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Lettera pubblicata il 3 Giugno 2015. L'autore, biancabete, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso - Riflessioni
Biancabete,
scrivi: “ho sempre avuto la tendenza ad innamorarmi dell’idea che ho delle persone, piú che delle persone stesse.” – questa, in effetti, potrebbe essere una tendenza insita nel tuo carattere oppure una fase di passaggio, verso una maggior consapevolezza di chi sei e di cosa cerchi un una relazione amorosa. capirai nel tempo quale delle due opzioni, oppure quale altra ancora, fa capo al tuo atteggiamento di fondo, che non è del tutto sbagliato SE si esplica poi in verifiche concrete sul campo (si sta insieme per conoscersi oltre che per scambiare effusioni ed emozioni).
a mio avviso ti sei comportata con onestà nel lasciare il ragazzo che stavi frequentando avendo in mente, ossessivamente, questo straniero, che ti aveva stregata con un semplice bacio.
lui, però, è felicemente impegnato e, soprattutto, non interessato a te. per di più, se ho capito bene, presto tornerà al suo Paese. quindi… temo che non ci siano prospettive nemmeno per una attesa discreta e costante. considerando che i corteggiatori non ti mancano e che non sembri affatto carente in autostima, forse per te lui rappresenta un ideale, come potrebbe essere anche un’indiretta verifica dei tuoi limiti, difficile da accettare.
solo tu, raffrontando questo trasporto ad altri che hai provato, puoi capire cosa effettivamente stai provando o sperimentando. mettiti comunque il cuore in pace fin d’ora: se la risposta non è istintiva, sarà difficilissima da costruire e non darebbe nemmeno grandi garanzie di durata.
la dignità in amore non esiste, se d’amore si tratta.
Specialneeds,
tremendamente vero: “la vità sopravvive a tutto”.
le condizioni della mente altrui, che può anche non essere perfetta o lucida ed equilibrata quanto basta per dirigersi in modo ottimale nel semplice esistere, fatto soprattutto di bisogni, può non essere facile a comprendersi, come frutto della povertà, da chi mentalmente possiede il mondo intero.
anche negli affetti, spesso è questione di una visione, ovviamente diversa, fra ricchi d’amore di sé e di capacità d’amare apprese nell’infanzia e poveri d’impulsi emotivi maturi, in grado per lo meno di distinguere la realtà dei fatti.
capire entrambe le diverse posizioni sarebbe come intendere ogni filo d’erba dell’immenso pianeta oppure il mistero della vita e della morte, di cui si può constatare soltanto gli effetti.
un abbraccio.
per una volta condivido il post di Golem.
Trattasi di narcisismo spinto
Chissà il 30 enne come se la gode ora.
Se sono gli uomini a fare zerbinaggio in quel modo è “passabile” (molto tra virgolette) perchè facciamo un po’ schifo.
Ma quando sento certi atteggiamenti da parte di una donna (e non parlate di sentimenti non corrisposti o mielosità varie..questa non ha agguantato la preda e da donna il cervello è andato in tilt) è veramente una tristezza infinita.
Biancabete,
cosa c’era nella tua relazione che ti ha permesso di rimanerci per 3 anni? e cosa provavi nei confronti del tuo ragazzo? ti sentivi innamorata o no?
A me sembra che tu non sia pronta ad affrontare un rapporto vero, a metterti davvero in gioco e ad affidare i tuoi sentimenti a qualcuno sapendo che potra` farti soffrire. Allora preferisci inseguire queste idee e sentimenti che crei nella tua testa, ma che di reale hanno ben poco.
Comunque penso che questa esperienza ti sara` utile in futuro, per immedesimarti di piu` negli altri e nelle di mostrazioni di interesse altrui, che magari considererai in un un modo diverso da adesso in poi.