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Siamo ragazzE di oggi

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Leggo il forum da 3 anni, dal 2011 quindi. Sono intervenuto poche volte, con nick diversi perché sono tecnologicamente disabile. Ho 44 anni, sono di Monza, ho un’azienda di 27 dipendenti e 4 collaboratori in p.iva. Onoro i miei assegni verso la mia ex moglie italiana, vedo le mie gioie (i miei bambini) ogni volta che ne ho la possibilità. Cioè due, tre volte a settimana. Non dirò i nomi dei miei figli. Il ragazzo ha 14 anni, la bimba ne ha 11. Sono la mia ragione di vita.

Questo è Roberto, questo sono io. 

Seguo da anni e devo dire alcune cose. MrX, IO, AndreaOriginal, Kid.. perché vi affannate nel tentativo di far capire qualcosa a questa gente? Non capiscono niente perché non vogliono capire! Non so come sia la situazione al Sud perché la mia attività mi impone trasferte fino a Terni, non oltre, ma nel Centro-Nord la situazione è tragica.. 

Ragazze dai 20 ai 25 anni: belle, ma sempre con l’I-phone in mano, whattsuppano come se non ci fosse un domani e non ti danno retta. E tu hai speso 18 Euro per un aperitivo in Galleria. Viziate, egocentriche, ignoranti. Una generazione da buttare. Immondizia femminile.

Ragazze dai 25 ai 30 anni: belle, ma pazze, nullafacenti o troppo bagnate per l’azienda, la carriera. Ragazze che a 27 anni sono ancora a carico dei genitori e non sanno cosa fare della vita, oppure buttate “chì e là” a fare non si sa cosa, sembrano le assistenti del Diavolo veste Prada. Whattsappano peggio delle altre.

Donne dai 30 ai 35 anni: belle, ma isteriche. Isteriche. Cambiamenti di umore continui, ripensamenti, ti scopano come se temessero l’apocalisse, giurano amore, ci ripensano, sono confuse, non sanno cosa fare, chiedono pause, ci ripensano, ti rinfacciano di tutto, piangono all’improvviso, tornano, si ri-allontanano, si bagnano per un altro, ti dicono “è finita”, poi tornano in piena notte sotto la pioggia, poi spariscono. Isteria pura.

Donne dai 35 ai 40: già meno belle, già meno sicure di sè. Seducenti nella prima fase, paranoiche e rompicoglioni un minuto dopo. “Voi uomini” è la frase che masticano 100 volte al giorno, da sfigate monomaniache.

Donne dai 40 anni in su: ROTTAMI. Offendetevi pure. Quando il loro valore sessuale scende sotto lo zero, diventano delle belve. Non accettano di essere degli scarti, non sanno vendersi per il loro valore intellettuale perché hanno sempre coltivato il valore della gnocca pensando di avere tutte le ragioni e di essere le più furbe del mondo, e poi quando noi non le caghiamo più diventano delle pazze da legare, conciate così perché secondo loro siamo stati noi uomini che le abbiamo distrutte. 

Voglio dire solo un’ultima cosa: a quei ciula che pensano alle straniere… sta ki e va mia de là, perché lè sempar la stesa roba… solo che qua giochi in casa tua, in Russia, Cuba, Romania o Brasile se fai una caaazzata di troppo dopo son dolori. Ascolta il Roberto. 

Lettera pubblicata il 22 Novembre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 667 commenti

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  1. 11
    Andrea_The_Original -

    bah.. probabilmente è vero che si perde tempo nel cercare di civilizzare le povere menti che qui ahimè abbondano (andrea QI 74 risparmiati la solita banalità).. però è anche vero che repetita iuvant…

    Sicuramente le donne che abbiamo non nascono così fatte e finite, siamo anche noi uomini che diamo un bel contributo per farle diventare ciò che sono.

    Ottima comunque l’analisi, soprattutto per le ultra 40 enni. Perché se è vero che la condizione attuale permette alla donna indubbi vantaggi è anche vero che proprio la stessa mentalità che rende una certa fase della loro vita una pacchia, superata una certa età si ritorce loro contro. In una società dal rimpiazzo facile come questa, vengono rottamate senza pietà.

  2. 12
    Roberto -

    se non sapete trovarvi una donna fatevi due domande.

    Golem: hai detto bene, questo si lamenta e poi non riesce a parlare in italiano.

  3. 13
    Kid -

    Il fatto è che ci si dimentica o si è ormai disabituati a prendersi cura della propria tranquillità interiore e dimensione , in quanto tutto si fonda sull’apparire e tutto è a portata di mano: Il focus è decentrato rispetto al proprio essere , che lo si tende a nascondere nella vita di tutti i giorni . La ricerca del partner giusto diventa spasmodica ma spesso improduttiva , e ruota intorno all’attrazione spicciola come palliativo di tutti i mali , ma quando si riesce ad traduce in una frequentazione escono fuori diverse problematiche che vengono gettate nella mischia e questo è controproducente.
    Ora , al di là del mio commento che nel mio stile vuol essere ironico e dissacrante , penso che il problema principale da cui scaturiscono insoddisfazione , infelicità , incapacità di trovare una propria collocazione relazionale produttiva e scorrevole per entrambi sia proprio quello.

  4. 14
    mr x -

    Roberto, noi qua si cerca di aiutarci tra uomini, non ho certo la pretesa d voler insegnar qualcosa a codeste mentecatte, da te ben descritte nella lettera. Qualcuno non capirà e continuerà nel suo zerbinaggio, qualcun altro invece aprirà gli occhi.

  5. 15
    Andrea74 -

    Andrea, ma perché mi rompi le scatole che non ti sto dando minimamente retta da almeno un mese? Ma che accidenti vuoi? Piantala di fare il fesso perché non attacca.

  6. 16
    glosstar -

    @Mariuccia

    Il commento più significativo e divertente dell’intera serie.

  7. 17
    solitudine1989 -

    E’ vero e grazie per la solidarietà in quanto prendo talmente poco da pagarmi giusto la tassa universitaria, di certo non ci campo!

  8. 18
    Roberto Rusconi -

    Io uso il dialetto, Golem, perché mi piace e fa parte della mia cultura. E’ dialetto puro, io non dico “e essa ha detto vicino a lui” (è l’unica battaglia che condivido con lo zerbinus troiensis Andrea74!) come gli analfabeti e, lasciamelo dire, i napoletani che pretendono che il loro slang sia comprensibile a tutti e che i loro “napoletanismi” vadano giustificati e tollerati perché napule è napule. Noi lombardi stiamo sul kaazzo a tutti invece, e francamente mi sta benissimo così.

  9. 19
    Golem -

    Il napoletano ha la stessa dignità del dialetto lombardo, e ancora oggi produce cultura di altissima qualità, perché, per quanto possa apparire strano Napoli e’ una città viva e tutt’ora amata dalla maggior parte dei suoi abitanti. Se ti capita di trovare il dvd de “La gatta Cenerentola” di Roberto de Simone ne potrai assaggiare un esempio straordinario. Purtroppo il lombardo milanese e’ rimasto ormai solo più dei Legnanesi, Van de Sfroos come cantore e tuo naturalmente. Per il resto e’ ormai solo un nostalgico ricordo. Purtroppo.
    Perché sul Kazzo a tutti? Presuntuoso. Ciao ne

  10. 20
    Feanor92 -

    Che dire Roberto hai espresso il punto della situazione in modo chiaro e senza peli sulla lingua. Il tormento che avevo dal non capire le femmine di oggi sembra essere arrivato all’epilogo con questo post. Non so precisamente quando sia avvenuto questo decadimento sociale e come svegliarsi dal coma e rendersi conto di trovarsi in mezzo a belve invece che esseri umani. Personalmente ho scelto di non avere contatti con nessuno e di farla pagare a chi mi ha fatto del male per il resto se sarò fortunato a conoscere persone sarà per pura coincidenza tipo in un bar o altri luoghi comuni. Mi sono dilungato un po troppo su di me che dirti Roberto grazie ancora per la tua schiettezza e sincerità.

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