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In quattro parole la mia vita

Buongiorno a tutti, non è la prima volta che scrivo qua, di tanto in tanto lo faccio, mi libero di qualche pensiero e con le risposte che ricevo per qualche momento mi sento un po’ risollevato e compreso.
Avevo già detto chi ero ma lo ripeto in maniera “sintetica” (per quanto riesca) questa è una nuova lettera e penso sia giusto far capire a chi legge un po’ il quadro della situazione, in ogni caso nel mio nickname ci sono le altre lettere che ho scritto, per chi vuole e se lo vuole, può trovarle e leggerle.
Mi chiamo Alessio e sono un ragazzo di 21 anni della provincia di Milano.
La mia vita è stata soddisfacente fino ai miei 15/16 anni, poi pian piano la sensazione della mancanza di qualcosa ha fatto si che crescesse in me la convinzione dell’assenza di alcune figure appunto, con una conseguente perenne insoddisfazione della mia vita.
Fino ai 16 anni posso dire che non mi sono mai preoccupato del mio futuro, breve e a lungo termine, i miei passatempi erano internet e i videogiochi e mi sentivo completo, avevo tutto, anche una sana famiglia e dei genitori che mi amavano e mi amano tutt’ora, non mi mancava nulla, poi però continuando a crescere l’interesse per questi svaghi andava diminuendo e cresceva invece il desiderio di divertirmi in altri modi, uscire di più, crearsi un gruppo di amici, avere una ragazza.
Nei primi tempi non badavo molto agli scarsi (direi nulli) risultati che ottenevo, dopotutto avevo iniziato da poco a vivere questo malessere, non sarebbe durato a lungo pensavo.
E così il tempo passava, grosse amicizie non ne facevo, la ragazza non arrivava e i sabato sera ero chiuso in casa da solo.
Fortunatamente intorno ai 18/19 anni conosco qualche persona che diventerà importante per me anche oggi, tramite la scuola serale conosco un ragazzo più grande di me di 6 anni e al mare un altro ragazzo sempre più grande di me di ben 8 anni.
Inizio ad uscire, mi diverto, ma non vivo mai con pieno entusiasmo tutto quello che faccio, non sono mai realizzato e soddisfatto, non mi sento mai messo in gioco con persone così più grandi di me e tra le nuove conoscenze che faccio ci sono solo ragazze più grandi con le quali non può nascere niente. Davanti ai miei occhi vedo nuove coppie formarsi, altre lasciarsi e ricostrursi con altre persone.
Passa il tempo e il mattone che mi porto addosso da anni si fa sempre più grande e pesante sino a diventare un macigno, non vivo più, sono scontroso anche con quelle persone che non se lo meritano (i miei genitori).
Nel mentre finisco la scuola, trovo un lavoro e mi vedo arrivato dal punto di vista di nuovi rapporti sociali che non creo in nessuno di questi luoghi.
Il problema non è che sono poco simpatico, snob o chissà cos’altro, anzi, quando nella mia vita è capitato di affermarmi in mezzo a delle persone (la maggior parte più grandi di me) sono sempre stato cercato dopo, se non c’ero non passavo inosservato, ero un punto di riferimento.
Il problema sono io, che ho paura di vivere, di provare, di stare in mezzo ai miei coetanei.
Le difficoltà aumentano, il malumore si aggrava e arrivo al capolinea, mi serve un aiuto di qualcuno che va anche oltre l’amico, una figura professionale.
Così mi metto alla ricerca e contatto via web una psicologa e inizio ad andarci da quest’anno (2014) le spiego tutto e iniziamo la terapia, che devo dire la verità è la cosa che più mi piace fare in questo periodo, non vedo l’ora che arrivi il giorno della seduta perchè mi sento compreso nei problemi anche se ancora non stiamo lavorando su come risolverli, diciamo che stanno ancora venendo fuori.
Per il resto ho perso l’interesse a fare anche le cose che più amavo fare, come il nuoto e il softair, ormai esco dal lavoro e torno a casa senza fare nulla.
Molti mi dicono di essere un bel ragazzo, normale, ma io non mi piaccio e così ho perso lo stimolo di migliorarmi fisicamente praticando qualche sport, sono abbastanza “secco” e ne soffro un po’ per questa cosa, sono 1,90m per 65kg.
Credo di essere invece intelligente, più che culturalmente quanto come persona, nel modo di comportarmi con gli altri, di relazionarmi, nella vita, mi sento maturo e più grande dell’età che ho effettivamente, ma con le ragazze non basta, sentendomi in inferiorità fisica con un aspetto più da adolescente che da uomo, non riesco a valorizzare me stesso.
Ora sono qua, la mia vita va avanti ma chiamarla vita è sbagliato, non sto vivendo, faccio le solite e poche cose, la cosa che più mi pesa è l’assenza di una compagna con la quale sarei disposto già alla mia giovane età a vivere qualcosa di serio ed emozionante insieme.
Mi fa paura il futuro perchè non lo vedo, ho un buonissimo posto di lavoro che oggi come oggi dovrebbe già essere molto e lo riconosco, ma cosa mi serve se non ho nessuno? A non fare la fame certo, ma cercate di capire il significato.
Sto confidando tutto nella terapia dalla psicologa investendo una consistente quantità di denaro, ma non mi importa se mi porterà alla mia vittoria, se arriverà.
Che poi io penso che molti dei miei problemi non esisterebbero se al mio fianco ci fosse una persona che mi accetti per quello che sono, mi sentirei più forte dentro e sicuro di me.
Spesso sento dire da molti e fino a poco tempo fa la pensavo uguale “ma io non ho modo di fare nuove conoscenze, non so come fare”.
Ebbene sto aprendo gli occhi e invece di occasioni ce ne sarebbero anche, ma non le sfrutto e le caccio via, ad esempio tramite l’attività dei miei ho conosciuto un ragazzo della mia età che mi ha chiesto facebook per sentirci, ma ho evitato, oppure adesso amici dei miei con i quali vogliono andare al mare questa estate vogliono convincermi ad andare pure io (perchè senza è difficile che i miei vadano, anche se per me non ci sarebbe problema) perchè ci sono le loro due figlie della mia età che hanno la compagnia nella quale potrei entrare anche io, ma non me la sento, è difficile per me.
Il motivo è che non mi sento all’altezza, mi vedo così distante dai miei coetanei e ancora di più dalla ragazze che non riesco a vivere serenamente la loro presenza nella mia vita, così li evito.
Quando iniziai ad uscire sono passato dallo stare chiuso in casa all’andare i sabato sera nei pub, non avendoci mai messo piede e non bevendo alcolici mi sono trovato in forte imbarazzo ma dopo qualche uscita è passato perchè con le persone più grandi che frequento non mi hanno mai fatto pesare la cosa.
Ma l’idea di andare al mare e sapere che a mezzanotte questi ragazzi decidano di uscire dal campeggio e andare alla festa in spiaggia qualche km più in là, oppure andare in discoteca o in uno di questi posti dove io non sono mai stato, dove mi sentirei solo in imbarazzo e per niente a mio agio, mi fa paura.
Ancora adesso quando cambio pub e finisco dove ci sono molti ragazzi/e della mia età provo ad essere “forte” come li vedo a loro, a muovermi sicuro di me, avere atteggiamenti per i quali possa provare attrazione una ragazza per me, ma io non sono così.
È una gran fatica ma lo faccio per provare a dare una immagine forte di me, ma sotto sotto sono debole e fragile, insicuro di me e comportarmi così non ha mai portato a nessun risultato forse perchè non essendo io così, le persone involontariamente lo percepiscono, se ne accorgono.
L’idea di provare cose nuove, di stare in mezzo a ragazzi e ragazzi vestiti così attraenti, con un bel taglio di capelli, sicuri delle loro mosse mi mette a disagio, perchè forse vorrei anche io essere così ma non lo sono.
E chissà che in un gruppo di persone non ci sia la ragazza che sto sognando e che pensa come me, ma che non incontrerò mai se continuo a comportarmi così.
Ho paura di non iniziare mai a vivere, o di farlo troppo tardi.

Scusate la lunghezza del testo, non ho domande in particolare, la mia era una riflessione sulla mia vita.

Lettera pubblicata il 27 Maggio 2014. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 8 commenti

  1. 1
    Luigi89 -

    Ciao Alessio.. sono un altro ragazzo che come te non sta vivendo la sua vita appieno, perciò posso capirti. Non sono delle tue parti, sono pugliese ma se ti va qualche volta di scambiare 4 chiacchiere ti lascio la mia mail luy89@yahoo.it

  2. 2
    Giovanna -

    Ciao,,,ma perche’ non vai in palestra e lavori sul tuo fisico facendo fitness ,seguendo una sana alimentazione potresti migliorare il tuo aspetto esteriore e di conseguenza ti sentirai meglio con te stesso e con gli altri…Vedrai che farai anche nuove amicizie,,,e magari nuove conquiste.Ciao
    .

  3. 3
    Angwhy -

    Meno male che eran 4 parole pensa se raccontavi tutto.consiglio di angwhy?lavora,tromba e fregatene di tutti

  4. 4
    ILSaggio -

    @Luigi: ti avevo scritto una mail, non so se è mai arrivata ma io non ho mai letto una risposta.

    @Giovanna: Ciao Giovanna, ci ho provato ad andare in palestra, ma sono durato poco, l’ho mollata quasi subito, per due volte.
    A me non piace andare in palestra, ovvio mi dirai beh ma allora cosa pretendi di startene seduto a casa e che il fisico ti si formi da solo?!
    Il punto è che è questa società che induce a pensare che bisogna essere prestanti fisicamente, essere muscolosi per essere belli, esenti il più possibile da imperfezioni, soprattutto nelle grosse città dove vivo ed esco io.
    Ma in realtà a me non me ne frega nulla di andare in palestra, non è un mio passatempo, non mi piace e non mi diverte e l’idea di doverci andare per forza per avere un fisico migliore mi “irrita” perchè devo andare in palestra se non mi piace?
    È solo che non riesco ad accettarmi e piacermi così come sono senza enormi pretese, e non succederebbe se in giro mi buttassero non dico sempre ma almeno qualche volta gli occhi addosso.
    Esco con un mio amico piazzato e tra i due quello che “attrae” in giro non sono io, è sempre e solo lui.
    Ok può sembrare un discorso superficiale “se ti guardano puoi fartele” ma non è così.
    Io non cerco lo sguardo per convincermi di piacere, a me basterebbero anche solo gli occhi di una sola persona al mondo, ma non li ho, ed è frustrante.
    Non è una gara se io sono più bello di te, è che ogni tanto un po’ di autostima viene anche da questi semplici gesti.
    Ma è sicuramente al 90% il mio modo di comportarmi nel muovermi, nel guardare, nel camminare a non attrarre, sono insicuro e le ragazze lo percepiscono.
    Più il tempo passa e peggio sarà, ora la vivo meglio grazie alla psicologa, esco di casa non pensando che devo per forza conoscere/incontrare una ragazza e così mi godo meglio la giornata, ma quando sono solo a casa ancora ci penso e ci sto male.
    Le amicizie non aiutano nemmeno, non puà succedere che entrino nuove persone nel gruppo (a prescindere non ne entrano) ma in particolar modo della mia età.

    @Angwhy: Non è facile, per capirlo devi viverlo o averlo vissuto, saprai che non è facile come credi fregarsene e andare avanti, i pensieri si accumulano insieme alle paure, l’insicurezza aumenta e da solo non esci più per tutta la vita.
    A volte mi pongo il quesito se baratterei mai la mia vita con quella di qualcun altro sai? Non immagini ogni volta quanto sia il dolore nel chiedermelo perchè io vorrei vivere felice a modo mio ma…

  5. 5
    Angwhy -

    Non immagino?tu non hai idea di cosa ho passato nella vita per colpa degli altri.te lo dico col cuore in mano,hai un buon lavoro?non ti serve altro.trovati una ragazza oggi ci si trova anche su internet,viaggiate,girate il mondo ma lascia perdere gli amici.non guardare nessuno non invidiare nessuno e non aspettare nessuno

  6. 6
    ILSaggio -

    Non volevo dirti che non capisci a priori quello che provo, ti chiedo scusa se è passato questo messaggio.
    All’inizio ho scritto che non è facile capire e che per farlo devi almeno averlo vissuto, e mi sembra il tuo caso da quel dici, anche se non so ora come stai.

    Si ho un ottimo lavoro e ne sono molto felice, ho avuto una gran fortuna e tutto quello che mi dici lo condivido in pieno!
    Ma non riesco a viverlo.
    È il mio sogno poter trovare una compagna, viaggiare con lei, vivere nuove esperienze, fare una marea di cose che la vita può offrire, ma forse perchè sono ancora troppo giovane, non riesco a trovare questa compagna.
    Esco poco, ho pochi amici e tutti più grandi, parlare con gli estranei in giro mi viene difficile, osare con le ragazze è peggio ancora.
    Sono una persona che poi all’interno del gruppo lo tiene attivo e introduce volentieri nuove persone, ma la forza me la da il “gruppo” io da solo, che è quello che serve per riuscire nel mio intento, valgo poco, non sono capace di sfruttare le mie qualità.
    Internet ci ho provato con quei siti di incontro, ma anche così non mi è così facile, qualche freno lo vinco, ma è dura lo stesso per me.
    Gli “amici” giustamente come dici sono un contorno, ci saranno persone che entreranno ed altre che usciranno dalla mia vita, per sempre, e mi sta bene tutto questo, ma ora queste servono anche per incontrare la giusta compagna.
    Per natura non guardo nè invidio nessuno, a volte pecco anche di presunzione forse, mi sento superiore, ma mi viene inevitabile asciugarmi gli occhi ogni volta che vedo le altre persone con la persona che amano, gli altri coetanei essere spensierati e divertirsi.

  7. 7
    Giovanna -

    Ciao .ho letto la tua risposta al mio consiglio, mi sembri una persona molto difficile da aiutare ,non accetti mai ogni consiglio che ti viene dato,o lo fai apposta oppure sei davvero cosi convinto che ti caschi la manna dal cielo…esiste un proverbio che recita cosi’; ne stritta ti vieni e ne laigga ti trasi…cioe’,non esiste modo per consigliarti,devi farcela da solo,anzi,adesso hai la psicologa…Auguri !!

  8. 8
    ILSaggio -

    Hai ragione, sono difficile da aiutare e non credo che mai riuscirò a sbloccarmi in alcun modo. Così è la mia vita.
    Grazie per gli auguri, li apprezzo con il cuore.
    In bocca al lupo a tutti voi 🙂

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