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Ricostruire insieme

Ti ricordi quando ci siamo conosciuti, io arrabbiata e tu abbandonato, mi pare da Marina. Ci siamo visti assieme ad altra gente, ma il tuo sguardo volgeva altrove ed io troppo arrabbiata nemmeno ti vedevo. Poi a fine serata ci siamo scambiati i numeri di telefono e sei scomparso…. Per ricomparire dopo una settimana dicendomi “sono ad ostia ho accompagnato mia madre no ricordo dove, posso passare che mi offri un caffè? Ed io dentro di me pensavo “Boh ma questo che vuole, e ti dissi vada per il caffè? non ricordo di averti detto dove abitavo ma non me lo chiesi allora..e non voglio chiedermelo ora, le cose accadono perché debbono accadere….e così sei entrato nella mia vita… da li non ci siamo più lasciati, era un appuntamento non detto, tutti i giorni tutte le sere fino a quando hai provato, ti ricordi, stavamo vedendo il concerto dei Pink Floyd a Venezia, era il giorno del redentore, la terza domenica di luglio, faceva caldo, stavamo sul mio letto, l’unico posto dove sedersi nella mia casa piccola piccola, e tu a darmi un bacio che non mi aspettavo e che non ho ricambiato, non ero pronta per te, non ero pronta per me, non ero pronta per nessuno e tu ed io sempre insieme però. Poi il tempo è passato ed io meno arrabbiata piano piano mi stavo preparando ad accoglierti nel mio cuore ancora tormentato dagli eventi passati, te lo dissi anche, era un gesto d’amore inconsapevole, un gesto rischioso, ma sedotta dalla verità non potevo fare altrimenti. E poi piano piano, paziente paziente, mi hai aspettato, hai aspettato che tutte le mie ferite guarissero, hai aspettato che mi aprissi a te senza remore e senza indugio. Poi un giorno qualunque tornato dal lavoro sei venuto da me per dirmi “ho bisogno di capire se tu sei la donna per me non so se voglio te, sono confuso, non so che fare, ho bisogno di tempo e te lo sto chiedendo… e io te lo diedi allora tutto il tempo di cui avevi bisogno” ma dentro di me ho pensato “di nuovo, mi sono sbagliata non è lui, sta accadendo di nuovo, ma subito dopo sii forte, è solo un attimo ,passerà sono sicura che passerà”. Sei ricomparso, ed io ero ancora li, tutto ebbe inizio…la nostra vita insieme, la nostra casa, la passione e il dolore, l’amore e la pace e di tutto ne abbiamo avuto tanto, qualche volta anche troppo, abbiamo pianto di un dolore forte forte che ha squarciato i nostri cuori, e riso, riso con gli occhi del cuore, e poi di nuovo il dolore e si è insinuato il pianto, e poi di nuovo il dolore, ma di un altro genere, lieve, quasi impalpabile, quasi un fastidio che solo ora ha preso forma e che solo ora è diventato prepotente, tanto da lasciarmi lacerata e senza forze.
I tuoi dubbi, le tue confusioni io le conosco, basta uno sguardo o un gesto per sapere il tuo stato d’animo, ma ora non posso più aiutarti , puoi e devi farlo tu.
Questa notte sto rivedendo tutta la nostra vita insieme, tutti i momenti passati insieme come la prova del matrimonio, (te la ricordi?) l’emozione provata ed era solo la prova, leggevo “Io prendo te come mio sposo e prometto di esserti fedele sempre: nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita” e, commossa le parole uscivano da me strozzate,in un turbinio di emozioni che non dimenticherò mai.
Poi il matrimonio, mi ha accompagnato Andrea e io fuori dalla chiesa non ti vedevo, e stretta a te appena sei comparso, siamo entrati insieme e di nuovo ci siamo scambiati le promesse “io prendo te come mio sposo e ancora più commossa………ma sono riuscita, tra una lacrima e l’altra e te “io prendo te come mia sposa…………..”.
Quel giorno guardandoti ho pensato “eccolo è lui è arrivato”….
E poi il Messico il nostro viaggio di nozze, pensato, voluto, avuto, un mese di incanto, di condivisione, di amore, e di gioia…..ho sempre pensato di tornarci, chissà forse un giorno….con te mi mancano quei momenti.
E poi le malattie, la paura, il dolore e la gioia di averla spuntata, perché io avevo te e tu avevi me e questa era la nostra forza.
Ora tutto è cambiato, siamo riusciti a cambiare tutto questo, perché abbiamo aspettato tanto?, che cosa ci è accaduto?, dove è andata a finire la nostra forza?, il nostro amore? Domande che mi girano per la testa e che non trovano risposte, ma quando ti ho baciato e domenica quando mi accarezzavi ho riprovato gli stessi brividi di allora. Ma allora nulla è cambiato per me, voglio ancora te, voglio ancora stringermi a te.
La nostra storia, una vita insieme come possiamo dimenticarla?

Lettera pubblicata il 18 Aprile 2011. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1 commento

  1. 1
    rossana -

    angidro,
    questo tuo post appare essenzialmente come uno sfogo e un messaggio al tuo compagno. peccato che lui non ne sia stato coinvolto più di tanto…

    difficile dire qualcosa che non sia “non ti è stato sempre chiaro che quest’uomo non era molto sicuro di sè e delle sue scelte?”.

    già è difficile prevedere il futuro con con persone dal carattere deciso. ancora più incerto l’avviarsi in compagnia di persone che spesso cercano conferme al di fuori di se stesse…

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