salve direttore, è questa la domanda che mi faccio frequentemente nell’ultimo periodo. Ormai da 5 anni single, dopo una storia importantissima, che credevo si sviluppasse con un matrimonio, invece lei mi ha lasciato e sono caduto in un baratro di solitudine. Speravo di farmi una famiglia mia, visto che la mia famiglia di origine è stata tutto tranne che una famiglia. Apparentemente non mi manca nulla, ho un lavoro, casa, ma sono cose materiali, che sicuramente sono importanti, ma dal lato affettivo-sentimentale sto a zero e ho ormai 34anni. Mi piace una ragazza e mi sono anche dichiarato, ma lei ha detto che ora è concentrata nella ricerca di un lavoro e non ha tempo per una storia (è palesemente una scusa per liquidarmi) . Ultimamente sto accettando qualsiasi occasione di uscita che mi venga proposta, pur di non rimanere a casa con mia madre. Non ho niente contro mia madre, ma ha un influenza negativa su di me. credo che rimarrò solo per sempre, sono una persona buona e questo non attrae certo, anzi, essere buoni in questa società equivale ad essere emarginati. a volte sono stanco, stanco di tutto, vorrei solo addormentarmi e non svegliarmi più. Sono stato solo per troppo tempo, non riesco a vedere un miglioramento, tutto è nello stallo più assoluto ed ogni mio tentativo di cambiare le cose è vano.

Lettera pubblicata il 19 Marzo 2017. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Piccolastella78 -

    Hai un lavoro? Prendi una casa e comincia a vivere la tua vita!

  2. 2
    Gaudente -

    vai a mignotte… checcevo’ ?

  3. 3
    Yog -

    Alle donne non piacciono i buoni, vogliono maschi Alfa. Tu ad occhio e croce non lo sei, ma inizia a tirare fuori le palle e vai a vivere in un appartamento da solo. Poi sta all’occhio, perché è comunque meglio soli che male accompagnati, perciò prima di scegliere fatti un giro di amiche e vivi leggero perché le donne evitano gli angosciati e problematici come la peste.

  4. 4
    Sofia -

    Essere buoni uguale emarginati….lo pensano le persone malate di questa società marcia!

    Io è la prima cosa che noto in un ragazzo…o uomo….sé è buono e USA il cervello..! Requisiti fondamentali oltre che esseri seri e non prendere per il culo…
    Ci sono ancora ragazze che cercano questo te lo posso assicurare….

    Mi spiace se ti è andata male con questa qui che ha trovato la scusa penosa del lavoro…ma meglio così no? Che te ne fai di ragazze che valgono niente? Non ha perso nulla con lei..rallgrati per questo!

    Ogni tuo tentativo per cambiare le cose è vano…allora prova a non cambiarle… Prova a lasciarle andare le cose…non cercare di piacere tutti i costi a qualcuno per non stare da solo!
    Non uscire solo con l’interesse di ritornare con qualcuna che potrebbe poi essere la tua ragazza!tutto questi ti limita e ti condiziona e non ti fa essere realmente te stesso!

    Non so che PROBBLEMI hai con tua madre…ma mi spiace…

    Lascia andare le cose….qualcosa succederà! Ma non cambiare mai…rimani sempre buono e dolce perché SONO QUESTI I VERI UOMINI..

  5. 5
    Vic -

    Comunque ci sono i siti matrimoniali
    sul web, il vantaggio di questi siti è che chi si iscrive, specie le donne di solito sono molto motivate.
    Per cui se ti trovi bene con una, basta che non abiti in capo al mondo (stabilisci una distanza che ti permetta di vederla) hai buone possibilità
    di farti una famiglia.

  6. 6
    Nicola -

    I single in Italia sono diversi milioni quindi non si tratta di casi sfortunati, ma di una vera e propria tendenza sociale.
    Essere soli ai nostri tempi non è certo una sciagura, e’ piu’ preoccupante l’essere “accompagnati” da rapporti non appaganti, limitanti, di manipolazione e sfruttamento.
    Per la realizzazione di sé, per favorire il compimento del proprio progetto credo sia indispensabile scegliere di farsi amare da chi sa dare il tuo stesso significato a questa parola.

  7. 7
    Rossella -

    Quando avevo 17- 18 anni restavo colpita dalla sistematicità della ricerca estetica dei ragazzi e dal suo grado d’intensità teorica. Avevano un progetto e te lo facevano capire. Sinceramente non ti preoccupavi di piacergli perché una volta rotti gli indugi ti saresti sentita in dovere di manifestare il tuo apprezzamento. Lo vivevi come un dovere perché magari non eri presa da nessuno. Ad ogni modo avvertivi che la storia sarebbe andata avanti seguendo un ordine che ti faceva sentire in armonia con te stessa. Il linguaggio gergale giovanile era l’espressione di una rilassatezza dei costumi che veicolava speranze comuni ed era dissociato dall’utile, dal bene e dal bello. Almeno dal punto di vista femminile. Oggi una ragazza potrebbe fare il primo passo solo dopo aver intuito quali potrebbero essere i progetti di quel ragazzo osservando la sua famiglia, ma non è sicura di piacere al 100%. Tieni conto del fatto che anche un ragazzo che ti “segue” da anni potrebbe farti capire che ha avuto un ripensamento quando gli fai capire che ti ha colpito. In quel caso dovresti sentire a pelle se si tratta di un ragazzo che ha quel tipo di reazione perché saresti la sua prima fidanzata. Il passaggio successivo 1 volta su 2 non è il fidanzamento. C’è un orgoglio che scaturisce dall’inesperienza che non ti ferisce. Questa consapevolezza ti porta a vivere l’entusiasmo in maniera distaccata (casta), ci sono intuizioni che solo l’amore può regalare. Altrimenti quando si cade nella tentazione di voler colmare quel vuoto attraverso altre esperienze sensoriali si rischia d’identificare l’amore con un puro piacere estetico che ti fa sentire fortunato per il fatto di aver incontrato un interlocutore alla tua altezza. Questo approccio genera imbarazzo nelle donne che hanno il mio tipo di sensibilità… sottende una sorta di diletto intellettuale che genera un senso di rivolta interiore. Il piacere è una cosa data. Il resto una prassi.

  8. 8
    Rossella -

    La verità è che io nell’intimità potrei essere felice di dire determinate cose ad un uomo perché ci credo. Laddove mi dovessi accorgere che per lui si tratta di considerazioni estetiche con una funzione pratica (economica o sociale) non mi spingerei oltre perché non mi concepisco come uno strumento per la sua affermazione nel gruppo inteso in senso arcaico. Pensiamo alle figure antropomorfe che disegnavano una casta a misura del branco.
    Spero di non essere uscita fuori tema. Volevo solo dire che non è semplice buttarsi!
    Non ti scoraggiare.
    un caro saluto 🙂

  9. 9
    Piccolastella78 -

    Io mi chiedo se rimarrò sola per sempre nella mia piccolitudine.

  10. 10
    Pax -

    IncredibileSofia, o ti hanno clonata o questo è uno dei tuoi post più belli. Quoto.

    Alone sottoscrivo anche l’idea di Vic. In certi siti di incontri ci sono anche delle perle rare. Ci sono anche persone che hanno fiddicoltà al primo approccio. Hai tempo per vedere e valutare le persone da incontrare.

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