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Alle persone buone, ai sensibili

Stasera sono in vena di scrivere. C’è qualcosa che è dentro da un po’ e adesso ha voglia di venire fuori. Mi dispiace se sembrerà tutto banale, e lo sarebbe anche, banale, se il cuore non fosse così romantico. Questo pensiero è dedicato alle persone buone, ai sensibili, ad ognuno di loro, che sanno bene quanto esserlo sia piacevolezza per gli altri e pugnale per se stessi.

Proprio a te, che ti sarai sentito dare chissà quante volte dello stupido, ma resti Essere incantevole;
a te che spesso sei così nonostante la vita non ti abbia poi tanto sorriso, ma tu fai sorridere;
a te che la tua Bellezza per altrui cecità la paghi ingiustamente come sbaglio o colpa;
a te che sei proiettato più in là de la logica, il tempo, lo spazio, la ragione;
a te che percorri il senso contrario alla perversa corsa;
a te che nel pensiero proteggi, culli, sostieni;
a te che oltre alle belle labbra baci la fronte;
a te che sei nobile anche nella tristezza;
a te che non dimentichi la tenerezza;
a te che ti commuovi, come sai;
a te che fai del tuo meglio;
a te che accarezzi l’anima;
a te che cerchi giustizia;
a te che sei poesia;
a te che vibri;

A te che riesci a percepire che queste righe non sono retorica né religione. Non sono buonismo né leggerezza. Sono tutto quello che posso darti, solo un piccolo slancio che esce da un’anima solitaria che nella sua mediocrità tutti i giorni ti cerca, ti osserva, ti contempla e ti augura tutto il bene che ti meriti.

A te che coi tuoi sbagli e i tuoi difetti sei umano, che non sei sola virtù o perfetto e nessuno mai ti dovrebbe pretendere tale. Eppure con la tua purezza rassomigli più alla Luce divina che alla fisicità dell’organica materia.

A te vorrei dire che se non ti capiscono, non ti credono, ti lasciano solo, ti deridono o ti calpestano, si prendono gioco dei tuoi sentimenti o si approfittano della tua disponibilità, non sei tu quello che deve cambiare anche se questo è quello che vogliono farti credere. Sei meraviglia, te lo giuro. Sei l’unica speranza che vedo per questo triste mondo, quel mondo che a sere come questa mi fa piangere, con o senza lacrime.

Vorrei dirti che queste parole sono troppo limitate per raccontarti e che se potessi ti abbraccerei. Senza parole, solo ti abbraccerei. Sapere che esisti è il mio unico appiglio al mondo nei giorni più neri. Per questo: semplicemente e infinitamente grazie.

Sweetly

Lettera pubblicata il 5 Aprile 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 29 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    gwen -

    Sembra una poesia, è bellissima 😀 Grazie a Te, proprio poco fa ti pensavo, sono felice di rileggerti ancora!!! Non sparire, ok? kiss!!!

  2. 2
    angela85 -

    Ciao sweetly grazie a te.mi fai sentire fiera di me perche essere buoni e sensibili e’ un difetto nella societa.le tue parole mi hanno commossa.sono rare le persone che comprendono a fondo le persone speciali,e tu sei speciale.vorrei conoscerti,scrivimi,stellanascente85@virgilio.it

  3. 3
    ladysbabyclowns -

    bella!!!
    come fai a scrivere lettere cosi’?
    parlo per me, io non ho mai leto 1 lettera cosi’

    penso di copiarlo e la tengo in archivio!!
    chi sei, che lavoro fai
    cambia nick pero’ e’ troppo banale per te, inendo!

  4. 4
    Joker87 -

    Belle parole, veritiere per tanti versi ma troppo sognatrici per altri secondo me…
    Riuscissi anche io ad avere un appiglio nei momenti bui pensando a chi in questo mondo è pronto a voler bene e ad aiutarci starei decisamente meglio.

    Fa comunque piacere sapere che c’è tanta gente come te pronta a esprimersi correndo il rischio di essere magari giudicata in malo modo solo per la propria sensibilità…

  5. 5
    blackjack -

    Grazie di esistere, Sweetly…

  6. 6
    Heavy rain -

    Scrivi molto bene sei completa e limpida nell’esprimere il tuo pensiero. Sei molto dolce ma per sopravvivere nella giungla di cemento c’è bisogno di mascherare questo lato che, per quanto possa essere nobile, porta solo guai e dolore. Personalmente sono stanco di mostrarmi per quello che sono così ho deciso di indossare una corazza che non permetta più a nessuno di scalfirmi. Ho costruito anche una maschera, una proiezione di me che non mi corrisponde ma utile per scivolare nel fango che mi circonda con disinvoltura. Se da un lato sapere che ci siano persone come te rende meno schifoso l’universo dall’altro mi dispiace che tu soffra perché non lo meriti. Se i giorni più neri ti permettono di scrivere così bene allora approfittane perché hai un dono. Un grande dono! Vorrei dirti che un giorno il mondo cambierà che gli squali si trasformeranno in agnelli ma lo vedo un miraggio lontano quanto improbabile. Accontentati della tua purezza godi della Luce divina di cui parli per allontanare il buio. Vola oltre lo spazio-tempo ma fallo solo per te stessa. Non ti dico di cambiare ma di “recitare”con chi non merita, con chi non ha un millesimo della tua sensibilità, con chi sospetti che possa farti del male.. poi, quando la tua anima solitaria abbraccerà un tuo simile, allora potrai mostrati per quello che sei. Questo è il mio pensiero anche se è contaminato dalla paura di rimanere imprigionato nella corazza o che quella maschera possa diventare il mio nuovo io… Ti auguro buona serata.

  7. 7
    melassa -

    Quanta retorica … Il mondo non si divide in buoni e cattivi.

  8. 8
    Sweetly -

    Scusate il ritardo con cui vengo a rispondervi. Vi ringrazio tanto per i vostri commenti, e adesso proverò a rispondervi ad uno ad uno. Solo una cosa vorrei specificare: questa lettera in realtà non l’ho voluta pubblicare tanto come argomento di discussione, quanto con l’intento di essere un messaggio rivolto a tutti coloro che si ritrovano a sentirsi soli ed incompresi in un contesto socio-culturale che anziché valorizzare e incoraggiare i sopra citati, al contrario li svilisce.
    A quelle persone, solo ed unicamente a loro.
    – Gwen: non fai che confermare quello che ho già letto di te, sei graziosa. Non ti sentire sola, per quanto possa valere, io passo di qui quando posso, non sparisco 🙂
    – Angela: anche per te vale lo stesso, scrivi quello che senti e io ti leggo e ti rispondo appena posso. Sono lusingata e al contempo un po’ imbarazzata per averti fatta commuovere, questo non lo devi a me, ma a te stessa che ti sei riconosciuta!
    – Ladysbabyclown: grazie per quello che hai voluto lasciarmi. In realtà non penso di aver scritto niente di così originale. Mi hai fatto sorridere, e un po’ emozionare, quando ho letto che copi il testo e “lo tieni in archivio”: perché è una cosa che faccio anch’io con ciò che mi colpisce o a cui tengo. L’idea che possa aver scritto qualcosa che ritieni di voler tenere mi fa venir voglia di sorriderti!
    – Jocker87: sai, una volta la pensavo come te. Ero proprio disillusa, non credevo nella gente. E in parte sono ancora così. In compenso, di persone veramente “al di sopra” ho avuto la straordinaria fortuna di incontrarle davvero, per caso. Mi hanno cambiata senza avere la pretesa di farlo. A loro sento di dovere il buono che c’è in me adesso, per quanto ribadisco mediocre paragonato a ciò che mi hanno trasmesso. Forse, un tentativo per spiegare questo mio cambiamento di visioni l’ho potuto riscontrare tra quegli appunti filosofici che, semplificando e riassumendo, più o meno suggeriscono “se conosci il Bene, fai il bene”. Per molto tempo le ho considerate parole vuote, e probabilmente per molti lo saranno, per me però ha funzionato, si è rivelato nel tempo un contagio fortificante, rigenerante. Auguro anche a te la mia stessa fortuna.
    – Blackjack: “grazie d’esistere” è proprio quello che volevo dirvi. Grazie a te, e grazie per aver centrato direttamente nel nucleo di questa lettera!!
    – Heavy rain: ti ho pensato con tenerezza mentre leggevo le tue righe, ci ho visto quasi un senso “protettivo” e ti sono grata per questo! Capisco il tuo punto di vista, e a tratti, ingenuità a parte, provo ad applicarmi nei criteri da te suggeriti. Al contempo direi anche a te ciò che ho scritto a Jocker. Mi piacerebbe che voi riusciste proprio a percepirmi nella totale buonafede e nel completo disinteresse di queste mie righe, sperando di lasciarvi un semino di speranza destinato, magari e chissà, da qualche parte in un dato momento a fiorire! Se viene, senza pretese.
    Non sentitevi soli, tutto qui 🙂 ciao, buona domenica

  9. 9
    Heavy rain -

    Non mi ringraziare … Ero indeciso se scriverti o no perché non vorrei mai che tu diventassi come me! Rimani così come sei solo con un po’ di “scaltrezza”in più con le cosiddette teste vuote ma soprattutto con la marea di finti buoni ( più difficili da riconoscere)
    Il tuo messaggio è molto puro e traspare tutta la buona fede del mondo. Purtroppo ho subito il processo inverso al tuo… da “conosci il bene…applicalo ” a “conosci il bene ma tienilo per te”. Il perché è troppo lungo da scrivere. Se il tuo intento è dare speranza ci sei riuscita. Almeno quando ti ho letto qualcosa di spento dentro me si é illuminato per qualche istante. Chissà se fiorirà … Se dovesse succedere spero solo di essere abile a riconoscerlo.

    “Rimani così nei sogni che fai
    non ti vorrò ridestare”
    M.K.

  10. 10
    Sweetly -

    Heavy rain,
    mi si è formato un nodo in gola. Perché capisco più di quanto puoi pensare quello che vuoi dirmi, e al contempo oltre a immedesimarmi, mi dispiace. Nonostante tu abbia scritto due commenti, già traspare almeno in parte la tua indole, e mi sembra di trovarci una serie di dispiaceri, delusioni, una di quelle persone che hanno ricevuto ciò che non meritavano. E questo, che capita a te e ad altri, lo trovo un gran peccato, un’ingiustizia a cui non riesco a dare senso. Non mi dò pace per queste cose, anche se potrei disinteressarmene. Ma non ci riesco.
    La maschera non cambia quello che c’è sotto. Semmai quello che c’è sotto viene nascosto e in un certo senso sprecato. Ma questo è il tuo modo di volerti bene, e nessuno può sapere meglio di te se sia la via migliore per essere sereno o meno. Ti auguro tanto che sia il tuo equilibrio e che ti renda felice.
    Ecco: la differenza è che io non sono capace di tenerla tanto addosso, la maschera. Non mi fa respirare, non so se rendo l’idea. Mi costringo a volte a metterla, ma poi finisco per allontanarmi dai contesti in cui quella maschera viene richiesta, esplicitamente o no. Con tutti i malesseri che ne conseguono. E tra la tua parte e la mia, vorrei sapere qual è più difficile. Probabilmente a questo non c’è una risposta, e nemmeno conta. Conta però questo: ancora GRAZIE, hai aperto uno spiraglio di te stesso, hai tirato fuori quello che ti veniva, qualcosa di sentito ed autentico -lo so- e credimi che non è affatto poco. Sapere che per un istante quelle parole ti sono servite, anche solo per un istante, così come ha scritto qualcun altro: ecco, solo questo mi emoziona, dà un senso a tutto, mi avete fatto uno di quei regali che non si possono comprare da nessuna parte! Quindi certo che ti e vi devo ringraziare!

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