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Problemi emotivi si riflettono su lavoro, relazioni, vita

Ciao. Lo so. Questa lettera sarà uguale a mille altre. Eppure nonostante ciò mi riguarda il contenuto. E lo sento forte come altri proprio perché riguarda me. E non so più dove sbattere testa e cuore.
Vi ringrazio per l’attenzione. Ho 30 anni. Sono emotivamente molto instabile. Mi spiego. Sono il “tipico” che dall’esterno sembra felice e contento. In realtà è una grandissima maschera. Sto malissimo con le persone. Un grande complesso di inferiorità. Pensieri a fiumi nella testa. Continue paure. Non sopporto i genitori che sono petulanti, schiaccianti. Mi mettono proprio contro le persone e nonostante ciò pretendono che trovi sempre lavoro. Come si fa a lavorare se si sta malissimo con le persone? Allora libero professionista? Il mio carattere non riesce ad adattarsi alle regole della società… documenti… firme… sono come un bambino di 5 anni. Sono stato anche per anni da una psichiatra che sembra pure brava. Un po’ di problemi m’erano passati. Nonostante ciò continuo a morire d’ansia ecc…

Un casino. Non riesco a lavorare, ad avere nuovi amici, interessi. Penso al suicidio diverse volte al giorno.
Ho fatto tanti e diversi lavori nella vita. Ognuno che non durava più di tanto, anche di grande responsabilità (l’ultimo) dove comunque sono stato super male e alla fine neanche mi hanno rinnovato il contratto dopo tutte le energie che gli ho regalato. Uno schifo.

Non so neanche se chiedervi consiglio. Non so se questa lettera è tra “lo sfogo” e “la richiesta d’aiuto”.
Così. Mi sento male, solo… incompreso dai miei genitori. La psichiatra pare che mi capisce solo di portafoglio. Avevo pensato di cambiarla… ma sapete… ricominciare daccapo.

Grazie è, per l’attenzione.

Lettera pubblicata il 1 Maggio 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 10 commenti

  1. 1
    Stefano614 -

    La felicità, la spensieratezza non sono il frutto di complicate tecniche di meditazione o di fortunate situazioni della vita ma sono l’accettazione della propria fragilità, dei propri limiti e di quelli altrui. Spesso l’ansia e la depressione sono conseguenza di false aspettative su come dovrebbe essere la propria vita per essere felici, in reatà è come un miraggio che anche se la tua vita cambiasse realmente sposteresti sempre piu avanti.. La vita è qui, ora, cerca di risolvere i problemi che puoi e vivere con quelli che non riesci a superare. L’importante è stare in mezzo agli altri, non nascondere ciò che provi. Le persone sono molto più simili di quanto puoi immaginare, qualunque cosa tu provi ci sono persone che ci sono gia passate.. Riguardo alla psichiatra, parlane con lei. Se non trovi giovamento dalle sedute non ha senso continuare, trovati un’altra persona che ti dia più fiducia..

    Auguri

  2. 2
    maxlovegods -

    Molte persone attorno a me, lavorativamente parlando, non mi accettano. Anzi sfruttano la mia debolezza e mi mettono sotto. E io non ce la faccio. Dovrei forse lavorare con altri come me?

  3. 3
    fely -

    Ciao …mi dispiace leggere queste cose.. davvero… non so che dire… ma qual’è il problema principale secondo te? ti senti solo? incompreso? guarda che è un problema che abbiamo un po’ tutti… anche il sentirsi inferiore ad altre persone… succede anche a me .. pero’ non è cosi’… !!!!! anzi..! devi sentirti migliore…solo cosi’ potrai esserlo per davvero! …..ascolta… io non so nemmeno chi sei..ma ti auguro tante belle cose.. cerca di essere ottimista… la vita ne è una… e goditela finchè sei in tempo….. ciao.

  4. 4
    maxlovegods -

    E’ sempre stato un problema per me godermi la vita. O solo lavoro, o solo divertimento. Non riesco a dividere le cose. Però come dicevate voi, dovrei rilassarmi, accettarmi. Fare le cose senza cercare di essere il primo o addirittura fregarmene per l’opposto. Devo rilassarmi.

  5. 5
    scalamir -

    Devi cercare di entrare in confidenza con il tuo bambino interiore, questo senso di inferiorita probabilmente te lo porti dietro da quando sei nato. Devi fare un analisi approfondita della tua infanzia e adolescenza per quanto riguarda i legami affettivi stabiliti con i tuoi cari. Deriva tutto da li. Purtroppo ci portiamo dietro comportamenti disfunzionali imparati nostro malgrato da genitori che magari avevevano processi disfunzionali a loro volta. E? un cammino duro, ma l’unico che puo farti uscire da questa base sicura di sofferenza in cui vivi. Devi cominciare con la consapeolezza di questi processi. Fatti aiutare da un buon terapista che capisca le dinamiche affettive dell’infanzia. Non esculderei anche l’ipotesi di una terapia farmacologica per aiutarti all’inizio. Solo tu sei responsabile della tua felicita e del tuo benessere comincia a ricentrare il mirino su di te. coraggio nn sei solo!

  6. 6
    maxlovegods -

    Grazie. Ho pensato di fare un corso di assistente socio sanitario intanto. E si, forse dovrò cambiare terapista. Ne parlerò chiaramente con lei la prossima volta che la incontro. Se realmente se la sente di curarmi ancora.

  7. 7
    valeria -

    ciao maxlovegods, come alcuni hanno detto, i tuoi disturbi di ansia e sensi di inferiorità sono molto probabilmente causati da qualcosa che è accaduto nella tua infanzia come maltrattamenti psicologici volti a farti sentire un inferiore, forse i tuoi genitori a loro volta sono persone disturbate perchè hanno nell’infanzia subito del maltrattamenti. questo non posso saperlo. questi sensi di inferiorità sono molto comuni a molte persone, anch’io soffro di ansia come te, sono instabile mentalmente, oggi sono di buon umore, il giorno dopo sono triste, mi sento a disagio con gli altri, sono debole e spesso i colleghi approfittano di sottomettermi per questo. insomma dobbiamo convivere con queste debolezze. io sono andata da uno psichiatra solo una volta per fare una cura antidepressiva per sei mesi. lo psichiatra, pur essendo molto gentile e professionale, non mi ascoltava più di tanto e non era molto interessato alle mie problematiche forse perchè anche i medici e terapeuti vari non possono farci proprio niente. il percorso di miglioramento è diverso per ognuno di noi, dipende dal nostro carattere.
    io non ho più intenzione di andare dai terapeuti perchè alla fine le nostre ansie ce le teniamo per tutta la vita così come i nostri complessi, quindi sarebbero soldi buttati. io la penso così, ti consiglio di non andare più da nessuno ma piuttosto di cercare te stesso attraverso esperienze di vita, magari studiando se ti piace, lavorando e nei rapporti con gli altri.
    comunque sappi che siamo in migliaia a star male e ad essere instabili dentro mentre fuori sembriamo persone normali e felici.
    spero di esserti stata d’aiuto.
    ti saluto

  8. 8
    maxlovegods -

    Dal terapeuta però sento di doverci andare. Diciamo che mi sono sentito meglio. Perchè per me è un po’ come un arbitro. Mi aiuta a distinguere la realtà da false illusioni e così riesco ad ascoltare l’ansia che c’è in me e a dargli un significato. Dall’8 maggio ricomincerò. Sono d’accordo con te. E il tuo aiuto m’ha fatto piacere perchè non mi fa sentire l’unico esemplare di questa terra. Comunque mi riconosco tante buone qualità. Solo che siccome sono molto “creativo” allora ho paura di finire in una strada, perchè magari sto solo a giocare invece di fare le cose concrete per darmi un futuro ed un presente indipendente. Tante energie usate a fare qualsiasi cosa, poi con due soldi in tasca. Comunque grazie. Di dove sei te? Se sei di Roma ne possiamo parlare dal vivo.

  9. 9
    bob -

    ciao max= sono bob.da quanto ho capito abbiamo gli stessi c…o! di problemi.anche io sono molto creativo,anzi direi troppo.e da 6 anni che faccio terapie (omeopatia)direi che i risultati sono cosi e cosi.cmq non sei solo!e ti dico che secondo me siamo ad un livello superiore(abbiamo troppo cervello).

  10. 10
    deborah -

    Ho solo un commento e si trova in un libro ricco di saggezza,la Bibbia e dice”non ti mostrare scoraggiato nel giorno dell’angustia,la tua potenza sarà scarsa.Geova che il creatore dice di non mostrarsi scoraggiati ciò per non indebolirci,ma la sapienza che ci da la Bibbia ci disciplina per amore,parla una persona che ha sofferto molto sotto questo aspetto.

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