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Relazione molto strana e ambigua

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Spero che qualcuno vorrà dirmi che ne pensa di questa storia.

Sono fidanzata da 3 anni e mezzo, è la mia prima storia d’amore (ho 24 anni) , iniziata quando mi sono innamorata di lui perché ho visto moltissime qualità che io amo e che considero rare, come la sincerità assoluta, e l’amare le cose semplici e genuine; mi sorprese inoltre che siamo sempre sttai d’accordo su alcune cose che oggi non sono molto diffuse, come avere solo storie sentimentali “sentite”, cercare l’amore vero, e cose analoghe.

Lì per lì mi parve pazzesco ed ero felicissima. Certo, mentre io avevo un passato coerente con le mie “fantasticherie” (non avevo ancora dato il primo bacio) , lui invece non aveva perso tempo con i rapporti con l’altro sesso. Le prime esperienze sessuali a 13/14 anni, il primo rapporto a 15 addirittura con due cugine che lo “iniziarono” per dire così, cose continuate a lungo durante l’adolescenza e interrotte da trasferimenti in altri città. Mi ha raccontato di aver sofferto in seguito per l’esperienza di questo “sesso selvaggio” e di aver capito che desiderava tutt’altro in futuro.

Dai 18 anni ha avuto alcuni fidanzamenti lunghi almeno un anno, 3 precisamente, più almeno 3 ragazze con cui è uscito per un po’ ma con le quali non ha funzionato. È un ragazzo carino un po’ sopra alla media effettivamente, le donne non mancano mai ad uno così.

Ma la sua vera arma segreta è la gentilezza e l’accortenza con cui sa trattare le donne, diciamo che sa abbabbiarsele (vuol dire “arruffianarsele”) in un niente. Sottolineo che le sue amicizie sono tutte basate sull’utilità, infatti si tratta di ragazze con case al mare che ci invitano a passare la settimana là, ragazze con appunti utili per gli esami, ragazze che hanno fatto una certa tesi con un certo professore, ragazze che quando si annoiano prendono il volo intercontinentale per new york per qualche giorno di relax. Non ha i mezzi per avvicinare donne così, e le prende sul loro debole, sul farle sentire importanti e di fronte ad un uomo bello, sincero, onesto e impegnato. Ogni amicizia si vede dopo un tot di tempo che gli fornisce un qualche favore o privilegio. Non ha amicizie inutili praticamente, nemmeno una.

Fin qui tutto normale, a parte che da un certo momento in poi, a causa di bruttissime discussioni da cui uscivo sconvolta e per cui mi sembrava di aver di fronte una bestia feroce senza pietà, ho cominciato a guardare oggettivamente la sua vita e i conti non mi sono tornati più. Mentre io, sentimentale, debole, vittima dei miei impulsi e delle mie fragilità, sono un’umana con mille difetti e che ha perso molte occasioni per colpa della sua emotività, ho fatto caso a come la sua vita sia un incredibile costruzioni di occasioni mai mancate, di rapporti incredibili. Addirittura se qualcuno si comporta male con lui, lui invece di prendersela e allontanarsi attua una strategia per mantenere i rapporti perché gli potrebbero servire in futuro, infatti magari dopo due o tre giorni utilizza quel dato amico che l’ha deluso per fare un’uscita in un locale o ottenere altro, praticamente non è veramente affezionato, non vuole bene davvero, ma ragiona a convenienza non abbandonando mai “i contatti” piuttosto che i “legami”.

E questo sarebbe il ragazzo semplice con i sentimenti spontanei?

Io non ho mai avuto dubbi sui suoi sentimenti per me, fin quando alcune frasi non mi hanno sconvolto, fin quando cioè non ho capito che per lui ero una preda interessante da catturare, per la mia condizione economica e perché sono una delle poche donne che non lo hanno snobbato all’idea di una relazione sentimentale lunga. Devo premettere che lui parte molto svantaggiato economicamente, è un ragazzo che sta completando gli studi in modo eccellente (così fin dai tempi della scuola) e si sta facendo da sé; il suo più grande obiettivo nella vita è scalare socialmente fin quanto può. Ho, purtroppo per me, ricostruito, in parte qualcosa me lo disse pure lui, che alcune relazioni non andarono in porto perché le ragazze, sapendo che era molto povero, si allontavano già nel periodo della conoscenza, e che invece la sua ex che era benestante lo lasciò proprio dicendo che era stanca di lui che non poteva permettersi nulla. Ma allora, dico io, perché non frequentar persone più semplici, della sua condizione economica? E qui entra in gioco il ragionamento che attua, praticamente lui cerca favori per farcela, per questo le relazioni sono tutte strategiche. Lui non frequenta nemmeno una persona che sia semplice e socialmente poco influente, come lui. E per questo lui ha detto a me più volte all’inizio, con gli occhi attraversati da un’ombra strana, che quando un giorno avremmo voluto vivere assieme, ci avrebbe dovuto pensare mio padre, perché lui purtroppo non ha niente e se fosse per lui non potremmo avere un futuro, affermazioni che mi impressionavano per la lungimiranza (stavamo assieme da si e no 5 mesi! ).

Di recente, dopo che ho saputo che lui e la sua famiglia mi hanno classificata come donna troppo debole e incapace per farsi rispettare nel nostro ambito di studio (l’economia) , e che i suoi genitori lo hanno invitato più volte a conoscere alcune ragazze benestanti le cui famiglie hanno molte connessioni economiche e politiche, ho notato che il nostro rapporto ha iniziato a peggiorare vistosamente. Le sue gentilezze di un tempo si sono del tutto eclissate, lui è diventato aggressivo, nervoso, mi offende gratuitamente e ha difficoltà a scusarsi, urla, mi ha detto le cose peggiori. Mi riferisce solo di essere stanco e stressato perché non trova un part-time con cui guadagnare qualcosa e intanto studiare, poi vede gli amici o le amiche e cambia completamente, riferendomi che con me è realmente sincero e che con loro finge, e che se deve fingere gioia anche con me poi non dovrò lamentarmi che confessa i suoi problemi alle amiche (ecco il ricatto che scatta ogni volta mi lamento dei suoi comportamenti – lui sa sempre come rigirare le cose e farmi apparire “privilegiata” a sopportare i suoi atteggiamenti, e che se non voglio se ne va da altri/altre).

Per non parlare di quando usciamo tutte le volte, e lui per tutto il tragitto sta zitto o è nervoso e sfoga tutti i suoi problemi, i problemi economici dei genitori, tanto è disperato che a volte mi viene da piangere e da urlare perché non lo sopporto più per le sue scenate, poi scendiamo dalla macchina e appena vediamo i suoi amici lui sorride ed è gioioso, cambia comportamento in un secondo, mentre io un paio di volte sono scoppiata a piangere o mi sono tremate le mani per la rabbia e non riuscivo a salutare nessuno, passando per persona strana e antipatica, cosa su cui lui marcia molto sopra. E se glielo dico, mi risponde “amore ma bastava che me lo dicevi che non ti sentivi bene, io che posso fare? ”

In definitiva o resto in questa gabbia di malessere, in un rapporto che lui non coltiva più e mi ha detto chiaramente più volte che a lui non interessa proprio coltivare niente in questo momento difficile e disperato che sta vivendo, oppure devo lasciarlo e lui parlerà malissimo di me facendomi terra bruciata attorno, così come fece anche con la sua ex, che probabilmente è un’altra delle sue vittime.

La mia idea di tutto è che, siccome vedo che la famiglia la vita di sempre se la continua a fare, e che le cose non sono catastrofiche come lui dice (sembra che sta per venire la fine del mondo ad ogni attimo da come parla) , lui sta tentando tutto per distruggere il rapporto con me. All’inizio della storia, siccome pensava che io gli convenissi, non parlava mai di problemi economici vari, adesso che ha capito che non gli servo e che non mi farò usare da lui, e soprattutto che può accalappiare altre ragazze più in vista, sta venendo la fine del mondo, ogni scusa è buona per urlare, piangere, dire che non ha soldi per uscire la sera con me, e poi essere felice e godersi i successi per gli esami e altro, prendere l’auto per gli amici, e ha diverse abitudini nelle uscite anche la sorella; cose che non riuscirebbe a fare se davvero la famiglia avesse i gravi problemi economici che dice.
Gli ho detto cosa penso ma nega categoricamente, per poi dire che starà in questo stato finché non lavorerà e che se non mi sta bene devo lasciarlo. Io non lo lascio perché non voglio tornare ad essere sola, non voluta da nessuno, ed in più sopportare che nel nostro contesto universitario lui parlerebbe tanto male di me – per fare la vittima e accalappiare altre ragazze – ed è tanto intelligente nelle calunnie che io mi troverei la gente che ride di me ad ogni angolo, perché già l’ha fatto, ed io sono debole e non so come difendermi.

Ma c’è riuscita la sua ex che oggi è una ragazza felice e fidanzata, certo molto bella e già con tante storie dietro, ma magari potrei riprendermi anche io prima o poi. Non lo so, so solo che mi trovo in un casino pazzesco e non so più come andare avanti. Grazie a tutti.

Lettera pubblicata il 25 Luglio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 37 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    fruit -

    Paura di rimanere sola?…ma dai davvero pensi ciò! Sei giovanissim hai una vita davanti non puoi assolutamente farti sopraffare da questi pensieri negativi. Se non stai bene con questa persona la cosa giusta è cambiare aria. L’hai scritto nella lettera e ricorda che l’istinto femminile non fallisce mai. Da come lo hai descritto mi sembra una persona subdola, arrivista e ipocrita..tu invece una persona pulita e di buoni sentimenti. La vita ti riserverà buone nuove meglio seguire il tuo istinto. Metabolizzerai in fretta poi un piccolo periodo di decantazione e vedrai che le occasioni con ragazzi perbene non ti mancheranno. Sii ottimista!

  2. 12
    ets -

    ale_loss allora è per questo che lo sopporti, per la paura di restare sola. E’ una paura che alberga in ognuno di noi e con cui presto o tardi bisognerà fare i conti.
    Tu hai l’opportunità di farli a 24 anni e credimi è soltanto un privilegio. Io personalmente l’ho fatto ai 31 e vabè me la cavo egregiamente; pensa a chi invece tocca farlo a 45 o 50 anni per via di un matrimonio fallito.
    Suvvia, mandalo a quel paese, avrei anche tu altre occasione di conoscere uomini interessanti e non pazzoidi.

  3. 13
    Harlock -

    Spiace dirlo, ma ti sei innamorata di un narcisista patologico, o quantomeno borderline al limite del crollo

    Ci hai visto giusto: quel “ragazzo perfetto” dell’inizio è solo una costruzione, più o meno consapevole; una maschera talmente credibile da aver convinto lui stesso della sua veridicità. Nella sua vita conta una ed una sola cosa: lui stesso. Tutto il resto, tutte le persone che ha intorno, le cose che ha intorno, sono perfetti strumenti da utilizzare per necessità o per piacere, per raggiungere un obiettivo o per sedare le sue emozioni; in questo schema di perfetta follia, mi dispiace dirtelo, tu non hai più utilità di quella che ha un cacciavite per un meccanico che deve smontare un pezzo di una macchina: servi, in quel momento, poi finita la tua utilità te ne torni nel cassetto e buona là. “Sincerità”? “Amare le cose semplici”? “Cercare un amore sentito”? Tutto falso. E’ una recita perfetta, costruita ad arte per ammaliarti, perchè lui sa che questo è quello che cerchi tu, e sa che dicendoti questo farà presa su di te. E si nutrirà della rassicurazione che gli dà il tuo amore come un vampiro.

    Eppure lui soffre, ma non per amore. I suoi pianti di rabbia, le sue urla, sono la manifestazione, più o meno cosciente, delle voragini della sua vita, che sa di non poter nè sanare e nè riempire: il suo mondo perfetto, in cui lui è al centro, amato, rispettato, realizzato e potente, senza dar nulla in cambio a nessuno, non esiste, non si può raggiungere, e si rende tragicamente conto dell’inutilità di quegli “strumenti” che lui cerca di usare per costruirlo, e ci riversa la sua rabbia contro, come fa con te.

    Ma tu tutto questo lo hai già capito, e per questo ti faccio i complimenti: tante ragazze continuano a farsi del male appigliandosi a quei primissimi momenti da “principe azzurro”, non realizzando che era solo una patina sottilissima e dorata che copriva il cumulo di immondizia che c’è sotto. Tu no.

    Fatti dunque una domanda: a fronte di tutto ciò, un eventuale “sputta+++ento” (che non è detto debba esserci), vale la tua continua sofferenza? Può la paura di essere sola frenarti dal darti un’occasione di migliorare la tua situazione in maniera decisiva? Dipende dal rispetto che hai per te stessa: se ne hai, e mi sembra che tu ne abbia eccome, troverai la forza di uscirne e darti una nuova possibilità, e di trovare quello che veramente ti meriti.

    E su col morale: se lo farai, tu rinascerai e volerai. Lui sprofonderà in quell’abisso ancora di più

  4. 14
    rossana -

    Ale-loss,
    capisco la tua difficoltà di donna innamorata per la prima volta di un uomo “gentile” e anche i tuoi timori per la solitudine.

    per la parte amorosa, sei avvantaggiata nel vedere ora molto chiaramente come questo partner si presenta e a cosa tende. in merito, ti posso dire soltanto che, dopo aver fatto un ulteriore passo in avanti nella vita di coppia, convivenza o matrimonio, è probabile che il suo atteggiamento nei tuoi confronti peggiori.

    quanto, invece, alla solitudine, questa pare essere, come la depressione, il male del secolo. in effetti è un passo per la comprensione e accettazione di sé che non si può descrivere nei suoi effetti se non sperimentandolo. e non sono affatto tutti svantaggi! tieni presente, se puoi, che abbastanza spesso si finisce di sentirsi più soli in due che da single.

    fatti animo e prendi la decisione che ritieni più giusta per te nel presente, senza troppo pensare al futuro.

    un abbraccio.

    PS: Harlock ha ragione e riecheggia moltissimo un altro utente, che spesso ha bisogno di maschere per esprimersi.

  5. 15
    ale_loss -

    Il punto è che quando si ha tanto da una relazione (ho una persona che mi chiama per sapere come sto, con cui uscire almeno tre volte alla settimana, che mi consiglia se ho qualche problema….e lui mi consiglia pure bene nella sua eccessiva furbizia!), e questo è un “tanto” che prima non si aveva, allora diventa difficile rompere tutto, sembra sempre la mossa sbagliata. Io nella mia vita ho chiuso molti rapporti dannosi, ed è vero ho fatto bene, ma sono rimasta sempre più sola, incapace di costruire altri rapporti. Perché una volta le ragazze vogliono la compagna con cui rimorchiare maschietti, un’altra volta trovi ragazze invidiose, un’altra il gruppo chiuso che non dà possibilità, un’altra ancora altri motivi etc…..sto ponderando bene i miei passi, perché voglio rompere arrivando proprio ad un estremo intollerabile, e non prima.

    E’ vero, è un atteggiamento vile, e la cosa peggiore è che mentre prima di conoscerlo ero determinata nello scegliere le mie relazioni, dopo aver incontrato lui e aver visto come si comporta e che le cose gli vanno meglio di me, ho preso quasi ad imitarlo nella speranza di essere meno “ingenua” nella vita. Ovviamente lo imito in malo modo.
    Perché lui rimane amico della ex che l’ha tradito solo perché questa ha due parenti professori universitari dove noi studiamo, o di quell’altra che pur essendo fidanzata gli si è spogliata davanti – e lui, di “sentimenti nobili” non se la fece – ma rimane in contatto perché ha una famiglia potente, e via dicendo.
    Io invece in questa situazione soffro solo, e in cuor mio so bene che lui attua questi comportamenti per allontanarmi, ora che non gli servo più, per cui non mi resta che fare il passo, che lui ci tiene tanto a non fare perché già sta pensando come calunniarmi e passare ancora una volta lui per bravo ragazzo abbandonato.

    Sono queste le cose che mi frenano pesantemente, è sapere che parlerà male di me a tutti i ragazzi dell’università, che è l’ambiente che più frequento…

  6. 16
    michelle -

    Non pensarci piu` di tanto, mollalo. La solitudine bisogna affrontarla, e fidati non e` cosí male. Certo il distacco inizialmente fa soffrire, ma presto ti sentirai piu` forte.
    Non aspettare oltre o la tua autostima verra` distrutta sempre di piu`, e faticherai ancora di piu` a rialzarti.

  7. 17
    Vale -

    Guarda il lato positivo. Ti sei accorta ora di avere al fianco una persona sbagliata, che pian piano ti logora i nervi (ma guarda un po’ se devi ridurti a tremare dalla rabbia tanto da non poter salutare i tutoi amici! NESSUNO ha il diritto di farti sentire così).
    Ha ragione Harlock, hai vicino un narcisista e ripeto, meno male che te ne sei accorta subito. C’è chi trascina relazioni e matrimoni del genere fino a finire in analisi.
    Scappa e non ci pensare nemmeno alla solitudine. Sii te stessa e vedrai che non resterai sola.
    Meglio comunque stare soli che avere vicino un parassita che vuole solo usarti.
    Se posso consigliarti una lettura: i libri sulle manipolazioni di Isabelle Nazare Aga.

  8. 18
    Harlock -

    Solo una puntualizzazione: io non sono la maschera di nessuno. Io sono io e basta, non uso altri nickname nè per esprimermi ho necessità di giochetti.

  9. 19
    rossana -

    Vale,
    come vedi, qualsiasi sia il tipo d’uomo in questione, ci si frequenta per conoscersi. in alcuni casi s’inquadra la persona in pochi mesi; in altri s’impiegano anni e non si arriva quasi mai ad avere una percezione chiara del soggetto, quasi sempre imperfetto, in particolare quando si raggiunge la decisione di lasciarlo.

    ci sono donne che sanno fingere amore per decenni, imbambolando soprattutto i maschi attratti dalla bellezza, così come i maschi riescono benissimo a conquistare le lore prede con la gentilezza, che, però, può pure diventare crudeltà, senza scandalizzare nessuno, mentre una donna sempre angelica dovrebbe restare…

    sono pochi a questo mondo quelli che, come Golem e Harlock, sono capaci di avere fin da subito giudizi chiari e netti, in particolare sul genere maschile! beati loro!

  10. 20
    Golem -

    È vero, l’ho notato che Harlock ha una strana somiglianza in determinate visuali con un certo utente. E non è l’unico, a vedere certi personaggi in quel modo! Che non siano la stessa persona? Lo fa notare chi la maschera non la toglie mai.

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