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Ho perso me stesso

di

Stasera mi sento davvero male.

Ho bisogno di rubare dieci minuti a qualcuno, magari con più esperienza di me, che possa capirmi, o almeno che cerchi di farlo.

Io sono il classico sedicenne che tiene responsabilità e emozioni il più lontano possibile, ho tanti amici e persone con cui condivido tutti i miei giorni, ma non mi sono mai aperto a nessuno, non voglio fare sapere di me agli altri.  Odio parlare, le parole sono superflue, spesso false e errate, vengono sempre fraintese, non ascoltate fino in fondo. Quello che butti su un foglio invece non si cancella, scrivere ti permette di conservare, riflettere, parlare a te stesso. Alle elementari, quando c’era il tema in classe, scrivevo decine di pagine, mi aprivo completamente, da cima a fondo, sapevo che il professore a casa avrebbe letto il mio compito e i miei pensieri sarebbero passati sotto i suoi occhi, ma non mi interessava, perchè nel momento in cui lasciavo l’inchiostro sulla carta tutte le barriere che esistevano tra me e il resto del mondo scomparivano. Mi ritengo un tipo molto filosofico, mi piace guardare le cose sotto tutti i punti di vista e trarne un senso, un messaggio.

Ho passato un’infanzia relativamente felice, sono figlio unico e da bambino i miei genitori mi hanno sempre riempito di attenzioni. A scuola sono sempre andato benissimo con il minimo sforzo, le mie pagelle sono ancora appese alla scuola elemtare, e sono uscito con il 9 dalle medie. Ora faccio molta fatica a riprendere il mio passato. Ho perso i miei nonni quando ero piccolo, il loro ricordo è opaco; mio zio invece ci ha lasciati un anno fa per problemi di alcolismo, è stato uno dei colpi più duri con cui abbia dovuto convivere.

Crescendo il rapporto con i miei genitori si è frantumato, ora è inesistente, credo di non avere un dialogo (che non sia riguardante la scuola) con loro da più di un anno. Il fatto è che sono cresciuto perennemente sotto il loro stretto controllo, regole, divieti. In me è iniziato un processo di “ribellione”, mi sentivo sottomesso, ho iniziato a lasciare perdere la scuola e a fregarmene di tutto.  L’unica cosa che mi “teneva parte” erano i voti, con la massima modestia del mondo credo di essere un ragazzo intelligente (o almeno me lo sono sempre sentito dire), nonostante lo scarso impegno la mia media scolastica era molto alta.

A quattordici anni ho provato i primi spinelli, e non sono stati gli unici, ho iniziato a girare con compagnie che secondo il credo popolare erano da evitare,  non trovavo me stesso, non capivo chi ero, perchè mi trovavo in quel posto. Una sera i miei genitori sono venuti a sapere tutto, il mondo mi era crollato addosso, mi sentivo uno schifo, anzi, facevo schifo. Mi hanno tenuto d’occhio per mesi, e quando ho riacquistato un pò di libertà ero ancora lo stesso. Ora non voglio sembrare uno sbandato che nella sua inutile esistenza non combinerà mai niente,  i principi che mi sono stati insegnati (sarebbe più corretto dire “che ho imparato da solo”) non li ho mai abbandonati. Non credo e non crederò mai nella “giusta” strada e nella strada “del male”,  ognuno si costruisce la vita in cui poi deciderà di passare il resto dei suoi giorni; preferisco parlare di “mondo comodo” e  “mondo scomodo” , nessuno ha l’autorità di dire cosa è giusto e cosa è sbagliato.

La mia situazione attuale è pesante. Sono scappato più volte di casa, anche per una notte intera. Le uniche cose che ho sono i miei amici, la morosa,  il calcio, la moto e la musica. Non credo di avere altre soddisfazioni. Mia madre dice che sono la pecora nera della famiglia, che mi devo fare schifo. Mio padre non fa altro che rinfacciarmi tutti i miei sbagli, abbiamo avuto anche uno scontro fisico. Sento la mia vita estremamente vuota, certe volte mi chiedo perchè io sia qui, perchè mi sveglio la mattina,  vorrei morire, scomparire e nascere in un altro corpo, ricominciare tutto da capo.

Non so cosa mi abbia spinto a scrivere su questo sito, a casa mia ormai ci sono solo urla e insulti, non riesco e non voglio parlare ad altri di questa situazione, odio farmi compatire,  ma soprattutto odio sentirmi dire cosa devo o non devo fare. So che è colpa mia, e per questo ci sto male il doppio. Non sono un cativo ragazzo, sento che in me c’è qualcoa di buono, mi vogliono bene in tanti e amo da morire le persone a me care. Tutti mi ripetono che non metto in gioco le mie capacità, che devo essere una figura positiva per la gente che mi sta accanto, devo sfruttare le mie potenzialità. E’ da anni che mi vengono ripetute le stesse cose, forse sono io che non voglio ascoltare, forse non so ascoltare, forse sono troppo orgoglioso. Certe volte mi accorgo di sbagliare, lo vedo, me ne rendo conto, ma tutti sono pronti a fare pesare i miei errori e farmi cadere ancora più in basso. Tutti parlano e sottolineano il mio comportamenti, famiglia, professori, ma nessuno realmente mi sta dando una mano. Devo cavarmela da solo, come ho sempre fatto, ma non ci riesco perchè credo che non ne valga la pena, ho imparato a convivere con il rancore.

Ho avuto decine di tic nervosi, sono stato seguito da psicologi, ma non riesco a liberarmi da tutte le mie preoccupazioni.

Sono davvero a fondo, preferisco stare sul letto che uscire, non riesco più ad aprire i libri, non riesco a dormire. Vorrei esplodere, distruggere tutto, distruggere me stesso, ma non riesco a piangere.

La mia vita è stata piena di cambiamenti, forse non sono in grado di adeguarmi.

Mi sento inutile e povero in questo momento, e so che il rapporto con i miei genitori è alla base di tutto, ma non so cosa fare, sono solo

Ringrazio tutti quelli che hanno letto fino in fondo queste parole, forse col tempo si sitemerà tutto.

Lettera pubblicata il 26 Novembre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 4 commenti

  1. 1
    Bobo -

    Caro Luca, in un passo della tua lettera dici :

    “Le uniche cose che ho sono i miei amici, la morosa, il calcio, la moto e la musica”

    E ti sembra poco, porca puttana???
    C’è gente che non ha niente, NIENTE!!!! Nemmeno un pasto la mattina e uno la sera!!!
    Fossi in te io ringrazierei il cielo che hai una famiglia, hai la ragazza, hai gli amici, hai la moto.. Hai tutto quello che ti serve per essere felice, inutile perdersi nell’umana ricerca della verità e cazzate simili … Vivi la vita ogni giorno, come se fosse un trionfo!!! Le liti in famiglia sono regolari, accadono in tutte le famiglie, è solo una fase transitoria che passano tutti i ragazzi della tua età, devi solo superarla facendo passare il tempo.
    L’unica cosa, e dico l’unica, che ti sconsiglio è di fumare spinelli. Non perchè sia sbagliato, quanto per il fatto che non sai mai veramente da dove arriva la materia che ti fumi e la maggior parte delle volte è merda. Io che non fumo , ti posso dire che ho visto miei amici giocarsi il cervello per aver fumato roba di merda, quindi non ti drogare! Scegli la vita!
    Ciao bello

  2. 2
    Dy♥ -

    Sono d’accordo con Bobo sul fatto che qualcuno hai e c’è gente che non ha nulla.
    Io ho vent’anni so cosa provi perché alla tua età anch’io ho passato un periodaccio coi miei e pure tutt’ora. Secondo me dovresti provare a parlare ai tuoi genitori per capire cosa c’è che non va o almeno confidarti con qualcuno .

  3. 3
    Ragazzosolitario890 -

    Inanzitutto concordo pienamente con le affermazioni che ha fatto Bobo.Io ho qualche anno in più di te.Ora voglio dirti una cosa,sappi che non ho la minima intenzione di offenderti,ma ti dico quello che penso.Io più o meno mi sono trovato nelle tue stesse situazioni,ho avuto drogatelli attorno e altre schifezze.Dici di essere intelligente,questo solo perché vai bene a scuola,giusto?Beh…io l’intelligenza la vedo in altre cose,non sto dicendo che non sei intelligente o altro,non ti conosco e non mi permetto di giudicare.Dici di avere una buona testa,e allora perché non la usi?Perché non ti comporti da persona razionale?Prima di fare qualunque cosa,usa la testa.Io sono stato in situazioni peggiori delle tue,venivo costantemente picchiato da bambino dai miei coetani.Mi sono ritrovato in mezzo a un branco di spinellati che mi prendevano per il culo,mi sono sentito sbagliato,ma di certo non ho iniziato a drogarmi e non ho recato danni a chi mi circonda.Tutto sommato,tralasciando le perdite familiari(mi dispiace),hai avuto una vita abbastanza facile,ma sei stato così stupido da complicartela da solo.Hai la ragazza,gli amici,lo sport e tutto il resto.Ma sopratutto hai dei genitori che ti vogliono bene,e tu li hai delusi.E dietro le cazzate che hai fatto non ci sono neanche motivi seri.Amico,io sono stato depresso,mi sono ripreso da solo.Per anni ho cercato qualcosa che mi desse speranza,ho fatto cambiamenti,e ho suscitato sorprese e derisioni(quando fallivo e ricambiavo) ai miei conoscenti.2 anni fa ho trovato la mia via,lo sport.E sai cos’ho io?Niente,solo lo sport.Non ho amici,nè una ragazza,non vivo in una famiglia ricca,esco solo di casa per andare a scuola.E vivo con la costante paura di perdere la mia famiglia,sono tutto quello ho.Con questo voglio farti capire che devi essere felice,non devi fare cazzate,instaura un rapporto migliore con i tuoi,goditi gli amici e la ragazza.E studia.Hai fatto tante cazzate e stai bene,io non ho fatto nulla e sto male.Rifletti.

  4. 4
    Valerio -

    ti vorrei parlare…se ti va scrivimi..mi farebbe un mondo di piacere.. mi sembri molto simile a me..i sentimenti sono gli stessi..però forse il modo di manifestarli è diverso..so che non ti conosco, ma la tua lettera mi ha colpito tantissimo..sono anche io un ragazzo ma di 19 anni..vorrei essere anche io sincero appieno, tanto non ho nulla da perdere.. il mio indirizzo e-mail è marcob1612@outlook.it

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