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Riflessione sulla Religione

Pensare è l’abilità che caratterizza noi umani, il pensiero ci porta a ragionare su mille questioni e a porci domande. Quando non riusciamo a dare una spiegazione logica ad un evento, lo classifichiamo come uno dei tanti misteri della vita e spesso tendiamo a dare come origine di quel fenomeno, evento o quant’altro a Dio. Un finale un po’ scontato e che allevia solo in parte la nostra curiosità di scoprire la vera fonte generatrice. Come si può pretendere di credere all’esistenza di un Dio, se non c’è alcuna prova concreta della sua esistenza. “È questo il mistero della fede” rispondono in molti, ed è rispettabile che abbiano scelto di vivere secondo questa tradizione senza neanche porsi il dubbio che forse dopo la morte non ci sia nessuno ad aspettarti e che potremmo realmente essere soli in questo mondo; ma se poi veramente esiste una vita dopo la morte? come si può essere sicuri che non esiste? e come sostenere con assoluta convinzione il contrario? non si è forse presuntuosi in ognuno dei due casi? Di chi possiamo fidarci poi, della bibbia? Non penso… anche senza conoscere bene questo libro “sacro”, il fatto che si racconti delle gesta di un uomo che è vissuto tanto tempo fa e crederci senza porsi alcuna domanda, sembra un po’ difficile… Chi ci può dare con assoluta certezza la prova che Gesù sia un uomo santo. Non è sbagliato seguire la religione cristiana e se è una fede profonda e spontanea è giusto che si coltivi e che si difendi; il problema è che non si può essere presuntuosi (perché di presunzione si tratta) e dire che non si ha alcun dubbio; spesso l’avere dubbi su queste cose viene interpretato come un qualcosa di oscuro e malvagio; se cosi devo essere considerato perché dico quello che penso e che molti hanno paura di esprimere, allora consideratemi pure un “malvagio”.
Ho visto un bambino di 7 anni circa scandalizzato perché ho affermato di avere dubbi su Gesù e sull’esistenza di Dio. Un bambino è normale che si senta scosso con affermazioni del genere dopo che i loro genitori lo hanno costretto a seguire la religione cattolica. Questo è un altro punto su cui vorrei soffermarmi: è giusto che i genitori introducano il proprio figlio all’interno della comunità cattolica o di qualsiasi altra religione in un’età in cui non si è capaci di cogliere il valore del credo religioso? Non sarebbe più giusto non insegnare alcun tipo di religione ed aspettare che sia il figlio stesso a porsi domande e a cominciare a sentire quel bisogno di fede che tutti (penso) abbiamo?
Non si può dare una conclusione a questo grande oggetto di dibattito fra scienza e religione, si può scegliere però da che parte schierarsi, l’importante è continuare, indipendentemente dalla vostra scelta, a porvi domande senza paura di essere giudicati.

(Documento riportato da un mio blog a cui non posso fare pubblicità… )

Lettera pubblicata il 9 Maggio 2009. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Riflessioni - Spiritualità

La lettera ha ricevuto finora 101 commenti

Pagine: 1 2 3 11

  1. 1
    markito22 -

    Perchè il mio articolo è stato pubblicato tra gli argomenti di religione? Avrei preferito fosse considerato più una riflessione, basti guardare il titolo per capire che non è una preghiera ma un invito a riflettere su quello che ci sembra scontato e naturale… Comunque tendo a precisare che io non mi sento cattolico (nonostante abbiano messo degli elementi cattolici che non c’entrano proprio niente con quello che ho scritto) e soprattutto non credo nelle comunità religiose. Penso che ognuno dovrebbe coltivare la propria fede in modo spontaneo e, più importante, in modo sincero e non per tradizione solo perchè ci è stato insegnato (di solito preferisco dire imposto ma voglio limitarmi) fin da piccoli. Non voglio mettere in discussione il concetto stesso di religione perchè non posso avere la certezza che non esista alcun Dio (e neanche il contrario), però mi fa riflettere la tesi di D’Holbach (1723-1789) nella quale sosteneva che la religione è sempre stata un’arma da parte della classe dominante per mantenere il potere sui sudditi e che ogni religione è frutto del timore; non è del tutto vero secondo me anche se c’è sicuramente qualcosa di giusto nelle sue tesi… Ecco io non sono cosi estremista e materialista però ho molti dubbi sull’esistenza di una qualche fonte mistica; sono invece convinto che sia giusto il mio essere scettico sulla giustizia e sul valore attribuita a tutte le comunità religiose e a tutti i grandi uomini di Chiesa (passato compreso). Penso comunque di essermi allargato troppo e non vorrei essere considerato blasfemo, satanico o altro perchè non lo sono e non mi interessa esserlo. Chiudo qui la mia continuazione della lettera e spero che qualcuno possa leggerla ed esprimere le proprie opinioni. Rimane comunque il mio disappunto sulla collocazione del mio articolo e sull’aggiunta di elementi sacri non attinenti al corpo della lettera.

  2. 2
    Toroseduto -

    Ho letto con piacere la tua lettera,perchè trovo molti spunti di dialogo…e riflessione! Dunque non hai letto la bibbia, ma sicuramente molte altre cose. Io invece sono partito con la bibbia e ho fatto un cammino ventennale di letture, fino alla”storia delle religioni” di Shure. E questo mi ha portato a leggere altri libri “ispirati”. Che si sono copiati a vicenda, il corano e quasi come leggere la bibbia,solo che noi cresciuti cattolici, abbiamo subìto un condizionamento inconscio. La cosa più difficile per me è stato capire qualcosa degli ebrei. Comunque mi sento di condividere quello che dici sul fatto che la religione è un cammino individuale. Sono quasi tentato di stringere sull’argomento e affermare che nelle diverse epoche la religione ha provocato solo guerre, per il potere e la sottomissione di intere nazioni. E non è detto che la storia sia finita, per l’arroganza degli israeliani, gli arabi si stanno fornendo di missili a testata nucleare,anche qui la lotta è religiosa-politica.Non cito autori perchè penso che non ci sarà un grosso seguito su questo argomento,questo blog e perlopiù infarcito di cuori infranti,voglio solo ricordare un episodio di anni fa quando feci cantare la canzone IMAGINE di Lennon ai bambini delle elementari. Diede fastidio al prete,secondo lui è una canzone da condannare. Perchè auspica un mondo senza religioni. Sono della generazione di Lennon, un autentico pacifista che negli ultimi anni di vita ha scritto dei capolavori inneggianti all’amore ,alla pace,è stato il più votato a livello mondiale su internet nel 2000 nel referendum sul migliore musicista e autore del secolo. Ucciso da uno squilibrato religioso,questo lo raccontano in pochi,perchè uno come lui ha dato fastidio a molti.Questo ho raccontato al prete,che Immagginare un mondo senza religioni, dove ognuno è libero,è sicuramente un mondo migliore di quello che ci ritroviamo.Spero che la riflessione continui,per me è bello scambiare esperienze, come Darwin per esempio!

  3. 3
    markito22 -

    Devo dire che come primo commento, seppur arrivato molto dopo la pubblicazione della mia lettera, mi aspettavo molto di peggio ed invece mi è andata bene. Sono contento che tu condivida il mio pensiero secondo cui la religione deve essere praticata in modo spontaneo, sincero ed individuale (nel rispetto assoluto delle altre religioni e delle persone che credono realmente in quello che fanno). La religione in passato è stata spesso usata come arma per guerre e massacri, si vedano ad esempio le guerre di religione, le crociate, le inquisizioni e altre porcherie varie. Non si può e non si deve dare la colpa alle religioni ma ai capi di chi ha compito queste stragi. Fortunatamente adesso la Chiesa non ha più tutto questo potere, ma trovo fastidioso che si senta parlare delle guerre attuali come un fatto davvero drammatico e intollerabile da persone che sono a capo di una comunità che in passato ha combinato scempi, morte e distruzione nel nome di un Dio che sicuramente non è quello per cui affermavano di combattere.

  4. 4
    Toroseduto -

    1_Probabilmente saremo i soli a fare questo scambio di opinioni,ma Siccome tanti ne parlano senza conoscere, io che ho approfondito a lungo e ho scavato tanto sono arrivato alle seguenti conclusioni. Non credo nella chiesa romana, non credo nella chiesa musulmana, neppure agli ebrei,che sono quelli che hanno contribuito a confondere ancor di più le cose. Non credo ai protestanti,non credo in nessuna delle chiese che conosco. Credo in quello che il Creatore ha dato facoltà di capire.Senza offesa per nessuno.Credo che TUTTE le istituzioni ecclesiastiche di ogni religione,sono di natura umana nate dalla sete di potere e per terrorizzare l’umanità.La mia non è una condanna generica,ma una conclusione ed un punto fermo che ho ardentemente cercato…e non ho ancora finito,al cospetto di simili cose, dopo vent’anni di studio appassionato,mi considero ancora uno scolaro.So che molti LIBERI PENSATORI sono stati perseguitati in vita, la chiesa romana che conosciamo meglio in quanto ha rubato gli anni della fanciullezza a molti di noi,ci vuole ignoranti e quasi inquadrati militarmente,non per niente è organizzata in modo gerarchico. A qualche cattolico che è arrivato a leggere fino a questo punto, voglio ricordare che è stato Gesù a dire alla samaritana che Dio non lo si trova nè sul monte nè nel tempio, ma nei cuori aperti. Io ho aperto per il momento la mente, per il cuore non sono ancora pronto,Gesù non mi ha ancora fatto questo dono,la mia chiesa è racchiusa nella mia mente, non nelle parole di un papa o di un prete. Quando scenderanno dai loro troni e ripercorreranno il cammino di Gesù,forse accetterò di parlare con questi signori affamati di potere, Gesù non lo era. Come pure Francesco D’Assisi,non avrebbe voluto gli affreschi di Giotto, nè una casa sfarzosa… ne hanno fatto meta turistica…sono tornato dopo vent’anni a San Damiano, stanno trasformando l’unica cosa che mi era rimasta dove mi sentivo veramente vicino allo spirito di quell’uomo particolare…sono andato

  5. 5
    Toroseduto -

    2_ via subito. Mi domando cosa proverebbe Francesco…un uomo che in Dio ha trovato la libertà,ha avuto l’ultima cosa che forse avrebbe cercato. E io mi sono sentito di nuovo ingannato,ammiravo e sentivo in me lo Spirito di quest’uomo…ma purtroppo l’hanno fatto santo e ora è un inquadrato. Qualcuno sente il dolore che c’è nelle mie parole?
    Su quale vangelo è scritto che i santi li fa un papa?
    E se santi ci sono, non appartengono alle chiese ma a Dio!

  6. 6
    markito22 -

    Ho il sospetto che tu abbia ragione quando dici che saremo gli unici a scambiarci opinioni su questo argomento. Neanch’io credo nelle comunità fondate dall’uomo e penso proprio che noi due ci saremmo trovati meglio all’epoca dell’illuminismo, dove si dava considerazione a tutto quello fondato sulla ragione. Il problema è che quando sento parlare di Gesù provo paura.
    Ho provato a capire da solo il perchè di questo sensazione e sono arrivato alla conclusione che ho molti dubbi anche sulla sua esistenza. Alla fine quante prove concrete abbiamo della sua esistenza? Dei libri considerati “sacri” scritti troppo tempo fà per poterci credere senza farsi domande? la Sacra Sindone? E se non riesco a credere veramente a Gesù, posso credere a tutto quello che è successo in passato, a quello che mi dicono nei libri di storia e nelle televisioni e nei giornali ai giorni nostri? Quando mi faccio tutte queste domande mi spavento, perchè capisco di essere solo, di non potermi fidare di nessuno e di essere circondato da persone e oggetti che non potranno mai aiutarmi del tutto. Da un lato vorrei crederci e basta, senza farmi troppe domande e senza sentirmi male; dall’altro penso che pormi delle domande implica la ricerca delle risposte; quindi arrivo a capire che lo scopo della mia esistenza (non parlo di quelle degli altri) è proprio questo: trovare delle risposte alle mie domande per poter essere felice. Ma una volta trovata la soluzione ad un problema, ecco che se ne crea un altro ed occorrono nuove risposte che devi trovare da solo. Per questo motivo credo che non sarò mai pienamente felice, ma fino a quando si è vivi è importante combattere per cercare di esserlo.
    Riprendendo il discorso iniziale, sarei contento se, oltre te, qualcun altro legga questa lettera (visto che è pubblica) e che scriva qualcosa d’interessante; non mi pare brutto come argomento e nemmeno il modo in cui si sta evolvendo; spero comunque che almeno tu continui a scrivere…

  7. 7
    toroseduto -

    Non comincio mai un discorso per poi lascialo sospeso… debbo dire, purtroppo che se non interviene qualcuno, ci stancheremo, abbiamo dei punti di vista importanti in comune, ma io continuo a studiare su tutto quello che si muove nel mondo,è più forte di me…voglio riscattare gli anni che mi hanno obbligato all’ignoranza su un argomento così importante.Tu leggi poco, e forse non sai nemmeno da dove cominciare. Ti propongo di leggere un libro che forse darà risposte ai tuoi quesiti irrisolti,non è un libro dogmatico, ha un solo difetto, viene dall’America,comunque ti invita a ragionare a paragonare e a conoscere qualcosa senza imporre, imparerai da solo riflettere sui fatti “IL LIBRO CHE LA TUA CHIESA NON TI FAREBBE MAI LEGGERE” mi da quasi fastidio questo titolo, comunque coi contenuti ci siamo,sai io credo che da soli potremmo anche arrivare a qualche conclusione raffazzonata,bisogna confrontarsi col pensiero altrui e in questo libro prendono la parola un centinaio di scrittori,pensatori,filosofi,storici e religiosi,l’autore ha messo assieme le teorie emergenti,di suo ha coordinato e aggiunto il proprio pensiero.Comunque te lo consiglio fortemente, troverai risposte a molti quesiti che hai posto nella lettera,lo noterai subito, ha una copertina zeppa di simboli e tutto un repertorio da semiologi,lo rende quasi antipatico. Al punto che ho comprato una bomboletta di vernice nera e con molta attenzione ho coperto quelle cose che lo rendono un po pacchiano,ma il contenuto, raffrontandolo con altri libri simili, è molto esplicativo e induce alla riflessione. Da amico, quale ormai ti considero, vorrei muoverti un appunto: che leggi poco e tiri fuori il concetto che la felicità abbia uno stretto rapporto con la religione.Stai sbandando paurosamente! Cerca innanzitutto la maturità,attraverso esperienze,letture e scambi d’opinione come stiamo facendo adesso, anche perchè ho un problema con te. Ti ho detto che leggo molto,in media 40-50 libri all’anno,dovremmo avvicinarci

  8. 8
    markito22 -

    Si hai ragione dovrei leggere di più per rendere più maturi i miei
    pensieri.
    Devi sapere che la mia esperienza personale nasce soprattutto dall’aver vissuto troppo a lungo all’ombra di una persona molto colta, che leggeva molto più di me; non condividevo però tutto quello che diceva e poco alla volta ho cominciato a staccarmi e a diventare più indipendente ma con pensieri imprecisi fondati su altri pensieri forti e chiari. Questa persona mi ha inseganto che quando mi viene detta una cosa non devo crederci se non vedo con i miei occhi le fonti. Per questo adesso ho dubbi su tutto e quindi anche sulla religione. Ma la felicità per me non è legata solo a questa, ma a tutto quello che non riesco a capire.
    Comunque ormai anch’io ti considero un amico e sono interessato al libro che mi hai consigliato. Pensi che nelle librerie in Italia non si possa trovare? Sarebbe molto più comodo

  9. 9
    Toroseduto -

    Il libro lo trovi in tutte le librerie o quasi, alla Feltrinelli sicuramente.Questa persona ti ha danneggiato molto,bisogna crescere culturalmente e religiosamente da soli.Di falsi maestri ce ne sono troppi in giro,falsi perchè siamo tanto diversi l’uno dall’altro, io accetto se qualche amico mi consiglia un libro,un film,ma molte volte il libro non mi è piaciuto e il film era una patacca,questo perchè siamo diversi,abbiamo e veniamo da esperienze maturate in ambienti diversi, l’influenza dell’ambiente è determinante e anche il grado di maturità,che non sempre cammina di pari passo con l’età,ho conosciuto persone molto giovani che per eperienze vissute, hanno maturato in fretta in modo strabiliante. Alla fine noi cerchiamo un senso o il senso della vita, e ti posso assicurare che io sono affascinato dalla profondità di pensiero di scrittori veramente ispirati, nel senso che hanno colto in poche e semplici parole, pensieri astrusi e contorti. La conoscenza è Libertà,non devi dipendere da nessuno,ed amarla, se non l’hai fatto ancora, leggi anche SIDDHARTA di Herman Hesse, è un piccolo libro,l’ho letto nell’adolescenza. E’ un libro a cui sono sempre affezionato,ogni tanto me lo rileggo,e trovo nuovi spunti di riflessione. Buona lettura…mario

  10. 10
    Toroseduto -

    Girando per il sito in cerca di qualcosa di interessante,ho cliccato su Riflessioni, e…sorpresa, viene fuori la tua lettera, forse non te ne sei accorto, ma sei su due argomenti,riflessioni e religione!
    Cosa vuoi di più dalla vita, hanno fatto leva le due parole che hai usato,infatti stò scivendo da riflessioni. Mentre la prima l’ho scritta da religione!

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